di Federica Marengo mercoledì 15 maggio 2024
-Nelle ultime 24 ore , la Russia ha continuato a guadagnare posizioni nella regione nord-orientale di Kharkiv, dove le forze russe hanno colpito un grattacielo residenziale , ferendo almeno 17 persone, tra cui due bambini e conquistando altri due villaggi : Gluboko e Lukiantsy.
L’offensiva russa nel Nord-Est ucraino, si è poi estesa fin dentro Vovchansk, con l’ingresso dei soldati di Mosca in alcuni quartieri della città, distante 5 chilometri dal confine russo e 70 da Kharkiv.
Colpita dalle truppe di Mosca anche la regione centro-orientale di Dnipro, dove due persone sono rimaste uccise e altre ferite in un attacco missilistico e dove alcune infrastrutture sono rimaste danneggiate.
Raid russi, infine, si sono registrati anche nel Sud del Paese, su Mykolaiv, dove cinque persone sono rimaste ferite e su Zaporizhzhia, dove le truppe russe hanno conquistato il villaggio di Rabotyne, conquista smentita, però, all’agenzia Ukrinform dal portavoce militare ucraino Dmytro Pletenchuk.
Da qui, la compagnia elettrica ucraina ha annunciato un blackout di emergenza in tutto il Paese e la presidenza di Kiev ha fatto sapere di aver deciso di inviare rinforzi nella regione di Kharkiv, anche alla luce di quanto annunciato dall’esercito ucraino riguardo il ritiro dei soldati in alcune zone del fronte settentrionale “per evitare vittime e salvare la vita dei militari”.
Inoltre, vista la delicata situazione al fronte e la difficoltà sul campo, il Presidente ucraino Zelensky ha annullato la visita già programmata in Spagna e in Portogallo, mentre il capo dell’intelligence militare ucraina Budanov , in un’intervista al New York Times, ha lanciato l’allarme: “Mosca non ha ancora mandato in battaglia tutte le sue truppe”, ammettendo: “ La situazione è al limite per carenza di armi e di uomini, non abbiamo più altre riserve da mandare”.
Tuttavia, le forze ucraine continuano a combattere e a far sentire la loro pressione dal cielo con attacchi missilistici sulla Crimea (secondo la Difesa di Mosca, sarebbero stati abbattuti 10 missili Actams) e con droni lanciati su diverse regioni russe.
Ma a rassicurare l’Ucraina è stato il Segretario di Stato USA, Blinken, in vista ieri a Kiev,il quale ha ribadito in un incontro con il Presidente ucraino Zelensky, il sostegno al Paese e l’arrivo imminente delle forniture militari.
Come riportato dal Guiardian, che cita la conferenza stampa tenuta ieri a Kiev,lo stesso Blinken ha annunciato nuovi finanziamenti all’Ucraina di due miliardi di dollari per usi militari , spiegando: “Stiamo velocizzando munizioni, veicoli corazzati, missili e difese aeree per portarli in prima linea. Gli Stati Uniti sono concentrati sull’invio di sistemi missilistici Patriot e altre forme di difesa aerea critica. L’Ucraina può decidere da sola se colpire il territorio russo con armi americane, ma Washington non ha incoraggiato tali attacchi. Non abbiamo incoraggiato o consentito attacchi al di fuori dell’Ucraina, ma alla fine l’Ucraina deve prendere decisioni da sola su come condurre questa guerra. Gli Stati Uniti potrebbero firmare un accordo bilaterale sulla sicurezza con l’Ucraina entro poche settimane. Il “lavoro pesante” relativo all’accordo era già stato fatto”.
A Mosca, invece, il Presidente Russo Putin si prepara al viaggio di due giorni, il 16 e il 17 maggio in Cina, a Pechino, e , a tal riguardo, l ‘agenzia cinese Xinhua ha anticipato i contenuti di un’intervista rilasciata alla vigilia della partenza da quest’ultimo , nella quale avrebbe affermato che “i legami economici tra Russia e Cina hanno grandi prospettive di sviluppo, che la Cina comprende chiaramente le ragioni delle crisi ucraina e il suo impatto geopolitico e di essere aperto al dialogo sulla guerra in Ucraina, ma che i negoziati devono tenere in considerazione gli interessi di tutti i Paesi coinvolti nel conflitto, inclusi quelli russi”.
Il numero uno del Cremlino, al suo primo viaggio dopo aver ottenuto il quinto mandato presidenziale, ha poi evidenziato i legami economici tra Russia e Cina, auspicando anche l’intensificarsi degli scambi culturali tra i due popoli ed elogiando il Presidente cinese Xi Jinping: “Il rapido sviluppo delle relazioni commerciali tra Russia e Cina ha dimostrato una forte immunità alle sfide e alle crisi esterne e i legami economici sino-russi hanno grandi prospettive. Negli ultimi 5 anni, il commercio tra i due Paesi è raddoppiato, mentre Pechino ha conquistato lo status di principale partner commerciale di Mosca per 13 anni consecutivi a fronte del quarto posto della Russia nell’interscambio della Cina a livello globale. Oltre il 90% delle transazioni tra le aziende dei due Paesi sono regolate nelle rispettive valute nazionali; le parti stanno sviluppando in modo sistematico e costante la cooperazione strategica nel settore energetico, lavorando a nuovi progetti su larga scala.
