di Federica Marengo mercoledì 28 febbraio 2024
-Nella 724° giornata di guerra in Ucraina, la presidente del Parlamento UE, Von der Leyen ha tenuto un intervento all’Europarlamento, nel quale ha detto: “Negli ultimi anni molte illusioni europee sono andate in frantumi. L’illusione che la pace sia permanente. L’illusione che la prosperità economica possa essere più importante per Putin che distruggere un’Ucraina libera e democratica. L’illusione che l’Europa da sola stesse facendo abbastanza in materia di sicurezza, sia essa economica o militare, convenzionale o informatica. Guardandoci intorno, è chiaro che non c’è più spazio per altre illusioni. Putin ha utilizzato il dividendo della pace per preparare la sua guerra. Di conseguenza, il mondo è pericoloso come lo è stato per generazioni. La brutale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina è giunta al suo terzo anno ed è più radicata e intensa che mai. Per dirla senza mezzi termini, l’Europa deve svegliarsi. E aggiungerei: urgentemente. Perché qui c’è molto in gioco: la nostra libertà e la nostra prosperità. E dobbiamo iniziare a comportarci di conseguenza. È tempo di discutere dell’utilizzo dei profitti inaspettati dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente equipaggiamenti militari per l’Ucraina. Si tratta di un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa per la propria sicurezza. La semplice verità è che non possiamo permetterci il lusso di stare tranquilli. Non abbiamo il controllo sulle elezioni o sulle decisioni in altre parti del mondo. Con o senza il sostegno dei nostri partner, non possiamo permettere che la Russia vinca. Dobbiamo muoverci velocemente. La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non è impossibile. I rischi di una guerra non dovrebbero essere esagerati, ma dovrebbero essere preparati. E tutto ciò inizia con l’urgente necessità di ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri. Così facendo, l’Europa dovrebbe sforzarsi di sviluppare e produrre la prossima generazione di capacità operative vincenti. E per garantire che disponga della quantità sufficiente di materiale e della superiorità tecnologica di cui potremmo aver bisogno in futuro. Ciò significa potenziare la nostra capacità industriale della difesa nei prossimi cinque anni”.
Proprio la proposta avanzata dalla presidente Von der Leyen di usare i profitti dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente equipaggiamenti militari per l’Ucraina”, è stata bocciata dal ministro francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato: “Attualmente non ci sono le basi legali per sequestrare gli asset russi congelati in Occidente, che valgono 200 miliardi di euro. Dobbiamo lavorare ancora e muoverci nel quadro della legge internazionale e dello stato di diritto”.
Nella giornata di ieri, invece, la UE, ma anche la Gran Bretagna e la Nato, hanno respinto l’ipotesi ventilata dal presidente francese Macron di inviare truppe in Ucraina, dopo la conferenza sull’Ucraina tenutasi due giorni fa a Parigi, nella quale, secondo il presidente Macron, i leader occidentali avrebbero discusso della possibilità di inviare truppe in Ucraina, ma che non sarebbe stato raggiunto un consenso.
Al riguardo, il presidente della Duma russa, la Camera bassa, Volodin, ha dichiarato: “Prima di fare certe dichiarazioni, Macron farebbe bene a ricordare come è andata a finire per Napoleone e i suoi soldati”.
Un commento alle dichiarazioni del presidente Macron è stato espresso anche dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, che ha esortato: “Pechino invita tutti i soggetti coinvolti nella crisi ucraina a creare le condizioni per ridurre le tensioni e promuovere un cessate-il-fuoco”.
Intanto, a tal riguardo, i presidenti di 23 Camere parlamentari europee (l’Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Islanda, Lettonia, Lituania, Moldavia, Paesi Bassi, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Spagna e Ucraina) hanno chiesto al presidente repubblicano della Camera USA, Johnson, di approvare il pacchetto da 60 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina, bloccati a causa dell’opposizione, accogliendo con favore il fatto che gli Stati Uniti abbiano “costantemente dimostrato un sostegno trasparente per una vittoria ucraina, e, invitandolo a garantire che “l’Ucraina riceva i finanziamenti necessari per continuare la sua lotta”.
