di Federica Marengo venerdì 27 ottobre 2023
-Nella 602° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Media ucraini, parlano di esplosioni udite a Kherson, nella regione meridionale, mentre l’amministrazione militare regionale di Sumy, nella regione nord-orientale, ha fatto sapere che la città è stata pesantemente attaccata dall’artiglieria di Mosca, causando la morte , tra gli altri, di un ragazzo di 16 anni. Colpita sempre dall’artiglieria russa, anche la città di Nikopol, provocando il ferimento di un bambino di 5 anni.
Sul fronte russo, invece, il canale Telegram russo di notizie Shot, ha reso noto che, ieri sera, tre droni ucraini avrebbero tentato di attaccare la centrale nucleare russa di Kursk, che si trova a circa 110 km dal confine con l’Ucraina, e uno di questi sarebbe esploso vicino a un sito di stoccaggio di scorie nucleari.
Secondo la ricostruzione del suddetto canale di informazione, “il primo drone sarebbe stato trovato inesploso intorno alle 20:20 (le 19:20 italiane) vicino al check point del complesso amministrativo della centrale; il secondo, invece, è stato rilevato verso le 21:30 locali ed è stato neutralizzato con i sistemi di guerra elettronica. Il terzo, infine, sarebbe stato intercettato intorno alle 23:40 e sarebbe caduto vicino a un deposito di scorie nucleari per poi esplodere. Il tentato attacco di ieri non avrebbe pregiudicato il funzionamento dell’impianto”.
Vladimir Rogov, esponente filorusso, ha poi annunciato sul suo canale Telegram, che un politico ucraino filorusso, l’ex deputato Oleg Tsaryov, è in terapia intensiva dopo essere stato colpito da un proiettile.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato di non disporre di informazioni al riguardo.
Un’inchiesta della BBC, poi, ha rivelato che Mosca giustizierebbe i militari che si rititano dalla battaglia, in particolare le truppe di Mosca impegnate negli scontri per la città ucraina di Avdiivka, in prima linea da metà ottobre.
Ieri , il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale USA, Kirby, aveva dichiarato: “Le forze mobilitate della Russia rimangono sotto-addestrate, sotto-equipaggiate e impreparate al combattimento, come è avvenuto durante la fallita offensiva invernale dello scorso anno. L’esercito russo sembra usare quella che chiameremmo la tattica dell”ondata umana’, semplicemente lanciando masse di questi soldati scarsamente addestrati direttamente nella battaglia”.
Intanto, il Presidente ucraino, Zelensky, intervenendo ieri in videocollegamento al Consiglio Europeo, cui ha chiesto di potenziare e rafforzare le sanzioni alla Russia e di accelerare l’avvio dei negoziati per l’adesione dell’Ucraina alla UE, ha evidenziato: “Dobbiamo ricordare che la Russia ora non sta combattendo per restare nella nostra Mariupol o in Crimea, ma per poter venire a Tartu, in Estonia, o a Danzica, in Polonia, se il Cremlino lo desidera. E molti di voi hanno vissuto questo passato. La Russia sta cercando di modificare i confini dell’Ucraina non solo per impadronirsi di questa o quella nostra regione, ma anche per modificare i confini che non le piacciono. Lo avete visto in passato. I tentativi della Russia di impedire l’adesione dell’Ucraina all’Ue o alla Nato non riguardano solo il nostro Paese, ma molto di più, ovvero la capacità di portare via dall’Ue o dalla Nato qualsiasi nazione che già vi si trovi, senza nemmeno chiedere la volontà di quella nazione, ma decidendo tutto per loro. Questo è ciò a cui è abituato il Cremlino”.
Il Presidente del Consiglio UE, Michel, nella conferenza stampa al termine del vertice in cui gli Stati membri hanno ribadito il sostegno all’Ucraina, ha confermato che “L’Ucraina è e resterà una priorità per noi: siamo determinati a continuare ad agire sul piano finanziario e siamo ugualmente determinati a continuare a fare gli sforzi in termini di sostegno militare”.
La Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, invece, ha annunciato il varo, a breve ,di un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia : “Siamo nella fase di preparazione del dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Siamo nella fase di consultazione con i paesi membri. Stiamo guardando su come ridurre le rimanenti entrate che arrivano alla Russia, in particolare quelle legate alle esportazioni di diamanti in Europa e ai suoi partner. Questo può essere fatto in stretto contatto con i nostri partner del G7. Poi ci assicureremo che le sanzioni esistenti siano implementare correttamente”.
Poi, la stessa Presidente Von der Leyen ha anche confermato che avanzerà una proposta per utilizzare i profitti eccezionali maturati da poche istituzioni finanziarie europee (sarebbero i depositari centrali Euroclear e, in scala minore, Clearstream) con la detenzione degli asset russi congelati dalle sanzioni. Si tratta di “profitti molto sostanziosi che saranno destinati a finanziare la ricostruzione dell’Ucraina ,passando attraverso il bilancio Ue”.
Un sostegno militare a lungo termine all’Ucraina è stato assicurato anche dal Presidente francese Macron, che, in conferenza stampa, ha dichiarato: “Nel Consiglio Europeo abbiamo discusso questa mattina della situazione in Ucraina, che ci ha permesso di riaffermare molto chiaramente il nostro incrollabile sostegno alla sua indipendenza, alla sua sovranità, alla sua integrità territoriale e al fatto che, qualunque sia il contesto, il nostro sostegno rimane e la nostra strategia rimane la stessa. Dopo aver ascoltato il presidente Volodymyr Zelensky, che ha parlato ieri, ci siamo anche impegnati a garantire la continuità del nostro sostegno militare all’Ucraina a lungo termine. Sui riflessi sul bilancio Ue del sostegno a Kiev potremmo ritornare a dicembre. Dobbiamo soprattutto rafforzare l’industria europea della difesa, per garantire la sostenibilità dei nostri sforzi adattandoci alle esigenze degli ucraini. Occorre rafforzare la strategia industriale europea, che ha senso a lungo termine”.
Per l’Italia, la Presidente del Consiglio, Meloni, nel corso di un punto stampa al termine del vertice UE, ha anch’ella confermato il sostegno all’Ucraina, spiegando: “Abbiamo confermato il nostro piano sostegno all’Ucraina, questione da non sottovalutare, particolarmente nell’attuale contesto. Quando un anno e mezzo fa la Russia invase l’Ucraina, qualcuno di noi disse al tempo che se fossero saltate le regole della pacifica convivenza, noi avremmo visto molti altri territori di crisi. Purtroppo è quello che vediamo in questi giorni e questa è la ragione per la quale io penso che, a maggior ragione, ora occorra continuare a non abbassare la guardia sul nostro sostegno all’Ucraina”.
Tra le voci discordanti in UE, non favorevoli a ulteriori stanziamenti per Kiev, quella dell’Ungheria, con il Primo ministro Orban, che, intervistato a Radio Kossuth, ha detto: “Per gli esperti militari è ovvio che l’Ucraina non sarà in grado di vincere sul campo di battaglia, e solo i politici occidentali non osano ammetterlo. L’aiuto militare occidentale dunque non funzionerà, gli ucraini non vinceranno al fronte”.
Tuttavia, il Consiglio Europeo, nelle Conclusioni approvate oggi all’unanimità ,ovvero senza il veto del Primo ministro ungherese Orban né del neo Premier slovacco Fico, entrambi non favorevoli ad un ulteriore sostegno a Kiev, ha ribadito che l’Ue continuerà a sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”.
