di Federica Marengo venerdì 5 settembre 2025

-Nella giornata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato in videocollegamento da Palazzo Chigi alla riunione dei leader del gruppo dei Paesi Ue Volenterosi, guidato da Francia, Germania, Regno Unito e Polonia, e al seguente collegamento telefonico con il Presidente USA Trump, per discutere del percorso dell’Ucraina verso una pace giusta e duratura e delle garanzie di sicurezza per Kiev, in caso di tregua con Mosca, conclusisi con il via libera di alcuni Paesi all’invio di truppe in territorio ucraino.
La Premier Meloni, come riportato da Palazzo Chigi in una nota, “ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina” e, “Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”.
Quanto al colloquio telefonico con il Presidente USA Trump, Palazzo Chigi ha reso noto e, sottolineato che: “Sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico”.
In merito alla guerra in Medio Oriente e alla lettera inviatele dalla segretaria del Pd, Schlein in cui quest’ultima ha chiesto chiarimenti in merito alle tutele e alla sicurezza da parte del Governo per gli attivisti e le attiviste ( tra cui anche 4 parlamentari di Pd, AVS e M5S ) a bordo della nave Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese, nonostante il blocco disposto da Tel Aviv , la Presidente Meloni ha reso nota la sua risposta tramite social: “Gentile Onorevole Elly Schlein ,facendo riferimento alla Sua lettera, con la quale chiede di essere informata su quanto il Governo italiano intende fare per garantire tutela e sicurezza, in caso di necessità, per tutto l’equipaggio dell’iniziativa internazionale denominata “Global Sumud Flotilla”, con la quale 40 imbarcazioni intendono consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, si rappresenta quanto segue:- per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessità alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna;
– tra questi, mi permetto di segnalare i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria “Food for Gaza”, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessità, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia;
– avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa “Global Sumud Flotilla” ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza;
– in ogni caso, preso atto che l’iniziativa possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica, e che quindi si intende portare avanti a prescindere da quanto sopra esposto, il Governo italiano assicura che saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora.
Rimanendo a disposizione, Le porgo i miei più cordiali saluti”.
Nel pomeriggio, poi, la Presidente del Consiglio ha presieduto il Consiglio dei Ministri nel quale sono stati approvati diversi provvedimenti riguardanti l’ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, la scuola e il settore delle libere professioni.
Come riportato nel comunicato stampa diramato da Palazzo Chigi, per quanto riguarda il decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare di lavoratori e cittadini stranieri, nonché di gestione del fenomeno migratorio, il provvedimento è volto a rafforzare “il quadro giuridico in materia di lavoro dei cittadini stranieri in Italia, per garantire un’entrata legale e ordinata di tali cittadini e contrastare il reclutamento e l’impiego illegale di manodopera straniera e a migliorare l’efficienza degli Sportelli Unici per l’Immigrazione, a beneficio dell’utenza e dei datori di lavoro”.
Pertanto, il decreto prevede : “una revisione del termine per l’adozione del nulla osta per lavoro subordinato, prevedendo che tale termine decorra dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso, anziché dalla data di presentazione della domanda. Inoltre, il controllo attualmente prescritto in relazione alla veridicità delle dichiarazioni rese dai datori di lavoro in fase di precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro subordinato per l’anno 2025 è esteso anche alle dichiarazioni rese per ingressi relativi a: lavoro subordinato in casi particolari, volontariato, nulla osta per ricerca, lavoratori stranieri altamente qualificati, trasferimenti intra-societari”.
Inoltre, “Nei procedimenti per l’assunzione di lavoratori stranieri, anche stagionali, sono messi a regime gli istituti della precompilazione delle richieste di nulla osta al lavoro e del limite di richieste (massimo 3 richieste di nulla osta, come utenti privati, da parte dei datori di lavoro) previsti già in via sperimentale per il solo anno 2025. Tali meccanismi si estendono anche al lavoro stagionale subordinato. Il diritto del lavoratore straniero a soggiornare legittimamente nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa è esteso anche ai casi di “attesa” della conversione del permesso di soggiorno, oltre a quelli già previsti di rilascio e rinnovo”.
