di Federica Marengo venerdì 13 settembre 2024
-Proseguono gli attacchi russi sulla regione di Donetsk. Il Comitato della Croce rossa internazionale (Cicr), ha confermato che tre dei suoi operatori sono stati uccisi e due feriti nel bombardamento che il Presidente ucraino Zelensky ha denunciato e attribuito ieri alle forze di Mosca.
Sempre nel Donetsk, il governatore locale, ha fatto sapere che : “Tre persone sono rimaste uccise in un attacco di razzi ucraini lanciati con il sistema americano Himars nel comune di Volnovakha”.
Due persone , poi, sono rimaste uccise da droni ucraini nella regione filorussa di Zaporizhzhia.
Undici persone, invece, sono rimaste uccise in un raid delle forze di Mosca nelle regioni di Sumy, Kharkiv e Kherson.
Sul fronte russo, la Difesa di Mosca ha fatto sapere di aver abbattuto nella notte 20 droni ucraini lanciati su sei regioni diverse della Russia, di cui: otto ,abbattuti sulla regione di Briansk, quattro su quella di Belgorod, tre su quella di Kursk, due su quella di Smolensk, due su quella di Oryol e uno su quella di Kaluga.
Inoltre, le forze russe hanno annunciato di aver intrapreso la controffensiva nella regione di Kursk, teatro dal 6 agosto scorso dell’offensiva ucraina, e di aver riconquistato dieci località : Apanasovka, Byakhovo, Vishnevka, Viktorovka, Vzapnoye, Gordeevka, Krasnooktyabrskoye, Obukhovka, Snagost e Disyatogo Oktyabrya.
Proprio riguardo Kursk, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Ryder, avrebbe affermato che: “La recente controffensiva di Mosca contro le forze ucraine nella regione di Kursk è marginale in questa fase”, spiegando che: “Quello che abbiamo visto è che le unità russe stanno iniziando a provare a condurre un qualche tipo di controffensiva nella regione di Kursk. A questo punto, direi che è marginale, ma è qualcosa che ovviamente stiamo tenendo d’occhio”.
Difficile per Kiev, la situazione a Pokrovsk, dove sono ripresi con ritmo serrato gli attacchi russi.
Tuttavia, il Presidente ucraino Zelensky, che ha fatto sapere incontrerà il Presidente degli USA , Biden in questo mese, per presentargli “un piano di vittoria per l’Ucraina contro la Russia”, e che ha accusato: l’Occidente di ” avere paura di parlare dell’abbattimento dei missili e dei droni russi che colpiscono l’Ucraina, anche se sta aiutando Israele a farlo”, ha annunciato che 49 prigionieri di guerra ucraini sono stati restituiti dalla Russia, di cui, quasi la metà, 23, sono donne. Lo scambio comprendeva anche combattenti della battaglia dell’Azovstal di Mariupol del 2022, oltre a soldati, guardie di frontiera e agenti di polizia.
Intanto, quest’oggi, è previsto l’incontro alla Casa Bianca tra il Presidente USA Biden e il Premier britannico Starmer, per discutere dei piani per consentire a Kiev di colpire obiettivi all’interno della Russia con missili forniti dall’Occidente. Per il sito Politico, che ha sentito esperti militari: “Qualsiasi linea guida concordata per le armi britanniche durante il vertice di due ore a Washington potrebbe anche aprire la strada agli ucraini per lanciare Atacms (un sistema missilistico balistico tattico) fornito dagli Stati Uniti contro aeroporti e basi militari nel profondo della Russia”.
Ma il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un punto stampa con i giornalisti e le giornaliste, ha smentito, chiarendo: “Dal vertice di oggi tra Joe Biden e Keir Starmer non bisogna aspettarsi annunci sul via libera all’Ucraina nell’uso delle armi a lungo raggio fornite dagli alleati in territorio russo. La nostra politica non cambia”.
In merito a tale questione, l’Italia, tramite il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, che, nel pomeriggio ha incontrato l’ambasciatore russo in Italia, convocato dopo il caso della giornalista e dell’operatore del Tg1 iscritti nella lista dei ricercati con l’accusa di essere entrati illegalmente nel territorio russo di Kursk per il loro reportage, (il diplomatico ha definito la posizione degli organi competenti russi “legittima” ), ha fatto sapere che non darà il via libera all’uso di armi italiane a lungo raggio per colpire in territorio russo , mentre, il portavoce del governo tedesco, ha ribadito che la Germania non fornirà all’Ucraina i missili da crociera Taurus.
