di Federica Marengo lunedì 3 giugno 2024
-Proseguono gli attacchi russi sulle regioni nord-orientali dell’Ucraina. Colpite, infatti, nelle ultime 24 ore, Kharkiv, dove una persona è rimasta uccisa e due ferite, Sumy, e Doenetsk, dove un doppio attacco su un centro abitato ha causato la morte di due persone, tra cui un dodicenne.
Il Direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica delle Nazioni Unite Aiea , Grossi, durante la sua dichiarazione al Consiglio dei governatori dell’AIEA, iniziato lunedì a Vienna, è tornato a lanciare l’allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sottolineando: “La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è instabile: tutti e sette i pilastri della protezione nucleare dell’AIEA sono parzialmente o completamente violati. La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane precaria. Quindi, Grossi ha elencato problemi relativi al personale, all’ispezione ordinaria e alla manutenzione delle strutture, dei sistemi e dei componenti di sicurezza e ha evidenziato che “l’affidabilità delle catene di approvvigionamento e le misure di emergenza in loco “continuano a rappresentare una sfida e a presentare rischi per la sicurezza nucleare e l’incolumità dell’impianto”.
Sul fronte russo, invece, le forze di Mosca hanno abbattuto diversi droni ucraini lanciati sul Belgorod, rivendicando, a loro volta, la conquista di un centro abitato a est di Avdiivka. Inoltre, stamane, sono state imposte restrizioni, poi revocate, ai voli dall’aeroporto di Kazan, per motivi di sicurezza.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, nella giornata di ieri ha incontrato, a margine del vertice sulla sicurezza dei Paesi dell’Asia pacifica, tenutosi a Singapore, il Segretario alla Difesa USA, Austin, con cui ha parlato di “questioni chiave” per Kiev, come: il rafforzamento del sistema di difesa aerea e ha accusato la Russia e la Cina di boicottare la Conferenza di pace prevista il 15 giugno in Svizzera, “facendo pressioni su leader dei Paesi asiatici, affinché non partecipino ai colloqui”. Dunque, ha esortato quarti ultimi a prendervi parte.
Nel corso dello stesso vertice, il ministro della Difesa olandese Kajsa Ollongren ha rassicurato Kiev che i 24 caccia F-16 che i Paesi Bassi intendono donare all’Ucraina potranno essere utilizzati per colpire obiettivi all’interno della Russia, dichiarando in un’intervista rilasciata a politico.eu che “ i Paesi Bassi non imporranno restrizioni come nel caso del Belgio, dove il Primo ministro Alexander De Croo ha avvertito Kiev di non far volare gli F-16 ricevuti dal suo Paese nello spazio aereo russo”.
Quest’oggi , invece, Zelensky, il cui portavoce Nikiforov ha confermato ai media ucraini la partecipazione (non si sa ancora se in presenza o in videocollegamento) al G7 in Italia, annunciata dalla Premier Meloni, si è recato a Manila, nelle Filippine, per invitare personalmente il Presidente Marcos. Dal colloquio tra i leader è emerso, che l’Ucraina, aprirà un’ambasciata a Manila, decisione che il Presidente Marcos ha accolto con favore, in quanto “contribuirebbe a facilitare una maggiore assistenza alla nazione devastata dalla guerra”.
Proprio in merito alla Conferenza di Pace, Washington ha fatto sapere che la vicepresidente Kamala Harris, parteciperà al vertice il 15 giugno e “ribadirà l’impegno dell’amministrazione Biden a sostenere gli sforzi di Kiev per assicurarsi una pace giusta e duratura”.
Dalla Cina, poi , tramite il portavoce del ministero degli Esteri, è arrivata la replica alle accuse del Presidente Zelensky ,secondo cui la Russia e la Cina starebbero cercando di indebolire la Conferenza di Pace in Svizzera. Il portavoce della diplomazia di Pechino , infatti, ha dichiarato: “La Cina non ha mai attizzato il fuoco o alimentato le fiamme della guerra tra Russia e Ucraina. Pechino ritiene che tutti gli sforzi debbano essere riconosciuti nel sostenere le misure di pace nella guerra tra Russia e Ucraina. La Cina attribuisce grande importanza alle sue relazioni con l’Ucraina e rimane il suo principale partner commerciale. La posizione della Cina sulla conferenza di pace è molto aperta e trasparente. Crediamo di poter ottenere la comprensione e il sostegno di tutte le parti”.
Infine, sempre il Presidente Zelensky, il 6 giugno, in occasione delle celebrazioni per gli ottant’anni dello sbarco in Normandia, sarà al fianco del Presidente francese Macron, del Presidente USA Biden e dei leader europei. Gli Alleati si uniranno a fianco dell’Ucraina, come fecero il 6 giugno 1944 per liberare l’Europa. Il Presidente russo Putin non sarà presente, essendo stato dichiarato “persona non grata” e Parigi ha rinunciato a qualsiasi rappresentanza russa.
A Mosca, invece, mentre mogli, madri e figli dei soldati hanno protestato al ministero della Difesa, chiedendo un incontro con il capo del dipartimento, Belousov il Viceministro degli Esteri, Ryabkov, commentando il via libera del Presidente USA, Biden ad attacchi ucraini verso il territorio russo nella regione frontaliera russo-ucraina, in corrispondenza di Kharkiv, ha dichiarato: “La Russia mette in guardia gli Stati Uniti dal commettere “errori di valutazione che potrebbero avere conseguenze fatali. Per ragioni che non sono chiare, gli americani sottovalutano la gravità del contraccolpo che potrebbero ricevere. Il presidente russo si è espresso più volte su questo tema. Invito tali dirigenti, che, come dicono loro, non si preoccupano di nulla, a dedicare un po’ del tempo che a quanto pare passano con qualche videogioco, data la leggerezza del loro approccio, a studiare in dettaglio ciò che Putin ha detto, in particolare, nella conferenza stampa successiva ai colloqui con Tashkent. In quell’occasione , Putin ha ammonito del pericolo di una “guerra globale” e ha minacciato serie conseguenze dall’uso di missili contro di noi”.
Al riguardo, un canale Telegram , ha riportato la notizia che “Le forze ucraine avrebbero già utilizzato armi americane, nella fattispecie missili Himars, per colpire un sistema di difesa aerea con nella regione russa di Belgorod”, pubblicando foto e video dell’attacco, che sarebbe avvenuto fra l’1 e il 2 giugno e documentando, così, il primo caso di utilizzo da parte di Kiev di armi USA per colpire siti militari all’interno del territorio russo.
In ultimo, in ambito UE, la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, che rappresenta la presidenza di turno dell’Unione europea, in un’intervista pubblicata al quotidiano Politico Europe, ha incoraggiato gli altri Stati membri a privare l’Ungheria del diritto di veto nel Consiglio dell’Unione europea, dove è necessaria l’unanimità , come previsto dall’articolo 7 del Trattato di Lisbona del 2007, anche in vista del fatto che Budapest, rivestirà la presidenza di turno a partire dal 1° luglio, circostanza che, per i prossimi sei mesi, conferirà all’Ungheria più poteri per definire l’agenda e le priorità dell’Ue, mentre il Premier Orbán ha già posto il veto agli aiuti militari all’Ucraina, alle sanzioni contro la Russia e all’adesione dell’Ucraina alla UE.
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