di Federica Marengo martedì 9 settembre 2025

-All’indomani dell’attacco terroristico a un autobus a Gerusalemme da parte di due attentatori, nel quale sono state uccise 6 persone e diverse ferite, rivendicato nelle scorse ore dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, che aveva commentato l’accaduto “benedicendo l’azione eroica”, il Premier israeliano Netanyahu e il ministro della Difesa Katz, hanno dato il via libera all’attuazione, già decisa ieri sera, di un’operazione a Doha, in Qatar, la prima di Tel Aviv nel Paese arabo, chiamata “Giorno del Giudizio”, nome che evoca la festività ebraica di Shemini Atzeret, durante la quale Hamas ha invaso il sud di Israele il 7 ottobre 2023, nella quale è stata attaccato con un raid aereo l’edificio dove si era recata la leadership di Hamas per i negoziati sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, dopo la nuova proposta di accordo avanzata dagli USA.
Un alto funzionario della Casa Bianca ha confermato, in una conversazione con Channel 12, che “l’amministrazione Trump è stata informata da Israele poco prima dell’attacco contro alti funzionari di Hamas in Qatar” e l’ambasciata degli Stati Uniti in Qatar ha invitato i propri cittadini presenti nel Paese a “rimanere al sicuro e a seguire gli aggiornamenti”.
Il Premier Netanyahu, in una conferenza stampa tenuta dopo il raid delle forze di Tel Aviv, ha detto: “Quella che l’Idf ha condotto a Doha è stata ‘un’operazione chirurgica e di precisione contro i leader di Hamas che hanno dato il via e festeggiato il massacro del 7 ottobre. Siamo nel mezzo di una campagna per sconfiggere Hamas e liberare tutti gli ostaggi e abbiamo inferto duri colpi a tutte le parti dell’asse del male. I nostri nemici devono sapere una cosa: che fin dalla fondazione dello Stato di Israele, il sangue ebraico non verrà versato”.
Inoltre, l’ufficio del Premier Netanyahu ha fatto sapere tramite nota che :“L’azione di oggi contro i principali capi terroristi di Hamas è stata un’operazione completamente indipendente da parte di Israele. Israele l’ha avviata, Israele l’ha condotta, e Israele si assume la piena responsabilità”.
Il ministro israeliano Smotrich, in un post social, ha scritto: “I terroristi non hanno e non avranno immunità dalla mano pesante di Israele in nessuna parte del mondo. Abbiamo preso la decisione giusta e l’esecuzione è stata perfetta da parte dell’Idf e dello ShinBet. Grazie a tutti e a Dio, benedetto Egli sia, che ci dà la forza di fare del bene”.
Il Presidente del Parlamento israeliano, Amir Ohana, in un post social ha condiviso un video degli attacchi israeliani su Doha con una didascalia in arabo: “Questo è un messaggio per tutto il Medio Oriente”.
L’operazione, come mostrano le foto pubblicate dallo Shin Bet (il servizio segreto interno israeliano) è stata seguita nel suo centro di comando per le operazioni speciali dal Premier Netanyahu, insieme con il ministro della Difesa Israel Katz, il capo facente funzioni dello Shin Bet, il capo della direzione dell’intelligence delle Idf, Shlomi Binder e altri funzionari.
Poco dopo i raid a Doha, l’Idf e lo Shin Bet hanno dichiarato che l’Aeronautica militare “ha preso di mira i vertici dell’organizzazione terroristica Hamas”.
“Le Idf e lo Shin Bet , in una nota, hanno affermato: “Le Idf e lo Shin Bet continueranno ad agire con determinazione per sconfiggere Hamas, responsabile del massacro del 7 ottobre. Prima dell’attacco, sono state prese misure per minimizzare i danni alle persone non coinvolte, anche con l’uso di armi precisione e di informazioni di intelligence aggiuntive”.
Secondo i media palestinesi, però, nell’attacco israeliano ,due persone sono state uccise, ovvero: il figlio del leader di Hamas a Gaza e il direttore del suo ufficio, ma non il leader e caponegoziatore di Hamas, come sostenuto da al Arabiya.
Hamas, infatti, ha fatto sapere ad Al Jazeera che la sua delegazione a Doha è sopravvissuta all’attacco. Una fonte della stessa Hamas ha poi dichiarato al sito del quotidiano Al-Sharq Al-Awsat che l’attacco israeliano ha ”colpito la residenza del capo negoziatore, mentre l’incontro dei vertici si teneva in una casa vicina”, spiegando che il luogo in cui si trovavano i leader di Hamas veniva ”occasionalmente utilizzato per ospitare riunioni riservate” e ipotizzando che “la scelta di questa sede potrebbe aver contribuito alla sopravvivenza della maggior parte dei membri della delegazione”.
