di Federica Marengo giovedì 4 luglio 2024
-Dopo il via libera della Commissione Ue al pagamento della quinta rata di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza arrivato lunedì scorso, nella pomeriggio di ieri si è tenuta a Palazzo Chigi la cabina di regia convocata e presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari responsabili, oltre che dell’ANCI, dell’UPI e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per il monitoraggio e la verifica dello stato di attuazione dei 69 obiettivi della settima rata del Piano, pari a 18,2 miliardi di euro, e per il coordinamento delle attività connesse all’adempimento degli obblighi previsti dell’art. 2, comma 1, del decreto-legge PNRR, relativi all’aggiornamento sulla piattaforma ReGiS dei dati di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure PNRR.
Secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi, il ministro Fitto, nel corso della riunione, ha affermato: “La Cabina di regia di oggi assume particolare importanza anche a seguito della presentazione della sesta richiesta di pagamento, pari ad 8,5 miliardi di euro, che abbiamo inviato venerdì scorso, e l’approvazione da parte della Commissione europea, nella giornata di ieri, del pagamento della quinta rata, che ha certificato il raggiungimento di 53 obiettivi, per un importo pari a 11 miliardi di euro. Siamo stati i primi in Europa a richiedere il pagamento della quinta rata e siamo i primi a richiedere anche il pagamento della sesta, confermando il primato dell’Italia negli obiettivi raggiunti e nell’importo complessivo ricevuto”.
In merito a quanto emerso dalla cabina di regia, invece, Palazzo Chigi ha reso noto che: “La Cabina di regia, al termine di una circostanziata verifica, ha preso atto dello stato di attuazione del Piano e degli obiettivi previsti nella settima rata. Tra questi figurano la messa a terra di significativi investimenti nel sistema dei trasporti a emissioni zero, nel comparto dell’agricoltura, nel potenziamento delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, con i progetti “Tyrrhenian link” e “SA.CO.I.3”, nell’istallazione di oltre 16.000 colonnine stradali di ricarica per veicoli elettrici, in materia di salute pubblica con l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali e in materia di Università, con il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti e di 7.200 borse di dottorato.
Alle misure legate agli investimenti si aggiungono anche diverse riforme, che sono al centro di un costruttivo confronto con la Commissione europea, come quelle legate alla legge sulla concorrenza, all’entrata in vigore del Testo unico delle rinnovabili, all’efficientamento energetico degli edifici che ospitano le famiglie più vulnerabili, al completamento delle misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione, alla revisione della disciplina del servizio civile universale per agevolare la partecipazione dei giovani. Nel corso della riunione, il Ministro Fitto, evidenziando la roadmap del Governo per assolvere ai prossimi impegni del Piano italiano, ha sottolineato la necessità di adempiere all’obbligo, per tutte le Amministrazioni titolari, di procedere celermente all’aggiornamento dei cronoprogrammi sulla piattaforma ReGiS, implementata in questi mesi da milioni di dati che consentiranno di attestare lo stato di attuazione del Piano e il tempestivo conseguimento degli obiettivi”.
Quindi, il ministro Fitto ha concluso, sottolineando: “La Cabina di regia, all’indomani dell’approvazione del pagamento della quinta rata del Piano, incrementata di ulteriori 400 milioni per il conseguimento anticipato di due obiettivi connessi al contrasto dell’evasione fiscale, conferma il positivo stato di avanzamento di riforme e investimenti del nuovo PNRR, che risulteranno strategici per la crescita economica strutturale della Nazione. Si tratta di un altro significativo passo avanti verso la completa attuazione del Piano che, nella fase più delicata di messa a terra delle misure programmate e della verifica puntuale dei cronoprogrammi ,ci vede impegnati tutti nel progetto di rilancio economico e sociale dell’Italia, volto a ridurre strutturalmente i divari territoriali di produttività; un lavoro congiunto di tutti i soggetti istituzionali responsabili dell’attuazione del PNRR che, ne sono certo, consentirà all’Italia di essere all’altezza delle sfide dei prossimi anni”.
Atre due riunioni della cabina di regia per il PNRR, sempre convocate dal ministro Fitto, si sono svolte nel primo pomeriggio di oggi: una, dedicata alla verifica dello stato di attuazione delle misure concernenti l’housing universitario e, l’altra al superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
Nel corso della prima cabina di regia, cui hanno preso parte la Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il Commissario Straordinario per gli alloggi universitari, Manuela Manenti, secondo quanto riportato da Palazzo Chigi, “E’ stato fatto il punto sull’attuazione della misura ed è stato avviato un costruttivo confronto, con il Commissario di Governo, sulle iniziative da intraprendere per il conseguimento del target, valorizzando altresì le migliori pratiche e promuovendo interventi operativi finalizzati a superare alcune osservazioni sollevate dagli operatori impegnati nel settore degli alloggi universitari”.
