di Federica Marengo lunedì 1° luglio 2024
-Proseguono i bombardamenti russi sull’Ucraina. Nelle ultime 24 ore, colpite le regioni di : Kharkiv, dove un ordigno guidato è piombato su un ufficio postale , causando la morte di un persona e il ferimento di altre nove, tra cui un bambino; Donetsk, dove , in un raid, una persona è rimasta uccisa e 7 ferite e Zaporizhzhia. Inoltre, Mosca ha rivendicato la presa degli insediamenti di Stepova Novoselivka e Novopokrovske , sempre nella regione di Kharkiv.
In risposta, le forze ucraine hanno lanciato dei droni sulle regioni russe di Belgorod, dove la Difesa di Mosca ha fatto sapere di averne abbattuti 11 e su Bryansk e Kursk, dove le forze russe ne hanno abbattuti 25, per un totale di 36.
Secondo il Washington Post, che ha ricevuto un documento interno del governo della regione di Belgorod, decine di bombe aeree guidate, lanciate dalle forze russe sull’Ucraina, sono cadute fra l’aprile del 2023 e l’aprile scorso sullo stesso territorio russo, in particolare sulla regione di Belgorod, molto probabilmente a causa di un malfunzionamento dei sistemi di guida.
Per l’agenzia di stampa statale russa, Ria Novosti, che riprende una notizia dell’agenzia britannica Reuters ,le forze russe avrebbero catturato un sistema di guida intatto di un missile Atacms lungo raggio di fabbricazione statunitense e ne starebbero studiando la tecnologia militare.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, nel frattempo, ha espresso preoccupazione per lo spostamento delle truppe ucraine al confine bielorusso, riecheggiando la stessa Minsk, alleata di Mosca, che , pochi giorni fa aveva dichiarato che Kiev starebbe rafforzando le sue forze lungo il confine condiviso dei due Paesi. Proprio la Bielorussia, poi, aveva fatto sapere che avrebbe usato le armi nucleari tattiche russe collocate nel suo territorio, in caso di minaccia.
Tuttavia, Kiev , tramite la guardia di frontiera ucraina, ha smentito tale notizia, affermando che si tratta di una “operazione di disinformazione” di Minsk con il sostegno di Mosca.
Secondo l’agenzia americana, Bloomberg, poi, Turchia, Romania e Bulgaria hanno avviato una forza congiunta per sminare il Mar Nero e aumentare la sicurezza del trasporto marittimo, per le esportazioni di grano ucraino. L’iniziativa, guidata da Istanbul, è la prima grande azione congiunta delle nazioni del Mar Nero dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, in una intervista al The Philadelphia Enquirer, ha dichiarato che: “È impossibile aiutare l’Ucraina con una mano e stringere la mano a Putin con l’altra”. Poi, alla domanda se il Presidente degli USA Biden vuole che l’Ucraina ottenga la vittoria, ha risposto: “Sì e penso che per gli Stati Uniti sia importante e per l’Europa e per molti Paesi. Ma possiamo avere idee diverse sulla parola vittoria. L’Occidente voleva negare a Putin l’opportunità di occupare completamente l’Ucraina e di mettere l’aggressore al suo posto. Penso che per loro sia già la vittoria. Ma per noi, per le persone in prima linea che hanno perso i loro commilitoni, i civili che hanno perso i loro parenti, coloro che sono fuggiti all’estero, ma hanno mariti in prima linea, per noi la vittoria è un momento di soddisfazione. Siamo grati che l’Occidente non abbia permesso alla Russia di occuparci completamente, ma abbiamo bisogno di giustizia”.
