di Federica Marengo martedì 19 novembre 2024
-Da domenica scorsa, la Presidente del Consiglio Meloni è in Brasile, a Rio de Janeiro per partecipare al G20. La Premier, alla vigilia del summit, ha tenuto un bilaterale con il Presidente della Repubblica federale del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, alla presidenza di turno del Gruppo dei Venti.
Come riportato da una nota di Palazzo Chigi, “Nel congratularsi per il lavoro portato avanti dalla Presidenza brasiliana, il Presidente del Consiglio ha espresso apprezzamento per la sinergia e la continuità assicurata dalle due Presidenze, quella italiana del G7 e quella brasiliana del G20, sancita dalla condivisione delle priorità tematiche affrontate, a partire da sviluppo, transizione energetica e sicurezza alimentare. Sul piano bilaterale, è stata manifestata la comune volontà di continuare a lavorare per rafforzare il partenariato tra Roma e Brasilia, individuando i settori prioritari sui quali focalizzare l’attenzione, a partire da quello economico-commerciale, avvalendosi anche della collaborazione della storica presenza della numerosa Comunità italiana in Brasile. In questo ambito, sono state messe in luce le importanti opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo infrastrutturale. Nel corso dell’incontro i due Leader hanno discusso sull’opportunità di concludere un nuovo Piano d’Azione del Partenariato Strategico Italia-Brasile per il quinquennio 2025-2030”.
Ieri, poi, nel primo giorno dei lavori, dedicato al tema della lotta alla fame e alla povertà, l’Italia ha aderito all’Alleanza Globale contro la povertà lanciata dal Brasile, tema sul quale la Presidente Meloni ha tenuto il primo dei due interventi previsti nel corso della due giorni delle sessioni di lavoro, in continuità con il G7 dello scorso giugno in Puglia, nel quale ha ribadito la posizione dell’Italia sulla sicurezza alimentare, ovvero il no al cibo usato come arma di guerra, l’impegno per l’iniziativa Food for Gaza nella guerra in Medio Oriente ,che ha consentito di portare nella Striscia 47 tonnellate di generi di prima necessità, e agricoltura e acqua come priorità per l’Africa nell’ambito del Piano Mattei.
Tra gli altri temi al centro della prima giornata del G20 anche la governance del sistema multilaterale e la riforma del Consiglio di Sicurezza Onu, in merito al quale la Premier ha sottolineato la contrarietà dell’Italia ai nuovi seggi permanenti, spiegando che una maggiore inclusività delle istituzioni multilaterali può essere garantita solo dai seggi temporanei, distinti per aree geografiche e a rotazione.
A margine della prima giornata di lavori del summit, la Presidente del Consiglio Meloni, poi, ha tenuto una serie di incontri bilaterali: con il Principe Ereditario dell’Emirato di Abu Dhabi, Sheikh Khaled bin Mohamed bin Zayed Al Nahyan.riguardo cui, in una nota di Palazzo Chigi, si legge: “L’incontro ha costituito l’occasione per fare il punto sulle relazioni bilaterali con particolare riferimento alle opportunità di investimento e alla cooperazione economica tra le due Nazioni nei settori dell’energia, delle grandi infrastrutture di connessione e dell’intelligenza artificiale. Il Presidente Meloni e il Principe Ereditario hanno inoltre espresso apprezzamento per l’eccellente collaborazione avviata tra Italia ed Emirati Arabi Uniti nel promuovere partenariati paritari con le Nazioni africane nel quadro del Piano Mattei. In tale quadro, è stata confermata la comune volontà di organizzare presto un business forum che riunisca le imprese italiane ed emiratine attive in Africa per approfondire ulteriormente le sinergie esistenti e svilupparne di nuove”.
Altro bilaterale, avuto dalla Premier, quello con il Primo Ministro del Canada, Justin Trudeau, Presidente di turno del G7 nel 2025, in merito a cui, in una nota, Palazzo Chigi ha scritto: “Il colloquio ha permesso di verificare lo stato di attuazione del Piano d’Azione per la cooperazione rafforzata tra Italia e Canada, adottato nel corso dell’incontro dei due Leader al Vertice G7 di Borgo Egnazia. A tal proposito, il Presidente Meloni e il Primo Ministro Trudeau hanno espresso soddisfazione per i risultati già raggiunti in questi mesi quali lo svolgimento della prima riunione del Joint Advisory Group sull’intelligenza artificiale, l’adozione di una dichiarazione congiunta sulla cooperazione nel settore dei materiali critici e il rafforzamento della collaborazione tra le rispettive Agenzie spaziali. Il colloquio ha anche costituito un momento di confronto tra la Presidenza uscente e quella entrante del G7. In tale ambito, il Presidente Meloni, nel formulare gli auguri di buon lavoro, ha espresso l’auspicio di vedere assicurata una continuità di temi e priorità, con particolare riferimento all’attenzione riservata al Continente africano dalla Presidenza italiana”.
