di Federica Marengo giovedì 4 gennaio 2024
-Proseguono gli scontri tra Israele e Hamas nel novantesimo giorno di guerra. Mentre dal Libano sono stati sparati due razzi, uno dei quali ha colpito un edificio civile nella città di Metula e il portavoce del ministero della Sanità ha aggiornato i dati sulle vittime palestinesi, arrivate a 22.438, Nasrallah, il leader di Hezbollah, ha dichiarato: “L’uccisione del numero due di Hamas in Libano, Al Arouri ,è una palese aggressione israeliana”.
In Iran, invece, la Magistratura iraniana ha attribuito a Isis le esplosioni a Kerman, in Iran, che hanno provocato almeno 84 morti. Sempre in merito, successivamente, lo Stato islamico , con un post su Telegram, citato da Al Arabiya online, ha rivendicato la responsabilità e sui social ha invitato a “colpire ovunque ebrei e cristiani”.
Intanto, se l’Egitto ha fatto sapere di aver congelato il suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas nella ripresa dei negoziati sul rilascio degli ostaggi, proprio l’Egitto è tra i quattro attori (l’esercito israeliano, una task force multinazionale e una coalizione di comitati palestinesi locali) cui dovrà essere affidata la futura gestione della Striscia di Gaza, secondo il piano, che a detta della Tv pubblica Kan, sarebbe stato elaborato dal ministro israeliano della Difesa Gallant con i vertici militari e ,che dovrebbe essere discusso stasera dal gabinetto di guerra e poi dal “gabinetto politico-di sicurezza” (una sorta di forum allargato).
Quanto all’azione diplomatica, il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller ha reso noto che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è partito per un nuovo tour in Medio Oriente, comprendente cinque Paesi arabi, Israele e la Cisgiordania, al fine di ottenere un aumento “immediato” degli aiuti a Gaza.
Inoltre, gli USA e altri 12 Paesi alleati del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto agli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, di fermare i loro attacchi alle navi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, in quanto minaccia alla stabilità regionale, alla libertà di navigazione globale e alle forniture alimentari.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, invece, si è detto “molto preoccupato” per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza.
Nel frattempo , in Italia, nel corso della conferenza stampa di fine anno della Presidente del Consiglio Meloni, organizzata dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dalla stampa parlamentare ,tenutasi stamane alla Camera, dopo i due rinvii dovuti a motivi di salute, quest’ultima ha annunciato la nomina del Generale Pasquale Angelosanto, già capo del Ros, come Coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, in luogo del prefetto Giuseppe Pecoraro, dimessosi per ragioni personali.
Poi, alla domanda di una cronista in merito al ritorno dell’antisemitismo , ha dichiarato: “Le immagini atroci degli attacchi di Hamas hanno prodotto una recrudescenza dell’antisemitismo, vuol dire che qualcosa covava sotto la cenere, che sono state sottovalutate forme mascherate di antisemitismo. Quando fu votata la Commissione Segre abbiamo presentato degli emendamenti, per citare il diritto di Israele a esistere, ma per motivi politici non è stato fatto, ci siamo astenuti e poi siamo stati accusati noi di antisemitismo”.
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