di Federica Marengo mercoledì 17 gennaio 2024
-“Von der Leyen, che con me e Bonaccini era stata sui territori pochi giorni dopo l’alluvione e si era presa delle responsabilità e degli impegni a dare delle risposte ,anche dal punto di vista europeo, torna a Forlì. E quelle risposte sono arrivate, particolarmente con questa revisione del Pnrr, che ci consente di investire 1,2 miliardi, tra le altre cose ,sulla difesa idraulica e il ripristino di viabilità e infrastrutture stradale”. Così, la Presidente del Consiglio Meloni , che questa mattina, giunta in Emilia Romagna, ha firmato a Bologna, con il ministro per gli Affari Ue, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto e con il Presidente della Regione Bonaccini l’Accordo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.
Dopo la firma la Premier si è recata a “Marca”, la fiera della marca commerciale e, successivamente, ha incontrato a Forlì la Presidente della Commissione UE Von der Leyen, con cui ha tenuto un colloquio presso il Municipio,seguito da una conferenza stampa congiunta.
Nel suo intervento, la Presidente Meloni ha dichiarato: “Quando siamo state qui l’ultima volta, la Presidente von der Leyen portò la solidarietà europea ma portò anche il suo impegno a non lasciare sole queste terre, a fare quello che la Commissione europea e l’Unione europea avrebbero potuto fare per dare una mano. Il fatto che sia qui oggi, di nuovo, quando noi possiamo presentare i risultati di quell’impegno è secondo me un simbolo di grande serietà, di grande concretezza, per la quale credo davvero che tutti i cittadini di questa Regione, e non solamente di questa Regione, debbano ringraziare la Presidente von der Leyen.Noi abbiamo in questi mesi lavorato molto insieme, abbiamo lavorato in modo molto proficuo, voglio per questo ringraziare anche tutti gli uffici, gli staff, voglio ringraziare Bjoern Seibert, insomma tutte le persone che ci aiutano a fare questo lavoro.E la prima cosa e la più importante che va raccontata è la revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Voi sapete che noi abbiamo avviato una revisione del PNRR, che si diceva non fosse possibile e che invece, non solo era possibile, ma era doverosa, tenuto conto del mutato contesto nel quale ci troviamo a operare. E in quella revisione del PNRR, che libera risorse per 21 miliardi di euro, c’è un impegno molto importante a favore delle zone alluvionate, e quindi ovviamente a partire dall’Emilia Romagna, per un ulteriore miliardo e 200 milioni di euro che si aggiungono alle risorse già stanziate dal Governo. Queste risorse, oltre a garantire la messa in sicurezza delle zone edificate, dei bacini idrografici esposti al rischio idrogeologico, consentiranno di portare anche avanti azioni di risanamento ambientale, mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, garantendo un livello decisamente più elevato di controllo di gestione del rischio di alluvione, ma anche il ripristino, la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, delle strutture sociosanitarie, delle scuole, delle infrastrutture sportive, delle reti energetiche. Con queste risorse noi facciamo ricostruzione, ma facciamo anche una cosa che è altrettanto importante, più importante ancora se vogliamo, che è la prevenzione rispetto a eventuali ulteriori eventi di questa natura.
E inserire questa priorità tra gli obiettivi del PNRR ha un’altra conseguenza che secondo me è molto importante, che è il cronoprogramma.
Voi sapete che la tempistica delle risorse che si spendono con il PNRR è una tempistica molto celere e inserire questi obiettivi nel PNRR ci impone di lavorare con velocità, perché il nostro cronoprogramma sarà un cronoprogramma che prevede l’individuazione di tutti gli interventi puntuali entro il terzo trimestre del 2024, l’aggiudicazione di tutti gli appalti entro il secondo trimestre del 2025 e il completamento del 90% delle opere entro la fine del 2026: vuol dire dover lavorare e lavorare velocemente. Chiaramente questo importante obiettivo si somma al lavoro che il Governo ha già portato avanti. Ursula non me ne vorrà se anche su questo facciamo un veloce riassunto del lavoro che il Governo ha portato avanti fin qui. Con il decreto 61 noi abbiamo stanziato quasi 1 miliardo 800 milioni per la tenuta del sistema produttivo e i livelli occupazionali, con successivo decreto 88 altri 2 miliardi e mezzo per la ricostruzione pubblica, oltre 120 milioni per i primi contributi alla ricostruzione privata, 100 milioni per le imprese, altri 149 milioni si sono aggiunti con un successivo provvedimento. Con il lavoro del Commissario Figliuolo, che pure devo ringraziare, dei 2,5 miliardi stanziati per la ricostruzione pubblica sono già stati messi a disposizione agli enti locali una somma pari a 1 miliardo e 600 milioni. A queste risorse se ne aggiungono altre pari a circa 1 miliardo, già nella disponibilità del Commissario. Sono stati erogati già 100 