di Federica Marengo mercoledì 13 dicembre 2023
-Mentre proseguono i combattimenti nella Striscia di Gaza, l’Assemblea Onu ha approvato una bozza che chiede il cessate il fuoco a Gaza. Il rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite a New York, Maurizio Massari, quindi, ha spiegato le ragioni per cui l’Italia non ha votato a favore della risoluzione delle Nazioni Unite: “Abbiamo deciso di astenerci perché nella risoluzione mancano ancora molti elementi e, in particolare, una condanna inequivocabile degli attacchi terroristici brutali e indiscriminati di Hamas contro civili innocenti, il 7 ottobre”.
Il Premier israeliano Netanyhau, all’indomani del voto all’Assemblea generale dell’Onu in favore di una tregua a Gaza e delle affermazioni del Presidente USA Biden a un evento elettorale, secondo cui “Israele sta perdendo il sostegno mondiale”, in visita presso una base militare nel sud del Paese, ha dichiarato: “ Israele continuerà la sua guerra contro Hamas nonostante le pressioni internazionali“, riecheggiato dal ministro degli Esteri Eli Cohen,che ha detto: “Israele continuerà la guerra contro Hamas con o senza il sostegno internazionale. Un cessate il fuoco nella fase attuale è un regalo all’organizzazione terroristica Hamas e le consentirà di ritornare e minacciare i residenti di Israele”.
Tuttavia, il consigliere del Presidente Usa Biden nelle prossime ore si recherà a Tel Aviv.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh , dal canto suo ha sottolineato che “Qualsiasi accordo a Gaza senza Hamas è un’illusione. Siamo aperti a discutere qualsiasi idea o iniziativa che possa porre fine all’aggressione e aprire la porta per mettere ordine nella casa palestinese, sia in Cisgiordania sia nella Striscia”.
ll capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini , invece, ha affermato che “Gli abitanti di Gaza stanno esaurendo il tempo e le opzioni mentre la guerra di Israele contro Hamas continua. Affrontano bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto. Gli abitanti di Gaza stanno affrontando il capitolo più buio della loro storia dal 1948, ed è stata una storia dolorosa”. Secondo il ministero della Sanità gestito da Hamas, i morti a Gaza sono arrivati a 18.608.
Sul fronte israeliano, in queste ore 10 soldati sono stati uccisi in un’imboscata di Hamas,portando il numero totale dei militari di Tel Aviv uccisi a 112, mentre sono emersi nuovi dettagli sull’assalto del 7 ottobre. Alcuni soldati israeliani, in servizio di sorveglianza nella base di Nahal Oz, a ridosso della Striscia e presa d’assalto dai miliziani, sarebbero stati uccisi da un gas tossico che ha provocato soffocamento e perdita di coscienza pochi minuti dopo essere stato respirato.
Intanto, in Italia, la Presidente del Consiglio, Meloni , che si è congratulata telefonicamente con il nuovo Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, prima di volare a Bruxelles per il vertice sui Balcani Occidentali e per il Consiglio UE del 14 e del 15 dicembre, all’indomani del passaggio alla Camera, ha tenuto in Senato le sue Comunicazioni sul vertice dei capi di Stato e di governo.
Nella sua conntro-replica alle repliche dei senatori, la Premier ha toccato vari temi dell’agenda UE, a cominciare dalla revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, su cui ha detto: “Io penso che bisogna essere fieri sul lavoro fatto sul Pnrr. Abbiamo risolto alcune criticità dei piani adottati dai precedenti governi; il racconto distorto e distruttivo non fa stato del ruolo dell’Italia. Con pragmatismo e buonsenso abbiamo dimostrato che le cose se fatte bene si possono ottenere. Entro la fine di quest’anno consegneremo tutti gli obiettivi della quinta rata e revisionato il piano. Abbiamo liberato 10 miliardi di euro per il settore energetico e altri 5 miliardi per le infrastrutture. L’Italia ha finalmente una strategia di politica estera e capisco che possa dare fastidio. Abbiamo liberato risorse sul diritto allo studio, sull’Emilia Romagna, abbiamo dato ancora più finanziamenti sulla sanità. Con un piccolo escamotage tecnico arriva il fondo sanitario al massimo di risorse mai avute nel fondo”.
