di Federica Marengo sabato 25 maggio 2024
-Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha varato due decreti: il primo, il cosiddetto “Salva-casa” e un decreto contenente norme sulla Scuola e lo Sport. Il primo provvedimento supera le piccole difformità edilizie come : un tramezzo spostato , un soppalco, una finestra posizionata diversamente, al fine di liberare i Comuni da un numero ingente di pratiche (almeno 4 milioni) e portare nelle casse dello Stato fino a 10 miliardi, recuperati attraverso il pagamento di sanzioni tra i 1.000 e i 31.000 euro, in base all’entità dell’intervento.
Tra le norme presenti nel Decreto anche l’inserimento del criterio di edilizia libera per le vetrate panoramiche amovibili, tende e pergolati e il via libera all’apertura di nuove porte o finestre, che non risultino nelle piantine dei Comuni e alla regolarizzazione delle difformità tra metri quadri dichiarati ed effettivi fino a un massimo del 50% della superficie abitabile.
Approvato, anche il silenzio-assenso, ovvero: se l’amministrazione non risponde alla richiesta di sanatoria entro 45 giorni, l’istanza è da considerarsi accettata, e la semplificazione del cambio di destinazione d’uso. Infine, limitata la doppia conformità, che verrà richiesta solo nei casi più gravi.
Critiche riguardo al Decreto, le Opposizioni che hanno parlato di “condono mascherato”.
Immediata la replica del centrodestra che ha respinto tale accusa, spigando che l’obiettivo del provvedimento è quello di “ridurre la burocrazia e fare incassare i Comuni”.
Il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, infatti, nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri, tenuta insieme con il Viceministro dell’Economia Leo, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara e il ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, Abodi, si è detto “molto soddisfatto” del provvedimento in quanto esso “entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera positiva , tagliando i tempi della burocrazia”.
Salvini, poi, ha evidenziato l’approvazione della norma sul silenzio/assenso , definendola “una piccola rivoluzione”, così come , ha posto l’accento, in chiave elezioni Europee, sulla differenza del decreto salva-casa con le Direttive verdi di Bruxelles, dicendo: “Noi semplifichiamo , l’UE mette nuove tasse sulla casa”.
Proprio in merito alle alleanze e agli equilibri post voto europeo, il Vicepremier e ministro, nonché segretario della Lega, ha ribadito: “Mai con Macron e mai con von der Leyen”.
In ultimo, in merito alla questione del Redditometro, ha detto : “E’ un triste ricordo del passato. Lo rivedremo insieme in Maggioranza”.
Soddisfatti per l’approvazione del Decreto anche FI e Noi Moderati, che assicurano: “Nessun condono, solo un Fisco più agile”, riecheggiati da FdI, che in tema di elezioni Europee, contrariamente agli azzurri dell’alleato Tajani, ha aperto al partito di Marine Le Pen e al gruppo Id, di cui fa parte anche la Lega, perché “ha cambiato molte idee” e “vi sono temi comuni”, mentre netta è la chiusura verso qualsiasi alleanza con il Pd e con i socialisti.
Tornando ai provvedimenti approvati ieri dal Consiglio dei Ministri, vi è anche una misura fiscale che riduce le sanzioni tributarie per chi non presenta la dichiarazione dei redditi o dell’Irap oppure la dichiarazione del sostituto d’imposta. La multa sarà del 120% ,anziché dal 120% al 240% previsto ora; per dichiarazione infedele, invece ,di passerà dal 90% -180% al 70%.
Sul fronte penale, viene esclusa la punibilità per l’evasione di necessità, ovvero per chi dichiara , ma non riesce a versare.
In merito al Redditometro, poi, il Viceministro dell’Economia Leo ha relazionato al Consiglio dei Ministri, spiegando che il provvedimento è stato sospeso in attesa di correzioni che si concentreranno non sui redditi presunti,
ma su chi nasconde i redditi al Fisco. La base di partenza è rappresentata dalle informazioni di cui già dispone l’Agenzia delle Entrate, ovvero 200 banche dati che potranno essere usate per individuare chi evade, senza disturbare i contribuenti onesti. L’Esecutivo vorrebbe così recuperare, insieme con i proventi del concordato preventivo con i lavoratori autonomi, una cifra intorno agli 85 miliardi.
L’altro decreto varato in Consiglio dei Ministri, riguarda la Scuola ,con l’introduzione dell’obbligo per gli istituti di accertare la conoscenza dell’italiano degli studenti stranieri e l’aumento dei corsi di specializzazione per i docenti di sostegno , insieme con regole che assicurino la continuità del loro insegnamento.
In ultimo, nell’ambito dello Sport, è stata approvata in Consiglio dei Ministri l’istituzione di una Commissione indipendente per il controllo economico dei club professionistici di calcio e basket: “Senza , tuttavia, ledere l’autonomia del settore”, come ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dello Sport e delle Politiche giovanili, Abodi.