milioni alle famiglie per il sostegno immediato – il contributo di autosistemazione, 60mila giornate di cassa integrazione, 200 milioni per i lavoratori autonomi, altri 600 sono già nella disponibilità del Commissario. Le risorse delle quali noi parliamo oggi sono risorse aggiuntive rispetto a tutto questo lavoro. Va aggiunto che il sostegno dell’Unione europea non si limita ai fondi previsti nel PNRR, si estende anche ai fondi stanziati a valere sul Fondo europeo di solidarietà – fu il primo tema del quale parlavamo nella nostra precedente visita in Emilia Romagna. Lì c’è un’istanza che è curata dal Dipartimento della Protezione Civile – per la quale va ringraziato il Ministro Musumeci – con il contributo ovviamente della Regione Emilia Romagna, che potrebbe portare un contributo aggiuntivo, se non vado errata, di 378 milioni di euro, ma già 95 sono stati molto velocemente anticipati dalla Commissione europea. Quindi un altro impegno importante del quale pure voglio fare stato perché siamo qui per portare risposte concrete. Io non voglio dilungarmi ulteriormente. Chiaramente con la Presidente von der Leyen nell’incontro bilaterale che abbiamo avuto poco fa abbiamo trattato anche molte altre materie che sono tutte le materie proprie che ci vedono collaborare a partire dal prossimo Consiglio europeo, un Consiglio europeo molto importante nel quale si torna a discutere della revisione del bilancio pluriennale, della revisione mid-term e ci sono questioni importanti che vanno dalla necessità di garantire sostegno all’Ucraina fino alle risorse per la migrazione. La migrazione, e l’approccio italiano di lavorare sulla dimensione esterna piuttosto che pensare di risolvere il problema quando arriva in Europa, è una delle questioni sulle quali io e la Presidente della Commissione europea abbiamo molto lavorato insieme in questi mesi, la voglio ringraziare anche per questo. E la voglio ringraziare – e chiudo davvero – per partecipare il prossimo 28 di gennaio alla Conferenza Italia-Africa che, come sapete, noi celebriamo a Roma e vedrà la partecipazione di diversi Capi di Stato e di Governo africani per continuare a parlare dell’approccio europeo, dell’approccio italiano con il Piano Mattei, confrontandoci con questi Paesi con un approccio nuovo, non predatorio, sicuramente un approccio da pari a pari che con queste Nazioni sa di poter costruire cose importanti in lungo periodo.
Ursula von der Leyen questo lo ha capito molto prima di altri e la voglio ringraziare per la sua presenza e per il contributo che porterà”.
La Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, invece ha sottolineato: “La cooperazione è stata eccellente, la revisione del Pnrr ha avuto successo e dedichiamo 1,2 miliardi di quei fondi a questa regione. Vogliamo aiutarvi a rimettervi in piedi, a essere più resilienti, a migliorare la prevenzione; lo stiamo facendo e lo faremo ancora di più, perché oltre al Pnrr c’è il Fondo europeo per l’agricoltura, da cui abbiamo messo a disposizione 60 milioni di euro per l’emergenza. Quando sono venuta qui a maggio, vi ho detto che dovevate rimanere forti e che l’Europa sarebbe stata a fianco a voi. Adesso voglio dirvi che continueremo a stare al vostro fianco per tutto il tempo necessario alla vostra ripresa. Tin bota, l’Europa rimane con voi!” .
Presente anche il sindaco di Forlì, Gianluca Zattini, che ha commentato: “I lavori stanno procedendo, il ripristino pubblico è a buon punto. La venuta a Forlì di Ursula von der Leyen e Meloni dà il segno della vicinanza e dell’attenzione che la Romagna riscuote nelle istituzioni. Non sono venuti a fare un passerella, ma a portare la concretezza di 1,2 miliardi”, mentre il Commissario alla Ricostruzione, anch’egli presente, il generale Figliuolo, si è detto “certo che riusciremo a dare a queste terre alluvionate un volto ancora migliore rispetto a quello che avevano”, evidenziando “l’ onere di essere stato chiamato a fare il commissario per la ricostruzione post alluvione di questa area così colpita, vedendo questa sinergia, non solo a livello nazionale ma anche locale ma anche la vicinanza della presidente della Commissione europea, che rappresenta l’Ue, così come avvenuto nei tempi bui del Covid”.
Nel frattempo, a Roma, mentre la Commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera alla norma che regola le intercettazioni, escludendo dalla pubblicazione le persone terze non indagate, il Guardasigilli Nordio ha tenuto le sue Comunicazioni alla Camera nelle quali ha toccato vari temi ,a partire proprio da tale norma, in merito al quale ha spiegato: “Sulle intercettazioni siamo intervenuti al minimo sindacale, sulla tutela del terzo. Mi pare sia una norma minima di civiltà. Si tratta di uno “strumento indispensabile” per le indagini su reati gravi, evidenzia il ministro, ma se ne fa “un uso eccessivo, sproporzionato nel numero e nei costi rispetto ai risultati, e la loro spesa sfugge al controllo”.
