di Federica Marengo lunedì 18 marzo 2024
-Sono trascorsi oltre quarant’anni dalla sua morte, avvenuta il 2 giugno del 1981 a Roma, in un incidente stradale, ma il cantautore ,Rino Gaetano è ancora vivo nella memoria collettiva e , tutt’oggi dialoga, attraverso i testi e la musica delle sue canzoni, con le giovani generazioni, che potranno conoscerlo ancora meglio visitando la mostra a lui dedicata , allestita presso il Museo di Roma in Trastevere , il quartiere dove Gaetano ha vissuto e dove ha frequentato il Folkstudio, luogo d’esordio e fucina di numerosi talenti del cantautorato, tra cui Francesco De Gregori e Antonello Venditti.
Nel corso dell’esposizione,inaugurata il 16 febbraio scorso e, che sarà visitabile fino al 28 aprile, visitatori e visitatrici potranno ripercorrere la formazione del cantautore e osservare dei materiali inediti, ovvero mai visti prima e delle vere e proprie rarità concesse dalla sorella Anna, quali: cimeli artistici, documenti, fotografie e macchine fotografiche, strumenti musicali, abiti di scena , la raccolta dei suoi dischi, la collezione di cappelli, l’accappatoio indossato durante la sua partecipazione al Festivalbar, la giacca di pelle usata al Festival di Sanremo e la versione dattilografata dei testi delle sue canzoni.
La mostra, inoltre, è corredata dal catalogo “Rino Gaetano. Il poeta contemporaneo”, realizzato dai curatori dell’esposizione, Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano ed edito da Gangemi Editore, contenente storia, immagini e un elenco di testimonianze sul cantautore, che, con verità e in modo anticonvenzionale ha cantato l’impegno civile, temi come l’emancipazione femminile, l’ambiente, l’emarginazione, e ha descritto, attraverso i sei album pubblicati fra il 1976 e il 1980, in maniera realistica e schietta, l’Italia degli anni Settanta, utilizzando magistralmente, con ironia e sarcasmo, gli espedienti linguistici del nonsense e del calembour nella scrittura dei suoi brani, accompagnati da musiche ritmate, con arrangiamenti ricchi di inventiva ,e cantati con una voce graffiante e moderna.
Nel corso della mostra , curata da Alessandro Nicosia e da Alessandro Gaetano (nipote del cantautore), con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da C.O.R, Creare Organizzare Realizzare, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura e della SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, in collaborazione con i media partner Rai , Rai Teche e Universal Music Publishing Group, si potrà assistere alle esibizioni dal vivo di Alessandro Gaetano, in trio con la Rino Gaetano Band e con Diana Tejera, che, con i loro mini-concerti acustici , permetteranno ai visitatori e alle visitatrici di rivivere o scoprire tutta la potenza e la forza innovativa e ancora attuale delle canzoni e della musica del cantautore.
Ambasciatori della mostra (i cui orari e le cui date sono consultabili sul sito del museo (www.museodiromaintrastevere.it/it/mostra-evento/rino-gaetano), sono stati, tra gli altri: Riccardo Cocciante , che nel 1981 incise con Gaetano il QConcert , contenente i brani: “A mano a mano”, scritto dallo stesso Cocciante e cantato da Rino Gaetano, “Aida”, con testo di Gaetano, cantato invece da Cocciante e “Ancora insieme”, cantato da entrambi con Giovanni Tommaso del gruppo New Perigeo , Giusy Ferreri, appassionata della musica di Gaetano di cui ha inciso il successo “Ma il cielo è sempre più blu” e il giornalista RAI Vincenzo Mollica.
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