Ancora, sull’adesione dell’Ucraina alla Nato, Zelensky ha spiegato: “Capiamo che la Casa Bianca non è pronta a inviarci un invito. Sfortunatamente, questa è la politica di un passo avanti e due indietro. Se gli Stati Uniti hanno paura di irritare Vladimir Putin, e questa è la ragione per cui non siamo invitati, allora chiediamo ai nostri partner strategici di darci quello che ci può proteggere: sistemi antimissile Patriot, una quantità sostanziosa di F-16 e l’opportunità di usare le armi contro la Russia. Se la Nato non è pronta a proteggerci, e ad accoglierci nell’alleanza, allora chiediamo alla Nato di darci tutto per proteggerci da noi stessi. Tutti hanno ancora paura che la Russia si spacchi, tutti hanno paura di quello che succederà alla Russia senza Putin”.
Sempre il Presidente Zelensky, stamane, ha espresso all’Ungheria le sue congratulazioni per aver assunto la presidenza del semestre europeo, scrivendo su X: “Congratulazioni all’Ungheria per aver assunto la presidenza dell’Ue. Auguro alla presidenza ungherese efficacia nel promuovere i nostri valori, obiettivi e interessi europei condivisi. Mentre avanza nel suo cammino verso l’Ue, l’Ucraina è pronta a contribuire a questi sforzi e a rafforzare la nostra Europa. Sono grato ad Alexander de Croo per la leadership del Belgio durante la sua storica Presidenza dell’Ue. Durante questo periodo sono stati compiuti passi significativi per rafforzare l’Europa nel suo complesso. I negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue, lo strumento da 50 miliardi di euro per l’Ucraina, passi importanti per utilizzare i beni russi congelati, due pacchetti di sanzioni e il Fondo di assistenza per l’Ucraina come parte dello strumento europeo per la pace”.
Secondo il report dell’Istituto Superiore di Studi sulla guerra, “Putin, non intende accettare nulla di meno di una resa completa dell’Ucraina, in quanto considererà qualsiasi accordo di cessate il fuoco negoziato solo come un meccanismo con cui la Russia può ottenere una tregua nella guerra per riorganizzare ed espandere le sue forze armate e preparare nuove operazioni offensive in futuro”.
Per gli esperti del think tank USA, “Putin non è interessato a un cessate il fuoco, perché crede di poter raggiungere i suoi obiettivi con la forza. Il Presidente russo presume che più a lungo durerà la guerra, più probabilità avrà di raggiungere i suoi obiettivi territoriali. Secondo la sua “teoria della vittoria”, la Federazione Russa è in grado di continuare la sua lenta avanzata in profondità in Ucraina per tutto il tempo che vuole. L’assistenza militare occidentale per liberare gran parte dell’Ucraina occupata è l’unico modo probabile per indebolire la determinazione di Putin a distruggere la statualità e l’identità ucraina”.
Quanto alla UE, ancora una volta è giunto dai leader e ministri dei 27 Paesi dell’Unione, un messaggio di sostegno a Kiev. La ministra degli Esteri tedesca Baerbock , infatti, ha chiesto di difendere l’ordine di pace europeo e di sostenere maggiormente l’Ucraina, riecheggiata dal Premier polacco Tusk, che ha dichiarato: “L’Ucraina ha resistito all’offensiva russa, e prima o poi l’Ucraina vincerà questa guerra in gran parte grazie alle forze armate polacche e americane, a tutti i servizi che hanno organizzato il più grande hub a Yasenka, coinvolto in una delle più grandi operazioni militari e logistiche nella storia dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il vostro compito è, senza esagerazione, della massima importanza e il destino della Polonia, dell’Ucraina, dell’Europa e dell’intero mondo libero, compresi gli Stati Uniti, dipende in una certa misura da ciò che accade a Jasionka”.
Da domani, però, l’Ue reintrodurrà i dazi sulle importazioni di uova e zucchero provenienti dall’Ucraina, che erano stati azzerati per un altro anno lo scorso 6 giugno per sostenere l’economia di Kiev. Il 18 giugno , la Commissione Ue aveva già reintrodotto le tariffe per l’avena importata da Kiev.
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