Poi, sull’abolizione dell’abuso d’ufficio, il ministro Nordio, ha evidenziato: “L’unica soluzione, per quanto riguarda l’abuso d’ufficio, era eliminarlo. Sul punto, siamo decisi ad andare fino in fondo e spero che ce la faremo. Quanto al rischio che l’abrogazione contrasti con vincoli internazionali e allontani dall’Europa, non vi è nessun contrasto e l’Ue non chiede l’abuso d’ufficio ma di incentivare al massimo la lotta alla corruzione”.
Infine ,sulla riforma costituzionale in materia di separazione delle carriere , il ministro della Giustizia, Nordio ha assicurato: “Il Governo va avanti nella riforma costituzionale in materia di separazione delle carriere tra magistratura giudicante e inquirente. La separazione delle carriere verrà realizzata. Fa parte del nostro programma, è un impegno che abbiamo preso con gli elettori, non è negoziabile. Quando come in che modo, sarà il Parlamento a deciderlo, ma non andremo alle calende greche. Nel 1988 c’è stata una serie di osservazioni di giuristi e magistrati, secondo i quali conferire questi poteri immensi al pubblico ministero come capo della polizia giudiziaria mantenendo i poteri che ha, senza essere controllato, è un pericolo. E infatti abbiamo visto dove siamo arrivati”.
Quanto alle politiche industriali, altro dossier chiuso dal Governo , quello di Tim , che ha comunicato di aver ricevuto dall’Esecutivo l’assenso alla vendita a Kkr di Netco, la società della rete, in relazione alla normativa sul Golden Power.
Il Consiglio dei Ministri, svoltosi ieri, infatti, ha autorizzato il provvedimento esercitando i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni , facendo propri gli impegni presentati nel corso del procedimento, impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione.
In merito, l’Esecutivo ha dichiarato in una nota diffusa da Palazzo Chigi: “Il via libera con prescrizioni da parte del Governo italiano alla vendita della rete TIM al fondo infrastrutturale statunitense KKR rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo (società che detiene sostanzialmente tutte le infrastrutture di rete fissa di TIM), a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione. Si prevede un ruolo del Governo nella definizione delle scelte strategiche, vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete e dei relativi asset. La delibera del Consiglio dei ministri recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio. Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate”.
In ambito, sanitario, invece, rispondendo a un’interrogazione durante il Question time alla Camera, il ministro della Sanità Schillaci ha annunciato: “Ho deciso, con un emendamento che sarà proposto in conversione al decreto Milleproroghe, di mettere a disposizione del Fondo straordinario contro i disturbi alimentari un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2024, pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni”, spiegando: “Resta fermo che con l’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore tariffario sarà garantita finalmente la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l’erogazione delle prestazioni per tutti i pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare. Che rende di fatto non più necessario un qualsivoglia Fondo straordinario a carattere temporaneo che finora è stato sperimentato. A oggi dalle relazioni intermedie presentate si evince che le Regioni e le Province autonome hanno impegnato il 59% del finanziamento che arriva dal fondo straordinario. E speso solo il 3% del finanziamento complessivo. Tra le misure adottate da Schillaci anche nuove prestazioni ambulatoriali in esenzione , in totale 32 , per le persone affette da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. “Nello specifico, gli assistiti affetti da anoressia e bulimia possono accedere a 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio della malattia”.
Tutto ciò, mentre dal Parlamento UE è arrivato il via libera alla posizione negoziale sul Patto di Stabilità e Crescita con 431 voti favorevoli, 172 contrari e 4 astenuti . Prossima tappa, quindi, l’inizio dei triloghi, ovvero i negoziati, che partiranno oggi stesso a Strasburgo, tra Eurocamera e Consiglio Ue, con la mediazione della Commissione, per arrivare ad un testo che sintetizzi l’intesa dello scorso dicembre tra i 27 Paesi membri e il testo approvato oggi a Strasburgo.
ll Commissario europeo agli Affari economici Gentiloni ha commentato: “Con l’avvicinarsi delle elezioni europee e la disattivazione della clausola di salvaguardia, è importante e urgente portare a termine questo dossier e fornire chiarezza e prevedibilità alla politica fiscale. Perché tutti noi conosciamo i limiti delle vecchie regole. Non perdiamo di vista l’obiettivo finale: un quadro riformato, che consenta una graduale riduzione del debito, lasciando al contempo spazio ai massicci investimenti pubblici di cui l’Europa ha bisogno. voto del Parlamento Ue è un passo molto importante. Abbiamo bisogno di un’intesa in poche settimane, serve uno spirito di compromesso da parte di tutti. E’ chiaro che la Commissione si augura che l’entrata in vigore sia il più rapida possibile ma sarà una decisione che sarà presa dai diversi governi. Ripeto, non è un momento in cui l’Ue può permettersi di tornare alle vecchie regole o di avere incertezza”.
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