di Federica Marengo mercoledì 28 agosto 2024
-Dopo i bombardamenti e gli attacchi russi degli ultimi due giorni, che hanno causato morti e feriti e danni alle centrali elettriche e idroelettriche di molte regioni del Paese, Kiev ha risposto attaccando la regione russa di Bryansk, dove 3 persone sono rimaste ferite. Inoltre, come comunicato dalle autorità locali, dei droni ucraini avrebbero dato fuoco a diversi serbatoi di petrolio nel deposito di Glubokinskaya, nella regione russa di Rostov , a sud-ovest e nella regione di Kirov, a ovest, dando luogo a degli incendi nei suddetti depositi.
Tuttavia, continua la minaccia di raid da parte di Mosca, infatti, questa mattina, i voli diretti all’aeroporto russo di Kazan sono stati temporaneamente sospesi e reindirizzati su uno scalo alternativo a Samara per “ragioni di sicurezza”.
Sotto assedio russo, in particolare, la regione del Donbass, dove le forze di Mosca hanno rivendicato il controllo dell’insediamento di Komyshivka, nella regione di Donetsk, in direzione di Pokrovsk, conquistato una settimana fa.
Quanto alla regione di Kurks, in cui dal 6 agosto scorso, dopo un’incursione a sorpresa, è in corso l’avanzata delle forze ucraine, a seguito dell’allarme del Direttore dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, Grossi, recatosi in visita alla locale centrale nucleare, il quale ha fatto sapere di aver “visto tracce di attacchi di droni”, anche se non ha indicato i responsabili, il governo della regione ha dichiarato che introdurrà ulteriori misure di sicurezza nel distretto di Kurchatov e nella centrale nucleare a partire dal 29 agosto. Il governatore ad interim della regione, Alexei Smirnov,ha scritto in un post su Telegram che: “L’ingresso alla città di Kurchatov, dove si trova l’impianto, sarà temporaneamente limitato”.
Riguardo l’Aiea, Mosca, tramite la portavoce del ministero degli Esteri , Zakharova, dopo la visita del Direttore Grossi all’impianto nucleare di Kursk, ha dichiarato di aspettarsi dall’agenzia che essa assuma una posizione “più obiettiva e chiara sulla sicurezza nucleare”, sottolineando che “le sue forze hanno disinnescato munizioni inesplose fornite dagli Stati Uniti e sparate dall’Ucraina, che sono state abbattute a soli 5 km dall’impianto nucleare di Kursk”.
Ieri, il Direttore Grossi, nella conferenza stampa tenuta al termine della visita nella centrale di Kursk, ha lanciato l’allarme sul pericolo di “un grave incidente nucleare”, spiegando di aver ispezionato i danni causati dall’attacco di un drone la settimana scorsa, che la Russia aveva attribuito all’Ucraina, ma non ha detto chi fosse il responsabile. Grossi ha spiegato che “l’impianto, costruito secondo un progetto sovietico, è particolarmente vulnerabile perché, a differenza della maggior parte delle centrali nucleari moderne, manca di una cupola di contenimento che possa offrire protezione in caso di attacco da parte di droni, missili o artiglieria”.
Poi, rispondendo a un cronista che gli chiedeva se ritenesse il danno da drone come una “provocazione nucleare” da parte dell’Ucraina, Grossi ha detto: “Ancora una volta, puntare il dito è qualcosa che io, come direttore generale dell’Aiea, devo prendere estremamente sul serio. Ma è ovvio che non si può separare ciò che abbiamo visto qui dalle recenti attività militari che abbiamo visto”.
Sempre in merito all’impianto nucleare di Kursk, secondo l’agenzia Tass, “Militari della Guardia nazionale russa hanno trovato e disinnescato una testata ucraina con munizioni a grappolo a cinque chilometri dalla centrale”.
Secondo il vice direttore della CIA, David Cohen, che ha tenuto una conferenza sull’intelligence, “Le forze ucraine sono intenzionate a mantenere il territorio russo che hanno conquistato per un certo periodo di tempo e la prevista controffensiva russa sarà una battaglia difficile. Il Presidente russo Vladimir Putin dovrà fare i conti con i riverberi nella sua società per la perdita del territorio russo”.
