di Federica Marengo sabato 2 novembre 2024
-Nella quinta giornata della 19° edizione della Festa del Cinema di Roma, domenica 20 ottobre, è stata presentata, presso la Sala Sinopoli, per la categoria “Freestyle Arts”, la serie “La Maquina” di Gabriel Ripstein, con Gael Garcìa Bernal, (nelle vesti anche di produttore) , Diego Luna, Eiza González, Lucía Méndez, Jorge Perugorría, Andrés Delgado, Karina Gidi, Dariam Coco, incentrata sulla vicenda di un pugile ,che dopo una sconfitta , sembra essere arrivato al termine della carriera, ma a cui il destino e il manager e fidato amico danno una seconda opportunità per riscattarsi.
Nella stessa Sala Sinopoli, è stato poi proiettato in anteprima, per la categoria “Grand public”, il film “Il treno dei bambini” di Cristina Comencini, con Barbara Ronchi, Serena Rossi, Christian Cervone, Francesco Di Leva, Antonia Truppo, Monica Nappo, Dora Romano, Beatrice Schiros, Ivan Zerbinati, Stefano Accorsi, tratto dal best seller di Viola Ardone, ambientato nella Napoli e nell’Italia del Dopoguerra ,in cui una madre, “Antonietta” (Serena Rossi), a causa delle condizioni di povertà e indigenza in cui vive , decide di mandare suo figlio Amerigo (Christian Cervone) di otto anni al Nord per trascorrere l’inverno presso la casa di Derna (Barbara Ronchi), una giovane donna che lo accoglierà e che si prenderà cura di lui, ma sarà proprio questa dolorosa scelta di separazione e di amore da parte della madre a cambiargli la vita.
Proiettato in Sala Petrassi, invece, per la categoria “Special Sreenings” , il documentario “Liliana” di Ruggero Gabbai, nel quale viene ripercorsa la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre che racconta dell’arresto, della deportazione e dello struggente addio al padre, facendo scoprire alle nuove generazioni una figura culturale e politica moderna e appassionata nel trasmettere un messaggio di libertà e uguaglianza. Diversi gli interventi nel documentario: da Ferruccio De Bortoli e Mario Monti, a Geppi Cucciari, Fabio Fazio, Enrico Mentana e i Carabinieri della scorta.
Sempre in Sala Petrassi, presentato per la categoria “Progressive Cinema”, il film “The Trainer” di Tony Kaye, con Vito Schnabel, Julia Fox, Steven Van Zandt, Beverly D’Angelo, Bella Thorne, Gina Gershon, Stephen Dorff, Lenny Kravitz, Paris Hilton, John McEnroe, commedia indie, a metà tra grottesco e surreale, con protagonista un giovane esperto di fitness che sta attraversando un periodo difficile ed è costretto a vivere con la mamma a Los Angeles.
Proiettato anche, per la categoria “Best of 2024”, il lungometraggio, già premiato per la miglior regia a “Un Certain Regard” a Cannes nel 2024, “On Becoming a Guinea fowl” di Rungano Nyon, con Susan Chardy, Roy Chisha, Blessings Bhamjee, Elizabeth Chisela, Chungu Bwalya, Margaret Mulubwa, Henry B.J. Phiri, Benson Mumba, Doris Naulapwa, vicenda ambientata in Zambia, in cui una giovane donna scopre il cadavere di un uomo in strada, di notte, ma a tutti coloro a cui si rivolge sembra non interessare.
Presso il Teatro Studio Gianni Borgna, invece, per la categoria “Grand Public”, è stato presentato il film “La Vallée des fous” di Xavier Beauvois, con Jean-Paul Rouve, Pierre Richard, Madeleine Beauvois, Joseph Olivennes, Xavier Maly, Abbes Zahmani, Sophie Cattani, Hugues Delamarliere, Aboubacar Bidanessy, nel quale, il protagonista “Jean-Paul”, ristoratore in crisi con la passione per la vela, decide di partecipare a una regata virtuale, ma stando chiuso per ottanta giorni in una vera barca collocata nel giardino di casa sua, cercando ,al tempo stesso, di vincere i suoi demoni interiori.
Sempre presso il Teatro Studio Gianni Borgna, proiettato, per la categoria “Freestyle Arts”, il film “McVeigh” di Mike Ott, in cui viene ricostruita l’ideazione del più sanguinoso degli atti di terrorismo avvenuto negli USA.
