di Federica Marengo giovedì 23 novembre 2023
-Mentre l’esercito israeliano ha proseguito gli attacchi nella Striscia, dopo lo slittamento della tregua e del rilascio degli ostaggi, poiché Hamas non aveva reso nota e inviato la lista delle persone liberate, dal Qatar è arrivata la notizia che la tregua nel conflitto, della durata di 4 giorni, inizierà domani alle 6:00 (le 7:00 in Italia) e che, nel pomeriggio, verso le 15:00 (1e 16:00, ora italiana), verranno rilasciati i primi 13 ostaggi. Ad essere liberati saranno solo le donne e i bambini sotto i 18 anni e priorità verrà data alle famiglie (ci sono diverse madri con anche due bambini). I palestinesi verranno rilasciati dalle carceri israeliane in seguito alla liberazione degli ostaggi.
Tale notizia è stata poi confermata dal braccio armato di Hamas, le brigate Ezzedine al-Qassam e, allo stesso tempo, l’ufficio del Premier israeliano ,Netanyahu ha annunciato di aver ricevuto una lista preliminare degli ostaggi che saranno liberati domani. Funzionari israeliani stanno controllando i dettagli e contattando le famiglie interessate. L’accordo prevede il rilascio in totale di 30 minori, 8 madri e 12 donne in cambio di 150 palestinesi.
La Difesa israeliana, poi, ha precisato che quella dei prossimi giorni “sarà una breve tregua”, e che “la guerra riprenderà e si prevedono altri due mesi”. Intanto , Hamas ha reso noto che, dopo l’arresto del direttore dell’ospedale al-Shifa, è stata sospesa l’evacuazione dell’edificio e i media hanno fatto sapere che decine di vittime, tra cui bambini, sono state sepolte in una fossa comune nel sud della Striscia.
Nelle scorse ore, il segretario di Stato USA, Blinken, aveva telefonato al Primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, al Thani, per discutere della situazione a Gaza e, tramite una nota del Dipartimento, ha ringraziato quest’ultimo per gli sforzi cruciali nel facilitare l’accordo per garantire il rilascio degli ostaggi, tra cui alcuni cittadini americani.
In merito, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, a margine del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Roma da Coldiretti, e The European House – Ambrosetti, ha dichiarato: “Hamas ha compiuto “l’attacco criminale” del 7 ottobre contro popolazione civile “con l’intenzione di compiere una strage che avrebbe avuto un effetto mediatico superiore a quello di un semplice attacco terroristico”, anche con l’obiettivo “di far saltare qualsiasi possibilità di accordo tra Israele e Paesi arabi, di far coalizzare tutti i Paesi arabi contro Israele, e di mettere in difficoltà le relazioni tra mondo arabo e G7, i grandi Paesi dell’occidente. Grazie alla nostra diplomazia siamo riusciti a scongiurare questo disegno.I Paesi del G7 si sono schierati a favore della pace e non sono caduti nella trappola di Hamas, mi auguro che anche Israele non lo faccia”.
Ora , bisogna politicamente scongiurarlo, e credo che l’Italia che avrà la guida del G7 da gennaio stia svolgendo un ruolo di grande importanza proprio per le relazioni che ha non solo con Israele, che è nostro alleato, ma anche con tanti Paesi del mondo arabo che sono nostri interlocutori privilegiati. Il cessate il fuoco temporaneo a Gaza è un primo passo positivo. È importante che il primo gruppo di ostaggi possa raggiungere le proprie famiglie”.
Quanto all’agenda della Premier Meloni, invece, questo pomeriggio , al Senato ha risposto alle interrogazioni a risposta immediata rivoltele da alcuni senatori e da alcune senatrici di Maggioranza e delle Opposizioni su diversi temi.