Ancora, Palazzo Chigi specifica che, in base a tale provvedimento, “Per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, si amplia da 6 a 12 mesi la durata del permesso di soggiorno. Allo stesso modo, per ragioni di coerenza sistematica, si prevede l’estensione da 6 mesi a 12 mesi della durata dei permessi di soggiorno per motivi di protezione sociale, come già avviene per quelli per vittime di violenza domestica. Ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale e alle vittime di violenza domestica è riconosciuta anche la possibilità di richiedere l’assegno di inclusione. Si pongono stabilmente al di fuori del meccanismo delle quote l’ingresso e il soggiorno di lavoratori da impiegare, nel settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria, per l’assistenza di persone con disabilità o grandi anziane. Si prevede inoltre che, nei primi 12 mesi di effettiva occupazione legale in Italia, tali lavoratori possono svolgere esclusivamente l’attività autorizzata e possono cambiare datore di lavoro solo con autorizzazione degli Ispettorati territoriali del lavoro”.
Infine: “Si prevede che il decreto ministeriale relativo al contingente di giovani stranieri che possono partecipare a programmi di volontariato di interesse generale e utilità sociale abbia cadenza triennale e non più annuale. In materia di ricongiungimento familiare, si prevede un innalzamento del termine per il rilascio del nulla osta da 90 giorni a 150 giorni, in linea con quello previsto di nove mesi previsto dalla normativa europea. Si proroga di due anni, fino al 31 dicembre 2027, la possibilità per il Ministero dell’interno di avvalersi della Croce Rossa Italiana (CRI) per la gestione dell’hotspot di Lampedusa”.
Riguardo al comparto Scuola, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
Il provvedimento prevede : la reintroduzione della denominazione di “Esame di maturità”, la sostituzione dell’attuale prova orale multidisciplinare con un colloquio incentrato su quattro discipline principali del corso di studi, individuate annualmente; riduzione del numero dei commissari d’esame, che passano da sette a cinque: due commissari interni, due esterni e il presidente di commissione.
Particolare rilievo, sarà attribuito al curriculum degli studenti/studentesse, allegato al diploma finale.
Previsto lo stanziamento di 10 milioni di euro annui per la formazione dei docenti, inclusa quella specifica per i commissari d’esame. La partecipazione a questa formazione sarà un titolo preferenziale per la nomina nelle commissioni.
Il testo: disciplina anche i passaggi tra indirizzi di studio, più flessibili nel primo biennio, mentre dal terzo anno sarà necessario un esame integrativo da sostenere in un’unica sessione prima dell’avvio delle lezioni ; ridefinisce il ruolo dei percorsi scuola-lavoro, con l’obiettivo di dare a queste esperienze una chiara identità educativa e una solida funzione formativa e rafforza il raccordo con i percorsi degli ITS Academy inserendo la filiera tecnologico-professionale all’interno del sistema del secondo ciclo di istruzione.
Ancora, il provvedimento prevede: lo stanziamento di risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale 2022-2024, per la formazione dei docenti, per la copertura sanitaria integrativa e per il miglioramento dell’offerta formativa; il rafforzamento della sicurezza nei viaggi di istruzione, mediante appalti basati su criteri di qualità e sicurezza; risorse per affitti, strutture modulari e arredi scolastici, al fine di garantire la piena funzionalità degli edifici.
Infine, il decreto assicura la piena funzionalità dell’offerta formativa della Scuola Europea di Brindisi, consentendo di attivare i contratti relativi al personale docente e amministrativo di madrelingua o esperto, per garantire la continuità del servizio educativo e il pieno rispetto degli standard europei.
In merito alla riforma degli ordinamenti professionali, il Consiglio dei ministri ha approvato tre disegni di legge di delega al Governo, rinviando a una prossima riunione l’esame del disegno di legge delega relativo alla professione di dottore commercialista e di esperto contabile.