Al Teatro Olimpico, per la categoria, “Storia del Cinema”, proiettato, in omaggio all’attore Alain Delon, da poco scomparso, il film in versione restaurata, “Borsalino” di Jacques Deray.
Nella sesta giornata , quella del 21 ottobre, Chiara Mastroianni, attrice, figlia di Marcello, che di recente ha presentato a Cannes il film “Marcello mio”, diretto da Christophe Honoré, in cui è lei stessa ad interpretare il padre, è stata protagonista in Sala Petrassi di una masterclass con il pubblico.
Nella stessa sala, sono stati presentati i film: “Polvo seràn” di Carlos Marquesés-Marcet, per la sezione “Progressive Cinema” , con Ángela Molina, Alfredo Castro, Mònica Almirall Batet, Patrícia Bargalló, Alván Prado, sorta di musical e dramma corale intorno al tema della morte e, per la categoria “Best of 2024” , il film “Nasty” di Tudor Giurgiu, Tudor D. Popescu e Cristian Pascariu, con Ilie Năstase, Ion Țiriac, Jimmy Connors, Stan Smith, John McEnroe, Billie Jean King, Rafael Nadal, Boris Becker, Yannick Noah, Gheorghe Hagi, Nadia Comăneci, Björn Borg , incentrato sull’enfant terrible del tennis: Ilie Năstase.
In Sala Sinopoli, invece, presentata in anteprima , per la categoria “Freestyle Arts”, la serie “Miss Fallaci” di Luca Ribuoli, Giacomo Martelli, Alessandra Gonnella, con Miriam Leone, Maurizio Lastrico, Francesca Agostini, Jóhannes Jóhannesson, Ken Duken, Rosanna Gentili, incentrata sulla vita della scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, e ispirata dai due dei suoi primi libri “I sette peccati di Hollywood” e “Penelope alla guerra” e dalle sue interviste.
Presso la stessa sala, presentato poi, per la categoria “Best of 2024”, il film “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, con Zoe Saldaña, Karla Sofía Gascón, Selena Gomez, Adriana Paz, Édgar Ramírez, Mark Ivanir, vicenda con protagoniste tre donne, tra thriller e melodramma, già premiata a Cannes con il premio della Giuria e per la miglior interpretazione ex aequo delle tre attrici protagoniste.
Proiettati , invece, presso il Teatro Studio Gianni Borgna, altri tre film per la categoria “Freestyle Arts”: il film “Under a Blue Sun” di Daniel Mann, con Bashir Abu Rabiah, Lobla Alsana, Dani Ben Menachem, storia di un pittore palestinese che vive nel deserto del Negev e che nel 1988 prese parte, come tecnico degli effetti speciali, alla realizzazione del film “Rambo III” di Peter MacDonald, testimonianza degli intrecci dell’arte cinematografica con gli avvenimenti della storia e della geopolitica; Sunlight” di Nina Conti, con la stessa Conti come interprete e con Shenoah Allen, Melissa Chambers, commedia con personaggi surreali in cui momenti di divertimento si alternano a quelli di tenerezza e , per la categoria “Progressive Cinema”, “About Luis” di Lucia Chiarla, regista al suo secondo film, con Max Riemelt, Natalia Rudziewicz, Franziska Troegne, thriller con protagonisti “Jen”, un tassista , e sua moglie “Costanze”, in cui emergono temi di attualità come la fragilità della coppia , la precarietà del lavoro, i problemi della scuola e i condizionamenti culturali.
Quattro, i film proiettati al Museo Maxxi: per la categoria “Special Screenings” e “Freestyle Arts”: “Estado de silencio” di Santiago Maza, con Jesús Medina, Juan de Dios García Davish, María de Jesús Peters, March Vizcarra, che racconta le storie di quattro giornalisti che denunciano quanto sia a rischio la libertà di espressione in Messico, tra corruzione e narcotraffico; “Si dice di me” di Isabella Mari, con Marina Rippa, celebrazione del Teatro come strumento di cambiamento; “Aspettando Re Lear” di e con Alessandro Preziosi e con Nando Paone, Federica Fresco, Roberto Manzi, Valerio Ameli, con la partecipazione di Michelangelo Pistoletto, nuova versione del Re Lear di William Shakespeare in cui i personaggi si muovono all’interno delle scenografie composte dallo stesso Pistoletto; e “Duse, the Greatest” di e con Sonia Bergamasco, con Annamaria Andreoli, Valeria Bruni Tedeschi, Elena Bucci, Ellen Burstyn, Federica Fracassi, Fabrizio Gifuni, Ferruccio Marotti, Helen Mirren, Emiliano Morreale, omaggio, a cento anni dalla scomparsa, all’attrice Eleonora Duse, che, cambiò i canoni della recitazione, ispirando Lee Strasberg, fondatore dell’Actors Studio e generazioni di attori e di attrici.
