di Federica Marengo sabato 25 novembre 2023
-Nella 629° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. In particolare, le autorità di Kiev, hanno fatto sapere che un’ondata di raid con droni esplosivi Shahed di fabbricazione iraniana, circa 75 (di cui 74 abbattuti dalla Difesa aerea ucraina),ha colpito Kiev all’alba, causando il ferimento di cinque persone, tra cui un bambino di undici anni, il danneggiamento di edifici civili e abitazioni, incendi e l’interruzione del servizio energetico, poi ripristinato con l’intervento delle squadre di riparazione del servizio energetico ucraino (Dtek). Quest’ultimo ha fatto sapere che , già nella giornata di oggi, tutti i residenti della capitale ucraina hanno di nuovo usufruito della corrente elettrica e non sono previste chiusure di emergenza.
A tal proposito, il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Mykhailo Shamanov, ha dichiarato che si è trattato del“ peggior attacco condotto dai militari russi con droni iraniani sulla capitale dell’Ucraina da quando è iniziata l’invasione su larga scala della Russia”.
In merito, il Consigliere presidenziale ucraino, Podolyak, ha scritto su Telegram: “Nel giorno della memoria di 7 milioni di vittime del genocidio russo degli Anni ’30 del secolo scorso (Holodomor), la Russia ha effettuato un massiccio attacco con droni contro Kiev, il cuore dell’Ucraina mirando su obiettivi civili”, per questo la lezione da trarre è “smettere di pensare alla necessità e alla possibilità di dialogare con la Federazione Russa. Smettiamo di considerare la Federazione Russa, anche se arretrata, come parte della civiltà moderna, capace di compassione e disponibilità a rispettare i propri impegni”.
Colpiti, infine,più volte nel corso di questa settimana, anche due ospedali, uno a Donetsk e, l’altro a Kherson.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, ha partecipato quest’oggi, a Kiev, nel giorno dell’Holomodor, in cui si ricorda il genocidio di sette milioni di ucraini ad opera del regime sovietico negli anni Trenta, al vertice ‘Grain from Ukraine’, al quale è intervenuta con un videomessaggio la Premier Meloni, che ha dichiarato: “Caro Presidente Zelensky, caro Volodymyr,non stiamo vivendo giornate come altre. Sono giornate particolari, per l’Ucraina e per tutti noi. Oggi è 25 novembre e insieme commemoriamo le vittime dell’Holodomor, lo sterminio per fame perpetrato novant’anni fa dal regime sovietico ai danni del vostro popolo e che ha causato milioni di morti. Oggi è anche il 640° giorno di eroica resistenza del popolo ucraino alla guerra di aggressione russa. È il 640° giorno di resistenza a chi avrebbe voluto piegare il vostro popolo con le bombe, il buio, il freddo e la fame. Non ci sono riusciti, grazie al vostro eroismo e al vostro amore per la vostra libertà e la vostra indipendenza. Ecco perché l’iniziativa di oggi, Grain from Ukraine, assume una valenza simbolica estremamente potente. L’Italia accoglie con grande favore la volontà del Governo di Kiev di dare continuità a questa iniziativa e intende offrire un contributo ulteriore di due milioni di euro. In questo contesto, torniamo a chiedere alla Russia di rinnovare la sua adesione alla Black Sea Grain Iniziative per garantire che i prodotti agricoli ucraini possano raggiungere i mercati internazionali e aiutare, in particolare, le Nazioni più fragili e che soffrono di più in termini di sicurezza alimentare. L’impegno che l’Italia assicura oggi alla Grain from Ukraine rientra nel sostegno a 360° gradi – militare, finanziario e umanitario – che abbiamo garantito all’Ucraina dal primo giorno dell’invasione. L’Italia è e sarà al vostro fianco finché sarà necessario. Perché il futuro dell’Ucraina è un futuro di pace, è un futuro di libertà, è un futuro europeo. Il popolo ucraino può contare sull’Italia. Ci siamo sempre stati, e ci saremo sempre”.
Proprio in merito al supporto a Kiev, durante il vertice Canada-UE, tenutosi a Terranova, nel Canada orientale, i leader di entrambe le parti, in una dichiarazione congiunta, hanno riaffermato il loro sostegno all’Ucraina nella lotta contro l’invasore russo, evidenziando: “Staremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Lavoreremo per soddisfare le esigenze militari e di difesa immediate dell’Ucraina e garantire che le sue esigenze di sicurezza a lungo termine siano soddisfatte”.
Inoltre, il Primo ministro del Canada, Trudeau, nel corso di una conferenza stampa nella città di Saint-Jean, sulla costa atlantica, ha annunciato che: “Il Canada donerà più di 11.000 fucili d’assalto e più di nove milioni di cartucce “, aumentando, così, i suoi aiuti all’Ucraina.
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