di Federica Marengo giovedì 7 dicembre 2023
-Nella 641° giornata di guerra in Ucraina, poche ore dopo l’appello del Presidente USA Biden al Congresso ad approvare lo stanziamento di fondi per l’Ucraina, oltre che per Israele e gli aiuti umanitari a Gaza, i senatori repubblicani e il senatore indipendente Bernie Sanders hanno bloccato l’avanzamento di una legge straordinaria che avrebbe stanziato circa 111 milioni di dollari, proprio in sostegno a Kiev. A favore dell’esame della legge in via d’urgenza hanno votato infatti 51, contro 49, su sessanta voti necessari.
Dura , la reazione del Presidente USA Biden, che ha parlato di “schiaffo”, lanciando un monito al Congresso: “Se gli aiuti americani all’Ucraina non arriveranno entro i prossimi giorni sarà un regalo di Natale a Vladimir Putin e una minaccia per la sicurezza di Stati Uniti ed Europa”.
Nello stesso giorno, è stato approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 175 milioni di dollari, in merito al quale, il segretario di Stato USA, Blinken , ha sottolineato: “Se il Congresso non approva la richiesta del presidente Biden di ulteriore sostegno alla sicurezza nazionale, questo sarà uno degli ultimi pacchetti di assistenza in materia di sicurezza che saremo in grado di fornire all’Ucraina”.
Intanto, secondo l’agenzia Reuters, le autorità ucraine avrebbero chiesto a Washington nuove armi, tra cui i sistemi di difesa missilistica THAAD, gli aerei F-18 Hornet, gli elicotteri Apache e Black Hawk, nonché gli aerei da trasporto militare C-17 e C-130.
A tal riguardo, come confermato da una nota del Pentagono, il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin ha incontrato oggi il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov per “riaffermare il continuo sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina”, illustrando le attività in corso al Dipartimento per soddisfare le esigenze urgenti dell’Ucraina, anche attraverso la fornitura di capacità di difesa aerea, artiglieria e anti-corazza” come parte del nuovo pacchetto di aiuti.
Proprio oggi, il ministero della Difesa ucraino ha lanciato un appello ai partner internazionali per un maggiore sostegno nella difesa aerea, in vista del grande freddo invernale. Il rappresentante della direzione principale dell’intelligence presso il ministero della Difesa ucraino, Andrii Yusov, infatti, ha dichiarato al canale United News: “La Russia mantiene alcune capacità per produrre vari tipi di armi. Si tratta di una sfida seria per le forze di sicurezza e difesa dell’Ucraina e per la coalizione filo-ucraina. Abbiamo bisogno di più sostegno. La parte più dura dell’inverno è alle porte. Ciò significa la necessità di rafforzare i sistemi di difesa aerea dell’Ucraina. Attualmente, le scorte missilistiche russe sono molto più basse rispetto allo scorso anno e all’inizio dell’invasione. La minaccia di attacchi nemici alle infrastrutture civili ed energetiche ucraine persiste”.
Il Presidente ucraino, Zelensky, invece, intervenendo alla Conferenza delle industrie della Difesa ucraino-americane, ha esortato: “Tutte le società di difesa americane a cooperare con l’Ucraina. Sono fiducioso che insieme potremo creare un nuovo e potente arsenale della libertà che sarà un assistente affidabile per tutte le nazioni libere del mondo. Un arsenale che, per il semplice fatto della sua esistenza, potrà garantire ai nostri figli ,i bambini dell’Europa, i bambini dell’America, i bambini del mondo intero , che nessun proiettile russo distruggerà mai più la nostra vita pacifica. Possiamo fare molto di più insieme di quanto ciascuno di noi possa fare da solo! Quindi continuiamo a lavorare insieme. Per amore del maggior potere della libertà. La nostra squadra è a Washington e presenterà prospettive e opportunità concrete”, seguito dal segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell’Ucraina, Danilov, che, su X, ha scritto: “Calma e fermezza. Indipendentemente da chi, dove e come hanno votato in qualsiasi Paese del mondo, non smetteremo di difendere il nostro Paese, non rinunceremo a un solo pezzo della nostra terra e non perdoneremo per nessuno ucciso o ferito. Ci concentreremo, trarremo conclusioni, ricaricheremo le nostre armi e continueremo a distruggere il mostro russo”.
