di Federica Marengo martedì 5 marzo 2024
-Nella 151° giornata di guerra in Medio Oriente, media internazionali come il Guardian hanno riportato la notizia che i colloqui per il cessate il fuoco tra Hamas e i mediatori si sarebbero interrotti a Il Cairo senza alcun risultato, con pochi giorni a disposizione per fermare i combattimenti prima dell’inizio del Ramadan , il10 marzo.
Tuttavia, una fonte egiziana qualificata, ha riferito all’emittente egiziana , Al Qahera ,che “ci sono delle difficoltà ,ma i colloqui su Gaza continuano e domani si terrà un nuovo round tra le parti”.
Più tardi, il capo delle relazioni politiche e internazionali di Hamas, Bassem Naim, in conferenza stampa a Beirut, ha dichiarato: “Se sono seriamente intenzionati a raggiungere un cessate il fuoco prima del Ramadan, è nelle mani degli americani esercitare una pressione sufficiente sugli israeliani. Non permetteremo che la via dei negoziati rimanga aperta indefinitamente, mentre l’aggressione e la carestia organizzata contro il nostro popolo continuano”.
Una delegazione del gruppo di miliziani infatti , ha partecipato al nuovo ciclo di colloqui con i mediatori al Cairo ed è “in attesa di una risposta da Israele”, che non ha inviato la propria delegazione.
Dagli USA, il presidente degli Stati Uniti, Biden ha detto al riguardo: “Sarà molto pericoloso se non ci sarà la tregua a Gaza entro il Ramadan. Non ci sono scuse per Israele per bloccare agli aiuti umanitari a Gaza”, mentre il segretario di Stato, Blinken, incontrando il premier del Qatar, ha ribadito: “Gli Stati Uniti chiedono a Hamas di accettare il cessate il fuoco immediato con Israele.
Inoltre, secondo il Times of Israel, “Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant avrebbe detto all’inviato speciale americano nella regione, Amos Hochstein, che i continui attacchi di Hezbollah contro Israele stanno avvicinando il Paese alla decisione di effettuare un’azione militare in Libano. e sta trascinando le parti in una pericolosa escalation”.
Proprio gli USA, insieme con la Giordania hanno effettuato un nuovo lancio di aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, rimasta isolata dopo essere stata al centro dell’offensiva israeliana nelle prime settimane di guerra. Il comando centrale USA ha riferito che aerei C-130 dell’Aeronautica militare hanno lanciato 36mila e 800 pasti nel nord di Gaza.
A detta delle organizzazioni umanitarie, però, “ il lancio di aiuti per via aerea è una misura costosa che non può sostituire le consegne via terra”. Per questo hanno chiesto “un cessate il fuoco umanitario e l’apertura dei valichi nel nord dell’enclave palestinese”.
Sul fronte del Mar Rosso, il capo delle milizie Houthi ha rivendicato l’attacco missilistico su una nave liberiana MSC.
Intanto, in Italia, sia la Camera che il Senato, hanno approvato in via definitiva le missioni internazionali in Ucraina, a Gaza e nel Mar Rosso, ovvero: le missioni Levante, sul conflitto Hamas-Israele, Eunavfor Aspides, per la sicurezza nel Mar Rosso e Euam Ukraine.
La Camera, stamane, ha autorizzato la missione italiana “Levante” ,che impegna il Governo “a farsi promotore di un’azione diplomatica volta a favorire la consegna del materiale di natura umanitaria anche attraverso la creazione di corridoi marittimi verso porti nella striscia di Gaza”.
Votate all’unanimità tutte le parti delle mozioni presentate che prevedevano il via libera a questa missione. La Camera, inoltre ha autorizzato la missione italiana Aspides nel Mar Rosso. A tal riguardo, le mozioni sono state approvate con 271 sì e 6 no. Passata con 274 sì, la risoluzione del M5S sulle tre nuove missioni internazionali. Nel documento, votato anche dalla Maggioranza, si sottolinea come la missione “Aspides” nel Mar Rosso sia di carattere “difensivo e non offensivo”.
Anche a Palazzo Madama, la risoluzione di Maggioranza è stata votata per parti separate, con le premesse che hanno incassato 95 sì, 2 astenuti e 58 no, mentre gli impegni, 153 sì, 2 astenuti e nessun contrario. Via libera anche alle risoluzioni delle Opposizioni ( Pd, M5s, Az, Iv). Respinta solo la risoluzione di Avs. La risoluzione M5s è passata con 144 sì , 2 astenuti, 7 no, quella del Pd con 123, sì, 3 astenuti e 24 no. Respinto il punto della risoluzione del Pd sul ripristino dei fondi Unrwa per le Ong che operano in Palestina e in Israele.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani , nel suo intervento alla Camera, ha sottolineato: “Sul piano politico-diplomatico, è essenziale raggiungere un cessate il fuoco sostenibile a Gaza. E questo anche per attenuare le tensioni regionali. L’Italia chiede una pausa prolungata e duratura delle ostilità, che porti a un cessate il fuoco sostenibile come richiesto anche dalle Risoluzioni 2712 e 2720 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La strage del pane impone di intensificare gli sforzi per giungere al più presto a un cessate il fuoco. Abbiamo chiesto ad Israele di accertare con rigore la dinamica dei fatti e le responsabilità”.
Il ministro della Difesa, Crosetto ha dichiarato: “Nell’ambito della missione Levante, approvata oggi dal Parlamento, si sta anche esplorando la possibilità di avviare attività di ‘air drop’ per recapitare materiale umanitario nella Striscia di Gaza, nonché l’attivazione dell’iniziativa multinazionale “Maritime Aid to Gaza” volta a prevedere l’apertura di un corridoio marittimo per il trasporto di aiuti umanitari”.
Infine, secondo quanto riportato dalla Bbc, una squadra dell’ONU avrebbe fatto sapere che vi sarebbero “informazioni convincenti” secondo cui gli ostaggi israeliani tenuti a Gaza sono stati sottoposti a violenze sessuali e stupri da parte di Hamas negli attacchi del 7 ottobre.
Tuttavia, Hamas, tramite comunicato, ha “respinto” , “deplorandolo “, il rapporto pubblicato dalle Nazioni Unite in merito, sottolineando: “Le accuse di stupro e violenza sessuale commesse da membri di Hamas durante l’attacco sono false e infondate e il rapporto delle Nazioni Unite non cita alcuna testimonianza delle vittime”.
©Riproduzione riservata