di Federica Marengo venerdì 24 maggio 2024
-Nella 231° giornata di guerra in Medio Oriente, sono proseguiti gli scontri e i combattimenti nella Striscia. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, infatti, è di 10 morti il bilancio dell’ultimo raid aereo israeliano su un edificio di Gaza.
Ciò, mentre dalle macerie di Jabalya, a Nord della città , l’Esercito israeliano ha recuperato i corpi di altri 3 ostaggi, uccisi il 7 ottobre scorso , a pochi giorni di distanza dal rinvenimento di altri 4 ed esplode una nuova polemica tra Israele e la Spagna, dopo l’annuncio da parte del governo di quest’ultima di voler riconoscere lo Stato di Palestina dal 28 maggio.
La Vicepremier spagnola Yolanda Diaz, ha dichiarato che “La Palestina dovrà essere libera dal fiume al mare” e il ministro degli Esteri israeliano Katz, in risposta alle sue parole, ha tagliato il collegamento tra la rappresentanza diplomatica in Israele e i palestinesi e ha vietato al Consolato spagnolo di Gerusalemme di fornire servizi ai palestinesi della Cisgiordania.
Ma la notizia del giorno è la pronuncia , avvenuta nel primo pomeriggio, della Corte di Giustizia internazionale dell’Aja sulla richiesta di cessate il fuoco a Gaza , che nel dicembre scorso il Sud Africa ha chiesto ai giudici delle Nazioni Unite.
La Corte internazionale di giustizia de L’Aja ha ordinato a Israele di fermare l’offensiva militare a Rafah e di aprire il valico di frontiera per l’assistenza umanitaria ,sollecitando al contempo Hamas a rilasciare gli ostaggi.
Subito dopo l’annuncio della decisione della Corte all’Aja, secondo quanto riportato da Ynet, il Premier Netanyahu ha avuto una consultazione telefonica urgente con vari ministri, tra cui quello della difesa Gallant, degli Esteri Katz e con il Procuratore generale capo del personale Gali Beharav-Miara.
Inoltre, la Bbc ha fatto sapere che “Pochi minuti dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia, che ha ordinato a Israele di fermare l’offensiva a Rafah, aerei da guerra hanno lanciato una serie di attacchi sul campo di Shaboura, nel centro di Rafah”.
Alla vigilia della pronuncia della Corte dell’Aja, il Governo israeliano aveva dichiarato che “qualunque fosse la decisione” , Israele avrebbe “continuato a combattere” e “a preparare l’offensiva di terra a Rafah”, malgrado la contrarietà degli USA e del Pentagono secondo cui, al momento, sarebbe stato eliminato solo un terzo dei miliziani di Hamas.
Hamas, che ha accolto con favore la decisione della Corte di giustizia dell’Aja sull’operazione a Rafah e che, via Telegram, ha fatto sapere che “tuttavia non è abbastanza” , facendo appello alla “fine dell’offensiva in tutta Gaza”.
ll Sudafrica, invece, ha accolto con favore l’ordine “più forte” della Corte internazionale di Giustizia nei confronti di Israele.
Un commento alla pronuncia della Corte dell’Aja è arrivato anche dal portavoce dell’ONU, che, in una nota ha sottolineato: “Per Antonio Guterres le decisioni della Corte internazionale di giustizia dell’Aja sono “vincolanti”. Il segretario generale dell’Onu “confida che siano debitamente rispettate dalle parti”.
Ma, il ministro del Gabinetto di guerra Gantz, ha dichiarato: “Siamo obbligati a continuare a lottare per riavere i nostri ostaggi e garantire la sicurezza dei nostri cittadini”.
Nel frattempo, la Casa Bianca ha reso noto che: “In una telefonata con il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il Presidente Biden ha discusso degli sforzi per il rilascio degli ostaggi e per affrontare la crisi umanitaria a Gaza, esprimendo il suo plauso per l’impegno del Presidente al-Sisi a permettere il flusso dell’assistenza umanitaria dell’Onu attraverso il valico di Karem Shalom e a riaprire il valico di Rafah”.
Infine, sembra siano riprese le trattative per una tregua e per il rilascio degli ostaggi : nelle prossime ore , al Cairo è attesa una delegazione israeliana, fatto , cui si aggiunge l’incontro , che dovrebbe avvenire a breve, tra il direttore della Cia e il capo del Mossad.
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