La vice premier ucraina per l’integrazione europea ed euro-atlantica, Olha Stefanishyna,invece, in merito all’all’adesione dell’Ucraina alla UE, ha sottolineato: “Il vertice dei leader europei del 14-15 dicembre, in cui si discuterà tra le altre cose dell’avvio dei negoziati di adesione all’Ue di Ucraina, Moldavia e Bosnia-Erzegovina, darà una risposta alla domanda se ci si trovi davanti a un nuovo slancio storico nell’allargamento dell’Ue o se si tornerà indietro a un’agenda sull’allargamento caratterizzata dai veti, come quella di cui hanno fatto purtroppo esperienza i Balcani occidentali. La nostra sensazione a Kiev è che siamo davanti a un nuovo slancio storico, che ricorda il vertice del 1999 quando è stata presa la decisione di avviare un massiccio allargamento. E’ necessario che questo slancio venga preservato”.
A tal proposito, vista la contrarietà all’avvio dei negoziati per adesione alla UE dell’Ucraina, espressa dal Premier ungherese Orban, che ha esortato il Consiglio Europeo a eliminare il tema dall’ordine del giorno della prossima riunione del 14 e del 15 dicembre, vi è stata una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ed il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in visita a Washington, durante la quale, Yermak ha informato Szijjártó della “imminente approvazione di importanti leggi da parte del Parlamento ucraino e insieme hanno concordato sulla necessità di migliorare le relazioni tra Ungheria e Ucraina attraverso un dialogo personale diretto, programmando un incontro personale tra i due. Yermak, poi, ha anche proposto un incontro tra il Presidente ucraino Zelensky e il Primo Ministro ungherese Orban , al quale il Ministro degli Esteri Szijjártó ha risposto positivamente, sottolineando la necessità di una “preparazione approfondita e di discussioni preliminari per garantire un risultato produttivo”.
In merito, il Premier spagnolo, Sanchez, ha scritto su X: “Ho parlato con il Primo Ministro ungherese, Viktor Orban, sui progressi verso l’adesione dell’Ucraina all’Ue, in vista del Consiglio europeo della prossima settimana. L’allargamento è un investimento nella pace, nella sicurezza, nella stabilità e nella prosperità per l’Europa. Dalla presidenza di turno del Consiglio Ue, la Spagna farà tutto il possibile per raggiungere il consenso tra i 27 e mantenere il sostegno finanziario e militare all’Ucraina di fronte all’invasione russa. La difesa di un ordine internazionale basato su regole è uno dei valori fondamentali dell’Unione europea”.
Sulla questione dell’uso dei beni russi congelati dalla UE, invece, il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato al suo arrivo all’Eurogruppo: “Davvero è il momento di prendere decisioni sulla questione dell’uso dei proventi dei beni russi congelati. La Commissione Europea sta lavorando ad una proposta, presumibilmente è prevista per la prossima settimana. Ovviamente ci sono rischi di cui tenere conto. Ora anche l’accordo del G7 afferma che tali beni dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non ripagherà le riparazioni. Di conseguenza, la questione è come verranno utilizzati questi beni in questo periodo intermedio ed è esattamente ciò che la Commissione sta preparando in termini di nostra proposta”.
A proposito dei Paesi del G7, nell’ambito delle misure che riguardano la guerra in Ucraina, questi ultimi, hanno fatto sapere che introdurranno “restrizioni all’importazione di diamanti non industriali, estratti, lavorati o prodotti in Russia, entro il 1°gennaio 2024, seguite da ulteriori restrizioni graduali sull’importazione di diamanti russi lavorati in paesi terzi a partire dal 1° marzo 2024″ e istituiranno un solido meccanismo di verifica e certificazione basato sulla tracciabilità per i diamanti grezzi”.
Quanto al vertice Ue-Cina a Pechino, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, incontrando il Presidente cinese Xi Jinping, ha detto: “Siamo stati molto chiari fin dall’inizio: come si posizionerà la Cina nei confronti dell’aggressione della Russia all’Ucraina sarà importante per definire le relazioni tra Bruxelles e Pechino”, riecheggiata dal Presidente del Consiglio UE,Michel, che nella conferenza stampa al termine del summit, ha sottolineato: “E’ evidente che si tratta di un’azione in violazione della Carta dell’Onu e delle regole internazionali. L’Ue ha chiesto alla Cina un impegno per frenare la Russia contro la sua aggressione all’Ucraina” nel rispetto delle norme internazionali”.
