di Federica Marengo martedì 10 ottobre 2023
-Nella 584° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla notte gli attacchi russi sulle regioni meridionali di Odessa, Mykolaiv e Kherson, con le forze ucraine che hanno abbattuto 27 droni.
Colpita dalle forze di Mosca ,poi ,anche la regione di Kharkiv e il distretto di Kupiansk, dove 3 civili sono rimasti uccisi.
Massicci bombardamenti sono stati rilevati anche su Avdiivka, nella regione orientale di Donetsk.
Tuttavia, la Difesa di Kiev ha fatto sapere di aver compiuto ulteriori progressi nell’avanzata verso Bakhmut.
Sul fronte russo , invece, il governatore di Belgorod, Gladkov, ha reso noto che 2 civili sono stati uccisi oggi in un attacco delle forze armate ucraine.
Secondo l’intelligence britannica, sarebbe improbabile una nuova mobilitazione in Russia prima delle elezioni presidenziali del 17 marzo 2024, in quanto: “Il Presidente russo Vladimir Putin quasi sicuramente si ricandiderà, nonostante non abbia ancora annunciato pubblicamente la sua intenzione di farlo. Sebbene le elezioni in Russia siano soggette a interferenze e controllo da parte del Cremlino, rimangono uno strumento fondamentale di legittimazione politica. È quasi certo che la campagna elettorale di Putin si concentrerà sulla necessità di difesa dai nemici esterni, una narrazione spesso utilizzata per giustificare le azioni dello Stato e il consolidamento del potere di Putin. In vista delle elezioni, il Cremlino cercherà quasi certamente di ridurre al minimo le mosse politiche impopolari. È quindi altamente improbabile che venga attuata un’ulteriore ondata di mobilitazione prima delle elezioni presidenziali del marzo 2024”.
Quanto al raid dello scorso 5 ottobre sul villaggio di Hroza, nella regione di Kharkiv, il capo del dipartimento investigativo della polizia regionale, Serhii Bolvinov ,nel corso di una conferenza stampa, ha reso noto che le vittime accertate sono 53, ma che vi sarebbero ancora 5 dispersi.
In merito, il Vice ambasciatore cinese alle Nazioni Unite, Geng Shuang, ha sottolineato come Pechino trovi “preoccupanti” le pesanti vittime civili.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky si è recato quest’oggi a Bucarest, in Romania, (primo viaggio nel Paese Nato dall’inizio della guerra), dove ha incontrato il Presidente Klaus Iohannis. Al termine dell’incontro, Zelensky, nel corso di una conferenza stampa congiunta ,ha affermato di avere “buone notizie” sulle forniture di artiglieria e difesa aerea, sottolineando: “Il mio accento principale oggi è stato la difesa aerea. E sono contento che l’Ucraina sia stata ascoltata dalla parte rumena. Si dovrebbe fare tutto il possibile per evitare che la Russia trasformi parte della regione del Mar Nero o del Danubio in una “zona morta” marittima; presto sarà lanciato un nuovo “corridoio del grano” per l’esportazione di grano ucraino attraverso la Moldavia verso la Romania. I piloti ucraini degli F-16 saranno formati in un centro per l’addestramento di nuova creazione della Ue in Romania, per accelerarne la formazione. C’è una decisione estremamente importante sulla formazione dei piloti F-16 in Romania. È in fase di creazione il Centro di addestramento dei piloti. Io e il signor presidente abbiamo discusso su come accelerare tale addestramento e abbiamo concordato che i piloti ucraini saranno inclusi nella prima ondata di addestramento”.
Inoltre, riguardo all’attacco di Hamas ai danni di Israele, ha dichiarato: “Chi c’è dietro Hamas? Credo che la risposta sia molto semplice: chi li sostiene pubblicamente, li sostiene con le armi. E non si tratta di un solo giorno. È una cosa che va avanti da molto tempo. Credo che qui ci sia una risposta dettagliata che potete trovare da soli. E anche sui social media, si può vedere attraverso le griglie chi sta dando i segnali rilevanti. Crediamo che la Russia sia uno di quelli che ha aiutato e che sta dietro”.
Il Presidente rumeno, Iohannis, invece, ribadendo il sostegno del suo Paese all’Ucraina e, sottolineando l’interesse a rafforzare la collaborazione bilaterale, ha evidenziato: “Appoggeremo l’Ucraina anche militarmente per tutto il tempo necessario. La sicurezza dell’Ucraina significa anche la sicurezza della Romania – ha aggiunto. Oggi abbiamo deciso insieme di iniziare concretamente il processo di rafforzamento delle relazioni bilaterali con la realizzazione di un partenariato strategico”.
Domani sera, alle 18:30, il Presidente dell’Ucraina Zelensky parteciperà in videocollegamento a una tavola rotonda con il Direttore della Banca Mondiale, Ajay Banga, e con il direttore generale dell’Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. Alla stessa ora, presso la Banca Mondiale, si terrà la quarta tavola rotonda ministeriale per i supporto all’Ucraina.
Sempre Zelensky , infine, alla luce delle preoccupazioni espresse dal capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Grossi, ha assicurato che “la centrale nucleare di Zaporizhzhia non verrà attaccata nell’ambito della controffensiva contro gli invasori russi” e che “tutte le altre opzioni sono sul tavolo per riprendere il controllo della centrale, la più grande d’Europa, occupata da forze russe all’inizio dell’invasione”.
