di Federica Marengo lunedì 19 febbraio 2024
-Nella 715° giornata di guerra in Ucraina, i vertici delle forze armate di Kiev hanno fatto sapere che, dopo la conquista da parte delle truppe russe, la scorsa settimana, di Avdiivka, nella regione orientale di Donetsk, l’esercito russo sta avanzando nella regione meridionale di Zaporizhzhia e sta lanciando attacchi multipli vicino al villaggio di Robotyne.
Inoltre, il comandante dell’Aeronautica, il tenente generale Mykola Oleschuk, ha reso noto che le forze di aria di Kiev hanno abbattuto due aerei da combattimento russi sul fronte orientale: un caccia Su-35 e un cacciabombardiere Su-34 e quattro droni lanciati in direzione della regione di Kharkiv dalla regione russa di Belgorod.
Intanto, il presidente ucraino Zelensky, si è recato sul fronte orientale a Kupyansk, dove ha visitato il battaglione della 14° brigata meccanizzata, premiando con medaglie i militari ucraini.
Quest’ultimo, nella serata di ieri, nel consueto messaggio alla popolazione ucraina , di ritorno dalla missione a Berlino e a Parigi, dove ha firmato con i rispettivi omologhi, il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron dei patti di sicurezza e preso parte alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha reso noto che: “ L’Ucraina ha già firmato quest’anno accordi di sicurezza con Francia, Germania e Regno Unito. Abbiamo tre accordi. Oggi abbiamo avuto conversazioni con diversi altri Paesi e sono stati concordati molti altri accordi. Al momento, non ci sono garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti: i team stanno lavorando”.
Sul fronte russo, invece, le forze di Mosca hanno confermato di “aver completato la presa di Avdiivka” e di aver “eliminato l’ultima sacca di resistenza ucraina della città”.
Il Presidente russo Putin, invece, in queste ore, ha dichiarato che : “La situazione in Ucraina è una questione di vita o di morte”, ma che “La Russia è pronta al dialogo”, in quanto “se non fosse stato per la posizione dell’Occidente, i combattimenti sarebbero cessati un anno e mezzo fa”.
L’agenzia Bloomberg ha riferito che, nel corso della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, svoltasi nel fine settimana appena trascorso, “I rappresentanti degli Stati membri della NATO hanno discusso in privato della necessità di prepararsi a un possibile attacco russo contro uno di loro, dati i dubbi sul ruolo degli Stati Uniti nella difesa dell’Europa” e che “il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che potrebbe verificarsi, forze fra cinque od otto anni un attacco al territorio della NATO da parte della Russia”.
La stessa preoccupazione sui mancati aiuti degli USA all’Ucraina, sempre secondo Bloomberg, e sempre a margine della Conferenza di Monaco, sarebbe stata espressa anche da alti funzionari della difesa.
Tuttavia, secondo NBC News, che ha citato due funzionari statunitensi, l’amministrazione del presidente americano Biden starebbe lavorando su due fronti: sia per fornire a Kiev una nuova versione del missile balistico ATACMS, con una gittata ancora più lunga della precedente e sia per cercare di sbloccare il finanziamento per la fornitura di armi all’Ucraina.
A Bruxelles, invece, si è tenuto questa mattina il Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri, al quale ha partecipato la moglie di Navalny, l’oppositore russo del presidente Putin, morto prematuramente, in circostanze ancora da accertare, il 16 febbraio ,nella colonia detentiva siberiana nella quale era stato trasferito.
In merito , i collaboratori di Navalny hanno fatto sapere che “le autorità russe hanno negato alla famiglia del dissidente l’accesso alla sua salma per il terzo giorno consecutivo” e , tramite social, il portavoce di quest’ultimo, ha reso noto che “La madre di Alexei e i suoi avvocati sono arrivati all’obitorio lunedì mattina presto , ma non è stato permesso loro di entrare. Uno degli avvocati è stato letteralmente spinto fuori. Quando è stato chiesto al personale se il corpo di Alexei fosse lì, non hanno risposto. L’indagine delle autorità russe sulla morte di Alexei Navalny è stata estesa. Non si sa per quanto tempo andrà avanti. La causa della morte è ancora ‘indeterminata’. Mentono, prendono tempo e non lo nascondono nemmeno”.