Quest’ultimo, nel sui incontro con il Presidente cinese Xi-Jinping, ha detto: “Nel contesto attuale, siamo d’accordo sul fatto che l’Ue e la Cina hanno la responsabilità di lavorare per la pace e la stabilità sulla base dei principi sanciti nella Carta dell’Onu. Mentre parliamo, la Russia continua ad attaccare l’Ucraina e a violare gravemente la Carta e l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Vorremmo discutere su come risolvere al meglio questa situazione e sostenere i principi del diritto internazionale. Nel contesto attuale, siamo d’accordo sul fatto che l’Ue e la Cina hanno la responsabilità di lavorare per la pace e la stabilità sulla base dei principi sanciti nella Carta dell’Onu. Mentre parliamo, la Russia continua ad attaccare l’Ucraina e a violare gravemente la Carta e l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Vorremmo discutere su come risolvere al meglio questa situazione e sostenere i principi del diritto internazionale”.
Sul fronte russo, nel frattempo, il Presidente Putin, nell’ambito della sua visita lampo negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita, ha incontrato a Riad il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, dichiarando: “Niente può impedire lo sviluppo delle nostre amichevoli relazioni. E’ molto importante per noi entrambi scambiarci informazioni e valutazioni su ciò che sta accadendo nella regione”.
Poi, ha partecipato alla sessione plenaria del forum “La Russia chiama” organizzato dalla banca VTB. Nella serata di oggi, poi ha incontrato a Mosca il Presidente iraniano Raisi, al quale , secondo l’agenzia Ria Novosti, avrebbe detto: “La Russia e l’Iran continuano la loro cooperazione “in quasi tutte le aree” e sono giunti alla “realizzazione pratica della costruzione della ferrovia Nord-Sud. L’ interscambio commerciale tra i due Paesi è aumentato lo scorso anno del 20%”.
Dopo uno scambio di vedute sulla situazione in Palestina, il numero uno del Cremlino ha detto di accettare un invito a recarsi in visita in Iran, dove è stato l’ultima volta nell’estate del 2022, incontrando la Guida suprema Ali Khamenei.
Putin ha incontrato anche il principe ereditario dell’Oman, Theyazin bin Haitham al Said, con cui ha parlato del sistema bancario russo, assicurando: “Il nostro sistema bancario otterrà un profitto di 3 miliardi di rubli. Recupereranno tutto quello che hanno perso l’anno scorso e otterranno il profitto. L’economia russa ha ampiamente superato l’effetto delle sanzioni, con una contrazione del pil del 2,1 per cento nel 2022”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, commentando le affermazioni del presidente americano, Biden, che nel suo appello per far approvare dal Congresso nuovi fondi per gli aiuti militari a Kiev aveva avvertito che, una volta sconfitta l’Ucraina, la Russia attaccherà un Paese Nato costringendo gli Stati Uniti alla guerra con Mosca, ha detto: “Speriamo che tra i membri del Congresso americano ci siano ancora abbastanza persone con una mente lucida. Siamo molto dispiaciuti che la leadership americana continui a usare la Russia come strumento per i suoi affari interni. Le affermazioni di Biden, ha spiegato il portavoce del Cremlino, puntano a continuare a bruciare il denaro dei contribuenti americani nella fornace della guerra in Ucraina”.
Infine, mentre il ministero degli Esteri russo ha reso noto la cessazione di un accordo tra Russia e Italia ,in vigore da 20 anni , relativo all’utilizzo dei sottomarini nucleari dismessi dalla Marina russa e il trattamento delle scorie radioattive, il Consiglio della Federazione, il Senato russo, ha fissato le prossime elezioni presidenziali per il 17 marzo 2024, con una risoluzione adottata dalla Camera alta. Il Presidente Putin dovrebbe annunciare la sua ricandidatura il 14 dicembre nel corso della conferenza stampa di fine anno.
Sul campo, nelle ultime 24h, le forze di Mosca hanno attaccato l’Ucraina almeno ottanta volte. Quindici su diciotto sono stati i droni kamikaze russe abbattuti dalle forze aeree ucraine. Ad essere prese di mira, in particolare, le infrastrutture energetiche del Paese, lasciando la popolazione al freddo, visto l’arrivo dell’inverno e le infrastrutture portuali, specialmente sul Danubio, rotta alternativa per le esportazioni di grano dai porto ucraini ,dopo l’uscita l’estate scorsa della Russia dall’accordo mediato da Turchia e Onu.
Colpita dalle forze russe, anche la regione meridionale di Kherson, dove un raid ha ucciso 3 persone e causato al fuoriuscita di ammoniaca da una fabbrica.
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