Nel primo pomeriggio, poi, la Presidente del Consiglio Meloni è intervenuta al Festival dell’Economia di Trento. Qui, in un’intervista con la giornalista Maria Latella, rivolgendosi alla segretaria del Pd, Schlein ha detto: “La sinistra ha il problema di volere più diritti degli altri”, ringraziando ironicamente quest’ultima per “aver messo in luce i disastri che la sinistra ha compiuto in questi 10 anni al Governo”.
Quindi, sulla riforma del Premierato con l’elezione diretta del/della Premier, ha sottolineato: “Noi vogliamo rimettere il boccino delle decisioni in mano ai cittadini; Schlein spieghi perché fa ostruzionismo sulla scelta diretta del capo del Governo”. E ancora sulla riforma costituzionale: “O la va o la spacca, ma nessuno mi chieda di scaldare la sedia o di stare qui a sopravvivere perché , in quel caso, non sarei io la persona giusta”.
Poi, riguardo i dossier interni, la Premier Meloni ha rivendicato la stretta sul Superbonus “per fermare l’emorragia” del debito e dei conti pubblici , mentre sul salario minimo ha evidenziato: “Non darebbe le risposte attese”, chiarendo, sulla norma del Redditometro: “Io, l’ho sospesa , perché la voglio vedere meglio; secondo me, ci vuole un attimo più di tempo per guardare nel merito la questione”.
Infine, sulle elezioni Europee ha detto: “Basta maggioranze arcobaleno”, spiegando che vi è un margine per spostare il baricentro più a destra. E sull’apertura a Marine Le Pen ha chiarito: “Non è in vista un’unificazione tra conservatori e Id, ma già collaboriamo su molti temi”.
Subito dopo l’intervento della Presidente del Consiglio, Meloni, sul palco del Festival dell’Economia di Trento è salita la segretaria del Pd, Schlein , che, replicando alla Premier, ha rilanciato: “Ma chiedo io a lei , per quanto tempo , dopo 19 mesi che è al Governo, intende scaricare sempre le responsabilità sui Governi precedenti, anziché assumersele?”.
Per Schlein sono numerosi gli errori compiuti dal Governo Meloni: dal salario minimo “nemmeno preso in considerazione”, come le proposte dem sul Premierato, che, a suo dire, indebolisce il ruolo del Presidente della Repubblica, “intoccabile”, alla spesa sanitaria “ridotta al lumicino”. Quindi, sul Decreto salva-casa ha detto: “Pensano ai condoni e non aiutano i giovani”.
Sulla stessa linea anche AVS e Azione, mentre il M5S ha ribadito il suo no al riarmo e all’uso dei fondi destinati alle armi per finanziare Sanità e salario minimo e Stati Uniti d’Europa, guardando alla UE del dopo elezioni, ha dichiarato il suo sostegno per Mario Draghi a capo della Commissione.
Restando in tema di Economia , ieri, è iniziata a Stresa sul Lago Maggiore, la due giorni, conclusasi oggi, del G7 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali, sotto la presidenza italiana.
Al centro del vertice, il tema, proposto dagli USA, dell’anticipazione dell’uso dei proventi degli asset russi congelati per aiutare l’Ucraina, sebbene nel bilaterale con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, la segretaria del Tesoro USA Yellen abbia assunto una posizione più cauta rispetto a quella inziale di usare tutti i 300 miliardi di attivi della Banca centrale russa immobilizzati in Occidente per sostenere Kiev.
Tuttavia, le perplessità della UE restano e, a tal riguardo il ministro Giorgetti ha spiegato: “Molto faticosamente si è trovato un compromesso, una base legale per l’utilizzo dei proventi degli interessi attuali. Il problema è come questa base legale trasferirla anche ai futuri interessi dei proventi finanziari”.
L’accordo sull’uso dei proventi degli asset russi, quindi, non è ancora stato finalizzato, perché, ha evidenziato Giorgetti, “presenta delle problematiche di tipo tecnico e legale significative , quello che è confermato è il forte posizionamento politico”.
Inoltre , la UE , più esposta degli USA nei rapporti economici con Mosca,teme le ritorsioni di quest’ultima sulle aziende europee e su questo punto il ministro Giorgetti ha detto: “Le ritorsioni già ci sono state e ci saranno”.
Altro tema al centro del vertice, la risposta alla Cina e al suo ruolo preponderante nel commercio mondiale, cui opporre un’alleanza dei sette Grandi, al fine di costituire un fronte che sproni gli Stati a sfidare le pratiche dannose.
Stamane, invece, la Presidente del Consiglio Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il Primo Ministro palestinese, Mohammed Mustafa.
Come si legge in una nota di Palazzo Chigi, “Il Presidente Meloni ha ribadito il sostegno italiano a tutti gli sforzi in atto per un cessate il fuoco sostenibile, il rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e un salto di qualità nell’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza.
