di Federica Marengo lunedì 18 dicembre 2023
-Proseguono gli scontri in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Attacchi aerei dell’esercito israeliano si sono registrati nelle ultime 24 ore sul campo profughi di Nuseirat, dove 25 persone sono rimaste uccise e di Jabalia, a Nord della Striscia di Gaza, dove i morti ammontano a circa 90.
Uccisi dall’esercito israeliano, in uno scontro ,anche 3 palestinesi in Cisgiordania, mentre sale a 126 il numero dei soldati israeliani uccisi. L’esercito israeliano ha poi annunciato di aver scoperto a Erez il più grande tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza.
Tuttavia, nella guerra mediorientale sembra aprirsi un altro scenario di crisi: quello del Libano. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, infatti, riferendosi proprio alla situazione di forte tensione con gli Hezbollah in quell’area ha dichiarato che “Se gli sforzi diplomatici non avranno esito, non esiteremo ad attaccare al nord”.
Intanto, nella sede del ministero della Difesa israeliano si è tenuto l’incontro fra il Premier israeliano, Netanyahu ed il Segretario alla Difesa USA, Lloyd Austin. Insieme con Netanyahu una delegazione, composta dal ministro della difesa Yoav Gallant, il capo di stato maggiore gen. Herzi Halevi ed il Consigliere israeliano per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi.
Al termine dell’incontro con il Premier Netanyahu, il segretario alla Difesa Austin, ha dichiarato: “Continueremo a fornire a Israele l’equipaggiamento necessario, inclusi munizioni di importanza cruciale, veicoli tattici e sistemi di difesa aerea. E appoggeremo lo sforzo di Israele di liberare gli ostaggi. Il sostegno americano a Israele è forte e nessuna persona, organizzazione o Stato dovrebbe mettere alla prova la nostra determinazione. Gli Usa continuano a credere nella soluzione a due Stati in Medioriente. Sappiamo quanto sia difficile, soprattutto dopo il 7 ottobre, ma l’instabilità e l’insicurezza continue fanno il gioco di Hamas. Sul futuro di Gaza, Austin ha sottolineato che “israeliani e palestinesi hanno entrambi pagato un prezzo troppo alto per tornare indietro al 6 ottobre. Quindi ho discusso dei percorsi verso un futuro per Gaza dopo Hamas”.
Il ministro della Difesa israeliano Gallant, invece, nel corso della medesima conferenza stampa, ha evidenziato: “Gli Stati Uniti e Israele non sono mai stati così determinati e allineati nei nostri valori, nei nostri interessi e nei nostri obiettivi condivisi. I nostri nemici comuni in tutto il mondo stanno guardando e sanno che una vittoria israeliana è una vittoria del mondo libero guidato dagli Usa”.
A Varsavia, in Polonia, invece, il capo del Mossad David Barnea ha incontrato il direttore della Cia William J. Burns e il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed Al Thani, per discutere della possibilità di rinnovare i negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza.
Nel frattempo, Hamas, il cui Ministero della Sanità ha aggiornato il numero di persone morte nella Striscia dall’inizio della guerra a 19.453 , in serata ha pubblicato un nuovo video di tre ostaggi trattenuti a Gaza, diffuso dai canali della fazione islamica su Telegram e ripresi da Haaretz.
Sempre in serata, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tornerà a votare su una risoluzione presentata dagli Emirati Arabi per una “cessazione urgente e duratura delle ostilità” in Medio Oriente per consentire l’accesso senza ostacoli dell’aiuto umanitario nella Striscia di Gaza”.
A tal proposito, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, nel corso della XVI° Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori, ha detto: “Mi auguro che le Nazioni Unite possano oggi approvare un documento promosso da americani ed Emirati che invita a un cessate il fuoco per favorire l’ingresso di aiuti umanitari. L’Italia se ci sarà questa iniziativa certamente la sosterrà”.
Poi, Tajani ha sottolineato : “L’Italia ha condannato con fermezza l’attacco di Hamas contro vittime inermi che ha ricordato la brutalità nazista dell’Olocausto, ma noi vogliamo anche che la reazione di Israele sia proporzionata, che risparmi la popolazione civile a Gaza”.
