di Federica Marengo venerdì 15 marzo 2024
-Nella 161° giornata di guerra in Medio Oriente, Hamas ha presentato ai mediatori una proposta di cessate il fuoco a Gaza, che prevede una prima fase di rilascio di donne, bambini, anziani e malati israeliani tenuti in ostaggio, in cambio del rilascio di 700/1.000 prigionieri palestinesi.
L”ufficio del premier israeliano Netanyahu in una nota, ha così replicato alla proposta: “Hamas continua ad avanzare richieste irrealistiche. Un aggiornamento su questo tema sarà sottoposto domani al gabinetto di guerra e al gabinetto di sicurezza”.
Poi, Times of israel, riportando una dichiarazione diffusa dall’ufficio del premier, al termine di una riunione del gabinetto di guerra, ha reso noto che “Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha respinto l’ultima proposta avanzata da Hamas per un accordo di tregua e rilascio degli ostaggi perché le richieste restano assurde e ha invece approvato il piano messo a punto dalle Forze di difesa israeliane per l’operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza”, spiegando che “L’Idf è pronto per l’operazione e per evacuare la popolazione da Rafah, e che Israele invierà una delegazione in Qatar per proseguire i colloqui sull’accordo di tregua una volta che il gabinetto di sicurezza avrà discusso la posizione israeliana”.
Tuttavia , una fonte diplomatica USA ha riferito alla Cnn che “gli sforzi di mediazione per un cessate il fuoco a Gaza si stanno muovendo in una direzione positiva ma non sono ancora terminati”. Secondo tale fonte, “l’amministrazione si sentirebbe cautamente ottimista sulla direzione che stanno prendendo i colloqui”.
Tutto ciò, mentre, il presidente USA, Biden, in riferimento all’intervento di ieri del democratico Schumer, fortemente critico nei confronti del premier israeliano Netanyahu, avrebbe elogiato quest’ultimo.
Secondo l’agenzia Reuters, gli Usa avrebbero finalizzato la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla guerra tra Israele e Hamas, (l’atto finale prima di chiedere un voto sul testo), che sosterrebbe gli sforzi internazionali per mediare un cessate il fuoco immediato come parte di un accordo sulla liberazione degli ostaggi.
In un comunicato, proprio il Forum delle famiglie degli ostaggi in Israele ha rivolto un appello al gabinetto di guerra prima che si riunisca per deliberare sulla possibilità di finalizzare un accordo sugli ostaggi, in seguito alla proposta di Hamas, chiedendo di “non rinviare l’accordo e di salvare tutti i 134 figlie e figli che sono stati barbaramente rapiti, esclusivamente perché israeliani”.
Intanto, le milizie di Hamas hanno riferito di una nuova strage di civili che sarebbe avvenuta a Gaza durante la consegna di aiuti ,nella quale sarebbero morte 21 persone, ma il portavoce militare israeliano, dopo alcune indagini sui fatti accaduti ieri nel nord della Striscia, ha dichiarato che “ I palestinesi armati hanno aperto il fuoco mentre i civili di Gaza erano in attesa dell’arrivo del convoglio di aiuto” e che “Appena il convoglio di 31 camion è entrato nella Striscia, i palestinesi armati hanno continuato a sparare quando la folla di residenti di Gaza ha cominciato a saccheggiare i camion. I terroristi di Hamas continuano a danneggiare i civili che cercano cibo e incolpa Israele”.
Proprio riguardo gli aiuti umanitari, a Gaza è arrivata la prima spedizione, attraverso un corridoio marittimo aperto da Cipro ,come riferito all’ Associated Press France dal portavoce dell’Ong responsabile dell’operazione, World Central Kitchen.
Sul fronte del Mar Rosso, dopo il lancio di due missili balistici antinave dalle aree verso il Golfo di Aden e altri due missili verso il Mar Rosso, il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha fatto sapere che “Le forze statunitensi hanno distrutto nove missili antinave e due droni nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi” e che “queste armi rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili e per quelle della marina americana nella regione”.
Il portavoce degli yemeniti filo-iraniani, Nasr Al-Din Amer ha poi reso noto: “Il destino dell’equipaggio del cargo Galaxy Leader, dirottato a novembre dai miliziani Houthi nel Mar Rosso, è ora nelle mani di Hamas. La nave e il suo equipaggio sono nelle mani dei fratelli del movimento di resistenza di Hamas e delle Brigate Al-Qassam”.
Infine , nominato il primo ministro palestinese : l’economista Mohammed Mustafa.
Al riguardo, Washington ha accolto con favore la nomina, invitandolo a realizzare “riforme credibili e radicali di vasta portata, mentre si prepara a formare il suo governo dell’Anp (Autorità nazionale palestinese)”. La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano, Adrienne Watson ha quindi esortato alla formazione di un “gabinetto riformista il più presto possibile”.
Dall’Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani intervistato dal giornalista e conduttore ,Bruno Vespa ,al salone LetExpo di Verona, ha dichiarato: “Anche in Medio Oriente dobbiamo lavorare coi Paesi musulmani moderati, ivi compreso l’Egitto, parte fondamentale per cercare di trovare un accordo per la pace nella Striscia di Gaza. Basta con tutti questi morti, civili israeliani e palestinesi, il popolo italiano vuole la pace, ma si può fare coi mediatori e l’Egitto è fondamentale da questo punto di vista, come anche il Qatar”.
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