Al Teatro Olimpico, invece, proiettato per la categoria “Freestyle Arts”, il documentario “Musicanti con la pianola” di Matteo Malatesta , con gli interventi di Pivio & Aldo De Scalzi, Alessandro Gassmann, Ferzan Özpetek, Enzo Monteleone, Manetti Bros, Cecilia Zanuso, che racconta la storia e la carriera dei compositori per il Cinema, Pivio e Aldo De Scalzi.
Infine, per la sezione “Storia del Cinema”, presentato presso la Casa del Cinema, alla presenza di Carlo Verdone, Christian De Sica e della produttrice Laurentina Guidotti, “Mario Verdone: il critico viaggiatore” di Luca Verdone, racconto a più voci del critico cinematografico e docente universitario.
Nella settima giornata, quella del 22 ottobre, proiettato presso la Sala Patrassi, per la categoria in Concorso “Progressive Cinema”, “Spirit World” di Eric Khoo, con Yutaka Takenouchi,Masaaki Saka e con protagonista Catherine Deneuve nel ruolo di una cantante che, morta al termine del suo ultimo concerto, si ritrova in una nuova vita spirituale , nella quale viene guidata da uno dei suoi più grandi fan.
Sempre nella stessa categoria e nella stessa sala, è stato presentato il film “L’albero” di Sara Petraglia, all’esordio sia come regista che come sceneggiatrice, con le attrici Tecla Insolia e Carlotta Gamba, ritratto dei ventenni di oggi, divisi tra voglia di vivere e di amare e infelicità.
In Sala Sinopoli, invece, proiettati, per la categoria “Grand Public”, i film : “Sharp Corner” di Jason Buxton , thriller tratto dal racconto del giornalista Russell Warngersky, con Cobie Smudlers, Ben Foster, Alexandra Castillo, vicenda in cui la psicologa Rachel e il dirigente d’azienda Josh decidono di trasferirsi con il loro bambino dalla città in campagna, ma la prima notte della loro permanenza un ragazzo muore schiantandosi con la moto nella curva stretta della strada di fronte alla casa; e Longlegs” di Osgood Perkins, con Maika Monroe, Nicolas Cage, Blair Underwood, Alicia Witt, Michelle Choi-Lee, Dakota Daulby, Lauren Acala, thriller-horror, incentrato su una giovane agente dell’FBI con particolari talenti para-psicologici, che dovrà risolvere un vecchio caso irrisolto: una brutale serie di omicidi e suicidi famigliari disseminati in tutto lo stato dell’Oregon.
Presentati poi al Maxxi, per la categoria “Freestyle”, il primo episodio del documentario “Leonardo da Vinci” di Ken Burns e Sarah Burns, David McMahon, con la voce di Adriano Giannini, in cui, attraverso scritti, codici e interviste a studiosi, esperti e registi ,come Guillermo del Toro , viene ricostruito l’intero percorso del genio del Rinascimento; e il film “Giulia mia cara! Giorgio” di Maria Mauti, dialogo tra l’attrice Giulia Lazzarini e il regista Giorgio Strehler, tra i grandi protagonisti del Teatro del Novecento.
Al Teatro Olimpico, invece, per la categoria “Freestyle”, proiettati il documentario “Il Re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola” di Massimo Ferrari, con gli interventi di Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, Maurizio De Giovanni, Goffredo Fofi, Ernesto Mahieux, Marisa Laurito, dedicato all’arte musicale e teatrale di Mario Merola; e il documentario “Road Diary: Bruce Springsteen and the E Street Band” di Thom Zimny, che segue il tour mondiale di Springsteen, insieme con la E Street Band, iniziato nel febbraio 2023 e ancora in corso.
