di Federica Marengo giovedì 7 marzo 2024
-Nella 732° giornata di guerra in Ucraina, continua a far discutere il raid russo di ieri sulla città di Odessa, mentre era in corso la visita del presidente ucraino Zelensky con l’omologo greco Mitsotakis,
Le esplosioni, infatti, si sono verificate a meno di 200 metri di distanza dalle auto che trasportavano i due leader, causando la morte di 5 persone. Subito dopo, il convoglio greco ha deviato dal percorso, seguendo le istruzioni delle autorità ucraine.
Inoltre, secondo i media greci, durante l’incontro è stato segnalato dall’Aeronautica ucraina anche “un attacco con missili balistici in città, che ha fatto suonare le sirene e attivato la difesa aerea”.
Stamane, il primo ministro greco Mitsotakis, a margine del Congresso del Ppe a Bucarest, commentando quanto accaduto ad Odessa, ha detto: “Noi non siamo intimiditi. Continueremo a restare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario e resteremo uniti in questa determinazione”, mentre, nelle scorse ore, subito dopo il raid, ha dichiarato: “Eravamo al porto di Odessa e il presidente Zelensky e il suo staff ci stavano facendo fare un tour, spiegandoci da un lato l’importanza del porto per le esportazioni ucraine e dall’altro mostrandoci i danni significativi che questa infrastruttura critica ha subito, quando abbiamo sentito delle sirene. Poco dopo, mentre stavamo salendo in macchina, abbiamo sentito una grande esplosione. Non abbiamo fatto in tempo a raggiungere un rifugio. È stata un’esperienza molto intensa. Penso che per noi sia il migliore e più vivido promemoria del fatto che qui è in corso una vera guerra. Ogni giorno”.
Il presidente ucraino Zelensky, invece, intervenuto nella trasmissione di Rai Uno, condotta dal giornalista Bruno Vespa, “Cinque minuti”, riguardo all’attacco missilistico avvenuto ieri a Odessa, ha detto: “E’ difficile dire cosa volessero fare i russi, ma colpire con un missile balistico ,mentre c’è in visita il primo ministro di un altro Stato (il premier greco Mitsotakis) è una atto irragionevole. Lui era molto sorpreso ,io no. Il missile è caduto a circa 300 metri da dove si trovavano”.
Poi, riguardo il rapporto con l’Italia, ha sottolineato: “Ringrazio molto Giorgia Meloni. Abbiamo un rapporto molto forte. I nostri Paesi hanno un ottimo rapporto e molto stabile , c’è il sostegno concreto dal punto di vista umanitario e per il nostro futuro europeo. Sono molto grato al popolo italiano. Ma non può un solo Paese aiutare e sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. Sono importanti gli aiuti di Meloni, Sunak, Macron, Scholz, Biden, del G7, per difendere il diritto internazionale, il rispetto dei diritti umani. Se l’Ucraina cade, la Russia attaccherà i paesi Nato. E se ne attacca anche solo uno, tutti dovranno pagare un prezzo molto alto, inviare militari”.
E ancora, in merito alla situazione sul campo: “Una tregua nella guerra in Ucraina è una sfida molto difficile, porterebbe a un conflitto congelato e sarebbe molto conveniente solo per Putin. Una tregua sarebbe un grande problema per l’Ucraina, per il suo futuro. E il conflitto congelato sarebbe un grande problema anche per tutta l’Europa. Lo abbiamo già visto dopo l’occupazione della Crimea e l’occupazione di una parte della regione di Donetsk. C’è chi dice che bisognerebbe fare una pausa, ma questo porterebbe a un conflitto congelato. Non sarebbe una pausa vera, ma una pausa molto conveniente per Putin a cui serve una pausa, esattamente come accadde nel 2014: una pausa che gli ha permesso di prepararsi per un conflitto più ampio. La Russia vuole invadere la Moldavia. L’Ucraina ha condiviso però le sue informazioni d’intelligence e la Moldavia era pronta al colpo di stato della Russia. Il rischio è stato evitato grazie alla nostra intelligence. Un attacco contro la Moldavia comunque non è impossibile, il Paese è a rischio come il Kazakistan e i Paesi Baltici”.
Infine, riguardo alle presidenziali in Ucraina, rinviate a causa della guerra e , in merito al summit di pace in Svizzera, Zelensky, ha spiegato: “Per votare durante la guerra dovremmo cambiare la legislazione, perché al momento non prevede lo svolgimento delle elezioni. Poi, dobbiamo rispettare i militari che sono nelle trincee e devono anche loro avere il diritto di votare, è una cosa molto importante. Sarebbe disonesto nei loro confronti, non sarebbe giusto se non potessero votare. E come voterebbero i sette milioni di ucraini partiti per l’estero? Servirebbero infrastrutture molto grandi per questo. Noi vogliamo che la guerra finisca il prima possibile, ma vogliamo garanzie per una pace giusta. Organizzeremo un primo summit per la pace in Ucraina in Svizzera, stiamo cercando la data giusta per consentire che il maggior numero di Paesi possibile possa partecipare”.
