di Federica Marengo lunedì 12 febbraio 2023
-Nella 129° giornata di guerra in Medio Oriente, l’esercito israeliano ha liberato a Rafah due ostaggi israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre. In merito a tale operazione, il premier Netanyhau, che ha assistito all’azione dal centro di comando e ,che ha rivelato di averla approvata pochi giorni fa, nel corso dell’incontro con i soldati che hanno liberato i due ostaggi , ha dichiarato: “E’ Una delle operazioni di salvataggio di maggior successo nella storia di Israele. Avete eliminato i rapitori, i terroristi e siete tornati in Israele senza essere colpiti: operazione perfetta con un’esecuzione perfetta. All’1:40 del mattino vi ho sentito dire ‘gli ostaggi sono nelle nostre mani'”.
Su X, invece, il premier Netanhyau, subito dopo la liberazione, ha sottolineato: “Solo la pressione militare, porterà alla liberazione di tutti i rapiti”.
Il ministro israeliano della Difesa, Gallant, secondo quanto riportato dal The Times of Israel, annunciando che ci saranno “altre operazioni” del genere, ha evidenziato che : “L’operazione che ha portato al salvataggio di due ostaggi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, rappresenta un “punto di svolta” nella campagna militare contro Hamas. . “Hamas è vulnerabile, Hamas è penetrabile, ed è possibile andare ovunque e fare qualsiasi cosa . Ci sono ancora degli ostaggi e dobbiamo raggiungerli. La maggior parte di questi non saranno liberati in questo modo ma piuttosto, spero, attraverso degli accordi. Ma non sappiamo quante altre volte sarà necessaria” un’operazione simile a quella di Rafah”.
Tuttavia, Hamas ha reso noto che “Nell’operazione sono morte circa 100 persone” e che “Dopo i raid di Tel Aviv hanno perso la vita altri tre ostaggi”.
Intanto, Israele si prepara all’attacco di terra al valico di Rafah, dove a preoccupare è la condizione dei civili.
L ‘Alto commissario Onu per i Diritti umani, Volker Turk, infatti, ha dichiarato: “La prospettiva di una vera offensiva da parte dell’esercito israeliano a Rafah, nell’estremo sud della striscia di Gaza, dove centinaia di migliaia di palestinesi sono rifugiati, è terrificante. Considerando la carneficina che ha avuto luogo finora a Gaza, possiamo immaginare perfettamente cosa accadrà a Rafah”, mentre il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim, ha avvertito che “Chiunque violi il diritto internazionale sarà ritenuto responsabile”.
Sulla scia degli USA e del presidente Biden, “Molto preoccupata” per la situazione dei civili palestinesi a Rafah, anche Londra, il cui ministro degli Esteri, Cameron, ha esortato Israele a “fermarsi e a riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità”.
A proposito di Biden, secondo l’Nbc, quest’ultimo sarebbe “sempre più furibondo con Netanyahu per la campagna militare israeliana a Gaza” e “con i suoi collaboratori, si sarebbe lasciato andare anche a insulti verso il premier israeliano”.
Il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, però, ha smentito.
Inoltre, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale USA, in un punto stampa , ha dichiarato : “Gli Stati Uniti continuano a ribadire di non sostenere “un cessate il fuoco generale a Gaza. Vogliamo che la guerra finisca, ma quello che serve ora è una tregua umanitaria”.
Nel frattempo, il ministro del Commercio estero e della Cooperazione allo sviluppo olandese, Geoffrey Van Leeuwen, ha annunciato che i Paesi Bassi presenteranno ricorso contro la sentenza della Corte d’appello dell’Aja che ha ordinato lo stop delle consegne a Israele di parti per i caccia F-35. In una nota , infatti, si sottolinea che: “Il governo è del parere che la fornitura di componenti americani degli F-35 non sia illegale e che spetti allo Stato definire la propria politica estera. Israele ha bisogno degli aerei F-35 per difendersi dalle minacce provenienti dalla regione, separate da Gaza”.
A Bruxelles, invece, il commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), Lazzarini, nel corso della conferenza stampa con l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrel, ha dichiarato: “L’accusa rivolta all’agenzia è così seria che richiede azioni immediate, che sono state prese: non solo il licenziamento dei dipendenti coinvolti ma l’indagine interna, diretta da New York E chiedo che le autorità israeliane cooperino con l’indagine per fornire le prove alle accuse”.
L’Alto rappresentante Ue Josep Borrel invece, ha sottolineato: “Quelle all’Unrwa sono accuse, e ripeto accuse, e vanno provate”, per poi chiedere al presidente USA, Biden di fermare le armi: “Il presidente Biden ha detto che i morti civili a Gaza sono troppi. Se sono troppi allora forse devi dare a Israele meno armi, è abbastanza logico. Tutti vanno a Tel Aviv e chiedono ‘per piacere, ci sono troppe vittime, uccidete meno civili’, ma Netanyahu non ascolta nessuno. Forse è il caso di smettere di chiedere per piacere e fare qualcosa”.
Riguardo alle ultime richieste di evacuazione dal valico di Rafah, Borrell ha poi domandato sarcasticamente: “E dove, sulla luna?”.
Sul fronte Mar Rosso, da ieri,il contrammiraglio italiano, Francesco Saladino, che ha preso il posto del portoghese Rogerio Martins de Brito, guida l’operazione antipirateria che si estende fino alla Somalia, nata nel 2008.
Obiettivo della missione , per i prossimi sei mesi , garantire la sicurezza delle navi in transito dagli attacchi dei pirati e dai raid degli Houthi, ribelli, sostenuti dall’Iran.
In ambito, politico, domani saranno in discussione alla Camera le mozioni di Maggioranza e delle Opposizioni sul Medio Oriente. Quanto alle Opposizioni, il Pd ha depositato una mozione, a prima firma della segretaria Schlein, in cui sostiene il cessate il fuoco a Gaza e il rilancio dell’azione diplomatica da parte del nostro Paese.
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