di Federica Marengo venerdì 1° novembre 2024
-Nella notte scorsa, l’esercito israeliano ha ripreso i suoi raid su Beirut sud, nel Libano, roccaforte di Hezbollah, causando la morte di 2 persone e il ferimento di 4. In totale , però, le persone rimaste uccise negli attacchi in Libano , in 24h, sono 45. Raid, poi, anche nella Striscia di Gaza , dove sono stati colpiti il campo profughi di Nuserait, causando la morte di 9 persone, e le città di Deir Al Balah e Al Zawaida , dove le vittime sono state 47 e decine i feriti.
Hezbollah ha risposto lanciando almeno 90 razzi dal Libano verso Israele, alcuni dei quali abbattutisi su Metula, dove 5 persone sono rimaste uccise. Così come attacchi di droni verso Israele e le alture di Golan sono giunti anche dall’Iraq.
Restando in tema di attacchi a Israele, secondo il New York Times, che riporta fonti di Teheran, la guida suprema dell’Iran ,Khamenei, ha ordinato di prepararsi a un attacco in risposta al raid israeliano sui siti militari dell’Iran del 26 ottobre scorso. Inoltre, come riferito dall’agenzia Mehr, il capo della Guardia rivoluzionaria iraniana, il generale Salami, ha avvertito Israele che riceverà “una risposta inimmaginabile”.
Il consigliere di Khamenei, Kamal Kharrazi , in un’intervista all’emittente libanese Al Mayadeen, ha aggiunto: “Ora abbiamo le capacità tecniche necessarie per produrre armi nucleari, ma la fatwa emessa dalla Guida Suprema, Ali Khamenei, attualmente lo proibisce. La Repubblica islamica potrebbe modificare la sua dottrina nucleare in caso di minaccia esistenziale. L’Iran è pronto a rispondere a qualsiasi escalation, ma vuole evitare uno scontro aperto con Israele. La Repubblica islamica ha mostrato le sue capacità di deterrenza attraverso l’operazione Vera Promessa II, durante la quale ha lanciato centinaia di missili balistici contro lo Stato ebraico”.
A tal riguardo, la Cnn, che ha riportato una fonte militare, sostiene che “Israele è a un alto livello di preparazione” e che, “gli attacchi di Israele hanno creato un dilemma per Teheran, poiché hanno ridotto la sua capacità di attaccare e difendersi da una risposta israeliana”.
A seguito della notizia di un possibile attacco dell’Iran in Israele, il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,47%, a 70,97 dollari al barile.
Dal Libano, il Premier Mikati ha criticato l’espansione degli attacchi di Israele a sud di Beirut , sottolineando: “La rinnovata espansione della portata dell’aggressione del nemico israeliano alle regioni libanesi, le sue ripetute minacce di evacuare intere città e villaggi, e il suo rinnovato attacco dei sobborghi meridionali di Beirut sono tutti indicatori che confermano il rifiuto del nemico israeliano di tutti gli sforzi compiuti per assicurare un cessate il fuoco”.
Intanto, secondo quanto riportato dal Times of Israel, il Premier israeliano Netanyahu ha convocato per domenica alle 21:30 il Gabinetto per la sicurezza nazionale.
Tutto ciò mentre, Hamas ha respinto la proposta del Qatar di una breve tregua di 1 mese in cambio della liberazione di 11 ostaggi israeliani, in quanto il suo obiettivo è il cessate il fuoco permanente.
Proprio in merito ai negoziati per giungere a un accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi, delegazioni di Hamas e di Fatah, il principale partito al governo dell’Autorità nazionale palestinese, si trovano al Cairo per prendere parte ai negoziati. Previsto l’arrivo anche di una delegazione del Mossad israeliano e dello Shin Bet per discutere con i mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti.
Secondo fonti diplomatiche, Egitto e Qatar sono in pressing per giungere a un accordo su una tregua breve, rifiutata però sia da Israele che da Hamas in quanto si tratta di una tregua a Gaza indipendente dalla situazione in Libano, mentre entrambi chiedendo un piano globale di cessate il fuoco.
Inoltre, Hamas chiede il cessate il fuoco e il ritiro completo dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, in particolare dai valichi di Netzarim e Filadelfia e dal valico di Rafah, condizione , quest’ultima avanzata anche dall’Egitto, e su cui il Premier Netanyahu non è d’accordo.
Secondo fonti egiziane , infine, Israele avrebbe anche chiesto “una modifica della proposta dell’Egitto che consenta la prosecuzione della guerra fino al rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, impedendo, così, la continuazione del processo negoziale e , quindi, il mancato raggiungimento di un accordo”.
Per l’Italia, il ministro della Difesa Crosetto, stamane, a margine della cerimonia di inaugurazione del Villaggio Difesa al Circo Massimo a Roma, in merito alla situazione in Medio Oriente, ha detto: “Ho avuto l’impressione che Israele sia pronta a lasciare la pressione militare su Gaza e a consentire il ripristino della normalità. Quanto alla situazione in Libano ,l’Unifil è l’unica alternativa alla guerra. Ho spinto ulteriormente sull’ONU perché cambino le regole di ingaggio per garantire la sicurezza. Mi pare , ci siano dei passi avanti per cercare di ripristinare un po’ di buonsenso nell’area e sono convinto che nelle prossime settimane si possano raggiungere risultati concreti”.
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