di Federica Marengo venerdì 5 luglio 2024
-Mentre sul campo proseguono gli attacchi delle forze russe sulle regioni nord-orientali dell’Ucraina, culminati nella presa di Chasiv Yar e nel ritiro delle truppe ucraine da un quartiere della città, confermato da Kiev, che risponde ai raid di Mosca con altrettanti lanci di droni sulle regioni russe al confine, il Premier ungherese Orban, alla presidenza di turno dell’UE, dopo la visita del 2 luglio scorso al Presidente ucraino Zelensky, quest’oggi, si è recato a Mosca per incontrare il Presidente russo Putin, con l’intento, di “continuare la sua missione di pace”.
A tal proposito, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha fatto sapere che tra i temi al centro del colloquio tra i due leader vi sarebbe stata la guerra in Ucraina.
Il Presidente russo Putin ha poi accolto al Cremlino il Primo ministro ungherese Orban, incontrato l’ultima volta in Cina, nell’ottobre 2023 ,a margine del Forum “One Belt, One Road”, affermando: “A quanto capisco, lei è arrivato a Mosca anche come Presidente di turno del Consiglio Ue e non solo come partner della Federazione russa”, mentre il Premier Orban ha definito “speciale” l’incontro a Mosca con l’omologo russo, che ha detto di “aspettarsi uno scambio di opinioni anche sulle questioni bilaterali”.
Il Presidente Putin, inoltre, si è detto pronto a discutere i “dettagli” delle sue proposte per la pace in Ucraina e ha fatto riferimento al suo recente discorso al ministero degli Esteri, in cui ha affermato che “Mosca è pronta a cessare le ostilità ,se gli ucraini ritireranno le truppe dalle quattro regioni rivendicate dalla Russia e si impegneranno a non entrare nella Nato”.
Al termine del colloquio, il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, ha reso noto che “Il Presidente russo, Vladimir Putin, e il Premier ungherese, Viktor Orban, hanno avuto una conversazione schietta su tutte le questioni relative alla crisi ucraina”, seguito dal portavoce del Cremlino, Paskov, il quale ha affermato che “Al momento, non ci sono prospettive di negoziati”.
A seguire , si è tenuta una conferenza stampa nel salone di Caterina del Palazzo presidenziale, nel corso della quale Putin ha definito il colloquio avuto con Orban, “franco e utile”, sottolineando: “La Russia e l’Ungheria continuano il dialogo nell’attuale difficile situazione geopolitica, questo è importante”.
Riguardo all’Ucraina, il Presidente Putin ha affermato che “Kiev non accetta l’idea di un cessate il fuoco, perché altrimenti verrebbe meno il pretesto della legge marziale e si dovrebbero tenere le elezioni”, per poi rendere noto di aver respinto la richiesta da parte di Orban di un cessate il fuoco in Ucraina per facilitare l’apertura di negoziati, in quanto “La Russia vuole una piena e definitiva conclusione del conflitto”.
Infine, il Presidente Putin ha ribadito che “Per Mosca una delle condizioni per mettere fine al conflitto è il ritiro delle forze ucraine dal Donbass e dalla Novorossiya”.
Il Premier Orban, invece, ha dichiarato: “Le posizioni di Mosca e Kiev sono molto distanti l’una dall’altra, bisogna fare molto per avvicinarsi alla fine del conflitto. Per l’Europa , la pace è la cosa più importante, riteniamo che il compito principale dei prossimi sei mesi della nostra presidenza di turno dell’Ue sia la lotta per la pace. Ho deciso di andare a Mosca, perché l’Europa ha bisogno di pace”.
Critica sulla visita del Premier Orban a Mosca e sul colloquio con Putin, Bruxelles. Il Presidente uscente del Consiglio UE Michel, infatti ha detto: “La presidenza di turno dell’Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell’Unione. Il Consiglio europeo è chiaro: la Russia è l’aggressore, l’Ucraina è la vittima. Nessuna discussione sull’Ucraina può aver luogo senza l’Ucraina”, riecheggiato dall’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, uscente, Borrell, che ha sottolineato: “La visita del primo ministro Viktor Orban a Mosca si svolge esclusivamente nel quadro delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Russia. Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell’Ue per visitare Mosca. La posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio europeo. Tale posizione esclude i contatti ufficiali tra l’Ue e il Presidente Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi l’UE in alcuna forma. L’Ungheria è ora lo Stato membro dell’Ue che esercita la presidenza di turno del Consiglio fino al 31 dicembre 2024. Ciò non comporta alcuna rappresentanza esterna dell’Unione, che è responsabilità del Presidente del Consiglio europeo a livello di Capi di Stato o di Governo e dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a livello ministeriale. Inoltre, vale la pena ricordare che il Presidente Putin è stato incriminato dalla Corte penale internazionale ed è stato emesso un mandato di arresto per il suo ruolo in relazione alla deportazione forzata di bambini dall’Ucraina alla Russia”.
