di Federica Marengo mercoledì 25 ottobre 2023
-Nella 600° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata, gli attacchi russi sul Paese. Colpita, infatti, dai bombardamenti delle forze di Mosca, la città di Avdiivka, nella regione di Donetsk, mentre a Khmelnytsky, nella regione occidentale, l’esercito russo ha colpito il territorio vicino alla centrale nucleare. Secondo il servizio stampa del ministero dell’Energia ucraino, l’esplosione avrebbe danneggiato le finestre degli edifici amministrativi e dei laboratori dell’impianto nucleare e un blackout sarebbe seguito all’esplosione, coinvolgendo 1.860 utenze. Inoltre, nelle città di Slavuta e Netishyn, ci sarebbero danni alle linee di trasmissione elettrica.
Tuttavia, nella giornata di ieri, le truppe ucraine sono avanzate a sud di Bakhmut e ad ovest della regione di Zaporizhzhia. Secondo lo Stato maggiore ucraino: “Nelle ultime 24 ore, l’esercito russo avrebbe perso 800 soldati, portando così a 296.310 il numero totale di miliari russi uccisi nel conflitto. Distrutti anche 44 sistemi di artiglieria e 28 cannoni”.
Sul fronte russo, invece, nella città di Bryansk si sono verificate due forti esplosioni e , al tempo stesso, il ministero della Difesa russo ha reso noto che per la prima volta due missili Atacms ucraini, di fabbricazione americana, sono stati abbattuti dalle forze di difesa aerea.
Infine, anche il Consiglio della Federazione,come in precedenza la Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento russo), ha approvato all’unanimità l’uscita della Russia dal Trattato per il bando complessivo dei test nucleari, con il voto a favore di 156 senatori. Necessaria ora solo la firma del Presidente Putin per l’entrata in vigore della della ratifica.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, ha scritto un post sul suo profilo Telegram, sottolineando: “Minare la sicurezza, portare morte e caos: la sicurezza è l’obiettivo principale della Russia, sia in Ucraina che in Europa e nel mondo libero in generale, queste sono le azioni di uno Stato-terrorista. Ringrazio tutti coloro che in tutto il mondo sono al fianco dell’Ucraina e sostengono i nostri guerrieri. Insieme, ci stiamo avvicinando a una pace giusta. L’Ucraina prevede che la Russia attaccherà nuovamente le sue infrastrutture energetiche durante l’inverno, ma questo volta. Kiev non Ci stiamo preparando ad attacchi terroristici contro le infrastrutture dell’energia. prevede solo di difendersi ma anche di rispondere agli attacchi. Quest’anno non soltanto ci difenderemo, ma anche risponderemo”.
Quanto agli alleati, secondo il sito Politico.com, il partito USA dei Repubblicani, che ha eletto il nuovo Speaker(il rappresentante della Louisiana, Mike Johnson) è diviso sull’opportunità di unire gli aiuti a Israele e all’Ucraina in un unico provvedimento. Come si legge in un articolo pubblicato sul sito: “Anche alcuni sostenitori dei quattro settori chiave degli aiuti , Ucraina, Israele, Taiwan e sostegno al confine meridionale ,sono insolitamente pessimisti dopo la prima discussione del disegno di legge. I pacchetti di aiuti ai vari paesi dovrebbero essere divisi. La componente israeliana ha un sostegno quasi schiacciante e possiamo arrivarci molto rapidamente. Penso solo che tatticamente questo sia l’approccio migliore”, ha detto il senatore della Florida, il repubblicano Marco Rubio. A sua volta, la repubblicana Lindsey Graham ha sostenuto l’adozione del pacchetto di assistenza finanziaria ampliato: “Voglio che l’intero pacchetto venga implementato. Questi sono quattro problemi di sicurezza nazionale e dobbiamo risolverli nel loro insieme”.
Secondo il Washington Post,che cita fonti ucraine, “Fra Russia e Ucraina ci sono canali di comunicazione informali. Rappresentanti dei due Paesi si incontrano regolarmente per discutere dello scambio di prigionieri, della restituzione delle salme dei militari uccisi al fronte e, da poco, del ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, oltre che del passaggio sicuro di navi con cereali da porti ucraini. In alcuni casi, i colloqui avvengono con intermediari, come la Turchia, il Qatar, gli Emirati arabi uniti, l’Arabia saudita, il Vaticano o il Comitato internazionale della Croce rossa. Ma la maggior parte dei contatti avviene direttamente, fra rappresentanti dei due Paesi che si vedono al confine oppure a Istanbul , dove a condurli per l’Ucraina fino a settembre era l’attuale ministro della Difesa, Rustem Umerov , o si parlano al telefono”.
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