Cercheremo di stabilire una più stretta cooperazione nell’industria e su alta tecnologia, spazio e atomo a uso pacifico, intelligenza artificiale, energie rinnovabili e altri settori innovativi. Continueremo a lavorare per garantire condizioni giuridiche e organizzative favorevoli e per sviluppare le infrastrutture finanziarie e di trasporto. Russia e Cina hanno posizioni simili o identiche su questioni chiave dell’agenda internazionale: i due Paesi sostengono il ruolo preminente del diritto internazionale e una sicurezza equa, indivisibile, globale e sostenibile sia a livello globale che regionale con il ruolo di coordinamento centrale dell’Onu. Mosca e Pechino respingono i tentativi occidentali di imporre un ordine basato su bugie e ipocrisia, su alcune regole mitiche create da nessuno sa di chi”. Invece, meccanismi multilaterali quali i Brics e l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) stanno unendo i Paesi del Sud globale in uno spirito di uguaglianza, apertura, trasparenza e inclusività, spingendo per riforme nel sistema di governance globale. I due schemi, che si sono ben affermati come pilastri chiave dell’emergente ordine mondiale multipolare, possono essere citati come vividi esempi di cooperazione reciprocamente vantaggiosa. Sono diventati piattaforme internazionali affidabili e dinamiche i cui partecipanti costruiscono politiche costruttive. Con l’espansione come nuovo punto di partenza, il meccanismo di cooperazione Brics, di cui Mosca ha la presidenza di turno, è entrato in una nuova era di maggiore cooperazione” su politica e sicurezza, economia e finanza, nonché scambi interpersonali con oltre 200 eventi programmati.
La Russia è un’economia che è tra le prime cinque economie a livello mondiale. Puntiamo a entrare tra le prime quattro. Sono fiducioso che metteremo in atto tutti i piani strategici che abbiamo stabilito e siamo disposti a lavorare insieme ai nostri partner in tutto il mondo, inclusa la Cina, il nostro buon vicino e amico fidato. Il partenariato tra Russia e Cina si basa sempre sull’uguaglianza e sulla fiducia reciproca, sul rispetto della sovranità e sulla considerazione degli interessi reciproci. Il presidente Xi Jinping, un leader saggio e visionario, svolge un ruolo speciale e di primo piano nello sviluppo delle relazioni bilaterali. Con Xi , ci siamo incontrati per la prima volta a marzo 2010 e da allora ci vediamo e ci chiamiamo regolarmente”.
Sempre, il Presidente russo Putin, secondo l’agenzia Interfax, avrebbe esultato per gli ultimi sviluppi della controffensiva dell’esercito russo in Ucraina, dichiarando: “Tutti gli obiettivi che la Russia si è posta nel suo intervento in Ucraina si stanno realizzando. Le forze di Mosca stanno avanzando quotidianamente in tutti i settori del fronte. Più efficacemente agiranno le forze armate russe, più presto sarà possibile risolvere pacificamente il conflitto in Ucraina. Il lavoro procede secondo il piano messo a punto dal comando delle operazioni, tutti gli obiettivi stabiliti si stanno realizzando. Quest’anno, le truppe russe stanno migliorando costantemente, quotidianamente le loro posizioni”.
La presidenza della Repubblica turca, invece, ha fatto sapere che “Il presidente del Parlamento ucraino, Ruslan Stefanchuk, ha incontrato il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, ad Ankara, assieme all’omologo turco Numan Kurtulmus”.
Ieri, il servizio stampa dell’ufficio del parlamento ucraino, aveva spiegato che “Lo scopo della visita è quello di approfondire la cooperazione strategica tra Ucraina e Turchia, espandere la cooperazione interparlamentare e superare le conseguenze negative dell’aggressione russa, che minaccia la stabilità e lo sviluppo nella regione del Mar Nero”.
Nel frattempo, a Bruxelles, gli ambasciatori Ue riuniti nel Coreper II hanno approvato delle misure settoriali restrittive nei confronti di quattro media russi alla luce della loro attività di disinformazione e concordato un “divieto di ricevere finanziamenti dalla Russia per i media Ue, le Ong e i partiti politici”.
Il Coreper ha approvato anche i tre testi giuridici sull’utilizzo dei profitti straordinari derivanti dagli asset sovrani russi immobilizzati a vantaggio dell’Ucraina, su cui era stato raggiunto l’accordo politico nella riunione degli Ambasciatori dell’8 maggio scorso. Il prossimo passaggio sarà quello dell’approvazione senza discussione al Consiglio Affari generali del 21 maggio.