Nella sezione “Storia del Cinema”, proiettati presso la Casa del Cinema: “Le Scénario de ma vie” di François Truffaut di David Teboul e Serge Toubiana; “Vivement dimanche!” , sempre di Françoise Truffaut, nella versione restaurata e “Sei donne per l’assassino” di Mario Bava.
Nell’ottava giornata, quella del 23 ottobre, si è tenuto presso la Sala Sinopoli, l’incontro con il regista e sceneggiatore Saverio Costanzo, nel quale si è parlato del suo film d’esordio alla regia “Private”, premiato con Pardo d’Oro al Festival di Locarno, nel quale si racconta di una famiglia palestinese costretta a condividere la sua abitazione con i soldati israeliani durante l’occupazione della Palestina.
Sempre in Sala Sinopoli, proiettati per la categoria “Grand Public”, i film :“We live in Time” di John Crowlwy, commedia romantica con Florance Pugh e Andrew Garfield, e “Mani nude” di Mauro Mancini, con Francesco Ghegi e Fotinì Peluso, Alessandro Gassmann e Renato Carpentieri, storia del diciottenne Davide , rapito e rinchiuso nella buia centina di un camion, dove si trova costretto a lottare con uno sconosciuto e a ucciderlo a mani nude. Il suo rapitore, Minuto, diventa per lui un padre putativo, lo allena a lottare e lo fa entrare in un circuito di combattimenti clandestini , da cui solo l’amore, forse, potrà salvarlo.
In Sala Patrassi, presentati , poi, per la categoria “Progressive Cinema”: “Greedy people” di Posty Pinciroli , con Joseph Gordon-Levitt, Lily James, Himesh Patel, Tim Blake Nelson, Uzo Aduba, Simon Rex, Nina Arianda, Jim Gaffigan, José María Yazpik, Joey Lauren Adams, noir, omaggio ai fratelli Coen e “L’sola degli idealisti” di Elisabetta Sgarbi, tratto dal romanzo di Giorgio Scerbanenco, con Tommaso Ragno, Elena Radonicich, Renato De Simone, Renato Carpentieri, Michela Cescon, Mimmo Borrelli, in cui l’incontro tra una giovane coppia di ladri e gli abitanti di una villa sperduta dà luogo all’emergere di sogni, illusioni, rancori e fallimenti.
Nella la categoria “Freestyle Film”, proiettati presso il Teatro Studio Gianni Borgna, i film “La Nuit se traine” di Michiel Blanchart, con Jonathan Feltre, Romain Duris, Jonas Bloquet, Natacha Krief, lungometraggio d’esordio, thriller in cui una ragazza misteriosa e una capobanda vanno affrontando odissee sullo sfondo di una Bruxelle notturna; “On falling” , lungometraggio d’esordio di Laura Carreira, con Joana Santos, Inês Vaz, incentrato sul tema della solitudine contemporanea; “Lumière, le cinéma!” di Thierry Frémaux, seguito di “Lumière ! L’invenzione del cinematografo”, dedicato ai fratelli inventori del cinematografo.
In Sala Petrassi, invece, presentato nella sezione “Best of”, il film “Anora”di Sean Baker, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, con Mikey Madison, Mark Eydelshteyn, Yura Borisov, Karren Karagulian, Vache Tovmasyanc, commedia incentrata su Ani, ballerina di origini russe, trasferitasi a New York, dove incontra il figlio di un oligarca russo che si innamora di lei.
Al Maxxi, proiettati : per la categoria “Freestyle Film”, “Ghostlight”, di Kelly O’Sullivan e Alex Thompson, film con Keith Kupferer, Dolly de Leon, Katherine Mallen Kupferer, Tara Mallen, vicenda in cui l’allestimento di “Romeo e Giulietta” da parte di una compagnia teatrale di quartiere fa scoprire a un maturo operaio edile cose nuove di sé.
Presentati anche: “Pompei in piano sequenza” di Gabriele Cipollitti , bakstage televisivo del programma “Pompei , le nuove scoperte”, condotto dal paleontologo, naturalista, divulgatore scientifico e scrittore Alberto Angela e il documentario “San Damiano” di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes.
