di Federica Marengo lunedì 28 luglio 2025

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. L’Aeronautica militare di Kiev, infatti, ha reso noto di aver abbattuto 309 dei 324 droni lanciati dalle forze di Mosca e 2 missili su 3. In particolare, colpita la regione di Kiev, dove il raid russo ha causato il ferimento di 8 persone , tra cui un bambino.
Inoltre, dopo che la Russia ha lanciato attacchi missilistici contro l’Ucraina occidentale, vicino al confine con la Polonia, quest’ultima ha attivato aerei suoi e degli alleati per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco.
A Mosca, invece, che già ieri aveva annullato una parata navale a San Pietroburgo e Vladivostok , per motivi di sicurezza legati a possibili attacchi con droni da parte di Kiev, la compagnia aerea di bandiera russa, è stata costretta a cancellare decine di voli dopo che un gruppo di hacker pro-Ucraina ha rivendicato la responsabilità di “un attacco informatico paralizzante”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky , in un post social, ha fatto sapere di aver incrementato le sanzioni a Mosca in linea con il 18° pacchetto di sanzioni Ue, “applicate anche, in particolare, a strutture affiliate alla flotta ombra di petroliere russe, nonché a 53 persone fisiche e giuridiche, russe, cinesi, iraniane e di altri Paesi”, nell’ambito del Consiglio di sicurezza nazionale e di difesa di Kiev.
Lo stesso Zelensky, poi, nelle ultime ore, ha avuto un colloquio telefonico con la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, dopo la presentazione di una nuova legge sugli organismi anticorruzione da parte dell’Ucraina, seguita alle polemiche per le precedenti misure che ne limitavano l’autonomia, la quale , in un post social, definendo la conversazione “positiva” e ha scritto in merito: “L’Ucraina ha già ottenuto molto nel suo percorso europeo. Deve basarsi su queste solide fondamenta e preservare organismi anticorruzione indipendenti, che sono i pilastri dello stato di diritto ucraino. L’Ucraina può contare sul nostro sostegno per progredire nel suo percorso europeo”.
Negli USA, invece, il segretario di Stato americano, Marco Rubio, intervistato da Fox News, ha dichiarato: “Il Presidente Trump è sempre più frustrato dal fatto che, nonostante abbia interazioni molto positive al telefono con Vladimir Putin, non succede nulla. E’ arrivato il momento di agire e credo che il Presidente lo abbia detto molto chiaramente. Trump sta perdendo la pazienza, la disponibilità ad aspettare che la parte russa faccia qualcosa per mettere fine alla guerra. Non si farà trascinare nella trappola di infiniti colloqui sui colloqui”.
A tal proposito, il Presidente USA Trump, a margine del suo incontro bilaterale con il Premier britannico Starmer nel suo campo da golf di Turnberry, in Scozia, ha detto: “Sono deluso dal Presidente Putin, abbiamo discusso spesso e pensavamo di aver risolto la questione diverse volte e poi Putin esce e inizia a lanciare razzi su alcune città, come Kiev, e uccide molte persone”. Poi, secondo il Telegraph, Trump ha sottolineato che ridurrà l’ultimatum di 50 giorni , dato il 14 luglio scorso, a 10-12, trascorsi i quali, se Mosca non raggiungerà un accordo con Kiev di cessate il fuoco, imporrà pesanti dazi e tariffe secondarie.
Trump ha poi aggiunto che “non vorrebbe imporre dei dazi alla Russia perché ama il popolo russo, che è un grande popolo”, tuttavia, ha sottolineato: “troppe persone stanno morendo”.
Infine, alle domande della stampa, se pensasse che il Presidente russo gli stesse mentendo e se pensasse che Putin lo rispetti personalmente, Trump ha risposto: “Non voglio usare la parola mentire. Ma sembrava che in, diciamo, tre occasioni, si fosse vicini a un cessate il fuoco e forse alla pace. E poi, all’improvviso, i missili volano su Kiev e altri luoghi. E io ho detto, che cosa significa tutto questo? Questo è successo troppe volte, non mi piace. Sono sempre andato d’accordo con il presidente Putin e ho avuto un ottimo rapporto con lui. Pensavo che saremmo stati in grado di negoziare qualcosa. Forse succederà ancora, ma è molto tardi nel processo. Sono deluso. La Russia dispone di terre enormi che potrebbero essere così ricche e prosperare come praticamente nessun altro Paese, mentre invece spendono tutti i loro soldi in guerra e nell’uccidere persone”.
Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha così commentato, in un post social, le dichiarazioni del Presidente USA Trump: “L’Ucraina ha apprezzato le parole del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver dichiarato che avrebbe ridotto la scadenza di 50 giorni fissata per il Presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina. Grazie al Presidente Trump per essere rimasto fermo e aver trasmesso un chiaro messaggio di pace attraverso la forza. Quando l’America guida con forza, gli altri ci pensano due volte”.
A Mosca, il ministro degli Esteri Lavrov, nel corso dell’undicesimo Forum Educativo Giovanile Panrusso, riguardo alle tensioni con gli USA, ha detto: “Il Presidente degli Stati uniti Donald Trump è un pragmatico, non vuole guerre e, a differenza del suo predecessore Biden. Trump ,a differenza delle attuali élite europee, è aperto al dialogo”.
Nel frattempo, come reso noto dal Cremlino, il Presidente russo Putin ha avuto un colloquio telefonico con il Premier israeliano Netanyahu, nel quale ha ribadito la posizione della Russia per “una risoluzione esclusivamente pacifica dei problemi e dei conflitti presenti nella regione mediorientale” e ha in particolare sottolineato l’importanza di “sostenere l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale della Siria”.
Quanto al conflitto tra Teheran e Israele, “è stata indicata la disponibilità della parte russa a favorire in ogni modo possibile la ricerca di soluzioni negoziali riguardanti il programma nucleare di Teheran”.
Infine, Putin e Netanyahu “hanno concordato di proseguire il dialogo sui temi attuali dell’agenda internazionale e bilaterale”.
Dalla Turchia, il Presidente turco Erdogan, in un discorso trasmesso dalla televisione dopo una riunione di gabinetto ad Ankara, ha dichiarato che “La sincera speranza della Turchia è che, proprio come è stato istituito il tavolo dei negoziati a Istanbul, anche in Turchia si stabilisca un tavolo di pace in un futuro non troppo lontano e che questa sanguinosa guerra giunga alla fine” e, che “la Turchia è pronta per ospitare un incontro dove possano incontrarsi i leader”.
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