Al tema Kiev, dunque sono dedicati ben 14 punti in cui si condanna la guerra di aggressione russa, sottolineando che “l’Unione Europea continuerà a fornire forti risorse finanziarie, economiche, umanitarie, sostegno militare e diplomatico all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario”, ribadendo l’uso della European Peace Facility come veicolo per finanziare gli aiuti militari.
Inoltre, i 27 capi di Stato e di Governo UE, hanno aggiunto che “a lungo termine l’Unione Europea e gli Stati membri contribuiranno, insieme ai partner, ai futuri impegni in materia di sicurezza nei confronti dell’Ucraina, che la aiuteranno a difendersi, a resistere agli sforzi di destabilizzazione e a scoraggiare futuri atti di aggressione”.
Promesso anche l’invio di aiuti di protezione civile all’Ucraina in vista dell’inverno e confermato il sostegno alla proposta di pace del Presidente Zelensky.
Quanto alla Russia, il Consiglio UE sottolinea che “la Russia è responsabile degli ingenti danni causati dalla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e , che sono necessari progressi decisivi, in coordinamento con i partner, su come qualsiasi ricavo straordinario detenuto da società private derivante direttamente dagli asset immobilizzati della Russia possa essere direzionato a sostegno dell’Ucraina e della sua ripresa e ricostruzione, in linea con gli obblighi contrattuali vigenti e in linea con il diritto Ue e con il diritto internazionale”.
I 27 capi di Stato e di Governo, infine, invitano l’Alto Rappresentante e la Commissione “ad accelerare i lavori nell’ottica di presentare delle proposte” al riguardo. Un passo in avanti, quindi, rispetto alla frenata della scorsa primavera, in seguito alle perplessità della Banca Centrale Europea.
Una nuova tranche di aiuti militari destinata a Kiev, è stata poi annunciata anche dal segretario di Stato USA, Blinken, che su x, ha scritto: “Gli Stati uniti annunciano oggi una nuova tranche di aiuti di armi ed equipaggiamento per l’Ucraina, per aiutarla a sostenere i progressi sul campo di battaglia e darle ulteriore slancio. Gli Stati Uniti prevedono un nuovo pacchetto da 150 milioni di dollari all’Ucraina, per aiuti che includeranno armi ed apparecchiature. La Russia ha iniziato questa guerra e potrebbe terminarla in qualsiasi momento ritirando le sue forze dall’Ucraina e mettendo fine al brutale attacco. Il dipartimento di Stato precisa che il nuovo pacchetto di armi e equipaggiamento comprendono difesa aerea, artiglieria, anti-tank e altre capacità che rafforzeranno ulteriormente la capacità dell’Ucraina di difendere il suo territorio contro l’offensiva russa mentre continua la sua controffensiva contro le forze russe. In tutto il pacchetto fornisce 150 milioni di armi ed equipaggiamento” sulla base di finanziamenti già autorizzati”.
Restando in tema di aiuti militari, il ministero della Difesa tedesco ha dichiarato che è stato consegnato questa settimana all’Ucraina il sistema di difesa aerea Iris-T, che comprende tre dispositivi di lancio, un sensore radar, un generatore, un’unità di condizionamento dell’aria e i relativi missili guidati. L’Ucraina riceverà anche pezzi di ricambio e supporto tecnico e logistico. La Difesa tedesca, ha quindi evidenziato: “La Germania contribuisce così alla protezione della popolazione civile, delle infrastrutture critiche e dei soldati in Ucraina, soprattutto in vista del prossimo inverno, quando si prevede un nuovo aumento degli attacchi alle infrastrutture critiche da parte russa”.
Nel frattempo, la banca centrale russa, alzando il tasso di interesse di riferimento dal 13% al 15% e, avvertendo che l’inflazione è in aumento in tutta l’economia del Paese, ha spiegato in una nota: “L’attuale pressione inflazionistica è aumentata in modo significativo e supera le aspettative. Il rialzo al 15% è superiore a quanto stimato dagli analisti, che in grande maggioranza si aspettavano un aumento al 14%”.
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