di Federica Marengo martedì 23 gennaio 2024
-Nella 688° giornata di guerra in Ucraina sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese.
Bombardata, infatti, dalle forze di Mosca, la città settentrionale di Bakhmut, ma anche la stessa capitale, Kiev e Kharkiv, dove è stato colpito anche un gasdotto a media pressione, causando in totale, secondo quanto riferito dallo stesso Presidente ucraino Zelensky, in un post su Telegram, la morte di 6 persone e il ferimento di altre 73, tra cui, 4 bambini. Le Forze Armate ucraine, poi, hanno confermato di aver abbattuto 21 dei 41 missili lanciati dai russi.
Se Kiev ha accusato la Russia di aver compiuto una rappresaglia per l’attacco ucraino di domenica sul mercato di Donetsk, città occupata dai russi, nel quale sono rimaste uccise 27 persone, dal Cremlino, il portavoce Peskov, ha fatto sapere che: “I bombardamenti russi di oggi su Kiev e Kharkiv non erano diretti su obiettivi civili e “non sono stati rappresaglie” per l’attacco ucraino di domenica”.
Intanto, mentre il ministro degli Esteri russo, Lavrov, a New York da ieri per partecipare alle riunioni del Consiglio di Sicurezza, ha avuto qui un incontro con il suo omologo turco, Hakan Fidan, nel quale, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri russo, le parti hanno discusso il programma dei prossimi contatti bilaterale e questioni come il commercio bilaterale e la cooperazione economica, il Cremlino ha confermato che il Presidente Putin si recherà a breve in Corea del Nord, sebbene non sia ancora stata annunciata la data.
Il segretario generale della Nato ,Stoltenberg, invece, alla vigilia della partenza dell’esercitazione militare, parlando ai cronisti in conferenza stampa, ha dichiarato: “Non vediamo alcuna minaccia diretta o imminente contro alcun alleato della Nato. Certamente monitoriamo da vicino ciò che fa la Russia, abbiamo aumentato la nostra vigilanza, la nostra presenza nella parte orientale dell’Alleanza, ma l’idea è quella di prevenire un attacco. L’esercitazione di questa settimana sarà la più grande degli ultimi decenni per la Nato, con 90mila partecipanti. Facciamo tutto questo per garantire la preparazione alle aggressioni e per eliminare ogni spazio per errori di calcolo o incomprensioni a Mosca sulla nostra preparazione”.
Lo stesso segretario Stoltenberg, insieme con il direttore generale della Support and Procurement Agency Stacy Cummings, ha firmato un accordo per la produzione di munizioni di artiglieria, con il protocollo che prevede l’acquisto di centinaia di migliaia di proiettili da 155 millimetri , per un valore di 1,2 miliardi di dollari, in merito al quale ha spiegato: “Questo dimostra che le strutture della Nato di acquisto congiunto, ben oliate, danno risultati. Dallo scorso luglio, l’agenzia della Nato ha firmato contratti per 10 miliardi di dollari, aumentando così la sicurezza transatlantica. Oggi al Consiglio Atlantico discuteremo come aumentare ulteriormente la produzione. La guerra in Ucraina è diventata una battaglia di munizioni, l’aumento della produzione è cruciale per continuare ad aiutare Kiev ed è quello che stiamo facendo”.
E, a proposito di Nato, il Parlamento turco ha iniziato a discutere un disegno di legge per approvare la richiesta della Svezia di aderire all’Alleanza Atlantica, a lungo bloccata da Ankara e dall’Ungheria.
In Italia, invece, una nota del ministero della Difesa ha fatto sapere che : “Il ministro Crosetto ha partecipato in videoconferenza al contact group per l’Ucraina. Ribadito l’impegno dell’Italia, al fianco dei Paesi Alleati e partner, per sostenere l’Ucraina senza abbandonare il dialogo per il raggiungimento di una pace giusta”.
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