di Federica Marengo lunedì 15 settembre 2025

-Proseguono i raid israeliani sulla Striscia, dove , dopo nuovi ordini di evacuazione della popolazione sono stati attaccati altri grattacieli nell’area portuale di Rimal e, dove ,nelle ultime 24 ore, 68 persone sono state uccise, almeno 25 nella giornata di oggi, 16 delle quali a Gaza, mentre Tel Aviv ha schierato migliaia di tank intorno a Gaza City per la conquista della città, (secondo l’emittente pubblica israeliana Kan, ostacolata da Hamas, spostando gli ostaggi in superficie, in case e tende) e già 320mila residenti sono fuggiti, tra cui alti funzionari civili di Hamas.
Intanto, il Primo ministro israeliano, Netanyahu, durante la conferenza stampa congiunta a Gerusalemme con il segretario di stato americano Marco Rubio, giunto ieri in visita ufficiale nel Paese e , con il quale ha visitato il Muro del Pianto, ha dichiarato: “L’America non ha alleato migliore di Israele e Israele non ha alleato migliore dell’America. Continueremo ad agire insieme per affrontare i nemici comuni e proteggere la comune civiltà, ha affermato. E ha aggiunto: la decisione di Israele di agire contro Hamas in Qatar è stata una “decisione del tutto indipendente. Ci assumiamo la piena responsabilità”.
Il segretario di Stato USA Rubio, che secondo il Washington Post, sarà domani in Qatar , dove già si trova l’ambasciatore statunitense in Turchia e inviato speciale per la Siria, Thomas Barrack, ha detto: “Washington fornirà un sostegno incrollabile a Israele per raggiungere i suoi obiettivi a Gaza. Il popolo di Gaza merita un futuro migliore, ma quel futuro migliore non può iniziare finché Hamas non sarà eliminato. La barbarie di Hamas è senza precedenti. Gli Stati Uniti sono concentrati su ciò che accadrà in seguito al raid di Israele in Qatar per colpire i leader di Hamas. Hamas deve essere eliminato e gli ostaggi liberati immediatamente. Il Presidente Trump resta impegnato a raggiungere questi obiettivi: che ogni singolo ostaggio deve tornare a casa immediatamente e che Hamas deve essere eliminato come gruppo armato”.
Poi, riguardo all ‘Iran, Rubio ha sottolineato che Teheran “non minaccia solo Israele e gli Stati Uniti, ma anche gli alleati del Golfo e l’Europa. Un Iran dotato di potere nucleare rappresenta un rischio inaccettabile per il mondo”.
Secondo l’analista di sicurezza Matthias Inbar di i 24News, canale televisivo israeliano, “Stati Uniti e Israele sono impegnati in discussioni riservate, con il coinvolgimento indiretto di diversi Paesi terzi, tra cui l’Iran, su un potenziale piano per trasferire i principali leader di Hamas da Gaza alla Tunisia, proposta che consentirebbe ad alcune delle figure più intransigenti di Hamas di lasciare volontariamente l’enclave e che ricorda il precedente degli anni ’80, quando Yasser Arafat e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) furono esiliati”.
Più tardi,intervenendo all’evento ‘Cinquanta Stati – Un solo Israele’, il Premier Netanyahu ha denunciato un “tentativo di imporre un assedio su Israele da parte di Paesi dell’Europa occidentale e di diversi enti” e ha sottolineato che non si tratta di un isolamento globale, perché gli Stati Uniti ed altri Paesi sostengono Israele.
Inoltre, nel corso di una conferenza sull’economia a Gerusalemme, alla presenza del ministro delle Finanze Smotrich, riguardo alle sanzioni nei confronti di Israele , sempre Netanyahu ha evidenziato: “Israele sarà una super Sparta di fronte all’isolamento globale. Dovremo adattarci a un’economia con caratteristiche autarchiche. Sono un sostenitore del libero mercato, ma per sopravvivere dovremo garantire la capacità di produrre noi stessi ciò che è necessario per la sicurezza nazionale, in particolare l’industria bellica. Siamo Atene e Sparta, o forse Super-Sparta. Non abbiamo scelta”.
Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Ben-Gvir, invece, parlando a una cerimonia della polizia, ha annunciato la sua intenzione di creare un lussuoso quartiere per la polizia affacciato sul mare a Gaza City: “Gli insediamenti garantiscono sicurezza ed è giunto il momento di creare insediamenti ebraici a Gaza. Non si tratterà solo di alloggi, ma di un simbolo della nostra fede e della nostra visione”.
Tutto ciò, mentre , il governo spagnolo, dopo l’annuncio da parte del Premier Sanchez , dato la scorsa settimana riguardo al divieto di vendita o acquisto di equipaggiamento militare con Israele in relazione alla sua offensiva a Gaza, secondo un documento ufficiale visionato oggi dall’Afp, ha annullato un contratto del valore di quasi 700 milioni di euro per lanciarazzi di progettazione israeliana.
Nel frattempo, a Doha, in Qatar, si è svolta la riunione d’emergenza dei Paesi Arabo-islamici sull’attacco di Israele al Qatar della scorsa settimana, che aveva come obiettivo i leader di Hamas, al termine del quale è stato adottato un documento in cui si sottolinea: “La brutale aggressione di Israele contro il Qatar compromette qualsiasi prospettiva di pace nella regione. Condanniamo con la massima fermezza l’attacco codardo e illegale di Israele allo Stato del Qatar. Esprimiamo solidarietà assoluta al Qatar e sostegno alle sue misure di risposta”.
Infine, per l’Italia, il Presidente della Repubblica, Mattarella, ricevendo il premio Burgio al Quirinale, ha dichiarato: “I diritti dei bambini sono continuamente a rischio e vengono lesi non soltanto nelle zone di guerra dove siamo in presenza di una vera emergenza umanitaria che colpisce in particolare l’infanzia. Penso al ricordo straziante di bambini in condizioni disperate di denutrizione come in Sudan, i bambini rapiti e sottratti alle loro famiglie come in Ucraina, i bambini anche neonati uccisi o rapiti come nella turpe giornata del 7 ottobre, dei bambini che muoiono per fame anche quando ricoverati per denutrizione in ospedali che sono senza mezzi e spesso vengono distrutti dai bombardamenti come nella disumana ostinata condizione di Gaza. Questo stato di cose rappresenta un peso di inciviltà insostenibile per la comunità internazionale. Sono queste le tragiche conseguenze della brutale violenze delle guerre”.
Il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani, nel corso del suo intervento nella trasmissione di Rai 3 Restart, esortando Netanyahu a “un senso di responsabilità”, ha ribadito: “Io mi auguro che Netanyahu si fermi. La soluzione non è l’occupazione di Gaza o della Cisgiordania, noi siamo favorevoli alla costruzione di uno Stato palestinese”. Dobbiamo evitare la distruzione, dobbiamo evitare la carneficina e salvare gli ostaggi, che sono vittime innocenti”.
Poi, in merito alla Global Sumud Flotilla , ha assicurato sostegno diplomatico agli attivisti e alle attiviste italiani a bordo, precisando però che il viaggio verso Gaza per la distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione palestinese, nonostante il divieto di Tel Aviv, è a loro rischio e pericolo.
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