Per la Presidente della Commissione UE, in pectore, Von der Leyen, “L’acquiscienza (in originale: appeasement, ) non fermerà Putin. Solo l’unità e la determinazione apriranno la strada a una pace globale, giusta e duratura in Ucraina”.
Sulla stessa linea dei vertici Ue critici nei confronti di Orban, anche numerosi leader UE, tra cui il Premier ceco Fiala, il Premier svedese Kristersson, il cancelliere tedesco Scholz, il Premier olandese Dirk Schoof, il Presidente lituano, Gitanas Nauseda, il Premier finlandese, Petteri Orpo, la Premier estone, candidata a rappresentare la diplomazia UE, dopo Borrell, Kaja Kallas e il Vicepremier e ministro per gli Affari Esteri Tajani.
Pertanto, il portavoce della Commissione UE, Eric Mamer, ha fatto sapere che “La visita di Orban a Mosca mette in dubbio il tradizionale viaggio della Commissione Europea nel Paese che ha la presidenza di turno, ovvero l’Ungheria, che è stato messo in programma per dopo l’estate”.
Critici sulla visita del Premier ungherese Orban a Mosca, anche i diplomatici ucraini, che hanno evidenziato come “non vi sia stato alcun accordo con Kiev”.
Sul versante Nato, il Segretario generale uscente, Stoltenberg , che ha auspicato un’adesione dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica entro il 2034, nel corso della conferenza stampa di presentazione del summit che si terrà a Washington dal 9 all’11 luglio, ha dichiarato in merito : “Orban ci ha informato di questa visita a Mosca e mi aspetto che quando sarà a Washington ci sarà modo per discutere di questo viaggio, che avviene sulla base di rapporti bilaterali. Orban non rappresenta la Nato in Russia”.
Poi, riguardo al vertice del 9-11 luglio per i 75 anni dell’Alleanza Atlantica , che si terrà a Washington, Stoltenberg ha detto: “Al vertice Nato previsto a Washington tra il 9 e l’11 luglio aumenteremo il nostro sostegno all’Ucraina nel lungo periodo. Kiev deve prevalere e ha bisogno del nostro sostegno. Mi aspetto che ci sia accordo per un pacchetto di aiuti sostanziale. Le misure per l’Ucraina prevederanno diversi elementi, tra cui un impegno da parte degli alleati a mantenere il livello di aiuti militari dato sinora, con una revisione al summit del 2025. Si tratta di un ponte verso l’ingresso di Kiev nella Nato. L’Ucraina è meglio preparata che mai ad aderire alla Nato. Il robustissimo pacchetto di aiuti a Kiev, che verrà approvato durante il summit ,sarà un ponte per l’adesione alla Nato e avvicina l’Ucraina alla Nato. Un forte sostegno militare all’Ucraina è necessario a consentirle di recuperare terreno sul campo militare così da poter negoziare condizioni di pace più favorevoli. Tuttavia, il Presidente russo, Vladimir Putin, non sembra pronto a negoziati di pace in quanto nella sua ultima proposta ha chiesto all’Ucraina di lasciare territori non ancora occupati da Mosca e ha preteso di avere voce in capitolo sulle future scelte di sicurezza del paese aggredito. Ora non abbiamo bisogno di un trattato di Minsk, ma di qualcosa che assicuri che la guerra è finita e garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.
Proprio riguardo al vertice Nato di Washington, il Presidente ucraino Zelensky, che nelle scorse ore aveva lamentato la lentezza nell’arrivo degli aiuti militari da parte degli alleati occidentali all’Ucraina e ,che oggi ha ringraziato la Germania e gli USA per l’invio dei sistemi di difesa aerea Patriot, ha scritto su X: “Il vertice Nato deve essere forte non solo per l’Ucraina, ma anche per tutti i nostri partner. Dal vertice verranno cose buone, anche sul fronte della difesa aerea. Si svolgerà anche il Consiglio Ucraina-Nato, stiamo lavorando ai dettagli di nuove decisioni e documenti da firmare con i nostri partner ; inoltre, è stato preparato un nuovo accordo di sicurezza per l’Ucraina, un accordo robusto che fornirà sostegno sostanziale. Rafforzeremo in modo continuo l’intera architettura degli accordi di sicurezza; questo, assicurerà la nostra sicurezza prima dell’adesione dell’Ucraina alla Nato”.
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