La senatrice Uttemberger ha posto alla Presidente Meloni un ‘interrogazione sull’Autonomia delle Regioni a Statuto speciale, riguardo alla quale, ha risposto: “Sulle richieste delle regioni a statuto speciale siamo aperti e voglio dire anche di più, abbiamo il vantaggio di poter contare sulla specifica sensibilità e specifica attenzione maturata dal nostro ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, che nella scorsa legislatura c’è stato presidente della commissione paritetica per Bolzano e componente della commissione paritetica per il Trentino Alto Adige quindi mi pare che siamo in ottime mani”.
Poi, è stata la volta delle Opposizioni, con il senatore di Italia Viva , Renzi, che ha posto alla Premier un’interrogazione sulla crescita economica dell’Italia e le problematiche del ceto medio, sottolineando le incoerenze e le promesse elettorali ,a suo dire, non mantenute da quest’ultima in merito a uscita dall’Euro, taglio delle accise sui carburanti, immigrazione, intesa con la Germania, riforma della Giustizia e PNRR , cui la Presidente del Consiglio ha risposto, sottolineando: “Io non ricordo di aver detto di voler uscire dall’euro. Ricordo di aver detto di voler stare in Europa a testa alta ed è quello che facciamo. Poi nessuno ha la bacchetta magica perché, ad esempio, il costo della benzina non dipenda da me. Ma se ci vuole dare una mano col suo amico Bin Salman… ‘E’ sotto l’occhio di tutti come in questi mesi sia cresciuta la fiducia, per esempio, degli investitori e dei mercati. Penso alla promozione di 4 agenzie di rating che di solito non sono buone su queste materie. Penso al fatto che le famiglie comprino volentieri i titoli dio Stato, allo spread che è ai minimi, alla borsa italiana che cresca più delle altre borse. Sono dati che dicono qualcosa in più rispetto alle valutazioni legittime dell’opposizione. Sul Pnrr , io penso che anche qui si debbano fare i conti con il fatto che non c’è nessun ritardo. Siamo stati i primi a presentare i piani e le uniche difficoltà sono per gli obiettivo che abbiamo ereditato come lo stadio di Firenze su cui le sue critiche sono state un po’ tardive. Noi non vogliamo disperdere le risorse per progetti che non sono realizzabili noi le vogliamo mettere a terra e si vedrò nelle prossime ore. Ancora una volta la speranza di una certa opposizione di tifare contro il fatto che all’Italia venivano pagate le rate è stata tradita”.
A seguire, l’interrogazione del senatore De Cristofaro di AVS, in merito al contrasti al cambiamento climatico, la messa in sicurezza del territorio e i ritardi nei ristori ai cittadini dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione nel giugno scorso, cui la Premier ha replicato: “Ne approfitto per annunciare che nell’ambito della revisione del Pnrr, il governo ha proposto un intervento per le zone alluvionate di Emilia Romagna, Marche e Toscana pari a un ulteriore miliardo e duecento milioni, oltre alle risorse già messe in campo, per un “totale di 6,5 miliardi. Sull’alluvione in Emilia Romagna, da parte del governo non c’è stata nessuna promessa mancata o distrazione. Segnalo sommessamente che la piattaforma Sfinge, per presentare le domande di risarcimento e di competenza della Regione Emilia Romagna, è operativa solo dal 15 novembre scorso, due mesi dopo l’ordinanza del commissario Figliuolo. Senza operatività della piattaforma è impossibile quantificare il fabbisogno finanziario. Il governo sta ancora aspettando, inoltre, la ricognizione dei danni dell’Emilia Romagna. Il governo ha agito con il massimo sforzo, senza polemica, guardando ai bisogni di cittadini e non al colore politico dell’interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che non è costume diffuso”.