Per l’Italia, il ministro della Difesa, Crosetto, nel corso del Question time alla Camera, ha dichiarato riguardo alle spese militari: “Gli esiti della controffensiva ucraina non ci possono far deflettere dalla coerenza e dalla linea scelta nei contesti Nato e Ue rispetto al sostegno all’Ucraina. Sul campo ,la strada da percorrere è ancora lunga ,ma un passo indietro ora sarebbe un errore strategico e politico e un tradimento delle aspirazioni del popolo ucraino. I programmi europei di sostegno a Kiev prevedono anche un possibile incremento del bilancio europeo per la promozione degli investimenti nell’industria della difesa. L’Italia parteciperà al rafforzamento delle capacità ucraine e della deterrenza anche con lo sviluppo delle loro capacità di produzione. Il bilancio militare italiano è destinato a ridursi ancora quest’anno, allontanando ulteriormente il paese dall’obiettivo Nato di spendere almeno il 2% del prodotto interno lordo (PIL) per la difesa entro il 2028. La spesa per la difesa è scesa costantemente dall’1,59% del PIL nel 2020 all’1,46% nel 2023, e probabilmente scenderà ancora quest’anno; non è una notizia che mi rende felice”.
Il Commissario agli Affari economici Ue, Gentiloni, al suo arrivo ai lavori del G7/G20 a San Paolo, ha assicurato: “Il mio primo messaggio qui a San Paolo sarà quello di ribadire la condanna inequivocabile dell’Ue all’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Resteremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. La settimana scorsa, due anni dopo lo scoppio della guerra brutale e illegale di Putin, il suo ministro degli Esteri era in Brasile a fare quello che sa fare meglio: diffondere bugie e propaganda. Quindi ora sottolineerò che è l’aggressione della Russia che, oltre a causare orrende sofferenze in Ucraina, sta danneggiando l’economia globale e ferendo le popolazioni più vulnerabili del mondo”.
Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky è volato in Albania, dove è arrivato ieri sera, per una conferenza sulla sicurezza e per incontrare diversi leader di tutta la regione nel corso del “Vertice Ucraina-Europa sudorientale”.
Il premier albanese ,Rama è stato insignito dell’onorificenza dell’Ordine del Principe Yaroslav il Saggio, firmato e proposto dallo stesso presidente dell’Ucraina Zelensky ,che gli ha consegnato il riconoscimento, al termine dei loro colloqui a Tirana.
L’onorificenza è stata concessa a Rama “per il personale contributo nel rafforzamento della cooperazione interstatale, il sostegno alla sovranità statale e integrità territoriale d’Ucraina e la promozione dello Stato Ucraino nel mondo”. Al termine della cerimonia di conferimento, Rama e Zelensky hanno firmato il Trattato di amicizia e cooperazione fra i due paesi.
Il presidente Zelensky, in merito al colloquio con l’omologo albanese, ha poi fatto sapere su X: “Con il premier albanese Edi Rama abbiamo discusso delle esigenze di difesa dell’Ucraina e della potenziale produzione congiunta di armi”.
Alla fine del summit “Ucraina-Europa sudorientale” è stata poi adottata una dichiarazione finale nella quale si rivolge un appello alla comunità internazionale ad aumentare sostanzialmente il sostegno all’Ucraina nella sua lotta per la libertà, l’indipendenza e l’integrità territoriale e ,in cui si sottolinea: “Nel ritenere che l’aggressione militare russa in Ucraina rimane la maggiore minaccia per la sicurezza europea e la pace internazionale, i leader dei paesi dell’Europa sudorientale hanno sostenuto in pieno la Formula del Piano di pace proposta da Zelensky, confermando la loro partecipazione al prossimo vertice di pace in Svizzera promosso dalle autorità ucraine”.
Nel frattempo, mentre, secondo il Financial Times, che cita alcuni documenti classificati di cui ha preso visione, in un eventuale fase iniziale di un conflitto, la Russia sarebbe pronta a usare armi nucleari tattiche con una grande potenza, la Transnistria, enclave filorussa e separatista ,al confine con la Moldavia e, riconosciuta a livello internazionale come parte di quest’ultima, nel corso di un congresso ha chiesto aiuto a Mosca “contro le pressioni di Chisinau”.
