di Federica Marengo martedì 2 luglio 2024
-Al centro della giornata politica di oggi e dell’agenda della Presidente del Consiglio Meloni, i temi economici. Stamane, infatti, la Premier ha inviato un messaggio, in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), giunta all’ottantesimo anniversario della sua fondazione, alla quale ha preso parte il Presidente della Repubblica, Mattarella.
Nel suo intervento, la Presidente Meloni, in merito al sistema assicurativo, ha evidenziato: “Il settore assicurativo è un alleato di cui famiglie e imprese non potrebbero fare a meno, perché fornisce protezione contro gli eventi avversi e offre soluzioni per la gestione del rischio, investendo a lungo termine. L’assicurazione è una componente essenziale nella pianificazione e nelle scelte dei cittadini e delle imprese, e contribuisce a garantire la stabilità finanziaria degli assicurati e del sistema economico nel suo complesso. Obiettivo che è possibile perseguire solo se la raccolta del risparmio rimane ancorata ai principi di trasparenza e di garanzia dei diritti degli assicurati e se le risorse raccolte vengono destinate a sostegno dell’economia reale, non come base per attività speculative ad alto rischio. Rimane, da questo punto di vista, imprescindibile l’azione delle Autorità di settore, che devono saper cogliere eventuali segnali di gestioni avventate o aggressive. Sono altresì consapevole che in Italia, come in Europa, esiste un divario di protezione che va colmato, con un’azione sinergica dello Stato e dei privati. E per questo dobbiamo tutti fare di più, ognuno per la sua parte.
Poi, riguardo all’economia italiana, la Premier ha sottolineato: “L’economia italiana sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici nazionali sono positivi e l’andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell’occupazione all’aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia. Il Governo è determinato a valorizzare questi segnali, e a darne continuità. Intendiamo farlo con la stessa visione che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi: non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo, ma è compito dello Sato costruire l’ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa. Questo è l’approccio che ha ispirato, finora, il lavoro del Governo e che ha trovato concretezza nei tanti provvedimenti approvati. Mi riferisco, ad esempio, alla decisione di valorizzare il contributo delle compagnie di assicurazione nella gestione dei danni da catastrofe naturale e al conseguente ridisegno del quadro di sostegno e tutela delle imprese e dei cittadini. Questa è la strada che intendiamo continuare a percorrere in futuro, anche a livello europeo. Il nostro obiettivo è costruire un’Europa dove sia conveniente investire e fare impresa. E questo vuol dire anche abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi anni, ha reso il quadro normativo una selva burocratica e amministrativa e ha finito per limitare, invece che favorire, la competitività delle nostre imprese. È una sfida decisiva, ma che è alla nostra portata e che possiamo vincere se continueremo a fare gioco di squadra e a lavorare, insieme, per difendere il nostro interesse nazionale”.
Un miglioramento dei dati economici certificato anche dall’Istat, che nel suo report sul primo trimestre dell’anno ha registrato una crescita del potere d’acquisto delle famiglie, rispetto al trimestre precedente, del 3,3%, in lieve frenata per via dell’aumento dei prezzi al consumo (+0,2%).
In ripresa, secondo Istat, anche la propensione al risparmio delle famiglie, al minimo storico nell’ultimo trimestre del 2022. Nei primi tre mesi del 2024, infatti, ha segnato un aumento di 2,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, raggiungendo il 9,5%.
In calo, invece, dello 0,1% (-17 mila unità), dopo tre mesi di crescita, su base mensile, il tasso di occupazione (62,2%), mentre su base annuale il numero di occupati supera quello di maggio 2023, attestandosi al 2,0% (+462 mila unità).
Infine, sempre per Istat, nel primo trimestre del 2024, “il quadro di finanza pubblica mostra un indebitamento in rapporto al Pil in miglioramento, pari al -8,8% (-11,6% nello stesso trimestre del 2023), con il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) negativo e un’incidenza sul Pil del -5,3% (-8,5% nel primo trimestre del 2023)”. Quanto al saldo corrente, è risultato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -4,1% (-5,2% nel primo trimestre del 2024.)
In crescita, invece, la pressione fiscale, che nel primo trimestre ha registrato il 37,1% , ovvero : + 0,8 punti in un anno rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Nel pomeriggio di oggi, poi, da Bruxelles è arrivato il via libera preliminare al pagamento della quinta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, chiesto dall’Esecutivo nel dicembre scorso. La Commissione Ue, quindi, ha approvato una valutazione preliminare di 53 milestone e target, corrispondenti a 11 miliardi di euro, nell’ambito di Recovery and Resilience Facility, parte determinante del Next Generation EU. Tra le misure principali figurano: il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, ( raccolta differenziata dei rifiuti urbani e chiusura di 22 discariche irregolari) e riforme del sistema educativo, volte a migliorare i risultati scolastici, a riallineare i programmi alle esigenze del mercato del lavoro e a facilitare l’accesso degli studenti e delle studentesse al mondo del lavoro.
Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Fitto, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi nella quale ha sottolineato che: “Al momento della presentazione, la richiesta includeva 52 obiettivi quindi, la Commissione ha approvato anche i due obiettivi aggiunti a maggio 2024. Abbiamo raggiunto due nuovi obiettivi e l’importo della rata è aumentato fino a 11 miliardi di euro, quindi 400 milioni in più. I due obiettivi che abbiamo in aggiunta sono relativi al contrasto all’evasione fiscale. Si riferiscono in modo particolare all’aumento del 40% rispetto al 2019 delle lettere di conformità inviate dall’amministrazione fiscale ai contribuenti e all’aumento del 30% rispetto al 2019 del gettito fiscale derivante da tali lettere di conformità. d’intesa con la Commissione europea è stato previsto invece un rinvio del via libera al pagamento di 110 milioni sul valore complessivo richiesto con la quinta rata italiana del Pnrr, ma quanto prima sarà definito anche questo obiettivo. Si tratta solo di una difficoltà d’interpretazione della misura dal punto divista tecnico. L’obiettivo, è relativo al 10% del tempo medio tra l’aggiudicazione dei contratti pubblici e la realizzazione delle infrastrutture. D’intesa con la Commissione Ue , abbiamo ritenuto opportuno rivedere la parte relativa al criterio di misurazione, perché quanto previsto nella decisione del Consiglio non ci ha consentito comunamente di definire questo aspetto”.
Soddisfazione è stata poi espressa anche dalla Presidente del Consiglio Meloni che, in un videomessaggio pubblicato sui suoi profili social, ha detto: “Sono molto contenta di annunciare che la Commissione Europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del Pnrr. Abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti per questa rata, abbiamo fatto anche qualcosa di più: a dicembre avevamo inviato la richiesta per 10 miliardi 600 milioni, ma a maggio 2024 abbiamo raggiunto due ulteriori obiettivi e questo ci consentirà di ricevere 400 milioni in più e arrivare a 11 miliardi con il pagamento di questa quinta rata. E’ un’ottima notizia per l’Italia, è un’ottima notizia per i cittadini, ed è una notizia che ancora una volta smentisce quanti avevano scommesso sul fallimento di questo governo, quanti speravano in cuor loro che l’Italia potesse perdere i soldi dell’Europa per ottenere magari un vantaggio elettorale mentre lo dicevano, ma non è andata così. E con il lavoro di questi mesi noi abbiamo dimostrato che tutti quei pronostici erano sbagliati. Lo abbiamo dimostrato facendo quello che sappiamo fare meglio, e cioè studiare i dossier, lavorare, portare a casa i risultati concreti. Questo ci ha permesso anche di raggiungere dei record che sono stati riconosciuti dalla Commissione europea. L’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR, siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, 113 miliardi e mezzo di euro a fronte dei 194 miliardi quasi e mezzo previsti, ovvero il 58,4% del totale del nostro Pnrr”.
Poi, la Premier Meloni ha concluso il videomessaggio social, sottolineando: “Ovviamente, il nostro lavoro non si ferma qui, va avanti senza sosta. Solo pochi giorni fa abbiamo inoltrato la sesta richiesta di pagamento da 8 miliardi e mezzo di euro e anche su questo siamo i primi in Europa. Abbiamo convocato per domani un’altra cabina di regia per verificare lo stato d’attuazione degli obiettivi previsti per chiedere il versamento della settima rata da 18,2 miliardi di euro. La messa a terra del Pnrr rimarrà una priorità assoluta dell’intero governo perché ogni obiettivo raggiunto è un passo avanti per rendere la nostra nazione più forte, più moderna, più attenta ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Lo avevamo promesso ai cittadini e stiamo mantenendo fede anche a quest’impegno”.
Intanto, al centro del dibattito politico, le elezioni legislative anticipate in Francia, che al primo turno di domenica scorsa hanno registrato la vittoria del partito di destra Rassemblement National, e il conseguente costituirsi di un’alleanza, mediante accordi di “desistenza”, tra i partiti di sinistra del nuovo fronte popolare e il partito liberale del Presidente Macron, per tentare di frenare l’ascesa al governo del partito di Marine Le Pen.
A tal proposito, la Premier Meloni, commentando ieri con la stampa i primi esiti del voto francese, ha dichiarato: “Faccio i miei complimenti al Rassemblement National e ai suoi alleati per la netta affermazione al primo turno. Quanto al ballottaggio, io tratto sempre con rispetto le dinamiche politiche ed elettorali delle altre nazioni. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato dove ovviamente preferisco la destra. Intanto, ho notato una grande partecipazione al voto e questo è sempre un dato molto positivo. Certo, siamo di fronte a uno scenario molto polarizzato e, se mi chiede se preferisco la sinistra, in qualche caso anche piuttosto estrema, o la destra. Ovviamente, preferisco la destra. Ho sempre auspicato anche a livello europeo che venissero meno le vecchie barriere tra le forze alternative alla sinistra e mi pare che anche in Francia si stia andando in questa direzione. Per la prima volta il partito di Le Pen ha avuto degli alleati già dal primo turno (Marion Maréchal e l’ex leader dei Républicains Eric Ciotti,) e per la prima volta mi pare che anche i Républicains siano orientati a non partecipare al cosiddetto “fronte repubblicano”. Lo dico perché noto qualcosa che in forme diverse avviene anche in Italia: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre. È un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche. Ma è un trucco in cui cadono sempre meno persone. Lo abbiamo visto in Italia, si vede sempre di più in Europa e in tutto l’Occidente”.
Sul fronte delle Opposizioni, invece, si guarda all’alleanza francese tra la sinistra e il centro come a un modello, partendo dalla costituzione già avviata del “campo largo” per costruire un’alternativa al Governo di centrodestra. Per questo, nella serata di ieri, si è tenuto un confronto a Bologna, in occasione della festa 2024 dell’ Anpi, tra i leader e le leader di Pd, M5S, Sinistra Italiana , Alleanza Verdi e Sinistra, Europa Verde, +Europa e Rifondazione comunista. Assenti, il leader di Azione , Calenda, ma il Presidente dell’ Anpi, Pagliarulo, ha spiegato che vi sono già stati dei contatti e Italia Viva, che , però, ha aperto al dialogo con la segretaria dem Schlein.
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