Le politiche messe in campo dal Governo per lavoratori e famiglie invece, sono state al centro dell’interrogazione della senatrice di FI, Ronzulli, neo eletta Vicepresidente del Senato con 102 voti in avvicendamento con il collega di partito Gasparri, designato capogruppo a Palazzo Madama, alla quale la Premier ha risposto, soffermandosi sulla riforma Fiscale: “ Quello fatto finora sul fisco, aggiunge la premier, “è un lavoro che chiaramente racconta una visione” un lavoro “che va fatto immaginando una legislatura che è quella che abbiamo a disposizione, per cercare di fare sempre dei passi avanti. Il prossimo passo immediato è l’attuazione della delega fiscale, dopo un attesa durata decenni si consentirà finalmente di riformare profondamente il fisco italiano, rendendolo più giusto, rendendolo più efficiente e rendendolo capace di fare la sua parte nel ricostruire il rapporto che serve tra lo Stato e gli italiani che noi non consideriamo sudditi ma vogliamo considerare cittadini legge di bilancio 2023 e che confermiamo con la legge di bilancio 2024. Sostenere il reddito delle famiglie e ridurre la pressione fiscale per famiglie e imprese sono stati dall’inizio una priorità di questo governo” si tratta di “una visione che noi avevamo già intrapreso con la legge di Bilancio 2024”.
Quindi, dalla Maggioranza, il capogruppo della Lega Romeo, ha posto alla Presidente del Consiglio un’interrogazione sulla sicurezza urbana, cui la Premier ha replicato: “L’ultimo provvedimento sulla sicurezza varato dal governo non è una scatola chiusa, ma un ddl a disposizione del Parlamento. Io sono convinta che, con il contributo del Parlamento, possa essere rafforzato e diventare ancora più organico di come uscito dal Cdm. Sulla sicurezza il governo ha adottato “diversi provvedimenti, un lavoro puntuale e che portiamo avanti con determinazione. Bisogna garantire la sicurezza, che non ci consente solo di difendere i cittadini, a partire dai più fragili e i più deboli, ma anche di garantire in Italia un ambiente favorevole alla crescita economica. La sicurezza è anche un tema di crescita economica. Le norme antiborseggio, contenute nell’ultimo provvedimento sulla sicurezza, è una norma di buon senso che non solo è tesa a difendere i cittadini che prendono i mezzi pubblici, ma” serve da incentivo “anche al turismo, che è un asset economico. La nostra reputazione, con mezzi di trasporto più sicuri, è migliore, i flussi turistici aumentano, il che si traduce in ricchezza e posti di lavoro. Altro esempio ,le norme sulle case abusive: dire che la proprietà privata è sacra, che le case non si possono occupare e se lo fai la polizia interviene immediatamente anziché restare per anni ad attendere, significa dare certezza non solo a chi vive ,ma anche chi considera la un investimento. Anche questo diventa una misura economica, si liberano più immobili, con ripercussioni anche sui prezzi. Puntare sulla sicurezza vuol dire tornare a fare di questa nazione una nazione seria, poiché le regole vengono rispettate e creando un ambiente favorevole “per l’economia. Togliere alla criminalità le sue zone franche, le Caivano di turno, vuol dire rimettere interi territori nelle condizioni di tornare a lavorare nel rispetto delle regole. Vuol dire rafforzare l’economia contrastando la mafia, la camorra, la ‘ndragneta e chi ha continuato a vivacchiare su uno Stato debole”.
Per le Opposizioni, il capogruppo del Pd, Boccia, ha posto alla Presidente Meloni un’interrogazione sulle Pensioni, sollecitando lo stralcio dell’articolo 33 della Manovra sul taglio delle pensioni per i medici e infermieri, cui la Premier ha risposto: “A differenza di quanto fatto finora ,noi sappiamo che questa nazione ha bisogno, sul tema delle pensioni, di un intervento strutturale, non di misure estemporanee, tra i nostri obiettivi c’è anche quello di procedere nell’arco della legislatura a una riforma adeguata, strutturale, per dare ai cittadini le certezze dovute sul diritto d’accesso alla pensione secondo il principio di equità. Sul tema delle pensioni ,a differenza di quanto fatto finora, noi non intendiamo proseguire nella prassi un po’ cinica di aggravare oltre ogni limite di decenza la futura pensione di chi oggi è giovane, perché penso che un cittadino sia un cittadino indipendentemente dall’età che ha e che come sempre le tutele debbano essere più alte possibili ma debbano essere uguali per tutti. Per quello che riguarda l’articolo 33 della manovra, che coinvolge anche alcuni medici, come è stato chiarito in più sedi si tratta di una misura che interviene su un particolare regime pensionistico di una parte di dipendenti pubblici, rispetto alla quale era stata evidenziata da più parti l’esistenza di un trattamento che era disomogeneo tra dipendenti e anche disomogeneo tra gli stessi medici, su questa linea del resto ci sono espresse anche economisti non sospettabili di essere dei sostenitori del governo, ma in ogni caso rivedremo la norma sulle pensioni dei medici”.