Ancora, tra i bilaterali avuti nella prima giornata del G2o, quello con il Primo Ministro indiano Narendra Modi, in merito al quale, così si legge nella nota della Presidenza del Consiglio: “Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Giorgia Meloni, e il Primo Ministro indiano, Narendra Modi, hanno avuto un colloquio durante il Vertice G20 a Rio de Janeiro. Si tratta del quinto incontro tra i due Primi Ministri in due anni. L’ultimo è stato nel giugno 2024, in Puglia, in Italia, in occasione del Vertice G7 presieduto dal Presidente del Consiglio Meloni. Il Primo Ministro Modi si è congratulato con il Presidente del Consiglio Meloni per aver guidato il G7 in questi tempi difficili.
A seguito delle discussioni in Puglia, i due leader hanno ribadito il loro impegno per far avanzare il partenariato strategico India-Italia e hanno annunciato un piano d’azione strategico congiunto 2025-29 che delinea la loro visione per i prossimi cinque anni. Il piano d’azione favorirà collaborazioni, programmi e iniziative congiunte in settori chiave come: commercio e investimenti, scienza e tecnologia, tecnologie nuove ed emergenti, energia pulita, spazio, difesa, connettività e rapporti tra i due popoli.
Le due parti manterranno un dialogo regolare a livello ministeriale e alti funzionari in numerosi settori. La coproduzione, la collaborazione tra le rispettive industrie e istituzioni, l’innovazione e la mobilità daranno slancio e approfondiranno ulteriormente il partenariato bilaterale e andranno a vantaggio delle economie e dei cittadini di entrambe le Nazioni.
I due Capi di Governo auspicano di proseguire il dialogo e di lavorare insieme nel quadro delle istituzioni multilaterali e globali per sostenere i valori condivisi di democrazia, Stato di diritto e sviluppo sostenibile. Hanno concordato di continuare a collaborare anche per attuare iniziative strategiche plurilaterali tra cui l’Alleanza Globale per i Biocarburanti e il Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa, di cui sono membri fondatori”.
Infine, la Presidente Meloni, a margine della prima giornata dei lavori del G20, ha incontrato, insieme con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, il Presidente della Banca Mondiale, Ajay Banga. Nel corso dell’incontro, come riportato da Palazzo Chigi, è stato fatto il punto “sulla collaborazione rafforzata tra l’Italia e la Banca Mondiale, inaugurata dall’adozione della dichiarazione d’intenti a margine del Vertice G7 di Borgo Egnazia, con l’obiettivo di realizzare congiuntamente iniziative di sviluppo nelle Nazioni africane nei settori chiave del Piano Mattei per l’Africa, quali energia, infrastrutture, acqua e formazione” ed è stata annunciata “l’intenzione dell’Italia di accrescere il proprio contributo al rifinanziamento triennale dell’International Development Association (IDA) anche al fine di permettere all’organo, che destina il 75% delle sue risorse all’Africa, di rafforzare il proprio sostegno ai progetti realizzati nel quadro del Piano Mattei”.
Nella giornata di oggi, invece, l’ultima del summit, la Premier Meloni ha tenuto un intervento sul tema della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, ribadendo, sempre in continuità con il G7 in Puglia, l’impegno italiano particolarmente sul nucleare da fusione, tecnologia nella quale l’Italia è all’avanguardia, e “che può trasformare l’energia da arma geopolitica a risorsa accessibile per tutti”, e la sfida nel chiedere “un approccio più pragmatico alla transizione energetica, all’insegna della neutralità tecnologica, ovvero dell’utilizzo di tutte le tecnologie disponibili, oltre le energie rinnovabili, quali: gas, idrogeno, cattura della CO2 e i cosiddetti biofuel, sul quale l’India, nella scorsa Presidenza G20, lanciò un’alleanza globale sui biocarburanti alla quale l’Italia ha aderito”.
Tuttavia, prima del suo intervento, la Presidente del Consiglio ha tenuto un punto stampa nel quale, fatta una sintesi sulla prima giornata del summit, ha risposto ad alcune domande dei cronisti e delle croniste.
In merito alla guerra in Ucraina, riguardo alla posizione dell’Italia sul via libera del Presidente uscente degli USA Biden all’uso da parte dell’Ucraina di armi a lungo raggio per colpire in territorio russo, la Premier ha risposto: “Io penso che questa scelta sia la risposta a una aggressività senza precedenti che abbiamo visto in questi giorni da parte della Russia. Tra l’altro alla vigilia di un G20 al quale la Russia partecipa, credo che questo tradisca bene la volontà di dialogo da parte della Russia e quindi questa mi pare la scelta che hanno fatto gli americani. Come sapete, l’Italia ha fatto un’altra scelta ed è una delle poche cose su cui tutte le forze politiche sono d’accordo: noi ci siamo concentrati da sempre, dall’inizio, sul tema della difesa antiaerea quindi della difesa delle popolazioni civili, ma comprendo anche il punto di vista di altre Nazioni.