Poi, sulla riforma del Patto di Stabilità e Crescita, non ha escluso alcuna scelta, compreso il veto, mentre tornando sulle dichiarazioni di ieri, riguardo all’ex Premier Draghi e alla foto a bordo del treno per Kiev con il Presidente francese Macron e con il cancelliere tedesco Scholz, ha chiarito: “Quello che dicevo ieri sulla foto, è lungi da essere un attacco a Mario Draghi, tutti sanno quel che penso della fermezza di Draghi sull’Ucraina, di quella maggioranza che tutti ricordano. Quello che cercavo di spiegare è che, proprio perché ho rispetto di quella fermezza, non si risolve il suo lavoro fatto nella foto sul treno con Francia e Germania”.
Quanto alle accuse al Governo da parte delle Opposizioni di attuare politiche di austerità, ha replicato: “Io farò sempre la mia parte per ricordare le politiche disastrose di governi precendenti che noi siamo chiamati a riparare. L’austerità? Non so cosa intenda, noi abbiamo smesso di buttare i soldi degli italiani dalla finestra con spese come quelle per “superbonus” e “banchi a rotelle. Non è austerità ma serietà ed è il motivo per cui gli italiani hanno chiesto a noi di governare e a voi di fare un passo indietro”.
Ancora sulla ratifica del Trattato del nuovo Meccanismo Europeo di Stabilità, ha evidenziato: “Il governo Conte alla chetichella ha dato l’assenso al Mes”. Lo ha detto Meloni mostrando alle opposizioni il fax inviato all’allora rappresentante Massari da Luigi Di Maio in cui lo autorizzava a siglare il Mes. E questo, ha aggiunto, è successo “il giorno dopo le dimissioni del governo Conte, quando era in carica solo per gli affari correnti. Capisco la vostra difficoltà e il vostro imbarazzo, ma dalla storia non si esce.
Questo foglio dimostra la scarsa serietà di un governo che prima di fare gli scatoloni lasciava questo pacco al governo successivo”.
Infine, sul Medio Oriente e l’accusa delle Opposizioni di aver trasferito armi a Israele, la Premier ha replicato: “Noi non stiamo trasferendo armi a Israele. Oppure vi riferite alle armi che il Governo Conte ha venduto ad Israele, visto che il governo Conte è stato quello che ha venduto più armi di tutti a Israele”, ha poi detto Giorgia Meloni intervenendo in sede di replica in Senato”.
Dopo il dibattito, si è proceduto con le dichiarazioni di voto e la votazione sulle risoluzioni.
Il Senato ha approvato quindi, con 106 voti a favore, 61 contrari e 13 astenuti , la risoluzione di Maggioranza sulle comunicazioni della Presidente del Consiglio. Approvate anche le parti delle risoluzioni riformulate presentate da Pd, Italia viva e Azione sulle quali il Governo ha espresso parere positivo. Respinte , invece, quelle di M5S-Gruppo Misto e AVS.
Critiche le Opposizioni, in particolare sulla ratifica del Trattato del nuovo Mes, con il responsabile economico del Pd, Misiani, che ha detto: “Il governo si è illuso di poter utilizzare la mancata ratifica del trattato MES come merce di scambio per il patto di stabilità, ma così facendo ha messo l’Italia in un vicolo cieco. La pantomima sul MES ha indebolito la credibilità del nostro Paese. Nel frattempo, il trattato è stato approvato da 26 Paesi su 27. Governi di destra e di sinistra, Paesi grandi e piccoli. Manca solo l’Italia. Capisco, è complicato rimangiarsi anni e anni di slogan, di post sui social, di propaganda. Ma lo avete fatto per tante altre cose, dai migranti alle pensioni. Lo dovrete fare anche sul MES”.
Sulla stessa linea, la Vicepresidente dei senatori M5S, Maiorino, che ha sottolineato: “Sul Mes, Presidente del Consiglio, lei continua a fare scaricabarile. Il Mes lo ha introdotto lei, con il Governo di cui faceva parte nel 2011, e ora se non lo vuole ratificare non lo faccia, si assuma le sue responsabilità. La verità è che ,in cambio della ratifica del Mes , non ha ottenuto nulla sul Patto di stabilità”.