Infine, il capogruppo di FdI, Malan, ha posto alla Presidente Meloni un’interrogazione sul protocollo in materia di immigrazione siglato tra Italia e Albania, alla quale la Premier ha risposto: “Sull’accordo con l’Albania “ho sentito una serie di fake news. L’unico diritto che viola è quello dei trafficanti di essere umani che è stato garantito in passato ma che questo governo non intende garantire. Non è nostra intenzione esautorare il Parlamento perché questo accordo è una cornice ma noi sottoporremo in entrambi rami delle Camere un disegno di legge di ratifica che conterrà anche tutte le norme, di spesa, di attuazione del protocollo. Penso che il premier Rama abbia dato un segno di grande disponibilità. I migranti soccorsi dalle navi delle autorità italiane possono essere condotti in centri gestiti in Albania con giurisdizione italiana. Le procedure sono italiane. In quei centri si applica il diritto italiano che ovviamente è anche diritto europeo”.
La Presidente del Consiglio poi, in serata ha fissato per domani alle 15:30 un incontro con i sindacati e con le parti sociali a Palazzo Chigi sulla Manovra ,che arriverà in Aula , a Palazzo Madama , il 12 dicembre. Sia il segretario della Cgil Landini, che il segretario della Uil, Bombardieri ,però hanno fatto sapere che non si recheranno dalla Premier ,perché impegnati nello sciopero generale.
Il segretario della Cgil Landini ha dichiarato: “Apprezzo che dalla precettazione siamo passati alla convocazione. Però vorrei far presente che domani c’è lo sciopero nelle regioni del Nord. Io sono alla manifestazione a Torino, Bombardieri è a Brescia. Se vogliono avere un incontro anche con noi serve un altro orario che non sia le 15.30. Così, non siamo nelle condizioni di poter esserci, perché non abbiamo il dono dell’ubiquità e noi non abbiamo neanche la possibilità di fermare treni o aerei, dobbiamo rispettare le regole”, riecheggiato dal segretario della Uil, Bombardieri, che ha detto: “Si ripete il copione del primo maggio. Il governo convoca una riunione a palazzo Chigi nelle stesse ore in cui c’è la mobilitazione generale delle lavoratrici e dei lavoratori del Nord. Sembra una scelta studiata apposta per impedire ai segretari generali di Cgil e Uil di partecipare. Forse il presidente del Consiglio ha paura di questo confronto?”.
Poi, il comunicato congiunto dei sindacati in cui si chiede di posticipare l’orario dalle ore 20:00 in poi, in funzione della partecipazione di una delegazione di Cgil e Uil e la disponibilità ad una eventuale convocazione nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 novembre.
Restando in tema di scioperi , nello specifico dei Trasporti , previsto per il 27 novembre , il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti , Salvini ha chiesto “Buon senso” , ipotizzando un’altra precettazione: “Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico, perché sarebbe il caos. Se applicano il buon senso non intervengo, ma se pensano di fermare tutta l’Italia per 24 ore non lo permetterò e farò tutto quello che la legge mi permette di fare. La protesta è stata proclamata dai sindacati di base”.
Immediata, la replica ai microfoni di Rai Tre del segretario della Cgil Landini, secondo cui la precettazione è un errore: “La precettazione? Non era mai avvenuta nel nostro Paese, questa azione che ha fatto il governo gli si sta rivoltando contro. La gente ha percepito la messa in discussione di un diritto”.
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