Il Premier britannico Starmer , sempre nell’ambito del suo tour all’estero dopo la vittoria nelle recenti elezioni in Gran Bretagna, sarà lunedì a Roma per incontrare la Premier Meloni. Al centro del bilaterale, temi ,quali: Difesa e sicurezza, la situazione in Ucraina, il dossier migrazione e la crescita economica.
A Mosca, invece, sia il Presidente russo Putin che il portavoce del Cremlino Peskov e il ministro degli Esteri Lavrov, hanno lanciato un avvertimento all’Occidente e alla Nato, in merito a un eventuale via libera di USA e Gran Bretagna all’uso delle loro armi a lungo raggio per colpire in territorio russo, sottolineando che tale mossa “verrà considerata come una vera e propria discesa in campo nel conflitto da parte dell’Alleanza Atlantica”.
Ciò è stato ribadito anche dall’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia, che ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che, “se i Paesi occidentali consentiranno all’Ucraina di condurre attacchi a lungo raggio in Russia, i Paesi della Nato condurranno una guerra diretta con la Russia”.
Il portavoce dell’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell, Stano, ha così replicato a tale avvertimento: “Putin fa costantemente molti commenti fuorvianti, ma la verità è che ha iniziato lui la guerra contro l’Ucraina e con questo ha anche attaccato tutte le moderne democrazie europee e occidentali. Quindi, non sta solo attaccando l’Ucraina, sta attaccando i valori e i principi in cui noi crediamo. Sta attaccando il diritto internazionale, l’ordine mondiale basato sulle regole, sta violando la Carta delle Nazioni Unite. Quindi ha lanciato una guerra contro tutti noi, e l’Ucraina è abbastanza coraggiosa da combattere in questa guerra con il suo popolo, con il suo sangue e la sua sofferenza e pagandone il prezzo, il prezzo più alto. Ovviamente ,nulla di ciò che dice Putin cambierà la nostra posizione: finché lui continuerà con questa aggressione illegale contro il popolo ucraino, noi continueremo a sostenere l’Ucraina, anche con il sostegno militare. La discussione sulla revoca delle limitazioni all’uso delle armi fornite dagli Stati membri all’Ucraina continua, e ne vediamo il risultato nelle decisioni individuali dei singoli Paesi membri che revocano queste decisioni. Non c’è una posizione a livelli Ue in merito, e spetta perciò agli Stati membri che forniscono le armi per la difesa dell’Ucraina decidere a quali condizioni saranno utilizzate. Su questo punto, la posizione dell’Alto Rappresentante (favorevole alla revoca delle limitazioni) è molto chiara; mentre la posizione di diversi Stati membri è stata resa molto chiara dalle loro decisioni. Quindi , le osservazioni fuorvianti di Putin non cambieranno la nostra posizione, finché continuerà la sua aggressione illegale contro l’Ucraina, che è un attacco anche a noi, nella parte occidentale democratica del mondo”.
Il servizio di sicurezza russo (Fsb) ha poi accusato sei diplomatici britannici di sospetto spionaggio e attività sovversive, accuse in conseguenza delle quali Mosca ha ritirato l’accredito. Un portavoce del Foreign Office britannico, smentendo le accuse, ha dichiarato in merito : “Le accuse mosse oggi dall’Fsb contro il nostro personale sono completamente infondate. Le autorità russe hanno revocato l’accreditamento diplomatico di sei diplomatici britannici in Russia il mese scorso a seguito delle azioni intraprese dal governo britannico in risposta alle attività dirette dallo Stato russo in Europa e nel Regno Unito. Non ci scusiamo per la tutela dei nostri interessi nazionali”.
Nel frattempo, mentre il Comitato militare Nato si è riunito a Praga e il Segretario generale uscente Stoltenberg, in un‘intervista alla Cnn ha detto che : “Abbattere i missili russi nei cieli ucraini con intercettori provenienti dai Paesi Nato porterebbe l’Alleanza ad essere molto vicino a diventare parte attiva del conflitto” e che “Gli alleati della Nato non vogliono essere parte del conflitto”, perché “ questo minerebbe uno degli obiettivi dati all’inizio del conflitto, ovvero sostenere sì l’Ucraina, ma evitare una guerra a pieno titolo fra la Nato e la Russia”, la Commissione europea ha presentato agli ambasciatori dell’Ue tre nuovi possibili modi per rinnovare le sanzioni sugli asset della banca centrale russa per periodi più lunghi.
L’Unione europea , inoltre, ha condannato fermamente il recente trasferimento alla Russia di missili balistici di fabbricazione iraniana, annunciando nuove sanzioni all’Iran, che, nelle ultime ore, ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia , Germania e Paesi Bassi, che hanno già approvato tali sanzioni.
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