Immediata la replica del Cremlino, che ha fatto sapere: “Proteggere la Transnistria è tra le nostre priorità”, mentre il governo della Moldavia ha definito il congresso della Transnistria “un evento puramente propagandistico” , evidenziando che “le sue decisioni non costituiscano una minaccia di escalation”.
Per il premier polacco Donald Tusk: “Le tensioni in Transnistria sono pericolose per la regione”.
Sempre il portavoce del Cremlino, Peskov, poi, in riferimento a quanto affermato dall’ambasciatore lituano in Svezia, Linas Linkevicius, che aveva minacciato di “neutralizzare Kaliningrad ,se la Russia avesse sfidato la Nato”, ha annunciato che “L’avanzata della Nato verso i confini della Federazione Russa è un motivo per adottare misure aggiuntive per garantire la sicurezza”, e che “Kaliningrad è una regione russa, e sarà sempre così”, spiegando che “L’esercito russo ha più volte notato la presenza di forze speciali dei Paesi Nato nei ranghi delle forze armate ucraine tra piloti, segnalatori e artiglieri di armi ad alta precisione. Non si tratta di un segreto. Li abbiamo già incontrati”.
Infine, a detta dell’ambasciata russa a Stoccolma, “il Cremlino prenderà contromisure” di natura politica e tecnico-militare per “ridurre al minimo le minacce alla sicurezza nazionale della Svezia”, dopo l’adesione di quest’ultima alla Nato, grazie al via libera dei Parlamenti turco e ungherese.
A proposito di Turchia, il presidente turco Erdogan , in un video messaggio inviato al vertice Balcani Occidentali-Ucraina in corso a Tirana, in Albania, trasmesso dalla tv di Stato Trt, rievocando i colloqui tra delegazioni russe e ucraine tenutisi nella città sul Bosforo dopo l’invasione della Russia in Ucraina nel 2022 , ha ribadito che “La Turchia è pronta ad ospitare nuovamente negoziati di pace tra delegazioni di Mosca e Kiev. Dovrebbe essere data l’opportunità alla diplomazia e al dialogo per porre fine a questa guerra e arrivare ad un pace giusta e duratura. Dovrebbe essere fatto uno sforzo congiunto per determinare, almeno, i parametri generali della pace. Ankara sostiene ,in linea di principio, il piano di pace in 10 punti del presidente dell’Ucraina (Volodymyr) Zelensky; il rilancio del patto del 2022 che aveva permesso l’esportazione di grano dall’Ucraina tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero resta una delle priorità nell’agenda di Ankara, così come il sostegno della Turchia per la sovranità, l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sicurezza dell’Ucraina. Ankara è anche pronta per contribuire alla ricostruzione del paese”.
In merito al caso Navanly, secondo quanto dichiarato dalla sua portavoce, Kira Yarmysh, la cerimonia funebre dell’oppositore russo del presidente Putin si terrà venerdì 1° marzo alle 14 nella chiesa dell’Icona della Madre di Dio a Maryeno, nel sud-est di Mosca, e sarà sepolto nel cimitero di Borisovskoe, uno dei più antichi della capitale russa.
Questa mattina, la moglie di Navanly è intervenuta alla Plenaria del Parlamento europeo, dove è stata accolta con un lungo applauso e salutata alla fine del suo discorso con una standing ovation.
In Italia, nel corso della presentazione della relazione dell’intelligence, la direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), Elisabetta Belloni, ha reso noto che: “La Russia è l’attore più attivo in campagne ibride a danno dell’Italia e dell’Occidente intero. Nel 2024, 76 Paesi del mondo, pari alla metà della popolazione mondiale, andrà al voto e ci sono rischi di interferenze e condizionamenti dei processi elettorali attraverso la minaccia ibrida”.
Sul campo ucraino, il capo della regione di Kherson, Alexander Prokudin, ha riferito che l’esercito russo ha colpito una nave mercantile a Kherson, e che una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite.
Nella notte , le unità missilistiche antiaeree dell’Aeronautica militare hanno distrutto 10 droni Shahed nelle regioni di Odessa e Mykolaiv.
Quanto al fronte russo, l’agenzia di stato Ria Novosti, ha reso noto che “Le forze armate russe hanno annunciato la presa del piccolo abitato di Stepove , tre chilometri a nord-ovest di Avdiivka, nella regione di Donetsk”.
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