di Federica Marengo sabato 21 ottobre 2023
-Nella 596° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sul Paese. Colpita dalle forze russe, infatti, Kryvyi Rih, la città natale del Presidente Zelensky, nella regione, meridionale di Dnipro, dove una donna è rimasta gravemente ferita. Un incendio, poi, è stato provocato nella notte anche da un raid in un complesso industriale, causando danni alle infrastrutture essenziali.
Sotto attacco, anche Nikopol, città situata sulla riva del fiume Dnepr, a circa 100 chilometri a est di Kryvyi Rih, dove una persona è rimasta uccisa.
Ancora più a sud, nella regione di Kherson, una serie di attacchi ha provocato un morto e un ferito, mentre nelle regioni orientali di Kharkiv e Donetsk, le persone ferite sono state due.
Inoltre, secondo il resoconto ufficiale dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, pubblicato su Telegram, oltre un terzo del territorio ucraino sarebbe contaminato da mine e oggetti esplosivi a causa della guerra con la Russia.
Intanto, mentre un’indagine condotta dal Servizio doganale di Stato ucraino e dal Ministero della Difesa ha rilevato che un terzo degli aiuti umanitari donati alle forze armate ucraine nell’ultimo anno non ha raggiunto le unità militari, il Presidente ucraino Zelensky, si è recato a Kherson e Mykolaiv per visitare la prima linea,riferendo di “Perdite russe impressionanti”.
Lo stesso Zelensky, poi, nelle ultime 24 ore, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente turco Erdogan, tra i partecipanti al vertice per la pace al Cairo, organizzato dal Presidente egiziano Al Sisi, nel quale , secondo quanto riferito in una nota diramata dalla presidenza turca, hanno discusso “Oltre che della guerra russo-ucraina, del conflitto tra Israele e Palestina e della crisi umanitaria nella regione. Il Presidente Erdogan ha dichiarato che è possibile risolvere i conflitti nella regione, in particolare il conflitto israelo-palestinese, con metodi pacifici, e che la Turchia continuerà a fare tutto il possibile perché avvenga”.
Il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, invece, tornando sulla possibile ripresa dei negoziati con la Russia, ha dichiarato: “L’Ucraina non negozierà un cessate il fuoco con la Russia finché Mosca si rifiuterà di ritirarsi dai territori ucraini occupati. Non ci sono negoziati che valgano la pena finché la Russia continuerà a occupare il territorio ucraino, compresa la Crimea. Sono convinto che la situazione cambierà radicalmente non appena arriveranno i caccia F-16 dall’Occidente per rafforzare le difese aeree. E’ difficile prevedere il tempo necessario per riconquistare tutti i territori attualmente occupati dalla Russia. Le strutture intorno a Mosca potrebbero diventare bersagli, ma solo di armi prodotte nel Paese visto che l’Ucraina si è impegnata a non utilizzare quelle fornite dagli alleati occidentali contro il territorio russo”.
Quanto agli alleati, il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana, come riporta Digi 24 sul suo sito, ha assicurato che: “L’ Alleanza atlantica dispone di risorse sufficienti per sostenere Israele nel conflitto con Hamas, ma anche per sostenere militarmente l’Ucraina nella guerra con la Russia”.
Infine, l’intelligence britannica , alla luce dell’annuncio del Presidente russo Putin, riguardante l’inizio di voli sul Mar Nero orientale con i Mig-311 armati con Kh-72M2, missili balistici lanciati da aereo, nel suo report giornaliero, ha spiegato che tale annuncio ha valenza di “comunicazione strategica, data la scarsa performance del sistema fino a ora in Ucraina, per dimostrare che la Russia rimane in grado di produrre e operare nuove armi malgrado il conflitto”.
Quindi, ha sottolineato l’intelligence britannica nel suo aggiornamento, “l’efficacia del sistema, in grado di volare a velocità ipersonica e sfuggire ai sistemi di difesa moderni, per ora è solo sulla carta. Tuttavia, ha aggiunto Londra, deve esserci un miglioramento significativo sul modo in cui la Russia lo usa per sfruttare al meglio il suo potenziale”.
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