Durante la seconda riunione, invece, dedicata al superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, cui hanno partecipato: la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elvira Calderone, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il Sottosegretario dell’Interno, Emanuele Prisco, il Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro e il Commissario Straordinario proprio in materia di superamento degli insediamenti abusivi e contro lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, Maurizio Falco, secondo quanto comunicato dalla Presidenza del Consiglio, si è tenuto “un confronto in merito allo stato di attuazione della misura del piano connessa agli interventi per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura. L’obiettivo finale, rispetto al quale sono stati individuati 37 comuni, ai quali sono state allocate le risorse in base alla mappatura degli insediamenti abusivi realizzata dal “Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, prevede il completamento delle attività entro marzo 2025. In seguito all’assegnazione delle risorse, l’amministrazione competente dovrà fornire un piano d’azione per ogni insediamento abusivo individuato”.
Inoltre ,nel corso della cabina, ha fatto sapere Palazzo Chigi: “E’ stato formalmente attivato un confronto operativo, con il Commissario di Governo, rispetto alle iniziative da intraprendere per superare alcune criticità emerse nelle interlocuzioni con l’ANCI e per velocizzare il conseguimento del target, con particolare riferimento alle risorse economiche assegnate per la realizzazione delle opere infrastrutturali, pari al 70% del valore complessivo della misura”.
Non solo PNRR, però. Al centro dell’agenda di Governo, in queste ore, anche alcuni provvedimenti inerenti al Fisco e alla Giustizia, cui è stato dato il via libera in Consiglio dei Ministri e che , a seguire, sono stati illustrati in conferenza stampa dal ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo, dal Guardasigilli Nordio e dal Viceministro dell’Economia Leo.
In materia fiscale, la novità principale è quella del “discarico”, ovvero: dopo cinque anni l’Agenzia delle Entrate , qualora non fosse riuscita a incassare il dovuto, dovrà restituire la cartella esattoriale al titolare del credito, che dovrà decidere se procedere in autonomia oppure cedere il credito attraverso la cartolarizzazione o, in caso di nuovi elementi, affidando ancora l’incarico all’Agenzia delle Entrate, con un’eccezione. Come ha spiegato il Viceministro dell’Economia Leo, infatti: “Tutto il meccanismo del discarico e del riaffidamento non si applica per quanto riguarda le risorse proprie dell’Ue e il recupero degli aiuti di Stato”.
Altra misura introdotta dal suddetto decreto fiscale, la possibilità di scaglionare il pagamento del debito fiscale fino a 120 mila euro, aumentando le rate mensili ,dalle attuali 72, su semplice richiesta del contribuente fino a 84 rate nel prossimo biennio, salendo a 120 in dieci ani dal 2031.
Approvato poi dal Consiglio dei Ministri un Decreto sulle carceri che prevede: strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale di coloro che hanno i requisiti per accedervi. Come spiegato dal ministro della Giustizia Nordio, “si trasferisce il detenuto/la detenuta, soprattutto minorenni, ma anche tossicodipendenti, dall’istituzione carceraria a quella delle comunità”, anche per fronteggiare la tragedia dei suicidi in carcere che, secondo i dati del Garante nazionale dei detenuti, hanno raggiunto il numero di 47 nei primi sei mesi del 2024.
Altra misura del Decreto, la semplificazione e la velocizzazione delle procedure per la libertà anticipata ai detenuti/detenute che ne abbiano il diritto e , infine, l’arrivo di 1000 agenti in più per la Polizia penitenziaria , in aggiunta agli altri 1000 già reclutati lo scorso anno, numeri che serviranno a far fronte ai pensionamenti dei prossimi due anni.