In Italia, invece, dopo una maratona notturna, la Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha completato l’esame degli emendamenti alla Legge di Bilancio, per poi tornare a riunirsi per conferire il mandato al relatore , per stabilire gli ordini del giorno e le dichiarazioni di voto.
La conferenza dei capigruppo al Senato ha poi stabilito che la discussione in Aula, in Senato, sulla Legge di Bilancio inizierà mercoledì 20 dicembre, alle 17:00. La votazione è prevista nella mattinata di venerdì 22 dicembre. La Legge di Bilancio verrà quindi subito incardinata alla Camera dove dovrebbe essere approvata in via definitiva fra il 27 e il 30 dicembre.
Via libera , dunque, ai 4 emendamenti presentati dall’Esecutivo su: Pensioni, comprese quelle dei medici (oggi in sciopero, insieme con infermieri e medici veterinari) , enti locali , infrastrutture, tra cui il Ponte sullo Stretto, Sicurezza , incluso il trattamento previdenziale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco , sul disagio abitativo e sullo stanziamento di fondi per gli enti locali ,alla luce delle variazioni intervenute sulle aliquote Irpef.
Via libera della Commissione Bilancio del Senato anche agli emendamenti unitari delle Opposizioni relativi allo stanziamento di 40 milioni di euro per il contrasto alla violenza di genere e di 2 milioni per lo screening di malattie rare e di tumori.
Più nel dettaglio, riguardo alle Pensioni, non vi saranno tagli alle pensioni di vecchiaia di medici, operatori sanitari, dipendenti degli enti locali, ufficiali giudiziari e insegnanti, mentre, ad esclusione del settore della sanità, vengono confermati i tagli a quelle anticipate. Nel settore della sanità, invece, la decurtazione diminuirà man mano che si ritarderà l’anticipo del pensionamento.
Penalizzate le pensioni anticipate, ma con un taglio più graduale per i sanitari ,con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. I dirigenti medici e gli infermieri potranno, se vorranno, rimanere al lavoro fino ai 70 anni.
Niente decurtazioni , per i soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023 e nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio
Sempre nel relativo emendamento si spiega che l’accesso alla pensione anticipata è consentito “se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi”.
Per quanto riguarda medici, infermieri, dipendenti enti locali, insegnanti d’asilo e ufficiali “il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se sono maturati entro il 31 dicembre 2024, 4 mesi se sono maturati entro il 31 dicembre 2025, 5 entro il 31 dicembre 2026, 7 mesi entro il 31 dicembre 2027 e 9 mesi entro il 31 dicembre 2028.
Istituito, poi, per queste categorie di lavoratori e lavoratrici , un fondo dal ministero dell’Economia e delle Finanze di 32 milioni di euro per gli anni 2024 e 2025 e di 42 milioni di euro annui a decorrere dal 2026 da destinare, nell’ambito dei rispettivi provvedimenti del triennio 2022-2024, alla disciplina degli istituti normativi nonché ai trattamenti economici accessori del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, privilegiando quelli finalizzati a valorizzare i servizi di natura operativa di ciascuna amministrazione. Autorizzata anche la spesa ,per gli anni dal 2024 al 2026 di 38.299.275 per la stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare integrativa rispetto a quanto già previsto dalla vigente normativa.
Quanto al contrasto al disagio abitativo, stanziati 100 milioni di euro che verranno utilizzati per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica, mentre una Cabina di Regia sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, istituita al ministero dell’Economia e Finanze, grazie alle indicazioni che verranno elaborate dal programma nazionale supporterà le azioni di contrasto.
Stanziati altri 100 milioni di euro per le Regioni a Statuto ordinario per l’anno 2024 per ovviare ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche degli anni 2022 e 2023 e la riduzione di 250 milioni di euro di somme disponibili per investimenti stabiliti nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021. Alle Regioni a Statuto speciale, invece, sono stati destinati quasi 105,6 milioni di euro a titoli di ristoro per gli effetti finanziari delle misure del primo modulo della riforma fiscale.
