di Federica Marengo venerdì 21 giugno 2024
-Nella 259° giornata di guerra in Medio Oriente sono proseguiti i raid dell’Esercito israeliano su Gaza, dove sono rimasti uccisi 8 palestinesi e su Rafah, dove, secondo La Mezzaluna Rossa , 18 palestinesi sono stati uccisi in un campo profughi e 35 feriti. E il portavoce dell’Onu ha lanciato l’allarme: “La popolazione di Gaza soffre anche per l’ondata di caldo estremo, a causa dell’accesso insufficiente a cibo, acqua e cure”.
L’esercito israeliano ha poi annunciato che “uno dei comandanti della squadra d’élite Nukhba di Hamas, che ha attaccato Israele il 7 ottobre, è stato ucciso in un raid aereo a Beit Hanoun, nel nord di Gaza”.
Altri attacchi israeliani sono stati lanciati nel sud del Libano e si teme lo scontro totale imminente tra Israele e gli Hezbollah. Infatti, secondo i media arabi, Israele avrebbe iniziato ad attaccare nell’area della città di Al Wazzani, proprio nella parte meridionale del Libano, sebbene, al momento, le forze israeliane non abbiano confermato.
Dagli USA, tre funzionari hanno riferito alla Cnn di “temere seriamente che, in caso di una vera e propria guerra tra Israele e Hezbollah, il gruppo militante sostenuto dall’Iran potrebbe sopraffare le difese aeree israeliane nel nord, compreso il sistema di difesa aerea Iron Dom”.
Il Segretario di Stato USA Blinken, che oggi ha parlato a Washington delle trattative sul rilascio degli ostaggi con alti funzionari del governo israeliano, nelle scorse ore aveva lanciato l’appello ad evitare un’escalation tra Israele ed Hezbollah.
A tal proposito, anche il Segretario generale dell’Onu, Guterres, ha dichiarato: “La regione e il mondo non possono permettersi che il Libano diventi un’altra Gaza. Il rischio che il conflitto in Medioriente si allarghi è reale, e va evitato. Esprimo profonda preoccupazione per l’escalation tra Israele e Hezbollah lungo la Linea Blu con scontri a fuoco e una retorica bellicosa da entrambe le parti, come se una guerra totale fosse imminente. Una mossa avventata, un errore di calcolo, potrebbe innescare una catastrofe ben oltre il confine, e oltre l’immaginazione”.
Il ministro degli Esteri Israel Katz, però, ha fatto sapere: “Israele non può permettere che l’organizzazione terroristica degli Hezbollah continui ad attaccare il suo territorio e presto prenderà le sue decisioni necessarie. Il mondo libero deve appoggiare senza condizioni Israele nella sua guerra con il diavolo, Iran e l’islam estremistico. La nostra guerra è la vostra guerra. Il diavolo deve essere sconfitto, come la storia ha già provato nel passato”.
Intanto, mentre il Wall Street Journal ha rivelato che gli ostaggi ancora in vita nelle mani di Hamas sarebbero solo 50 e che 66 sarebbero morti e il Premier israeliano Netanyahu ha assicurato: “Non lasceremo Gaza senza gli ostaggi”, il ministro degli Esteri armeno ha annunciato la decisione dell’Armenia, dopo Slovenia, Irlanda, Spagna e Norvegia, di riconoscere lo Stato di Palestina. In seguito a ciò, il ministero degli Esteri a Gerusalemme ha convocato l’ambasciatore armeno in Israele “per un severo rimprovero”.
Infine, sul fronte del Mar Rosso, il Comando USA ha annunciato di avere distrutto con i droni 4 navi degli Houthi.
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