Noi stiamo lavorando per fare del nostro meglio, come abbiamo detto, abbiamo garantito e garantiamo il nostro supporto all’Ucraina fin quando ci sarà una guerra”.
Poi, sempre in merito alla guerra in Ucraina alla domanda se l’Italia, in caso di disimpegno americano con l’arrivo alla Casa Bianca di Trump, sia pronta a sostenere in Europa una linea di continuità nel sostegno anche militare all’ Ucraina, la Presidente Meloni ha evidenziato: “Sul tema dell’eventuale disimpegno americano noi dobbiamo aspettare che cosa accade. Credo che dobbiamo fare tutto il possibile per non divaricare il fronte occidentale. Questa è la sfida che noi dobbiamo porci e credo che sia una sfida che possiamo raggiungere, penso che tutti quanti si rendano conto di dove sta, come posso dire, la ragione nella vicenda del conflitto ucraino. Penso che si veda anche, ad oggi, una indisponibilità di fatto della Russia a dialogare”.
Quindi alla domanda sulla telefonata del cancelliere tedesco Scholz al Presidente russo Putin, la Premier ha risposto: “Io non mi sono scandalizzata a differenza, insomma, del dibattito che ho letto. Non è la prima volta che un leader occidentale, che è chiaramente al sostegno dell’Ucraina, parla con Vladimir Putin, è accaduto diverse altre volte, è accaduto dall’inizio del conflitto e è accaduto anche stavolta. Mi pare tra l’altro che le posizioni espresse da Olaf Scholz in questa telefonata siano state posizioni assolutamente in linea con quello che noi stiamo facendo, con quello che è il sostegno all’Ucraina e mi pare da quello che il Cancelliere mi ha raccontato rispetto ai contenuti della telefonata che da parte russa non ci sia stata nessun disponibilità al dialogo. Quindi il tema non è parlare-non parlare, le cose non sono mai così semplici dal mio punto di vista, il problema è parlare per dire cosa, e obiettivamente oggi non mi pare che Putin sia disposto a qualsiasi forma di dialogo. Però questo ci aiuta almeno a chiarire la realtà rispetto a una propaganda che abbiamo letto in questi mesi”.
Ancora, in merito al rinnovo del Decreto armi in scadenza a fine anno, la Presidente del Consiglio Meloni ha risposto: “Io, come ho già detto mille volte, finché c’è una guerra in Ucraina, noi siamo a fianco dell’Ucraina”.
Infine, alla domanda sui dazi e sulle nuove tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti e riguardo alle possibili ricadute sulle imprese italiane, la Premier ha spiegato: “Anche qui, io credo che bisogna aspettare a vedere che cosa accade, però come vi ho già detto un’altra volta, il tema di un disavanzo commerciale tra Stati Uniti e Europa è un tema che viene posto da tutte le amministrazioni. E, quando noi abbiamo cominciato a parlare qualche mese fa di competitività europea, ovvero abbiamo accelerato il dibattito sulla competitività europea nel Consiglio europeo, era a seguito dell’IRA, cioè dell’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden, quindi amministrazione democratica che però investiva 400 miliardi di euro per rafforzare, difendere, proteggere si direbbe la sua economia, creando chiaramente un’attrattività che poteva penalizzare l’Europa. Quindi è un problema che noi abbiamo sempre avuto, la ragione per la quale ho già detto e ripeto, la questione non è tanto cosa noi dobbiamo chiedere – chiaramente bisogna continuare a dialogare con gli Stati Uniti, siamo tutti preoccupati dai dazi, questo è un fatto, – dobbiamo soprattutto capire cosa l’Europa debba fare per rafforzare la sua competitività e quindi la grande sfida, – che poi è stata oggetto dell’ultimo Consiglio europeo informale a Budapest con il rapporto Draghi, che sarà oggetto ovviamente del dibattito anche del prossimo Consiglio europeo – e quanto di più si debba fare. La mia impressione continua a essere che noi ci dotiamo di grandi strategie ma poi non ci dotiamo degli strumenti che sono necessari a perseguire quelle strategie. Credo che ci voglia più coraggio. È quello che l’Italia continua a dire in ogni consesso ed è quello per cui continuiamo a lavorare”.
La Presidente del Consiglio Meloni, a seguire, a margine della seconda e ultima giornata del G20 in Brasile, ha tenuto un altro incontro bilaterale: quello con il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba e con il Primo Ministro britannico Keir Starmer.
