di Federica Marengo lunedì 18 novembre 2024
-Proseguono gli attacchi israeliani su Gaza e in particolare sul nord, dove nelle ultime 24 ore i morti sono stati 111, e sul Libano. Nella giornata di oggi, invece, almeno 17 persone, fra cui donne e bambini, sono morti in seguito a un raid missilistico su un edificio a Beit Lahia, nella Striscia.
L’Idf, invece, ha fatto sapere che Hezbollah ha lanciato circa 60 razzi dal Libano che hanno attraversato il nord di Israele, causando il ferimento di due persone nella Galilea occidentale e danni a edifici a Kiryat Shmona e a Margaliot.
Secondo i media libanesi, poi, un attacco aereo israeliano ha colpito una zona a Beirut nei pressi della sede delle Nazioni Unite, del Parlamento, dell’ufficio del Premier e di diverse ambasciate.
Sempre a Beirut, secondo quanto affermato da Hezbollah e, riportato dal Times of Israel, quattro dei suoi membri sono stati uccisi ieri in un raid aereo israeliano.
Infine, un alto funzionario dell’agenzia delle Nazioni Unite, Unrwa, ha riferito che,”Ieri, 98 su 109 camion di aiuti umanitari sono stati violentemente saccheggiati a Gaza , dopo aver attraversato la Striscia”, e che “il carico è andato perduto”.
Intanto, sul fronte diplomatico, secondo il Axios, che ha ripreso quanto riportato dalla tv libanese Lbci, Hezbollah avrebbe accettato la proposta di cessate il fuoco degli USA, anche se i negoziati sarebbero ancora aperti su alcuni punti rimasti in sospeso. Domani, infatti, dovrebbe giungere a Beirut l’inviato degli USA, Amos Hochstein, per riesaminare alcuni termini della proposta per assicurarsi che siano in linea con la Costituzione libanese e recarsi in Israele.
Il Presidente USA uscente, Biden, infatti, arrivato al G20 di Rio de Janeiro, ha ribadito che “Bisogna aumentare la pressione su Hamas per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza”.
A Bruxelles, invece, nel corso del Consiglio degli Affari Esteri, si è discusso della proposta dell’Alto rappresentate per la Politica estera Ue Borrell di interrompere il dialogo politico con Israele. In merito, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, esprimendo il suo disaccordo, ha detto: “Vedremo come sarà formulata la proposta dell’Alto rappresentante Josep Borrell , ma boicottare il dialogo con Israele non ha alcun senso. Se si vuole lavorare per la pace, non si può non parlare con Israele: un conto è dire a Israele che si deve arrivare ad un cessate il fuoco in Libano e a Gaza, ma pensare di interrompere il dialogo non è utile”.
Al termine del Consiglio Affari Esteri, lo stesso Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Borrell, in conferenza stampa, ha dichiarato in merito: “Ho proposto al Consiglio di sospendere l’accordo di associazione con Israele, in particolare la parte che riguarda la competenza del Consiglio, sapendo che la Commissione non ha proposto nulla dopo la richiesta di Spagna e Irlanda che avevano chiesto una valutazione su quanto Israele stia rispettando i criteri dell’accordo di associazione. Buona parte degli Stati ha ritenuto che sarebbe meglio continuare ad avere relazioni politiche e diplomatiche con Israele. Quindi, la proposta non è stata presa in considerazione, come atteso. Ma almeno sono state messe sul tavolo tutte le informazioni usate dalle organizzazioni Onu e quelle che lavorano a Gaza, in Cisgiordania e in Libano per giudicare il modo in cui viene portata avanti la guerra”.
Nel frattempo, il Premier israeliano Netanyahu ha parlato alla Knesset, il Parlamento israeliano, tra le proteste dell’opposizione e dei familiari degli ostaggi ancora tenuti prigionieri da Hamas.
Poi, presso la Commissione Affari Esteri e Difesa della stessa Knesset, Netanyahu ha affermato: “La capacità di Israele di agire contro il programma nucleare iraniano verrà rivalutata insieme alla Casa Bianca una volta che Donald Trump entrerà in carica a gennaio, La decisione di Israele di astenersi dall’attaccare “certi obiettivi” in Iran in risposta agli attacchi missilistici balistici non è stata presa a causa di un ultimatum americano”.
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