di Federica Marengo giovedì 4 gennaio 2024
-Nella 669° giornata di guerra in Ucraina sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpita, infatti, dalle forze di Mosca con due raid missilistici la città di Kharkiv, causando danni alle infrastrutture civili.
Inoltre, le truppe russe, nonostante le perdite, stanno intensificando la loro offensiva e sembrano avanzare anche in direzione di Donetsk, dove è stato colpito un asilo e, in particolare, nell’area di Bakhmut, vicino a Bohdanivka e Andriivka. Tali attacchi nel centro e nella parte orientale dell’Ucraina hanno provocato la morte di almeno 5 persone.
Danneggiate anche le regioni meridionali di Kherson, dove un attacco russo ha causato la morte di una persona e il ferimento di 3, e Zaporizhzhia , dove , secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, da due settimane non viene permesso ai propri esperti di accedere alle sale dei reattori delle unità 1, 2 e 6 della centrale nucleare ucraina.
La Direzione principale dell’intelligence ucraina (Hur), poi, ha rivendicato il sabotaggio di un cacciabombardiere russo Su-34, avvenuto nell’aeroporto militare di Shagol a Chelyabinsk, città sul versante orientale degli Urali distante oltre 1600 chilometri dalla linea del fronte.
Nello stesso tempo, la Difesa russa ha fatto sapere di aver abbattuto 10 missili lanciati dalle forze ucraine sulla penisola di Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Proprio in Crimea, il Dipartimento delle comunicazioni strategiche delle forze armate ucraine (StratCom) ha rivendicato nel primo pomeriggio la distruzione di un posto di comando delle truppe russe vicino a Sebastopoli.
Intanto, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba, in un’intervista alla Cnn e al portale ucraino Nv, ha dichiarato che “L’Ucraina crede nel suo “piano A” per quanto riguarda il sostegno militare occidentale e non ha un “piano B” nel caso in cui questo venisse a mancare”, sottolineando che, in caso di vittoria di Trump alle presidenziali del 2024 l’Ucraina potrebbe lavorare anche con quest’ultimo, in quanto “Trump è noto per le sue azioni, direi, ultra-carismatiche, per la sua reputazione e per le sue frasi. Ma chi ha venduto la prima arma americana all’Ucraina? Il Presidente Trump con i Javelin. Chi si è opposto al progetto Nord Stream 2 e ha imposto sanzioni alla famosa ma già dimenticata nave Fortuna che ha posato i tubi di questo gasdotto? È stato Trump. Ecco perché Trump è una persona con cui si può lavorare. Devi solo sapere come lavorare con lui. Ci sono molti sé, ma l’Ucraina non dovrebbe aver paura di nulla, delle elezioni e dei politici attuali o futuri”.
A proposito di USA, il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato: “Fino a quando il Congresso americano non approverà la richiesta di ulteriori finanziamenti del presidente Joe Biden, Washington non sarà in grado di fornire aiuti a Kiev. Allo stesso tempo, l’amministrazione americana farà tutto il possibile per garantire che gli ucraini ricevano le armi necessarie. Le forniture di armi sono costrette a fermarsi. Il presidente ha firmato l’ultimo pacchetto di aiuti per la sicurezza, che avevamo l’autorità di ricostituire. Abbiamo bisogno di un’ulteriore legge per fornire ulteriore assistenza all’Ucraina”.
Nel frattempo, proprio per via dell’intensificarsi dell’offensiva russa sull’Ucraina, il portavoce dell’Alleanza Atlantica, Dylan White ha annunciato su X che “la Nato, aiuterà Kiev ad acquistare fino a mille missili Patriotin modo che gli alleati possano proteggere meglio il loro territorio” e che “il segretario generale della Nato, Stoltenberg, convocherà un consiglio straordinario Nato-Ucraina per il prossimo 10 gennaio, incontro che si terrà a livello di rappresentanti permanenti e che sarà organizzato su richiesta di Kiev”. Già ieri, infatti, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba aveva annunciato l’intenzione di chiedere tale riunione e aveva sottolineato che tra i temi principali da affrontare vi sarebbe stato il rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina.
Su X poi, il Presidente ucraino Zelensky ha fatto sapere: “Ho parlato con Giorgia Meloni per congratularmi con l’Italia per aver assunto la presidenza del G7 e ringraziarla per il suo costante sostegno nel g7 e nel percorso di adesione dell’Ucraina all’Ue. L’ho informata dei recenti attacchi di massa della Russia. Sono grato all’Italia e personalmente a Giorgia per la disponibilità a continuare a rafforzare lo scudo aereo dell’Ucraina. Abbiamo anche discusso della produzione congiunta di difesa e del contributo che l’Ucraina e l’Italia possono dare nel rafforzare non solo le nostre due nazioni ma l’intera Europa e la sicurezza globale”.
Al riguardo, in una nota di Palazzo Chigi, si legge: “La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, la prima con un leader internazionale dall’avvio della presidenza italiana del G7. Esprimendo solidarietà per le vittime dei recenti bombardamenti russi su tutto il territorio ucraino. Il presidente Meloni ha assicurato che il tema dell’aggressione russa all’Ucraina sarà al centro della presidenza italiana del G7 e ha confermato il continuo sostegno in ogni ambito del governo italiano alle autorità ucraine con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura”.
In ultimo, il ministero degli Esteri ucraino ha definito “propaganda” e “provocazione” l’iniziativa filo-russa sulla “rinascita di Mariupol”, organizzata per il 20 gennaio in una sala civica di Modena. Il portavoce Oleh Nikolenko ha dichiarato che “L ‘Ambasciata ucraina a Roma è già stata incaricata di preparare un appello ufficiale“, poiché “ l’Italia sostiene con determinazione la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. E ci aspettiamo una reazione adeguata a questo evento propagandistico”.
Sul fronte russo, invece, il Presidente Putin ha firmato il decreto sulla concessione della cittadinanza agli stranieri (e ai membri delle loro famiglie)che abbiano firmato un contratto per prestare servizio nelle Forze Armate e ai cittadini ucraini nati e residenti in Crimea prima del 18 marzo 2014, data in cui , per l’appunto, la Russia ha dichiarato l’annessione della penisola sul Mar Nero.
Secondo il Wall Street Journal, che citano funzionari USA, “La Russia starebbe pianificando di acquistare missili balistici a corto raggio dall’Iran, per migliorare la capacità di Mosca di colpire le infrastrutture dell’Ucraina. La consegna dei missili iraniani potrebbe avvenire già questa primavera, se l’acquisto dovesse procedere, ma i funzionari non credono che l’accordo sia stato completato. Tuttavia, Mosca avrebbe già iniziato a ricevere lanciamissili e diverse dozzine di missili dalla Corea del Nord”.
Infine, dopo la pausa per il periodo natalizio, gli agricoltori e gli autotrasportatori polacchi hanno bloccato nuovamente un varco alla frontiera con l’Ucraina, interrompendo il traffico merci tra i due Paesi, in segno di protesta contro la concorrenza sleale dei colleghi ucraini che avrebbe ridotto i loro guadagni.
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