Secondo il consigliere diplomatico senior ucraino, Ihor Zhovkva, che ha rilasciato un’intervista alla Cnn, citata dal Guardian , “Non si può escludere che l’attacco missilistico russo di ieri a Odessa avesse come obiettivo le delegazioni di Volodymyr Zelensky o del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Era davvero a meno di 500 metri da noi e non si può escludere che fosse diretto alla delegazione del mio presidente o alla delegazione degli ospiti stranieri”.
Tuttavia, da Mosca,il Cremlino ha respinto le accuse, sostenendo che l’obiettivo del raid fosse “una fabbrica di droni”.
Una ferma condanna del raid russo è stata espressa dai vertici UE, a cominciare dalla presidente della Commissione Von der Leyen, che ha scritto su X: “Condanno fermamente il vile attacco contro Odessa da parte della Russia durante la visita di Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis. Nessuno è intimidito da questo nuovo tentativo di terrorismo, certamente non i due leader sul campo né il coraggioso popolo ucraino. Più che mai, siamo al fianco dell’Ucraina” , mentre , stamane, nel suo intervento al Congresso del Ppe a Bucarest, ha sottolineato: “Putin è ricercato per crimini di guerra e dovrà affrontare la giustizia. C’e’ un’Aula di tribunale che lo aspetta all’Aja. Putin non deve vincere la guerra con cui ha tentato di cambiare i confini con la forza”.
Sempre su X, il presidente del Consiglio UE, Michel ha scritto: “L’attacco a Odessa durante la visita del Presidente Zelensky e del primo ministro Mitsotakis è un altro segno delle tattiche codarde della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Ciò è riprovevole e addirittura al di sotto delle regole del Cremlino. Il pieno sostegno dell’Ue all’Ucraina e al suo popolo coraggioso non vacillerà”.
Intanto, a Mosca, il presidente russo, Putin, rivolgendosi alla platea di giovani riuniti a Sochi per il Festival Mondiale della Gioventù, ha dichiarato: “Sono sicuro che prima o poi la riunificazione di russi e ucraini, almeno a livello spirituale, avverrà e questo è inevitabile. Per tale riunificazione, è necessario sradicare ciò che interferisce con questo, e le manifestazioni più disgustose del nazionalismo interferiscono con questo. Questo è un veleno che avvelena la vita di molti popoli, anche oggi in Ucraina. Lo stesso Donbass si è rivolto alla Russia e si aspettava protezione, non da qualche parte a migliaia di chilometri dai suoi confini nazionali, ma proprio accanto a sé , sotto il suo naso. La gente si è rivolta a noi e aspettava questo aiuto”.
Poi, riguardo al raid ucraino sulla città di Belgorod, ha aggiunto: “Il recente attacco ucraino alla città di Belgorod è un crimine di guerra. Bombardare siti civili, lanciare un sistema di razzi multipli sulle piazze, sui civili è , letteralmente, un crimine di guerra. Questo è il modo in cui tratteremo quello che è successo. E non lasceremo impuniti coloro che lo hanno fatto”.
Nel frattempo, mentre il Dipartimento di Stato USA ha pubblicato il protocollo di adesione della Svezia alla Nato, “entrato in vigore il 7 marzo 2024″ e , i media svedesi hanno anticipato che la cerimonia dell’innalzamento della bandiera svedese presso la sede della NATO a Bruxelles si terrà lunedì 11 marzo, il segretario del Consiglio di sicurezza russo ,Nikolai Patrushev, durante riunione sulla sicurezza nazionale a Magas, nel Distretto Federale del Caucaso settentrionale, ha affermato che: “L’esercitazione NATO Steadfast Defender 2024 ,iniziata in Europa e, che simula uno scenario militare con la Russia, porta sicuramente ad un’escalation delle tensioni e destabilizza la situazione globale” e che “L’Occidente è realmente coinvolto nel conflitto militare continuando a fornire assistenza militare e tecnico-militare su larga scala. Il presidente Putin nel suo discorso all’Assemblea federale ha parlato della sorte di coloro che hanno inviato i loro contingenti nel nostro Paese e ha avvertito che ora le conseguenze per eventuali intervenuti saranno molto più tragiche, che la Russia dispone di armi in grado di colpire obiettivi nei loro territori “.
In una nota del Ministero degli Esteri russo,poi, si legge che: “La Russia ha convocato l’ambasciatrice statunitense Lynne Tracy per tentativi di interferenza in Russia. La Russia ha denunciato l’ingerenza di Washington negli affari interni e il finanziamento delle ONng “anti-russe”. I tentativi di interferire negli affari interni della Federazione Russa, anche attraverso azioni sovversive e la diffusione di disinformazione nel contesto delle elezioni e delle operazioni militari speciali, saranno repressi con fermezza e decisione”.
Sul campo, nelle ultime ore, le forze russe hanno attaccato le regioni di Zaporizhzhia, Kharkov e Kharkiv.
Il ministero della Difesa russo, invece, ha fatto sapere di aver abbattuto diversi droni ucraini lanciati contro la regione di Belgorod.
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