Al Teatro Olimpico, invece, presentati: per la categoria “Special Screenings”, “Ago” di Giangiacomo De Stefano, film sulla vita e la carriera del pilota di motociclismo Giacomo Agostini, con gli interventi di Giacomo Agostini, Marc Marquez, Nico Cereghini, Guido Meda, Gianni Morandi, Carlos Lavado, Lino Dainese.
Sempre al Teatro Olimpico, nell’ambito dell’omaggio a Marcello Mastroianni, a cent’anni dalla nascita, proiettato il film “Fantasmi a Roma” di Antonio Pietrangeli, introdotto dal regista Mario Martone.
Nella nona giornata, quella del 24 ottobre, presentato presso la Sala Sinopoli, nella sezione “Grand Public”, il film “La casa degli sguardi” , esordio alla regia dell’attore Luca Zingaretti, ispirato all’omonimo romanzo di Daniele Mencarelli ,con lo stesso Luca Zingaretti, Gianmarco Franchini, Federico Tocci, Chiara Celotto, Alessio Moneta, Riccardo Lai, Marco Felli, Cristian Di Sante, Filippo Tirabassi, vicenda incentrata sul rapporto tra un padre e un figlio ventenne e su un confronto tra diverse generazioni come cammino di formazione e percorso di crescita.
Sempre in Sala Sinopoli e , sempre per la categoria Grand Public, presentato il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri, vicenda ispirata a uno dei primi casi di cyberbullismo, con Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Andrea Arru, Corrado Fortuna.
Per la categoria “Progressive Cinema”, proiettati, “100 Litre of Gold” di Teemu Nikki, con t Elina Knihtilä, Pirjo Lonka, Ville TiihonenLa , storia che prende le mosse dalla sahti, una birra molto forte aromatizzata al ginepro, che si trova solo in Finlandia, e che si produce preferibilmente in casa seguendo metodi secolari. Le due sorelle Taina e Pirkko ne sono apprezzate e invidiate produttrici: ma quando la terza sorella gliene chiede cento litri per il proprio matrimonio, iniziano i guai; e “Bring Them Down” , di Christopher Andrews, al debutto come regista, con Christopher Abbott, Barry Keoghan, Colm Meaney, Nora-Jane Noone, Paul Ready, dramma di faide familiari, ambientato nell’Irlanda rurale.
Presso il Teatro Studio Gianni Borgna, presentato il reportage “Lirica ucraina” della giornalista e regista Francesca Mannocchi, tra le più importanti corrispondenti di guerra, nel quale, prima dell’inizio della guerra in Ucraina, ha ascoltato le voci di chi ha vissuto l’orrore e la sofferenza del conflitto.
Nella decima giornata, quella del 25 ottobre, sono stati presentati, presso la Sala Sinopoli, per la categoria “Freestyle Film”, i primi due episodi della serie “L’amica geniale-Storia della bambina perduta” di Laura Bispuri, quarta e ultima stagione della serie tratta dai romanzi di Elena Ferrante, con Alba Rohrwacher, Irene Maiorino, Fabrizio Gifuni, Stefano Dionisi, Anna Rita Vitolo, Pier Giorgio Bellocchio, Daria Deflorian, Gaia Girace, Lino Musella, Eduardo Scarpetta, Edoardo Pesce, Sonia Bergamasco.
Presso la stessa Sala Sinopoli, per la categoria “Grand Public”, presentato il film “Hey Joe” , di Claudio Giovannesi e Maurizio Braucci, con James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolini, Aniello Arena, Gabriel Riley Hill Antunes, Giada Sav, vicenda in cui un veterano americano della Seconda Guerra Mondiale ritorna a Napoli negli anni Settanta per conoscere il figlio.
Presentato, poi, presso il Teatro Studio Gianni Borgna , l’ultimo film in concorso nella sezione “Progressive Cinema”, “Bound in Heaven” di Huo Xin, sceneggiatrice al suo debutto alla regia, con Ni, Zhou You, Liao Fan. La pellicola, affronta in modo commovente e provocatorio i temi della violenza domestica e delle difficoltà che un malato terminale deve affrontare all’interno del sistema sanitario cinese.