In tema di lavoro, invece, si è tenuta stamane alla Camera, la cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro. Per l’occasione, la Presidente del Consiglio Meloni ha inviato una lettera al Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Walter Rizzetto, nella quale ha scritto: “Desidero rivolgere un saluto particolare ai famigliari delle vittime di infortuni sul lavoro presenti oggi e ringraziare chi di loro ha scelto di offrire la propria testimonianza. Grazie di cuore per ciò che vorrete condividere nel corso della cerimonia, perché ciò che farete non è un rito scontato o inutile. È qualcosa di estremamente prezioso, e verso il quale nutriamo profondo rispetto, perché ricorda ad ognuno di noi che dietro ai freddi numeri e alle statistiche ci sono volti, storie, famiglie, persone in carne ed ossa. Ed è nostro compito pensare a quelle persone, quando si fanno delle scelte e si prendono delle decisioni. La sicurezza sul lavoro è un tema che sta particolarmente a cuore a questo Governo, ed è una delle priorità di cui ci stiamo occupando di più fin dal nostro insediamento, anche nel confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché questa è una sfida che non tocca solo le Istituzioni, ma che coinvolge tutti, ad ogni livello. Tutti, nessuno escluso, devono sentirsi parte in causa. Il Governo intende fare la propria parte. Siamo convinti che la strategia da seguire sia quella di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro e una sempre più diffusa cultura della prevenzione. In questi mesi abbiamo disposto l’assunzione di 1600 ispettori del lavoro in più con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni durante il 2024. Abbiamo introdotto la cosiddetta “patente a crediti” per le imprese e i lavoratori autonomi e la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole. Siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali. Abbiamo reintrodotto il reato penale di somministrazione illecita di lavoro, che in passato era stato depenalizzato ma che è risultato essere la fattispecie di reato cresciuta di più nel tempo. Ci siamo fatti carico anche di proteggere il mondo della scuola, estendendo la tutela assicurativa Inail a tutto il personale scolastico e agli studenti e istituendo un fondo per risarcire i famigliari delle vittime. Abbiamo previsto misure più stringenti e controlli più accurati, affinché i ragazzi siano assistiti dai tutor scolastici e dai referenti aziendali durante tutto il periodo di frequentazione dei locali aziendali, proprio per garantirne la sicurezza e il non coinvolgimento in mansioni a rischio. Considero determinante l’impegno sulla prevenzione. È molto importante la decisione dell’Inail di raddoppiare, rispetto al 2023, le risorse a disposizione dei datori di lavoro per aumentare i livelli di sicurezza, per un totale di oltre un miliardo e mezzo di euro. Sono altresì convinta che, in quest’ottica, possa essere uno strumento in più portare il tema della sicurezza sul lavoro anche nelle scuole, per diffondere tra le giovani generazioni la cultura della prevenzione e contribuire a formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele dei lavoratori. So che c’è una proposta di legge parlamentare che si muove in questa direzione, già approvata alla Camera e ora all’esame del Senato, e il mio augurio è che sempre più iniziative in tal senso possano essere promosse e portate avanti. La sicurezza sul lavoro, come ha giustamente detto Papa Francesco in più occasioni, “è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi”. Parole molto chiare che indicano il nostro cammino: fare tutto ciò è necessario e possibile per fare in modo che non sia più troppo tardi. La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore. E il Governo continuerà a profondere il suo massimo impegno per garantirlo”.
Presente alla cerimonia, il ministro della Giustizia Nordio, che ha evidenziato: “La normativa penale è severa e sufficiente e se dovesse servire potrebbe essere aggravata. Le norme potrebbero essere più severe ma allo stesso tempo sappiamo che l’efficace deterrente è sempre molto limitata. La norma deve essere presente ma non possiamo illuderci che sia un deterrente. L’omicidio stradale sembrava una panacea, ma poi si è dimostrato anche inutile per prevenire. L’azione del governo deve essere preventiva. Il primo elemento di deterrenza è il controllo”.
Nell’ambito della politica estera, invece, nel pomeriggio di oggi, la Premier Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica di Finlandia, Alexander Stubb con cui , secondo quanto riportato da una nota di Palazzo Chigi: sono state confermate “le profonde sinergie tra Italia e Finlandia nel comune quadro UE e NATO”.
La Presidenza del Consiglio, nella medesima nota, spiega inoltre che: “Sono state ripercorse le opportunità di rafforzamento delle relazioni economiche e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa, ma anche sui principali temi dell’agenda internazionale ed europea, inclusa la gestione della migrazione irregolare. L’incontro ha costituito, inoltre, un’occasione di confronto in vista del Vertice NATO di Washington, confermando l’importanza di proseguire nel sostegno all’Ucraina e di perseguire un approccio a 360 gradi in relazione alla sicurezza euro-atlantica. Al centro dei colloqui anche uno scambio sulle principali dinamiche politiche e strategiche in corso, e sull’importanza di promuovere un modello di sviluppo e cooperazione da pari a pari verso il continente africano, nello spirito del Piano Mattei”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, quest’oggi, via libera definitivo della Camera, con 60 voti favorevoli, 3 astenuti e 90 contrari, al ddl di conversione in legge del Decreto Coesione; respinte, poi, anche le questioni pregiudiziali riferite al ddl recante modifiche al Codice penale , al Codice di procedura penale, all’Ordinamento giudiziario e al Codice dell’ordinamento militare, già approvato dal Senato.
In Senato, approvata con 99 voti favorevoli, 59 contrari e un’astensione, la fiducia al Governo sul ddl di conversione del Decreto Agricoltura, che ora passa a Montecitorio.
In ultimo, annunciata dalle Opposizioni, che hanno rilanciato la raccolta firme per una legge sul salario minimo, la presentazione di un disegno di legge per abolire la legge Bossi-Fini in materia di immigrazione.
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