di Federica Marengo mercoledì 7 agosto 2024
-Israele si prepara all’attacco dell’Iran e dei suoi alleati, per vendicare l’uccisione del capo politico di Hamas, Haniyeh e del numero due di Hezbollah, Shukr. Ieri sera, infatti, è stato rivolto un invito alla popolazione a non allontanarsi dai bunker, mentre da Gerusalemme a Tel Aviv si attrezzano gli ospedali e si preparano piani per distribuire viveri in emergenza e una dozzina di caccia da combattimento USA sono decollati per raggiungere il Medio Oriente.
Quest’oggi, il Premier israeliano Netanyahu, visitando la base di reclutamento dell’esercito di Tel Hashomer, ha dichiarato: “Stiamo proseguendo verso la vittoria. So che i cittadini israeliani sono in allerta e vi chiedo una cosa: rimanete calmi e composti. Siamo preparati sia per la difesa sia per l’attacco, stiamo colpendo i nostri nemici e siamo anche determinati a difenderci”. Poi, parlando alle truppe, ha espresso il suo orgoglio per i soldati, definiti: la “spina dorsale della nazione”.
Il ministro israeliano della Difesa, Gallant, invece, secondo quanto riportato dal The Times of Israel, parlando ai militari israeliani impegnati nella simulazione di un’eventuale guerra in Libano, avrebbe detto: “Per come stanno le cose, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, potrebbe trascinare il Libano a pagare prezzi estremamente alti. Non possono nemmeno immaginare cosa potrebbe succedere”.
Il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, invece, in un punto stampa ad Annapolis, in Maryland, ha affermato che “L’Iran e Israele devono evitare l’escalation del conflitto in Medioriente”, mentre il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha ribadito che : “Se ci sarà un’escalation, gli Stati Uniti sono pronti a difendere Israele e noi stessi nel modo appropriato”. Inoltre, sempre Kirby, secondo quanto riferito da Haaretz , ha dichiarato: “Siamo vicini più di quanto pensiamo di essere mai stati a garantire il rilascio degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. C’è una buona proposta davanti ad entrambe le parti, ed entrambe devono accettare la proposta. Certamente, non vogliamo vedere alcun tipo di guerra regionale totale. E non ci sono molte indicazioni che altre parti qui la vogliano vedere”.
Infine, commentando la nomina da parte di Hamas di Sinwar, l’ideatore della strage del 7 ottobre in Israele, a capo politico in sostituzione di Haniyeh, la cui scelta, secondo un funzionario di Hamas, rappresenta un “forte messaggio di resistenza inviato a Israele”, Kirby , ne ha comunque riconosciuto la centralità nei colloqui per il cessate il fuoco e per il rilascio degli ostaggi.
In merito all’ atteso attacco di rappresaglia dell’Iran e dei suoi alleati a Israele, il Washington Post, ha scritto nelle ultime ore che : “Il timore di una risposta iraniana è ancora alto, ma funzionari della Casa Bianca ritengono che gli sforzi del Presidente americano Biden per frenare l’Iran dopo l’assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran stiano dando i loro frutti e la Repubblica islamica potrebbe riconsiderare il suo piano di risposta pesante”.
Proprio in queste ore, infatti, su richiesta della Repubblica islamica , è in corso a Gedda, in Arabia Saudita, un vertice dell’organizzazione della cooperazione islamica cui partecipano i ministri degli Esteri dell’Iran e dei Paesi arabi per valutare soluzioni e rischi dell’attacco a Israele, prima che Teheran passi all’azione con 2le milizie alleate dell’asse della resistenza”.
A chiedere all’Iran che l’azione sia contenuta e che si evitino vittime civili, anche il Presidente russo Putin, che pure ha fornito a Teheran aiuti militari.
Tutte le diplomazie internazionali sono quindi impegnate per la de-escalation, compresa l’Italia, con il l Vicepremier e ministro degli Esteri ,Antonio Tajani, che nella trasmissione Morning News , su Canale 5, ha dichiarato: “ Quella dell’Iran potrebbe essere una risposta simile a quella di alcuni mesi fa, in occasione della reazione iraniana ad un attacco di Israele al consolato nel territorio della Siria. Noi stiamo facendo di tutto, il G7, i Paesi arabi, l’Iraq, tutti stiamo invitando l’Iran a utilizzare la massima prudenza in questa reazione. L’appello naturalmente lo lanciamo anche a Israele: tutte le parti devono rendersi conto che superare un certo limite significa dar vita a una guerra regionale con conseguenze molto gravi”.
Tuttavia, il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha annunciato che: “La risposta armata a Israele sarà data insieme a Iran e Yemen” e ha sottolineato che “l’attesa e l’ansia sono esse stesse una punizione” per Tel Aviv e , secondo il Wall Street Journal, l’Iran starebbe spostando lanciamissili e conducendo esercitazioni in vista di un attacco.
Intanto, la Turchia , tramite l’ambasciatore turco nei Paesi Bassi, ha presentato formalmente alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja la richiesta di unirsi alla causa di genocidio promossa dal Sudafrica contro Israele per l’operazione militare nella Striscia di Gaza, ultimo Paese a fare ciò dopo Nicaragua, Colombia, Libia, Messico e Spagna.
Sul fronte dei combattimenti, proseguono i raid israeliani in territorio libanese: altri due attacchi sono stati compiuti poco prima dell’alba di oggi, colpendo una base militare e il portavoce dell’esercito israeliano, ha invitato i residenti di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, a lasciare le loro case per le azioni di risposta di Israele al lancio di razzi da parte di Hamas.
Nel Mar Rosso, invece, vi sono stati attacchi congiunti di Stati Uniti e Gran Bretagna condotti contro siti controllati dagli Houthi nello Yemen. Secondo il canale televisivo Al-Masira, gestito dagli Houthi, i raid hanno colpito avamposto militari di Taizz, nel sud-ovest del Paese.
Infine, al termine dell’Udienza generale in Vaticano, Papa Francesco ha lanciato un nuovo appello per il cessate il fuoco: “Continuo a seguire con grande preoccupazione la situazione in Medioriente. Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte affinchè il conflitto non si allarghi e si cessi immediatamente il fuoco su tutti i fronti, a partire da Gaza dove la situazione umanitaria è gravissima e insostenibile. Prego perché la ricerca sincera della page estingua le contese, l’amore vinca l’odio e la vendetta sia disarmata dal perdono”.
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