di Federica Marengo sabato 20 gennaio 2024
-La presidente del Consiglio Meloni è volata nella giornata di oggi a Istanbul , in Turchia, per un bilaterale con il Presidente Erdogan. L’incontro è stato però preceduto in mattinata da una visita della premier al bazar della città.
Al centro del bilaterale, iniziato alle 17:00 (ora italiana) tra la premier e il presidente turco Erdogan, a quanto si apprende: il rafforzamento della cooperazione migratoria, che nel 2023 ha portato a una riduzione del 56% dei flussi irregolari lungo il corridoio Italia-Turchia e la volontà di estendere la cooperazione anche alla Libia, con un’intesa che dovrebbe essere siglata dai rispettivi ministri degli Esteri.
Altro tema affrontato nel bilaterale , quello della sicurezza e dello sviluppo del Mediterraneo , con un focus sempre sulla Libia, e del futuro dell’Africa, in vista del prossimo Vertice che si terrà a Roma il 26 gennaio.
Infine la Presidente Meloni e il presidente Erdogan si sono confrontati sulla guerra in Ucraina e in Medio Oriente e sulle relazioni Ue-Turchia dal punto di vista politico, economico e commerciale , in relazione alla recente Comunicazione congiunta della Commissione e dell’Alto Rappresentante Ue.
Da Gubbio, invece, dove i deputati del Pd hanno preso parte a un seminario articolato in una due giorni, organizzato dalla capogruppo alla Camera Braga, la segretaria Schlein, intervenuta in chiusura dell’iniziativa, criticando quanto fatto finora dall’Esecutivo di centrodestra, in merito alle politiche migratorie del Nazareno, ha detto: “Chi nasce e cresce in Italia è italiano. Chiamiamolo Ius soli o con un altro nome. Ma per me il Pd deve sostenere la ampia formula possibile. È con un po’ di emozione che abbiamo vissuto questo momento con la riapertura di questo luogo a una riflessione condivisa e ricucitura delle ferite e fratture che si erano prodotte. Noi ci mettiamo a disposizione per fare questo lavoro e scrivere politiche migratorie e di integrazione che siano degne di questo nome”.
Poi, l’attacco e le accuse al Governo Meloni e la presa di distanza dalle politiche migratorie attuate da precedenti esecutivi a guida Pd (in particolare dall’allora ministro degli Interni del Governo Gentiloni, Minniti): “Il Governo, fin dall’inizio non ha avuto scrupolo di applicare la più bieca demagogia sulle politiche migratorie. La solidarietà non è reato. Meloni non si rammarichi, ma visto che rivendica l’approccio dell’Ue alla questione migratoria come una novità da quando c’è lei, ecco sono 15 anni che l’Europa ha questo approccio… Semmai ci saremmo aspettati qualcosa di più dai suoi amici sovranisti. Mai più finanziamento alla guardia costiera libica. Viola i diritti umani fondamentali. Il decreto Cutro del governo Meloni rende ancora più difficile il lavoro prezioso, che noi continueremo a difendere delle Ong”.
Da qui, i cardini del programma del Pd in materia di immigrazione: riforma dell’accoglienza, leggi sull’immigrazione , con il “superamento della legge Bossi-Fini, definita dalla segretaria dem, “criminogena” e della cittadinanza, in quanto, ha sottolineato Schlein: “La propaganda della destra, nell’ultimo anno, è stata smontata dalla realtà dei fatti”.
Il capogruppo di FdI alla Camera, Foti, però, nelle stesse ore, ha incalzato la segretaria del Pd Schlein, sul silenzio , a suo dire, del Pd rispetto alle manifestazioni anti-Isrsele , violente e antisemite di Vicenza, sottolineando: “Esprimo la solidarietà dei deputati di Fratelli d’Italia al personale della Polizia di Stato, vigliaccamente aggredito e ferito a Vicenza, nel corso di una manifestazione anti israeliana, da parte di alcuni delinquenti che hanno preso parte alla protesta organizzata dai centri sociali. Quanto accaduto è gravissimo e merita la condanna unanime da parte della classe politica tutta. Eppure, ancora Schlein tace mentre è stata prontissima a condannare la commemorazione di Acca Larentia. Schlein è ancora troppo presa nel difendere le ong ed è tornata a rivedere il film Kripton. Dal segretario del Pd, ci aspettiamo parole forti contro quanto accaduto, certo una volta esauriti i consigli per gli spettacoli da vedere al cinema“. (Il riferimento di Foti è a quanto detto dalla segretaria del Pd che avrebbe dichiarato di essere intervenuta solo alla fine della seconda giornata di lavori del partito a Gubbio, perché al cinema).
Intanto, da Bruxelles e dalla Commissione UE, è arrivata una precisazione da parte di un portavoce, rispetto alle dichiarazioni del Vicepresidente Dombrovskis, rilasciate ieri, nel corso di un’intervista televisiva a SkyTg24, dal Forum di Davos, in merito alla Manovra italiana non in linea con le raccomandazioni del Consiglio: “La posizione della Commissione sul bilancio italiano resta invariata. Si è trattato di un errore di traduzione durante un’intervista tv, in cui al vicepresidente è stata posta una domanda specifica sul piano di bilancio italiano per il 2024. L’argomento non è stato sollevato in modo proattivo dal vice presidente. Dombrovskis ha ribadito il parere della Commissione del 21 novembre sul bilancio italiano, in cui si afferma che “il progetto di bilancio dell’Italia non è pienamente in linea con la raccomandazione del Consiglio del 14 luglio 2023 e che la Commissione invita l’Italia a tenersi pronta ad adottare le misure necessarie”.
Il Governo, però, dopo l’intervista al Vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis, ha precisato due punti: 1) l‘Italia non è “pienamente” in linea con le raccomandazioni, e non “non è in linea con le nostre raccomandazioni”, 2) a novembre, la Commissione non ha chiesto all’Italia manovre correttive ,ma ha “invitato il governo a tenersi pronto a intervenire”.
Dal ministero dell’Economia e delle Finanze, invece, hanno sottolineato che “non vi è nulla di nuovo nell’intervento del commissario”, ricordando la risposta data a novembre dal ministro Giorgetti in merito: “Tutto come previsto: nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e Superbonus, andiamo avanti con sano realismo”.
Tuttavia, l’Ufficio parlamentare di bilancio ha invitato il governo ad essere “pronto a usare misure per le raccomandazioni dell’Ue”.
Ma se l’Esecutivo ha smentito l’intenzione di attuare una Manovra correttiva, dalle Opposizioni, il Vicepresidente del M5S, Turco, ha evidenziato: “Preparatevi tutti, perché per il Paese ,già ridotto alla crescita zero , arriverà una manovra correttiva con ulteriori tagli e tasse”.
Dalla Maggioranza, invece, il capogruppo di FI al Senato, Gasparri ha così replicato: “Gli esami non finiscono mai, forse finisce il mandato di Dombrovskis”.
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