di Federica Marengo lunedì 3 giugno 2024
-Secondo le dichiarazioni preliminari, Hamas avrebbe accolto “positivamente” la proposta del Presidente USA Biden di un cessate il fuoco a Gaza e di uno scambio di prigionieri. A confermarlo, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, in visita a Madrid per una missione diplomatica con la Spagna, volta a far aprire il valico di Rafah agli aiuti.
Quindi, è toccato a Israele dare una risposta, arrivata nel primo pomeriggio di oggi. Il Premier Netanyahu, infatti, ha dichiarato che la proposta di accordo sugli ostaggi presentata dagli Stati Uniti non fermerà la guerra, ma porterà a un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Poi, riferendo in Commissione alla Knesset, (il Parlamento israeliano) dello stato della guerra a Gaza e dei negoziati per il rilascio degli ostaggi, ha precisato : “L’affermazione secondo cui abbiamo concordato un cessate il fuoco con Hamas, senza che le nostre condizioni fossero soddisfatte, non è vera”.
Nella serata di ieri, si è tenuto a Tel Aviv un Gabinetto di guerra per decidere il da farsi, viste le tensioni nel Governo, con il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir e il ministro delle Finanze Smotrich in disaccordo con l’approvazione del Piano del Presidente USA Biden, mentre il ministro della Difesa israeliano Gallant, in un colloquio telefonico con il Segretario di Stato USA Blinken, ha ribadito “l’impegno di Israele a smantellare Hamas come autorità governativa e militare” e ha discusso “la questione di identificare e consentire l’emergere di un’alternativa di governo locale”.
Il piano USA, prevede più fasi: da una prima tregua di 42 giorni per il rilascio degli ostaggi più fragili, donne , anziani, malati, in cambio della liberazione di oltre 600 detenuti palestinesi, un allentamento della pressione militare e lo stop ai voli di droni sul territorio, cui seguirebbe una seconda fase di altri 42 giorni di tregua per il rilascio di altri ostaggi: gli uomini sotto i cinquant’anni e un iniziale ritiro delle truppe.
Tuttavia, Hamas chiede che l’intesa includa la fine della guerra, condizione che il Premier israeliano Netanyahu ha respinto, ribadendo proprio ieri , durante la commemorazione per i militari caduti, l’intenzione di proseguire con l’operazione di terra a Rafah e di distruggere Hamas.
Secondo Haaretz , proprio fonti di Hamas, che il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Kirby, ha esortato ad accettare l’accordo, poiché : “è buono per la popolazione a Gaza, è buono per gli israeliani” ed è “il migliore per mettere fine a questo conflitto”, hanno precisato che le affermazioni del ministro degli Esteri egiziano Shoukry “non sono la risposta ufficiale” di Hamas e hanno informato i mediatori di Qatar ed Egitto che “la fazione vuole la garanzia ufficiale degli Usa che Israele metterà in atto tutte le condizioni dell’intesa”, sottolineando la sua domanda di “un cessate il fuoco duraturo”, dicendosi pessimiste sui negoziati, perché “sono segnalati disaccordi in Israele sul cessate il fuoco completo”.
Nel frattempo mentre , a Gaza, sono continuati i bombardamenti sia al centro che al Sud della Striscia, che hanno causato un numero ancora imprecisato di vittime, il Kibbutz Nirim ha confermato che un cittadino con doppia cittadinanza, israeliana e britannica, sequestrato il 7 ottobre da Hamas, che ne aveva annunciato un mese fa la morte in un video, “a causa delle ferite riportate durante un raid israeliano”. è stato assassinato durante la prigionia nella Striscia di Gaza.
A tal riguardo, l’Esercito israeliano ha annunciato che anche altri 4 ostaggi rapiti da Hamas “non sono più vivi, i loro corpi sono trattenuti da Hamas a Gaza” e che “La decisione di dichiarare i 4 ostaggi morti si basa su fonti di intelligence ed è stata confermata da una commissione del ministero della Sanità israeliano”. L’Esercito ha anche precisato che “Le circostanze della loro morte in prigionia di Hamas sono ancora sotto indagine di esperti”.
Infine, il ministero degli Esteri russo, commentando in una nota riportata dall’agenzia Tass il raid israeliano della notte scorsa ,che ha colpito una fabbrica della città siriana nordoccidentale di Hayyan, vicino ad Aleppo, uccidendo almeno 12 combattenti governativi , ha dichiarato: “La Russia ha condannato con fermezza gli attacchi aerei israeliani sulla città siriana di Aleppo. Queste azioni aggressive rappresentano una grave violazione della sovranità della Siria e delle norme fondamentali del diritto internazionale, che nell’attuale tesa situazione regionale possono portare a conseguenze estremamente pericolose e provocare un’escalation armata su larga scala. Azioni inaccettabili”.
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