Lo stesso portavoce ha poi fatto sapere su X che “gli investigatori russi hanno comunicato alla madre di Alexei Navalny che il suo corpo non sarà restituito alla famiglia per altri 14 giorni, in quanto la salma deve essere sottoposta ad “esami chimici””.
Il Cremlino, che ha confermato la proroga delle indagini, ha respinto le accuse di omicidio mosse dall’Occidente al presidente Putin , tramite il portavoce Peskov, che ha dichiarato: “L’inchiesta sulla morte è ancora in corso e per il momento non ci sono risultati. Non abbiamo competenza in merito all’accesso dei parenti alla salma dell’oppositore di Putin. Non siamo coinvolti in tale questione, questa non è una funzione dell’amministrazione presidenziale. Le dichiarazioni “rozze” da parte dei Paesi occidentali sulla morte di Navalny sono inammissibili, fino a quando i risultati delle indagini non saranno resi pubblici”.
La moglie di Navalny, che a Bruxelles, ha incontrato il presidente del Consiglio UE, Michel, in un videomessaggio pubblicato sui social, accusando il presidente russo Putin di “aver ucciso suo marito”, ha annunciato che “continuerà il lavoro di quest’ultimo” e ha affermato, in maniera indiretta, che “suo marito sarebbe stato ucciso con il Novichok” e che “i russi mentono e nascondono il suo corpo, perché attendono che le tracce del veleno svaniscano” , promettendo poi di “scoprire chi di preciso e in quale preciso modo abbia eseguito il crimine”.
A margine del Consiglio degli Affari Esteri, l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell, ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina e il popolo russo che vuole vivere in libertà e rendere omaggio a Navalny e in memoria di Navalny proponiamo ai ministri di rinominare il nostro regime di sanzioni sui diritti umani con il suo nome e di chiamarlo ‘Regime di sanzioni sui diritti umani Navalny’ così che il suo nome sarà scritto per sempre sul lavoro che l’Unione europea fa in difesa dei diritti umani. Gli Stati membri proporranno sicuramente delle sanzioni contro i responsabili della morte del dissidente russo, Alexei Navalny. Il responsabile è Putin stesso, ma possiamo scendere fino alla struttura istituzionale del sistema penitenziario in Russia. Ma non dimentichiamo chi è il vero responsabile della morte di Navalny”, seguito dalla presidente della Commissione UE, Von der Leyen che ha sottolineato: “Tutto indica che Alexei Navalny è stato ucciso intenzionalmente, a dimostrazione della spietatezza e della perfidia di Putin, per il quale nessuna vita umana conta veramente”.
Riguardo al tema sanzioni e al tredicesimo pacchetto di norme contro la Russia, il governo ungherese,che non ha commentato la notizia della morte di Navanly, tramite il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, presente anch’egli al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, in un post su Facebook, ha fatto sapere che: “L’Unione europea, affetta da psicosi bellica, intende solo obbedire a Washington, ai media liberal e alle Ong varando l’ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia ,certamente del tutto inutile, che serve solo come una soluzione di facciata in concomitanza con il secondo anniversario della guerra in Ucraina”.
Al termine del Consiglio degli Affari Esteri, però, lo stesso ministro degli Esteri ungherese Szijjártó, ha annunciato ai cronisti che: “ L’Ungheria non porrà il veto al tredicesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia. “Durante la sua preparazione è stato possibile eliminare tutti gli elementi che avrebbero danneggiato gli interessi dell’Ungheria, per cui il ricorso al veto non ha più senso”.
