di Federica Marengo venerdì 19 luglio 2024
-Questa mattina , un drone, lanciato dagli Houthi, ha colpito il centro di Tel Aviv, dove , a pochi passi si trova una sede dell’Ambasciata USA, causando un morto e almeno 7 feriti. Un funzionario del Dipartimento americano, sentito da Ynet, ha fatto sapere che non vi sono stati né feriti né danni alla filiale dell’Ambasciata, mentre il portavoce militare ha reso noto che : “L’aviazione israeliana, nonostante avesse identificato il drone su Tel Aviv, non lo ha abbattuto a causa di un errore umano”, definendo l’accaduto “un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l’Aeronautica Militare si assume la piena responsabilità, in quanto difensore dei cieli del Paese” , spiegando che “”Il drone ha colpito direttamente un appartamento dopo essere entrato in città dal mare”.
Intanto, mentre il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, ha dichiarato lo stato di massima allerta, il portavoce dell’Esercito israeliano, come riportato dal Times of Israel, ha fatto sapere che :“I militari israeliani ritengono che il drone imbottito di esplosivo fosse un apparecchio di fabbricazione iraniana, ‘Samad-3’, modificato per ampliarne il raggio” e che “continueranno a esaminare quanto accaduto, anche nell’ottica della risposta offensiva richiesta contro coloro che minacciano Israele”, sottolineando che “L’Iran sta finanziando, armando e dirigendo i suoi agenti terroristici nei loro attacchi contro Israele e il resto del mondo” e che l’esercito continuerà a “fare tutto il possibile per proteggere il popolo e i confini di Israele”.
Il ministro della Difesa israeliano, Gallant al termine di una riunione con il capo di Stato maggiore Herzi Halevi, in merito all’attacco su Tel Aviv, ha dichiarato: “L’establishment della sicurezza sta lavorando per rafforzare immediatamente tutti i sistemi di difesa, e regolerà i conti con chiunque danneggi lo Stato di Israele o diriga il terrore contro di esso”.
Quanto ai combattimenti, le forze di difesa israeliane hanno lanciato un attacco aereo contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, in cui 5 persone sono rimaste uccise e 15 ferite, e su un edificio dell’Unrwa, nel quartiere Zeitou , sempre a Gaza, in cui sono rimaste uccise 2 persone e 8 ferite. Continua, poi, il lancio di razzi dal Libano verso il Nord di Israele.
Nel frattempo, la Corte internazionale di Giustizia dell’Onu ,nel suo “parere consultivo” alle richieste dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in merito alla presenza israeliana nei territori palestinesi, ha dichiarato che “ L’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele è illegale” e che “Lo Stato di Israele ha l’obbligo di porre fine il più rapidamente possibile alla sua presenza illegale nei Territori palestinesi occupati , di cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento, di evacuare tutti i coloni e di risarcire i danni arrecati”.
Immediata, la reazione del Premier israeliano Netanyahu, che ha dichiarato: “Il popolo ebraico non è conquistatore nella propria terra, né nella nostra eterna capitale Gerusalemme, né nella terra dei nostri antenati in Giudea e Samaria. Nessuna falsa decisione dell’Aja distorcerà questa verità storica, così come non si può contestare la legalità dell’insediamento israeliano in tutti i territori della nostra patria”.
Critiche al parere della Corte internazionale di Giustizia dell’Onu sono arrivate anche dal leader del partito centrista, all’opposizione del governo di Netanyahu, Benny Gantz,che ha detto: “E’ l’ennesima testimonianza di un’ingerenza esterna che non solo è controproducente per la sicurezza e la stabilità regionale e trascura il massacro del 7 ottobre e il terrorismo in Giudea e Samaria, ma serve come un altro esempio di ‘giudizializzazione’ di un conflitto politico. Continueremo a difenderci da chi cerca la nostra distruzione e di proteggere l’unico e solo Stato ebraico”.
La presidenza di Abu Mazen, invece, ha definito il parere : “Una vittoria della giustizia” , sottolineando che esso afferma che “l’occupazione israeliana è illegale e che Israele deve porre fine alla sua occupazione e alla sua presenza in Cisgiordania, cessare immediatamente qualsiasi attività di insediamento ed evacuare i Territori”.
La presidenza dell’Autorità nazionale palestinese ha poi chiesto alla Comunità internazionale di “obbligare Israele, potenza occupante, a porre fine completamente e immediatamente alla sua occupazione e al suo progetto coloniale, senza restrizioni o condizioni”.
Infine, riguardo ai negoziati sul cessate il fuoco a Gaza , il segretario di Stato Usa Antony Blinken, parlando all’Aspen Security Forum, ha detto: “I negoziati sul cessate il fuoco a Gaza sono vicini alla linea di arrivo. Siamo all’interno della linea delle ultime 10 yard, ma spesso sono le più difficili”.
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