Presso lo stesso Teatro Studio, presentati anche ,per la sezione “Grand Public”, “Supereroi” di Stefano Chianti, con Edoardo Pesce, Sara Silvestro, Barbara Chichiarelli, Giorgia Spinelli, Antonio Zavatteri, Alessandro Mauthe, Edoardo Giugliarelli, storia del difficile rapporto tra un padre e una figlia, promessa del nuoto e “Ciao bambino” di Edgardo Pistone, al suo esordio come regista, con Marco Adamo, Anastasia Kaletchuk, Luciano Pistone, Pasquale Esposito, Salvatore Pelliccia, Sergio Minucci, Luciano Gigante, Attilio Peluso, Antonio Cirillo, Rosalia Zinno, storia di formazione e di passaggio dall’adolescenza alla vita adulta.
Proiettati in Sala Petrassi, per la categoria “Special Screenings”, “Come se non ci fosse un domani” di Riccardo Cremona e Matteo Keffer; “The Opera!-Arias for an Eclipse” di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco e “Small Things Like These” di Tim Mielants.
Al Teatro Olimpico, invece, presentato nella sezione “Freestyle Arts”, “Franco Califano- Nun ve trattengo” di Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini, ritratto del poeta cantautore e del suo legame con la musica e le città che l’hanno ispirato.
Nell’undicesima giornata, quella di sabato 26 ottobre, in Sala Sinopoli , l’attore Johnny Depp ha ricevuto il premio alla carriera, in occasione della presentazione del suo ultimo film, “Modi-Three Days on the Wing of Madness”, seconda opera come regista, incentrata sulla vita del pittore Amedeo Modigliani, interpretato da Riccardo Scamarcio. Nel film, sceneggiato da Mary e Jerzy Kromolowski, anche Antonia Desplat, Bruno Gouery, Ryan McParland, Stephen Graham, Luisa Ranieri, Al Pacino.
Nella stessa sala , presentato per la sezione “Grand Public”, il film “Conclave” di Edward Berger, con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Lucian Msamati, Brían F. O’Byrne, Carlos Diehz, Sergio Castellitto, Isabella Rossellini, tratto dal best seller di Robert Harris e sceneggiato dallo stesso scrittore con Peter Straughan, incentrato sui giochi di potere ,gli intrighi e le alleanze che alla morte di un Papa condurranno i cardinali all’elezione del suo successore in Conclave.
Nel pomeriggio, si è poi svolta la cerimonia di chiusura della 19° edizione della Festa del Cinema, presentata da Geppi Cucciari, nel corso della quale, una giuria, presieduta dal regista , sceneggiatore e produttore ,Pablo Trapero, e dalla montatrice Francesca Calvelli, composta dall’attrice Laetitia Casta, dalla produttrice Gail Egan e dallo scrittore e sceneggiatore Dennis Lehane, ha assegnato i premi: Miglior attore -Premio Vittorio Gassmann ad Elio Germano per “Berlinguer: La grande ambizione” ; Miglior attrice-Premio Monica Vitti ad Angela Molina per “Polvo Seràn”; Miglior Film “Bound in Heaven” di Huo Xin; Gran Premio della Giuria “La Nuit se traine” di Michiel Blanchart; Miglior regia Morrisa Maltz per “Jazzy”; Miglior sceneggiatura Christopher Andrews per “Bring Them Down”; Premio Speciale della Giuria al cast femminile di “Reading Lolita in Teheran” di Eran Riklis; Miglior Opera Prima “Bound in Heaven” di Huo Xin (sezione Progressive Cinema), in ex aequo con “Ciao Bambino” di Edgardo Ristone (Sezione Freestyle); Menzione speciale all’attore Liu Hsiu-Fu per “Pierce” di Nelicia Low; Premio del Pubblico, tra i titoli del Concorso “Progressive Cinema”, a “Reading Lolita in Teheran” di Eran Riklis.
Nella giornata di domenica 27 ottobre, poi, la 19° edizione della Festa del Cinema di Roma si è conclusa definitivamente con la presentazione in Sala Sinopoli ,per la categoria “Freestyle Serie”, dei primi quattro episodi della terza stagione della serie “Vita da Carlo”, di Carlo Verdone e Valerio Vestoso con lo stesso Carlo Verdone, Monica Guerritore, Stefania Rocca, Caterina De Angelis, Antonio Bannò, Filippo Contri, Maria Paiato, Stefano Ambrogi, Ema Stokholma, Maccio Capatonda.
Presentato anche il documentario di Save The Children ,con la cantante e attrice Elodie, “Fuori dai margini”.
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