di Federica Marengo mercoledì 22 novembre 2023
-Nella 626° giornata di guerra in Ucraina, il Presidente russo Putin ha preso parte al G20 online, organizzato dal Presidente indiano Modi. Il portavoce del Cremlino, rivolgendosi ai capi di Stato e di Governo intervenuti al summit in videocollegamento ha così risposto ad alcuni leader che nei loro discorsi avevano affermato di essere “sotto shock” per “l’aggressione” della Russia contro l’Ucraina: “Sì, certo, le azioni militari sono sempre una tragedia e ,naturalmente, dovremmo pensare a come fermare questa tragedia. A proposito, la Russia non ha mai rifiutato i colloqui di pace con l’Ucraina. Capisco che questa guerra, e la morte di persone, non possono che sconcertare. E il sanguinoso colpo di stato in Ucraina nel 2014, seguito dalla guerra del regime di Kiev contro il suo popolo nel Donbass? E lo sterminio della popolazione civile in Palestina, nella Striscia di Gaza, oggi? Non sono sconvolgenti? E non lo è il fatto che i medici debbano fare operazioni sui bambini, operazioni addominali, operare con un bisturi sul corpo di un bambino senza anestesia? O che il Segretario Generale delle Nazioni Unite abbia affermato che Gaza si è trasformata in un enorme cimitero di bambini?”.
In merito, la Presidente del Consiglio Meloni, che si trova a Berlino per il vertice intergovernativo, intervenuta anch’ella al G20 in videocollegamento , insieme con il Cancelliere tedesco Scholz, ha replicato , condannando nuovamente le azioni di Mosca, anche per le loro conseguenze globali e i danni che hanno provocato alle nazioni più povere e, affermando che: “ L’intervento del presidente russo al G20 era facile farlo in videoconferenza senza muoversi da Mosca. Per lui, è stata un’occasione di visibilità politica, non dico per fare propaganda ma per difendere le sue posizioni. Se la Russia vuole lavorare sulla pace sono contenta. Ma, se vuole la pace basterebbe ritirare le truppe, non bisogna dimenticare che c’è un aggressore e un aggredito. La Russia potrebbe in ogni momento facilmente riportare la pace in Ucraina ritirandosi dai territori illegalmente occupati e ristabilendo la sovranità e la piena integrità territoriale dell’Ucraina”.
Intanto, le agenzie di stampa russe hanno reso noto che: “Il Cremlino si è rifiutato di commentare le dichiarazioni del portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, secondo cui l’Iran potrebbe fornire alla Russia missili balistici per la guerra in Ucraina”, pur ammettendo le relazioni con l’Iran, in particolare nel settore della Difesa.
Il Presidente ucraino ,Zelensky , invece, nel suo discorso serale, pubblicato anche su Telegram, commentando l’incontro con il ministro della Difesa tedesco Pistorius e l’invio di altri aiuti militari dalla Germania,ha dichiarato: “Abbiamo un nuovo potente pacchetto di sostegno da parte della Germania – sostegno alla difesa, un miliardo e trecento milioni di euro, e, tra le altre cose, questo pacchetto include il rafforzamento della nostra difesa aerea, vale a dire la produzione di nuovi sistemi Iris-T e missili per la difesa aerea. Grazie a questo, le nostre città, migliaia di vite dei nostri cittadini saranno salvate dal terrore russo. È molto importante che questo pacchetto includa anche l’artiglieria di cui abbiamo bisogno, un pacchetto davvero solido. La Germania è tra i leader nell’aiutare la nostra difesa, il nostro Stato e nel preservare la pace in tutta Europa”.
Sempre il Presidente Zelensky, quest’oggi, in una sintesi della teleconferenza quotidiana con i suoi luogotenenti sulla situazione sul campo, pubblicata su Telegram, ha scritto: “L’esercito russo sta utilizzando i detenuti del Paese come principale fonte” per rimpiazzare le perdite al fronte. In questa fase, l’esercito russo ha fatto dei prigionieri la principale fonte di reintegro delle perdite sul campo di battaglia. Il maltempo rende difficile difendere i settori di Lyman, Bakhmut, Donetsk e Avdiivka nell’est del Paese, mentre sono in corso offensive nel sud. Il corridoio dei cereali del Mar Nero sta dando buoni risultati. Gli ultimi giorni sono stati da record in termini di volume di merci trasportate”.
Il Presidente del Consiglio UE, Michel, invece, anch’egli ieri in visita a Kiev, in merito all’adesione dell’Ucraina alla UE, ha sottolineato: “I leader Ue discuteranno l’apertura dei negoziati al Consiglio europeo di dicembre e io non risparmierò alcuno sforzo per sostenere le vostre legittime ambizioni e aspirazioni. Sia i progressi dell’Ucraina e che della Moldavia sono impressionanti ma l’adesione Ue non avviene dal giorno alla notte, l’allargamento è una sfida, può essere frustrante a volte, e bisogna lavorare soprattutto sullo Stato di diritto”.
La Premier ha poi confermato, insieme con il cancelliere tedesco Scholz , il pieno sostegno a Kiev, evidenziando: “Italia e Germania condividono la stessa posizione sul conflitto russo-ucraino, basata su un pieno sostegno a Kiev. E’ necessario proseguire con l’assistenza all’Ucraina a 360 gradi. Occorre puntare sulla ricostruzione del Paese di Volodymyr Zelensky per scommettere sul futuro europeo”.
Quanto alle restrizioni al confine con la Russia, il ministro dell’Interno finlandese Mari Rantanen ha fatto sapere che il ministero sta preparando una nuova versione del disegno di legge per inasprire le restrizioni al confine con la Russia ,dopo che il Vicecancelliere della Giustizia, Mikko Puumalainen, ha respinto quello precedente.
Puumalainen , infatti, aveva dato una valutazione giuridica negativa al progetto di legge presentato dal Ministero degli Interni sul rafforzamento della circolazione al confine con la Russia, per via della mancanza di garanzie sufficienti che la decisione preservasse il reale ed effettivo possibilità di richiedere la protezione internazionale garantita dalla Costituzione, dal diritto dell’UE, dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e da altri strumenti sui diritti umani.
Sul fronte dei combattimenti, il ministero della Difesa russo ha reso noto che quattro droni marini ucraini in rotta verso la Crimea sono stati individuati e distrutti nel Mar Nero, mentre la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu), tramite il capo, Danielle Bell, ha dichiarato che “Almeno 10.000 civili sono stati uccisi e oltre 18.500 sono rimasti feriti dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. La cifra di 10.000, che comprende oltre 560 bambini, è composta da morti civili verificate. Il numero effettivo delle persone uccise e ferite è probabilmente significativamente più alto.
Tra agosto e ottobre, quasi la metà delle vittime civili sono state registrate lontano dalla linea del fronte. Nessun posto in Ucraina è completamente sicuro. Nello stesso periodo, l’86% delle vittime civili è stato registrato nei territori dell’Ucraina sotto il controllo di Kiev.
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