A quest’ultimo riguardo, è stato sottolineato il forte impegno italiano a favore della popolazione civile di Gaza anche attraverso ulteriori finanziamenti per l’iniziativa “Food for Gaza”.
Nel corso del colloquio, il Presidente Meloni ha ribadito la necessità di riavviare un processo politico che conduca a una pace duratura basata sulla soluzione dei due Stati”.
La Premier ha così commentato via social l’incontro con il leader palestinese: “Ho ricevuto oggi a Palazzo Chigi il Primo Ministro palestinese, Mohammed Mustafa, al quale ho confermato il sostegno italiano a tutti gli sforzi in atto per un cessate il fuoco sostenibile, il rilascio di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas e un salto di qualità nell’assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza. A quest’ultimo riguardo, siamo orgogliosi dell’impegno italiano a favore della popolazione civile palestinese. Dagli aiuti umanitari alle cure mediche, che abbiamo assicurato con Nave Vulcano e il trasporto e la cura dei bambini feriti negli ospedali italiani. Siamo impegnati anche nel rafforzamento dell’iniziativa “Food for Gaza”. Nel corso del colloquio, ho ribadito la necessità di riavviare un processo politico che conduca a una pace duratura basata sulla soluzione dei due Stati”.
Il Primo Ministro palestinese, Mohammed Mustafa, prima di recarsi a Palazzo Chigi, ha avuto un colloquio alla Farnesina con il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, che ha dichiarato: “Bisogna lavorare alla soluzione “Due popoli, Due Stati” nella cornice di un ampio processo politico”, annunciando: “L’Italia riparte con i finanziamenti a favore del popolo palestinese , per un totale di 35 milioni. Di questi, 5 milioni saranno destinati all’UNRWA”.
La Presidente Meloni poi, in occasione della Giornata dell’Africa, ha anche rilasciato una dichiarazione in merito : “A 61 anni dalla fondazione dell’Organizzazione dell’Unità Africana si celebra oggi la Giornata dell’Africa. È una data importante, che ha segnato l’inizio del processo di integrazione commerciale tra le Nazioni africane. Con il Vertice Italia-Africa, abbiamo scritto una nuova pagina nel rapporto con il Continente e gettato le basi per un costruire un modello di sviluppo e di cooperazione nuovo rispetto al passato, da pari a pari, senza intenzioni paternalistiche, caritatevoli e predatorie. Questo nuovo approccio ascolta le esigenze dei nostri partner africani e individua insieme le risposte che l’Italia può contribuire a fornire, mettendo a frutto le grandi capacità del nostro sistema imprenditoriale, accademico e culturale. È la visione che ispira il Piano Mattei per l’Africa, un piano strategico di sviluppo condiviso che ci ha già permesso di intensificare i rapporti con numerose Nazioni del Continente e con il quale puntiamo a raggiungere obiettivi concreti e tangibili. È un percorso ambizioso, che può contare sul legame tra i reciproci tessuti privati e sul coinvolgimento dei partner internazionali che condividono con noi il nostro approccio. L’Africa è anche tra le priorità della Presidenza italiana del G7, ambito che ci offre la straordinaria occasione di amplificare le sinergie su cui possiamo contare e di svilupparle ulteriormente, con l’obiettivo di avviare con le Nazioni africane una nuova era di sviluppo e crescita”.
Infine, riprendendo la rubrica social “Gli appunti di Giorgia”, la Presidente del Consiglio ha fatto il punto sull’azione di Governo, passando in rassegna gli ultimi provvedimenti approvati, in materia di Agricoltura, pesca e agroalimentare, di Superbonus e per il Mezzogiorno e ha fatto chiarezza su alcuni temi come l’assegno unico e la decisione della Commissione UE di aprire una procedura d’infrazione su tale misura; la sospensione del Redditometro , la riforma del Fisco e l’immigrazione.
A conclusione della sua video rubrica, la Premier Meloni ha replicato alle accuse mossele dalla segretaria del Pd, Schlein “di aver cancellato, in questo anno e mezzo di Governo, la libertà delle persone” , affermando che “è la sinistra ad aver votato i provvedimenti per chiudere dentro casa la gente durante la pandemia, provvedimenti sui quali, invece, noi votammo contro”, respingendo gli attacchi su salario minimo e Sanità e , sottolineando, a fronte del no dei dem al Premierato, che “la libertà in Italia è sempre stata limitata solo dalla sinistra. Il punto è che i cittadini lo hanno capito”.
La segretaria del Pd, Schlein, poi, ha replicato alla Presidente del Consiglio Meloni da Napoli, dove ha partecipato al corteo della Cgil, ribadendo: “Le libertà sono ridotte dai tagli alla Sanità e dai salari bassi”, rimarcando il no dei dem alla riforma dell’Autonomia differenziata, perché “spacca il Paese” e alla riforma del Premierato, perché: “Il modello del capo, questo Paese, lo ha già provato e non è andata bene”.
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