Il disegno di legge delega al Governo per la riforma dell’ordinamento forense, approvato su proposta del Ministro della Giustizia Nordio, introduce importanti novità per la professione di avvocato. Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi:
1) “Si ribadiscono la libertà e l’indipendenza dell’avvocato e si ripristina il giuramento professionale. Fatte salve le competenze attribuite ad altre professioni regolamentate, si considerano esclusive dell’avvocato le attività di consulenza e assistenza legale se svolte in modo continuativo, sistematico, organizzato e connesse all’attività giurisdizionale. La delega interviene anche sulla disciplina del codice deontologico, prevedendo che la sua emanazione e il suo aggiornamento siano a cura del Consiglio nazionale forense (CNF), e rafforzando la disciplina del segreto professionale. Viene confermato il carattere personale dell’incarico, anche quando l’avvocato opera all’interno di un’associazione o società professionale e si conferma il principio della libera pattuizione delle parti e dell’equo compenso, introducendo la solidarietà nel pagamento da parte di tutti i soggetti coinvolti in un procedimento giudiziale. In relazione allo svolgimento della professione in forma collettiva, per le associazioni professionali, vengono individuati gli elementi negoziali essenziali da includere nel contratto associativo e si stabilisce che un’associazione possa essere qualificata come “forense” solo se la maggioranza degli associati sono avvocati. Per le società tra professionisti (STP), si prevede che anche gli avvocati possano esercitare attività di consulenza all’interno di queste strutture. Per le società tra avvocati, la delega prevede che i titolari di una partecipazione sociale corrispondente ad almeno due terzi non solo del capitale e dei diritti di voto, ma anche del diritto di partecipazione agli utili, debbano essere avvocati iscritti all’albo. Viene inoltre specificato che i soci non professionisti possono essere ammessi solo per prestazioni tecniche o finalità di investimento. Le nuove norme escludono inoltre che la società possa prestare attività a favore del socio non professionista o di soggetti a lui collegati”.
2) “Un altro punto di rilievo è la disciplina delle reti professionali, che permette agli avvocati di esercitare la professione partecipando a reti, anche multidisciplinari, con altri professionisti come commercialisti e ingegneri, per progetti che richiedono competenze integrate. Viene precisato che un contratto di rete può avere per oggetto attività forensi solo se vi partecipano almeno due avvocati iscritti all’albo. La riforma interviene anche sull’esercizio dell’attività in regime di monocommittenza o di collaborazione continuativa, classificando tale attività come prestazione d’opera professionale intellettuale per favorire l’accesso al mercato e preservare l’autonomia e l’indipendenza dell’avvocato”.
3)” Il disegno di legge si occupa anche della formazione e dell’aggiornamento professionale, mantenendo l’obbligo di aggiornamento annuale e razionalizzando la disciplina delle specializzazioni forensi”.
4)” Il provvedimento riforma il regime delle incompatibilità e amplia il catalogo delle attività “compatibili” con la professione di avvocato. A tal fine, vengono aggiunte cariche o funzioni quali amministratore unico o consigliere delegato di società di capitali, amministratore di condominio e agente sportivo. Viene confermata la compatibilità con l’insegnamento o la ricerca in materie giuridiche. Si armonizza, inoltre, la disciplina degli avvocati degli enti pubblici, rendendo obbligatoria l’iscrizione all’albo e prevedendo che le prestazioni professionali siano svolte esclusivamente in favore dell’ente di appartenenza”.
Il disegno di legge delega al Governo per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali, che dovrà essere attuata entro 24 mesi, volta “ad avviare una revisione e un riordino organici delle normative vigenti, garantendo una maggiore coerenza e modernizzazione del sistema delle professioni, in linea con gli standard europei”, prevede: la revisione della formazione continua e del tirocinio, da rendere più aderenti alle esigenze del mercato del lavoro. Si prevede inoltre di riorganizzare la disciplina del tirocinio professionale, anche in ottica di snellimento e ottimizzazione dei percorsi di accesso alle professioni; la revisione della disciplina delle società tra professionisti (STP), con particolare riferimento alle modalità di iscrizione agli Albi professionali e al registro delle imprese, al fine di semplificare le procedure e favorire nuove forme di esercizio della professione; la promozione del ricambio generazionale e misure per favorire la trasparenza e la rappresentanza di genere e la meritocrazia negli organi professionali.
Approvato dal Consiglio dei ministri, con procedura d’urgenza e, collegato alla legge di bilancio per il 2025,anche il disegno di legge delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative a responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, volto a “un’ampia rimodulazione dell’attuale sistema delle professioni sanitarie, sia dal punto di vista formativo che ordinistico e a rafforzare l’attrattività del Servizio sanitario nazionale e di garantire elevati standard di qualità e sicurezza delle cure”.