Da Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, nel corso della consueta conferenza stampa, ha respinto le dichiarazioni del Presidente ucraino Zelensky su un suo piano per porre fine alla guerra da sottoporre al Presidente USA Biden e ai candidati alle presidenziali del 5 novembre, la dem Harris e il repubblicano Trump, affermando che “La Russia continuerà la sua operazione militare speciale” in Ucraina”.
Lo stesso Peskov, poi, in merito alla questione esportazione gas russo, ha dichiarato che “i consumatori europei dovranno pagare prezzi più alti per gas proveniente da altri venditori, compreso il gas naturale liquefatto fornito dagli Stati Uniti, a meno che Kiev non accetti di estendere l’accordo sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina una volta scaduto il 31 dicembre” e che, “se Kiev non dovesse prolungare l’accordo, la Russia potrebbe trovare percorsi alternativi, come il previsto hub del gas turco”.
Intanto, mentre secondo RBC-Ucraina il Direttore generale di “Ukridroenergo”, Ihor Syrota, ha dichiarato che “Tutte le centrali idroelettriche in Ucraina sono state colpite dai russi, perdendo circa il 40% della produzione”, il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, nel corso di un Forum (“Ask me anything”) sulla piattaforma Reddit, ha detto: “Sin dall’inizio dell’invasione su larga scala, il problema più grande che l’Ucraina sta affrontando è il dominio del concetto di escalation controllata nei processi decisionali dei nostri partner” , descrivendo la paura di un’escalation come “irrazionale” e sottolineando come le prove indichino invece che un maggiore sostegno militare all’Ucraina non ha portato a escalation con la Russia.
Kuleba ha quindi esortato gli alleati, dicendo: “Tutti devono finalmente abbandonare questa paura. Putin non ha bisogno di alcun motivo per provocare un’escalation. Dobbiamo invece prendere l’iniziativa e far sì che Putin tema la nostra prossima mossa, non il contrario. L’assistenza necessaria? un numero sufficiente di batterie di Patriot, un numero sufficiente di jet F-16, una quantità sufficiente di munizioni per l’artiglieria e una libertà sufficiente per colpire obiettivi militari legittimi in Russia”.
Nel pomeriggio, si è tenuta una riunione del Consiglio Nato-Ucraina, su richiesta di Kiev, dopo gli attacchi russi su città e infrastrutture ucraine di lunedì e martedì scorsi , alla quale ha partecipato in videoconferenza il ministro della Difesa ucraino, Umerov, che ha “informato gli alleati della situazione sul campo di battaglia” e ha posto la questione della difesa antiaerea, di cui l’Ucraina ha un bisogno.
Il Segretario generale uscente della Nato ,Stoltenberg, al termine del Consiglio, ha dichiarato: “L’Ucraina continua a intercettare quotidianamente i missili russi, salvando innumerevoli vite. Ma la capacità dell’Ucraina di mantenere le proprie difese richiede maggiori forniture e più sostegno. L’Ucraina continua a intercettare quotidianamente i missili russi, salvando innumerevoli vite. Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina le attrezzature e le munizioni necessarie per difendersi dall’invasione russa. Questo è vitale per la capacità dell’Ucraina di continuare a lottare”.
Durante l’ultimo vertice Nato, svoltosi a luglio, gli alleati hanno annunciato l’invio a Kiev di altri sistemi strategici di difesa aerea, tra cui altre batterie di Patriot, concordando la fornitura di almeno 40 miliardi di euro di assistenza alla sicurezza nel prossimo anno, nonché il coordinamento dell’assistenza alla sicurezza e della formazione per l’Ucraina, con un nuovo comando della Nato che si occuperà di questi compiti e che diventerà operativo a settembre.
Infine, sul fronte Unione Europea, la Presidente del Parlamento Ue, Metsola, dopo un incontro svoltosi questo pomeriggio con il Premier polacco, Donald Tusk, ha commentato via X: “È bello essere di nuovo nella splendida Varsavia con il primo ministro Donald Tusk. Grazie primo ministro per l’eccellente discussione sul rafforzamento del supporto all’Ucraina e sulle priorità del nuovo Parlamento europeo”. La Presidente dell’Eurocamera ha incontrato anche il Presidente del Parlamento austriaco Wolfgang Sobotka.
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