Il Qatar, che secondo al Arabiya, in seguito all’attacco israeliano, ha sospeso i negoziati fino a nuova decisione, in un comunicato governativo, diffuso da Al Jazeera, ha condannato l’attacco israeliano contro la sede di Hamas a Doha, sottolineando che si è trattato di “una flagrante violazione di ogni diritto internazionale”, aprendo una inchiesta “gestita dai più alti livelli istituzionali del Paese” .
Anche gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, così come l’Autorità nazionale palestinese, hanno condannato con forza l’attacco israeliano contro il Qatar, definendolo “una violazione del diritto internazionale e della sovranità del Paese”.
L’Egitto, condannando il raid israeliano, ha sottolineato: “Il raid aereo condotto dall’esercito di Israele su Doha è ‘un pericoloso precedente e l’escalation minaccia gli sforzi globali per ridurre le tensioni nella regione”.
Di “flagrante violazione della sovranità” ha parlato il segretario generale dell’Onu, Guterres, mentre Papa Leone XIV°, all’uscita di Villa Barberini a Castel Gandolfo, parlando con i giornalisti, ha dichiarato che “la situazione è molto grave” e che bisogna “pregare tanto e continuare a lavorare , cercare, insistere sulla pace”
Al centro della riunione in Qatar della leadership di Hamas, vi era la nuova proposta di accordo sul rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra a Gaza, avanzata dal Presidente USA Trump e già accettata da Israele , che , secondo Channel 12, che cita una fonte ben informata, prevedeva una clausola relativa al ritiro delle forze israeliane dalla Striscia, per la quale “il ritiro israeliano completo, senza eccezioni, compreso dal perimetro della Striscia, avverrà solo in base alla capacità del nuovo governo di Gaza di garantire la sicurezza”.
Israele, si è detta soddisfatta per la clausola, in quanto non impone un ritiro incondizionato dalla Striscia, mentre Hamas ha definito tale clausola una “trappola”, poiché “concederebbe a Israele un diritto di veto sulla tempistica del ritiro e sulla configurazione del nuovo meccanismo di governo a Gaza nel giorno dopo la guerra”.
Intanto, sono cinque i grattacieli di Gaza distrutti dall’esercito israeliano negli attacchi delle ultime 72 ore e , stamane, l’Idf ha ordinato per la prima volta “l’evacuazione a tutti i residenti e alle persone presenti nella città di Gaza e in tutte le sue aree, dalla città Vecchia e dal quartiere Tuffah a est fino al mare a ovest”. In precedenza, gli avvertimenti dell’Idf avevano riguardato solo edifici specifici e le aree circostanti.
Secondo al Jazeera, che cita il ministero della Salute di Gaza, all’alba di oggi, in tutta Gaza, almeno 21 persone sono state uccise durante i raid israeliani e 6 nelle ultime 24 ore sono decedute a causa della fame.
Stamane, l’Alta rappresentante per la Politica estera dell’ Ue Kaja Kallas , parlando alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo , ha dichiarato: “L’attacco di ieri a Gerusalemme sottolinea gli incredibili pericoli che corrono sia i palestinesi che gli israeliani. L’aggressione genera altra aggressione e radicalizzazione. Se ci fosse una soluzione militare, la guerra a Gaza sarebbe già finita da tempo. Ora dobbiamo trovare la volontà politica per concordare una via europea da seguire, e chiedo il sostegno del Parlamento europeo in questo impegno”.
Quest’oggi, in oltre dieci città spagnole, tra cui: Madrid , Barcellona, Siviglia e Valencia, si sono tenute manifestazioni a favore della Palestina e del decreto legge annunciato dal governo spagnolo che consolida legalmente l’embargo sulle armi ad Israele.
Quanto alla Global Sumud Flotilla, gli organizzatori della flotta diretta a Gaza per trasportare aiuti umanitari hanno dichiarato che in acque tunisine una delle imbarcazioni è stata colpita da un sospetto drone, che ha causato un incendio, ma che nessuno è rimasto ferito e che la missione umanitaria non si fermerà.
La Guardia Nazionale tunisina ha però smentito, dichiarando che le indagini sono in corso, ma che “non sono state riscontrate prove di atti ostili o di attacchi esterni” e di “ non aver rilevato alcun drone”.
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