La portavoce del ministero tedesco degli Esteri, invece, nel corso di un punto stampa, ha annunciato che il ministero tedesco degli Esteri ha comunicato di aver convocato oggi l’ambasciatore russo in merito alla morte di Alexei Navalny e la repressione delle proteste degli oppositori politici in Russia, evidenziando che: “I procedimenti a sfondo politico contro Alexei Navalny e contro molti altri critici del governo russo” dimostrano la” brutalità con cui il sistema giudiziario russo agisce contro chi la pensa diversamente e i mezzi utilizzati dal presidente Putin per reprimere la libertà di espressione in Russia. Condanniamo tutto questo con la massima fermezza e chiediamo espressamente il rilascio di tutte le persone imprigionate in Russia per motivi politici”, mentre il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, ha reso noto che Berlino ha invitato la Russia a “indagare sulle circostanze della morte di Navalny e a rilasciare la salma alla famiglia”
I ministeri degli Esteri della Lettonia e della Lituania hanno convocato oggi gli incaricati d’affari delle ambasciate della Federazione russa di Riga e Vilnius “per esprimere la propria protesta per la morte di Navalny”, evidenziando la necessità di “fare chiarezza sulle circostanze della morte dell’oppositore russo” ed esprimendo “la speranza che i responsabili della sua morte vengano assicurati alla giustizia” e che “tutte le persone arrestate in Russia nei giorni scorsi per aver reso pubblicamente omaggio a Navalny vengano immediatamente rilasciate”.
Il ministro degli Esteri della Polonia , Radek Sikorski invece, ha lanciato un allarme riguardante l’Ucraina: “La situazione in Ucraina sta diventando drammatica. Avdiivka è già caduta, i russi stanno attaccando in diverse direzioni e forse è quasi già troppo tardi. Ho chiesto ai miei colleghi europei che si prendesse una decisione sulle forniture di munizioni a Kiev. Mi dispiace dover dire che non ci sono stati progressi su questo dossier. Ci sono Paesi che stanno ancora bloccando la creazione di una linea speciale di finanziamento per la difesa dell’Ucraina nel fondo europeo per la Pace”.
Per l’Italia, il Vicepremier e ministro degli Esteri ,Tajani ha dichiarato: “Yulia Navalnaya è una donna che vuole continuare a battersi per difendere la libertà nel suo Paese. La Russia non è Putin e Putin non è la Russia, l’abbiamo trovata determinata. Borrell, a nome di tutti noi, le ha assicurato che continueremo a sostenere il diritto di espressione in Russia, di poter condurre battaglie politiche e chiederemo la liberazione di tutti i prigionieri politici”.
Proprio in Italia, a Roma, in Campidoglio, si è svolta nella tarda serata di oggi una fiaccolata bipartisan,che ha riunito cioè tutti i partiti dell’arco parlamentare, promossa dal leader di Azione Calenda, in ricordo di Navanly.
Tuttavia, la vigilia della manifestazione è stata caratterizzata dalle polemiche nei confronti della Lega e del suo segretario, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini da parte del segretario di +Europa, Magi , per via del passato orientamento filorusso e pro Putin del Carroccio, presente al Campidoglio con il capogruppo al Senato, Romeo, accolto al suo arrivo da una breve contestazione.
Il segretario di +Europa, Magi, infatti, rivolgendosi a Salvini, ha sottolineato: “Caro Salvini, non puoi fare tutte le parti in commedia. Ricordo benissimo quando definivi l’arresto di Navalny una ‘montatura mediatica’, che era un leader solo del ‘3%’. La fiaccolata per Navalny , non può trasformarsi nel festival dell’ipocrisia delle anime belle della Lega”.
Soddisfatto , invece, per l’esito dell’iniziativa, il leader di Azione, Calenda, che ha detto: “Sono contento che tutte le forze politiche siano qui. Non è una cosa comune per l`Italia. È un segnale importante di solidarietà per chi muore per la libertà. I dissidenti russi combattono per la libertà che è un valore universale e non è limitato al Paese per cui si combatte. Noi siamo qui per questa ragione. Il 24 febbraio prossimo sarò in Ucraina nell’anniversario dell’invasione russa”.
Dagli USA, il presidente Biden ha fatto sapere che “Gli Stati Uniti stanno considerando ulteriori sanzioni contro la Russia per la morte di Alexei Navalny”, spiegando in merito agli aiuti a Kiev ancora bloccati al Congresso dai repubblicani che: “Sono pronto a incontrare lo speaker della Camera Mike Johnson ,se ha qualcosa da dire. I Repubblicani, stanno commettendo un grosso errore, bloccando i nuovi aiuti militari all’Ucraina. Il modo in cui ignorano la minaccia della Russia, il modo in cui ignorano la Nato, il modo in cui ignorano i nostri obblighi è scioccante. Non ho mai visto una cosa del genere”.
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