“Terrorizzato” per il futuro dell’Italia in Europa, si è detto il senatore e leader di Italia Viva ,Renzi, secondo cui “l’Italia sta sparendo politicamente”.
In serata, poi, il Governo ha concluso gli emendamenti alla Manovra, con lo stop alla proroga del Superbonus al 31 dicembre 2023, ma con l’ipotesi di introdurre una soglia Sal flessibile (o straordinaria) che copra tutti i lavori dei condomini degli ultimi mesi dell’anno.
Riguardo al dossier immigrazione, invece, alla vigilia della ratifica da parte del Parlamento albanese del protocollo sull’accoglienza tra Italia e Albania, la Corte Costituzionale di Tirana ha accolto due ricorsi presentati dall’opposizione del Partito democratico albanese e ha sospeso le procedure di ratifica in Parlamento dell’accordo. La Corte costituzionale, quindi, dopo aver accolto i ricorsi, si riunirà per prendere una decisione il 18 gennaio alle 10.
Il 6 dicembre scorso, 30 deputati albanesi hanno presentato alla Corte Costituzionale un ricorso per verificare la costituzionalità del Protocollo, lamentando anche il mancato rispetto della procedura di negoziazione e firma. L’accordo, a loro dire, avrebbe richiesto l’autorizzazione del Presidente, poiché tocca questioni di territorio e di diritti fondamentali, ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione.
Immediato, il commento di alcuni leder delle Opposizioni di AVS e +Europa ,che hanno parlato di “schiaffo al Governo Meloni”, mentre dalla Maggioranza si evidenzia che “la sospensione dell’accordo è un atto dovuto, visto il ricorso presentato da parlamentari albanesi” e che “non si tratta di una bocciatura”.
Sempre quest’oggi, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, in una lettera ai leader del Consiglio Europeo sull’operato di Bruxelles in tema di immigrazione, in un passaggio, ha sottolineato: “Negli ultimi mesi abbiamo assistito a importanti iniziative promosse dagli Stati membri, come l’accordo operativo tra Italia e Albania. E’ un esempio di pensiero fuori dagli schemi, basato su un’equa condivisione delle responsabilità con i Paesi terzi, in linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale e dell’Ue. Dovremmo lavorare insieme per mantenere lo slancio creato dalla Conferenza internazionale sullo sviluppo e la migrazione di luglio e portare avanti questo lavoro attraverso il processo di Roma, esplorando diverse forme di cooperazione con i Paesi partner sulla base del reciproco interesse”.
Al riguardo, il capo delegazione di Fratelli d’Italia- Ecr al Parlamento europeo, Fidanza, ha dichiarato: “La lettera inviata da Ursula Von der Leyen ai leader del Consiglio europeo conferma la serietà della linea Meloni sull’immigrazione e la sua capacità di fare breccia anche presso le istituzioni europee. Significativo il pubblico riconoscimento della validità dell’accordo Italia-Albania, definito come ‘importante iniziativa’ nonché esempio di pensiero fuori dagli schemi, basato su un’equa condivisione delle responsabilità con i Paesi terzi in linea con gli obblighi previsti dal diritto dell’Ue e internazionale. A ciò si aggiunge la rivendicazione e il rinnovato impegno nell’attuazione del memorandum Ue-Tunisia, che finalmente sta portando a una cospicua riduzione delle partenze. La lettera di Von der Leyen inoltre richiama quattro aree di intervento prioritarie: rafforzamento delle frontiere esterne, lotta al traffico dei migranti, rimpatri effettivi e partnership con i Paesi terzi. Persino il più ottuso dei nostri oppositori non potrà che riconoscere che queste sono esattamente le priorità del governo Meloni. Siamo lieti che l’azione di convincimento condotta dal nostro premier stia trovando ascolto come mai prima d’ora era avvenuto quando le proposte italiane erano vaghe e rinunciatarie. Ci auguriamo che vengano intensificati ulteriormente gli sforzi per concretizzare al meglio queste priorità”.
©Riproduzione riservata