di Federica Marengo mercoledì 12 giugno 2024
-Nella 250° giornata di guerra in Medio Oriente, sono proseguiti i raid israeliani su Gaza. Nella notte scorsa, in un bombardamento che ha colpito una casa di Rafah, nel sud della Striscia, un bambino è rimasto ucciso e diverse persone ferite, mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa ha fatto sapere che sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito una casa nel quartiere di Shujaiya, nell’Est della città di Gaza.
Hezbollah ha poi reso noto che l’Esercito israeliano ha ucciso un alto comandante di una divisione regionale del movimento sciita nel meridione libanese, in n un attacco a Jouaiyya, nel Sud del Libano.
L’Esercito israeliano, confermando la notizia, ha fatto sapere che ,poche ore dopo l’uccisione dell’alto comandante libanese, una raffica di una novantina di razzi è stata lanciato dal Libano verso il Nord di Israele.
A tal riguardo, secondo Ynet, il ministro degli Esteri iraniano Ali Bakri Keni ha commentato l’ultima raffica di missili lanciata verso il Nord di Israele, dicendo: “Consigliamo a Israele di non cadere nel pozzo del Libano. Non permetteremo a Israele di raggiungere i suoi obiettivi in Libano”.
Intanto, investigatori indipendenti delle Nazioni Unite hanno accusato Israele e diversi gruppi armati palestinesi di aver commesso “crimini di guerra” dall’inizio del conflitto a Gaza il 7 ottobre. Gli investigatori indagano per conto della Commissione d’inchiesta, istituita nel 2021 dal Consiglio per i diritti umani dell’ONU al fine di accertare presunte violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani in Israele e nei territori palestinesi.
In merito, l’ Ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite a Ginevra, Meirav Eilon Shahar, ha dichiarato: “Israele ha accusato oggi la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite di discriminazione sistematica anti-israeliana, dopo la pubblicazione di un suo rapporto, secondo cui il Paese si è macchiato di crimini contro l’umanità durante la guerra a Gaza. La Commissione d’inchiesta ha dimostrato ancora una volta che le sue azioni sono tutte al servizio di un programma politico ristretto contro Israele”.
Quanto al piano del Presidente USA Biden, per il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani in più fasi, votato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con il sì di 13 Paesi e l’astensione della Russia, i mediatori del Qatar e dell’Egitto hanno affermato che “Hamas ha risposto ieri al piano di cessate il fuoco graduale per porre fine alla guerra senza fornire dettagli”.
Poi, Hamas e la Jihad islamica hanno chiesto delle modifiche, ovvero “lo stop all’aggressione a Gaza”, condizione respinta dal Premier israeliano Netanyahu, per cui “La guerra non finirà se non verrà distrutta Hamas”.
Inoltre, due fonti della sicurezza egiziana , citate tra gli altri da The Times of Israel e da Al Jazeera, hanno fatto sapere che “Hamas vuole garanzie scritte da parte degli Stati Uniti per un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza per firmare una tregua israeliana appoggiata dagli Stati Uniti e una proposta di accordo sugli ostaggi”.
Al riguardo, il Segretario di Stato USA, Blinken, giunto a Doha, in Qatar, dopo le visite diplomatiche a Tel Aviv e in Egitto, per tenere dei colloqui, nell’ambito della mediazione Usa per raggiungere il cessate il fuoco, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato: “Alcune, ma non tutte, le richieste di Hamas sono realizzabili” , per poi spiegare che “Gli Stati Uniti lavoreranno per chiudere l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e presenteranno proposte concrete per il dopoguerra entro poche settimane”.
Poi, Blinken ha lanciato un monito :” E’ ora di smettere di mercanteggiare sulla tregua di Gaza”, evidenziando che “il divario tra Israele e Hamas è colmabile”.
Infine, in merito al G7 a presidenza italiana, che inizierà domani a Borgo Egnazia in Puglia, nel corso del quale i e le leader dei 7 Grandi discuteranno, tra i temi sul tavolo, anche della guerra in Medio Oriente, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres prima di recarsi in Italia per partecipare al vertice, ha detto: “Il mio messaggio è chiaro: questo è un momento critico, ci troviamo di fronte a profonde sfide globali su più fronti. Il G7 ha un ruolo fondamentale da svolgere nella pace. Per la pace in Medio Oriente, e dobbiamo anche continuare a lavorare per la pace in Ucraina, una pace giusta, basata sulla Corte Onu e sul diritto internazionale. In tutto il mondo, non dobbiamo mai smettere di cercare soluzioni che affermino il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario”.
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