In merito, si legge nella nota di Palazzo Chigi: “Il colloquio è stato incentrato in particolare sul Global Combat Air Programme (GCAP), programma di collaborazione internazionale di elevata rilevanza strategica che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone con l’ambizione condivisa di sviluppare un caccia di sesta generazione. Nel corso dell’incontro il Presidente Meloni ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, che rappresenta una priorità sotto il profilo della sicurezza nazionale, della crescita economica e della creazione di occupazione e che consente a Italia, Regno Unito e Giappone di mettere a fattor comune le più elevate tecnologie nel campo della difesa. I tre Leader hanno espresso soddisfazione per gli avanzamenti del programma a seguito dell’approvazione parlamentare della legge di ratifica della Convenzione GIGO (GCAP International Government Organisation), che permetterà di avviare ufficialmente le attività dell’Agenzia incaricata di gestire il programma su mandato delle tre Nazioni. Hanno, infine, concordato sull’importanza che il progetto continui a proseguire speditamente, riaffermando il comune intento di rafforzare ulteriormente la collaborazione in corso, e discusso di un potenziale allargamento del progetto ad altri partner internazionali”.
Quanto alle dichiarazioni conclusive del Gruppo dei Venti, nel documento di 22 pagine, si sottolinea l’avvenuta intesa su tre punti: l’alleanza globale contro la fame e la povertà, la Task Force su una mobilitazione globale contro i cambiamenti climatici e l’invito all’azione sulla riforma della governance globale e si ribadisce da parte dei leader e delle leader, “l’ impegno a costruire un mondo giusto e un pianeta sostenibile, dando priorità alla lotta contro le disuguaglianze in tutte le loro dimensioni, senza lasciare indietro nessuno”, con l’impegno, “Nel pieno rispetto della sovranità fiscale, di garantire che gli individui con un patrimonio netto ultra elevato siano tassati in modo efficace”, con lo scambio di buone pratiche, l’incoraggiamento di dibattiti sui principi fiscali e l’elaborazione di meccanismi antielusione, compresa la lotta alle pratiche fiscali potenzialmente dannose”.
Riguardo alla guerra in Ucraina, nelle Conclusioni del summit si “accolgono con favore tutte le iniziative pertinenti e costruttive che sostengono una pace globale, giusta e duratura , sostenendo tutti gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite per la promozione di relazioni pacifiche, amichevoli e di buon vicinato tra le nazioni”, mentre in merito alla guerra in Medio Oriente si afferma “il diritto palestinese all’autodeterminazione”, ribadendo “l’ incrollabile impegno verso la visione della soluzione a due Stati, in cui Israele e uno Stato palestinese vivano fianco a fianco in pace all’interno di confini sicuri e riconosciuti, in linea con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite”. Il Gruppo dei Venti si è detto unito “nel sostenere un cessate il fuoco globale a Gaza, in linea con la Risoluzione n. 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e in Libano, per consentire ai cittadini di tornare in sicurezza alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu”.
Sul clima, invece, non vi è un impegno da parte del Gruppo dei Venti sulle risorse per sostenere i Paesi in via di sviluppo per affrontare i cambiamenti climatici. Tuttavia, si riconosce “la necessità di catalizzare e incrementare gli investimenti da tutte le fonti e i canali per colmare il divario di finanziamento delle transizioni energetiche a livello globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”, i quali “devono essere sostenuti nella loro transizione verso basse emissioni di carbonio”, con l’impegno a “facilitare i finanziamenti a basso costo per loro”.
In ultimo, i leader e le leader del G20 hanno accolto con favore l’ingresso dell’Unione Africana come membro a pieno titolo del G20, in quanto “La voce dell’Africa dovrebbe essere amplificata nel G20 e in tutti gli altri forum internazionali”. Inoltre, il Gruppo dei Venti ha ribadito “il forte sostegno all’Africa, anche attraverso il compact con l’Africa e l’iniziativa del G20 sul sostegno all’industrializzazione in Africa e nei Paesi meno sviluppati”, e il sostegno all’Unione Africana nel “realizzare l’integrazione commerciale ed economica e le aspirazioni della sua agenda 2063, mentre entra nel suo secondo decennio di attuazione”.
A tal proposito, il Presidente cinese Xi Jinping ha annunciato, nell’ambito del piano di investimenti infrastrutturali strategici di Pechino, iniziative a sostegno del Sud Globale, comprese misure per promuovere una “Nuova Via della Seta di alta qualità, ecologica e digitale”.
Il Presidente Xi Jinping , poi, nel bilaterale con il cancelliere tedesco Scholz ha auspicato che “Berlino possa aiutare Bruxelles e Pechino a sciogliere il nodo dei dazi sulle e-car made in China il prima possibile” e ha assicurato che “la Cina è pronta a lavorare con la Germania per consolidare la partnership strategica complessiva”.
In serata, la Premier Meloni si recherà in Argentina per la visita ufficiale prevista per domani nel Paese.
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