Restando a Bruxelles, il Commissario Ue agli Affari Economici Gentiloni, durante un incontro col la stampa italiana , dopo aver illustrato le Previsioni economiche di primavera, pubblicate stamane, in risposta a una domanda sull’andamento dell’economia russa, alla luce delle sanzioni europee, ha risposto: “L’economia della Russia sta andando meglio di quella dell’Ue, nonostante le sanzioni contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina, perché ci sono diversi paesi terzi che le aggirano e perché il regime di Putin è ormai una economia di guerra, ma comunque bisogna aspettare il medio termine per misurare davvero l’efficacia di quelle misure punitive. Penso che dobbiamo guardare un pochino al medio termine: la Russia ha reagito alle sanzioni trasformando la propria economia in una vera e propria economia di guerra, con operazioni di stimolo fiscale indirizzate alle industrie militari; e contemporaneamente è riuscita ad aggirare buona parte del tetto al prezzo del petrolio, grazie ai rapporti con alcuni paesi diversi da quelli che hanno messo il tetto, che sono il G7 e gli alleati, e grazie all’allestimento di flotte di trasporto innovative e assicurate in modo innovativo. Questo ha consentito alla Russia di proseguire a esportare il petrolio a prezzi sotto il tetto imposto.
Non sottovaluterei tuttavia ,l’impatto a medio termine che le sanzioni avranno sull’economia russa. D’altra parte, la storia delle sanzioni nell’ultimo secolo dimostra che non bisogna mai pensare che possano immediatamente risolvere una guerra, inducendo l’aggressore a ritirarsi. Ma, al tempo stesso, la storia ci insegna che le sanzioni lasciano nel medio periodo un segno molto pesante. E’ accaduto persino al nostro Paese, negli anni ’30, quando la Società delle Nazioni decretò delle sanzioni economiche contro il regime fascista per l’attacco all’Etiopia”.
Nel primo pomeriggio, poi, da Bratislava, è arrivata la notizia del ferimento a colpi di arma da fuoco del Premier slovacco Robert Fico, al termine di una riunione del governo nella città di Handlova, in seguito al quale è stato trasferito in ospedale, mentre il presunto aggressore è stato fermato.
La presidente slovacca, Zuzana Caputova, ha “condannato fermamente l’attacco”, così come il leader del partito di opposizione Slovacchia Progressista, Michal Šimečka.
La Presidente della Commissione europea, Ursula Von De Leyen, ha scritto su X: “Condanno fermamente il vile attacco al Primo Ministro Robert Fico. Tali atti di violenza non trovano posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso. I miei pensieri vanno al Primo Ministro Fico e alla sua famiglia”.
Il Segretario generale della Nato, Stoltenberg , anch’egli su X, ha scritto: “Sono scioccato e inorridito dalla sparatoria contro il primo ministro Robert Fico. Gli auguro la forza per una pronta guarigione. I miei pensieri vanno a Robert Fico, ai suoi cari e al popolo slovacco”, seguito dal Presidente USA, Biden, che , in una nota della Casa Bianca, si è detto: “allarmato nell’apprendere notizie di un attacco al primo ministro slovacco Robert Fico. Jill e io preghiamo per una rapida guarigione e i nostri pensieri vanno alla sua famiglia e al popolo slovacco. Condanniamo questo orribile atto di violenza. La nostra ambasciata è in stretto contatto con il governo della Slovacchia ed è pronta ad assistere”.
Per l’Italia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová, un messaggio, in cui si legge: “La notizia del ferimento del Primo Ministro Robert Fico ha suscitato nel popolo italiano profonda emozione, un sentimento che condivido personalmente. Il criminale ed insensato gesto di violenza contro il capo del governo della Repubblica Slovacca costituisce un fatto di eccezionale gravità non soltanto per il suo paese ma per tutta l’Unione Europea. In questa drammatica circostanza giungano a lei, Signora Presidente, alla famiglia Fico e all’amico popolo slovacco, unitamente all’auspicio di rapida guarigione del Primo Ministro, le espressioni della più sincera solidarietà della Repubblica Italiana e della mia vicinanza”.
La Premier Meloni ha scritto su X: “Ho appreso con profondo sconcerto la notizia del vile attentato al Primo Ministro slovacco Robert Fico. Tutti i miei pensieri sono per lui, la sua famiglia e l’amico popolo slovacco. Anche a nome del Governo italiano desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà”.
Il Presidente ucraino Zelensky ha definito “spaventoso” l’attacco al primo Ministro slovacco Robert Fico, esprimendo la ferma condanna per “questo atto di violenza contro il capo di governo dello Stato nostro vicino e partner. Occorre ogni sforzo per garantire che la violenza non diventi la norma in nessun Paese, forma o ambito. Speriamo sinceramente che Robert Fico si riprenda presto ed esprimiamo la nostra solidarietà al popolo slovacco”.
Il Presidente russo Putin, in una nota diffusa dal Cremlino, citata dall’agenzia Tass, ha parlato di “un crimine odioso”, aggiungendo: “Conosco Robert Fico come un uomo coraggioso e dallo spirito forte. Spero vivamente che queste qualità lo aiuteranno a resistere a questa difficile situazione”.
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