Quindi, pone in evidenza Palazzo Chigi: “Tra le principali previsioni vi è una complessiva rimodulazione del sistema formativo, con l’avvio di un processo di aggiornamento dei percorsi di studio delle professioni sanitarie, al fine di renderli più adeguati alle esigenze della sanità moderna e integrati con le nuove tecnologie. In materia di responsabilità professionale, il disegno di legge sostituisce la disciplina della responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, limitando la punibilità per omicidio colposo e lesioni personali colpose, commessi nell’esercizio di una professione sanitaria, ai soli casi di colpa grave, purché siano state rispettate dal sanitario le linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge o le buone pratiche clinico assistenziali, sempre che le predette raccomandazioni o buone pratiche risultino adeguate alle specificità del caso concreto. Inoltre, si introduce un articolo in materia di colpa nell’attività sanitaria, individuando specifici parametri sulla base dei quale il giudice procede all’accertamento della stessa e del suo grado (es. la scarsità delle risorse umane e materiali disponibili, le eventuali carenze organizzative nonché la complessità della patologia del paziente)”.
Il Consiglio dei ministri ha poi varato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il giorno 30 giugno 2025 nel territorio del comune di Bardonecchia (TO), con lo stanziamento della somma di 1.900.000 euro per i fabbisogni più e l’ulteriore stanziamento di 10.320.000 euro per la realizzazione degli interventi relativi allo stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dall’8 al 12 settembre 2024 nel territorio dell’intera provincia di Bergamo e dei comuni di Dolzago, Lecco, Missaglia, Molteno e Oggiono della provincia di Lecco e dei comuni di Gargnano, Bagolino, Pertica bassa e Lavenone della provincia di Brescia.
La Presidente del Consiglio Meloni ha così commentato tramite nota di Palazzo Chigi e post social, l’approvazione della riforma degli ordinamenti professionali: “Il ruolo dei professionisti è fondamentale per il rilancio dell’Italia. Questo Governo ne riconosce da sempre la specificità, e ha scelto di approvare oggi un pacchetto di provvedimenti che era atteso da anni e che ha un obiettivo di fondo: promuovere il valore economico, culturale e sociale svolto nella nostra Nazione dal mondo delle libere professioni. Misure che nascono dal proficuo confronto con i professionisti e che rappresentano un ulteriore passo in avanti, perché puntano a valorizzare i diversi ambiti professionali, adeguando le leggi di settore ai cambiamenti della società, semplificando e sburocratizzando i processi, potenziando i percorsi formativi, agevolando l’accesso e aumentando l’attrattività. Il Consiglio dei ministri ha varato tre disegni di legge delega – uno generale e due specifici dedicati alle professioni sanitarie e alla professione forense – legati da un minimo comun denominatore: restituire il giusto riconoscimento ad una categoria di lavoratori per troppo tempo trascurata e considerata addirittura di serie B. Il Consiglio dei ministri ha anche avviato l’esame del disegno di legge su dottori commercialisti ed esperti contabili. Milioni di uomini e donne che, con le loro competenze e le loro specializzazioni, hanno un ruolo centrale nella vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. Ringrazio tutti i Ministri che hanno lavorato a questi provvedimenti e che hanno permesso di rispettare un altro importante punto del programma di governo del centrodestra”.
In serata, poi, la Premier ha ricevuto a Palazzo Chigi il neo eletto Presidente della Repubblica polacca Karol Nawrocki, recatosi anche al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella e in Vaticano per l’Udienza con Papa Leone XIV.
Come riportato da Palazzo Chigi, “Nel congratularsi con il Presidente polacco per l’assunzione del suo nuovo incarico, i due Leader hanno condiviso l’eccellente stato delle relazioni bilaterali e le posizioni assunte con riferimento ai principali dossier dell’attualità internazionale. In particolare la discussione ha permesso di ribadire il comune sostegno agli sforzi per il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina e il costante impegno per la stabilizzazione del Medio Oriente alla luce dei recenti sviluppi”.
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