Infine, stanziate per finanziare la costruzione del Ponte sullo Stretto risorse per 2,3 miliardi di euro attinte dal Fondo sviluppo e coesione per la programmazione 2021-2027, liberando risorse dal bilancio dello Stato per un analogo ammontare. La norma prevede che l’autorizzazione di spesa per finanziare la realizzazione del Ponte, inizialmente pari a 11,63 miliardi fino al 2032, scenda a 9,312 miliardi. Quindi, i 2,318 miliardi mancanti saranno coperti per 718 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione “sulla quota afferente alle amministrazioni centrali”, mentre i rimanenti 1,6 miliardi arriveranno sempre dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione , ma “dalle risorse indicate per le Regioni Sicilia e Calabria”.
Tuttavia, la giornata è stata anche caratterizzata dal rinnovarsi delle tensioni tra la Presidente del Consiglio Meloni e i leader di alcuni partiti delle Opposizioni, accesesi ieri, dopo l’intervento della Premier e presidente di FdI, a conclusione di Atreju, la quattro giorni di eventi del partito svoltisi a Castel S’Angelo.
Infatti, se la Presidente del Consiglio Meloni ha interpretato il rifiuto da parte della segretaria del Pd Schlein dell’invito a partecipare alla manifestazione di FdI come volontà di sottrarsi al confronto, la segretaria dem ha replicato, dichiarando: “Mentre fa festa ad Atreju , il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show”.
Stamane, poi, la Presidente del Consiglio ha risposto via social alla segretaria dem, che l’ha accusata di “aver aizzato” la platea di Atreju sul tema dell’immigrazione, sottolineando: “Leggo dalle dichiarazioni di Elly Schlein che, nel corso del mio intervento ad Atreju, avrei “alzato la voce per aizzare la platea contro i migranti che salgono sui barconi”. Non so quale discorso abbia ascoltato la leader del Pd, ma credo sia abbastanza chiaro che parlare di lotta ai trafficanti di esseri umani, di difesa dei confini europei, di dare una risposta vera, strutturale e definitiva all’immigrazione clandestina, nulla abbia a che fare con “aizzare platee contro i migranti”. Consentire a migliaia di disperati di affidare le loro speranze a gente senza scrupoli, che mettono a rischio le loro vite, questo sì che è esser contro i migranti. Noi continueremo a lavorare per mettere fine alla tratta di esseri umani e alle morti in mare”.
Critiche alla Premier non sono mancate neppure da parte dei 5S, chiamati in causa ieri da quest’ultima per le misure dal loro Governo introdotte del Superbonus 110% e del Reddito di Cittadinanza e il relativo appesantimento dei conti pubblici generato da esse, che hanno dichiarato: “Ad Atreju sono stati invitati ospiti internazionali come Rama, Sunak, Musk, leader italiani come Renzi, Calenda, Schlein. Solo un leader non è stato invitato, Giuseppe Conte. La Meloni aveva paura di poter essere sbugiardata sul Mes, avendo mostrato dei dati palesemente falsi? Giuseppe Conte sarebbe stato pronto al confronto come ha sempre fatto, ma non è stato invitato. Forse hanno temuto semplicemente questo”.
Stamane, poi, il Presidente dei pentastellati,Conte, ha annunciato nel corso di una conferenza stampa alla Camera ,tornando su quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio nel corso della replica alle sue Comunicazioni alle Camere della scorsa settimana, in vista del Consiglio Europeo, in merito al tema della ratifica del Trattato del nuovo Meccanismo europeo di Stabilità, di aver “consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore e una commissione deputata ad accettare le menzogne denigratorie e la dolosa condotta di Giorgia Meloni che ha offeso l’intero mio gruppo che sulla questione del Mes ha sempre assunto posizioni per quanto sofferte ma chiare, ha danneggiato l’Italia e umilia il Parlamento. Non lo possiamo accettare ed è un precedente che non può essere derubricato come dialettica politica, sventolando un foglio che esso stesso smentisce il dichiarante”.
Il Presidente del M5S Conte, poi, ha aggiunto che ” Sul Mes è stato fatto tutto alla luce del sole con il pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini, dato che ,come Premier. mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e crescita e rivendicando la logica a pacchetto”.
Infine , il Presidente della Repubblica Mattarella, in serata, ha inviato alle Camere il DL relativo all’accordo Italia- Albania per la ratifica.
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