di Federica Marengo venerdì 10 novembre 2023
-Nella 616° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpite, infatti, le regioni di Cherniv, Avdiivka, dove le forze armate di Kiev hanno respinto undici attacchi, quindici, nel vicino settore di Maryinka e ventidue a nord-est a Bakhmut e altri sei attacchi sono stati respinti a nord, vicino a Kupyansk.
Distrutta poi, a Odessa, dalle forze di Mosca, una nave civile: secondo l’intelligence britannica, la distruzione potrebbe essere stata causata da un errore del pilota russo intento a distruggere un radar militare vicino al porto.
Tuttavia, secondo l’emittente statale Suspilne, la notte scorsa, un’unità dell’intelligence militare ucraina ha distrutto due mezzi da sbarco russi nella Crimea occupata.
Infine, secondo Baza e altri canali Telegram russi, un tenente colonnello dei servizi d’intelligence russi dell’Fsb, Sergey Shatyi, sarebbe stato assassinato da ignoti mentre era a bordo della sua automobile nell’oblast russo di Bryansk, al confine con l’Ucraina.
Intanto, un alto funzionario di Kiev, Igor Zhovkva, principale consigliere diplomatico del Presidente ucraino Zelensky, ha dichiarato alla Reuters che Kiev prevede un quarto incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale a fine novembre o inizio dicembre e che un vertice di pace globale per l’Ucraina potrebbe tenersi a febbraio 2024, spiegando in merito che “Il summit avrà sicuramente luogo, poiché segnerà l’inizio simbolico dell’attuazione pratica della formula di pace ucraina e riassumerà i risultati che sono già stati raggiunti su questo percorso”.
Zhovkva, ha poi sottolineato che gli eventi in Medio Oriente stanno influenzando le priorità dei Paesi della regione, ma ha osservato che ai colloqui del mese scorso a Malta hanno partecipato anche Arabia Saudita, Bahrein e Qatar.
Il Presidente ucraino, Zelensky inoltre, ha detto ieri di aver discusso i preparativi per il vertice con i Presidenti di Indonesia e Paraguay, chiedendo loro di” unirsi allo sforzo”.
Il consigliere del Presidente ucraino, Podolyak, invece, in un’intervista all’emittente statale tedesca DW, ha dichiarato: “La guerra è al punto di non ritorno. La Russia capisce perfettamente che se viene sconfitta, la linea del fronte crolla, allora questa élite cesserà di esistere. Beh, in realtà la Russia cesserà di esistere: non in senso geografico, ma in senso politico. Kiev ha una comprensione assolutamente chiara di ciò che è necessario per sconfiggere Mosca; la strategia ucraina si articola in quattro punti. Il primo è aggiustare leggermente la tattica, tenendo conto delle risorse che la Russia spende. Il secondo è adattare leggermente la strategia, tenendo conto dei rimanenti vantaggi dominanti della Russia, in modo che questi vantaggi vengano eliminati. Il terzo sono gli investimenti in quelle industrie che necessitano di un forte sviluppo per ottenere un vantaggio tecnologico. E il quarto è un forte aumento della pressione legato alla componente tecnologica di questa guerra su alcuni ordini militari della Russia”.
Quanto agli alleati di Kiev, una fonte diplomatica Ue, in vista del Consiglio Affari esteri di lunedì, ha riferito che: “Sull’approvazione del dodicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia con l’inclusione dell’embargo al commercio di diamanti sono necessarie ancora ulteriori discussioni e non si è ancora arrivati a un accordo. Lunedì ,non ci sarà alcuna proposta concreta sul tavolo dei ministri, è troppo presto”, malgrado la misura abbia ottenuto il sostegno implicito nella ministeriale Esteri di Tokyo, tenutasi nei giorni scorsi.
Un portavoce della Commissione Europea, invece, sempre in merito all’intesa su nuove sanzioni da comminare a Mosca, ha detto: “Speravamo di arrivare alla presentazione del 12esimo pacchetto di sanzioni oggi ma non è così, le discussioni continuano, contiamo ad ogni modo di presentarlo molto presto”.
Il segretario della Nato Stoltenberg, in un’intervista alla Dpa ,ha detto di contare sui progressi delle forze armate ucraine nella lotta contro le truppe russe, avvertendo però che gli stessi saranno difficili: “Dobbiamo essere preparati per un lungo periodo. Le guerre sono per natura imprevedibili. Quello che sappiamo è che ciò che accade attorno a un tavolo negoziale è indissolubilmente legato alla situazione sul campo di battaglia”.
Riguardo a nuovi fondi stanziati per l’Ucraina, la vice portavoce della Casa Bianca, Olivia Dalton, durante un punto stampa, ha ribadito: “L’amministrazione Biden non accetterà un pacchetto di finanziamenti di emergenza dedicato esclusivamente a Israele. Non possiamo abbandonare l’Ucraina all’aggressione russa. Il Congresso ha la responsabilità di approvare i finanziamenti aggiuntivi chiesti dall’amministrazione Biden, che sono “cruciali per la sicurezza nazionale”.
Fissato per il 15 novembre a San Francisco un incontro tra il Presidente USA, Biden e il Presidente cinese Xi Jinping (si tratta del secondo incontro di persona tra i due dopo quello di un anno fa a margine del vertice del G20 di Bali, in Indonesia), per lavorare alla riapertura dei canali di comunicazione militare, nonostante la “riluttanza” di Pechino, e per discutere della competizione economica tra le due superpotenze e di questioni di sicurezza di comune interesse.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, invece, in un incontro a Tashkent con il Presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, affrontando la questione della guerra in Ucraina, ha detto: “Alla mia età non immaginavo di poter assistere alla guerra in Europa. Stiamo incoraggiando tutti i tentativi di mediazione in corso. Naturalmente che rispettino l’integrità territoriale Ucraina. Quello della Russia è stato un grave errore che riporta indietro il tempo, perché nessuna controversia può essere risolta aggredendo il vicino. Nessuno vuole umiliare e indebolire il ruolo della Russia. Per questo, l’Italia incoraggia tutti i tentativi di mediazione in corso che rispettino l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Sul fronte russo, invece, il Cremlino ha fatto sapere che, la notte scorsa, il Presidente Putin ha fatto una visita a sorpresa al quartier generale militare di Rostov sul Don, che supervisiona la guerra in Ucraina, per la seconda volta in meno di un mese.
Sempre il Cremlino ha precisato che il Presidente Putin si è recato al quartier generale “dopo aver completato la sua visita ufficiale in Kazakistan” e che, ad accompagnarlo, vi erano : il ministro della Difesa Shoigu e il comandante delle operazioni militari in Ucraina, Gerasimov, che gli hanno mostrato il nuovo equipaggiamento militare, informandolo sulle operazioni militari in Ucraina.
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