Riguardo alla sospensione degli aiuti da parte degli USA, secondo quanto riportato dal Washington Post, che cita due alti funzionari dell’amministrazione americana, “La Casa Bianca starebbe valutando di inserire i finanziamenti all’Ucraina nella richiesta urgente di aiuti a Israele, nella speranza che questo aumenti le possibilità che il Congresso americano approvi il sostegno a Kiev nonostante la crescente opposizione dei repubblicani alla Camera”.
Ancora per il Washington Post: “Non è stata presa alcuna decisione definitiva, ma per l’amministrazione americana una mossa del genere “bloccherebbe l’estrema destra”, che è fortemente contraria a nuovi aiuti all’Ucraina. In un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti, il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale John Kirby ha assicurato che “il sostegno Usa all’Ucraina continuerà. Gli Stati Uniti sono un Paese forte abbastanza da sostenere sia Kiev che Israele”.
Nel frattempo, in Russia, che l’organo di governo del calcio europeo Uefa ha escluso dagli Europei di calcio under 17, ringraziato poi dalla Federcalcio ucraina, in un articolo intitolato “Rispetto della Principi della Carta delle Nazioni Unite come chiave per la pace e la stabilità internazionale” ,di cui ha riferito l’agenzia Tass, il ministro degli Esteri russo Lavrov, atteso dal 16 al 18 ottobre a Pechino per colloqui con il suo omologo cinese Wang Y, ha sottolineato che: “L’Occidente avrebbe deciso di “estendere la sua influenza nello spazio post-sovietico, come dimostrerebbero le ultime esercitazioni militari Nato, senza precedenti dalla Guerra fredda. L’Occidente collettivo ha costantemente violato il principio fondamentale della non ingerenza anche negli affari interni di altri Paesi. Ha evitato una discussione sostanziale basata sui fatti e sul rispetto di tutti i requisiti previsti dalla Carta delle Nazioni Unite. Non ha argomenti per un dialogo onesto. La serie di recenti esercitazioni congiunte degli Stati Uniti e dei suoi alleati Nato in Europa, che includevano scenari di utilizzo di armi nucleari contro la Russia, non ha precedenti. Siamo preoccupati per la situazione in Ucraina e in Kosovo. Il mondo intero può assistere al ripetersi nei Balcani della triste storia degli accordi di Minsk sull’Ucraina che hanno conferito uno status speciale alle repubbliche del Donbass, sabotati da Kiev con l’appoggio occidentale. La Russia è profondamente preoccupata per il continuo deterioramento della situazione in Kosovo”.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, invece, nel corso della consueta conferenza stampa, ha smentito le dichiarazioni del Presidente ucraino Zelensky riguardo l’interesse della Russia a fomentare una guerra in Medio Oriente per indebolire l’unità globale, evidenziando: “Il conflitto è di lunga data e ha radici molto profonde; la Russia è in contatto sia con Israele che con i palestinesi. La Russia ha legami storici di lunga data con i palestinesi e ha molto in comune con Israele, compreso il fatto che molti israeliani sono ex cittadini russi. Mosca intende proseguire i suoi sforzi diplomatici e svolgere un ruolo nella ricerca della pace tra Israele e palestinesi”, seguito dal Viceministro degli Esteri russo, Ryabkov, che ha annunciato: “La Russia avrebbe notizie sui preparativi degli Stati Uniti per condurre test nucleari in Nevada: se questo accadesse, ci sarebbe il rischio di un’escalation perché la Russia sarebbe pronta a una risposta simmetrica. Bisogna prepararsi a questo scenario estremamente negativo. Se gli Stati Uniti seguono la strada dell’escalation, devono prepararsi a una risposta simmetrica da parte della Russia”, precisando: “Mosca, dopo una possibile revoca della ratifica del Trattato Ctbt, potrebbe riprendere i test nucleari solo se gli Usa dovessero effettuare per primi esperimenti di questo tipo. Il Presidente lo ha detto chiaramente. Dobbiamo preparare i nostri poligoni di prova per la ripresa dei test, ma la ripresa pratica sarà possibile solo dopo che gli Stati Uniti avranno condotto i test corrispondenti”.
Sul piano politico internazionale, poi, Mosca sembrerebbe restare isolata all’Onu, essendo fallita la rielezione al Consiglio dei diritti umani per il triennio 2024-2026, da cui è stata sospesa nell’aprile del 2022, causa invasione dell’Ucraina. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, infatti, ha votato per eleggere 15 nuovi membri dell’organismo con sede a Ginevra e Mosca era in gara con Albania e Bulgaria per i due seggi ad appannaggio dell’Europa dell’est, ma ha ottenuto solo 83 voti (la maggioranza richiesta era 97). L’Albania ha ottenuto 123 voti e la Bulgaria 160.
Riguardo alla Bielorussia, alleata di Mosca, secondo un rapporto del Centro di Resistenza Nazionale, riportato da Ukrinform: “Le agenzie di intelligence russe e bielorusse starebbero pianificando un’operazione segreta sotto falsa bandiera per accusare l’Ucraina di sabotaggio contro le infrastrutture critiche in Bielorussia. Sarebbe dunque stato raggiunto un accordo tra l’Fsb russo e il Kgb bielorusso per condurre un’operazione sotto falsa bandiera contro una delle strutture sul territorio bielorusso, per accusare ancora la parte ucraina. Al momento, il deposito petrolifero Brestoblnefprodukt fuori dall’insediamento di Pryluki nella regione di Brest, a soli 2 km dal confine bielorusso-polacco, è considerato un obiettivo per l'”attacco terroristico. Per il Centro per la Resistenza Nazionale, nell’atto di provocazione potrebbe essere coinvolto un drone che trasporta un carico esplosivo. Secondo le informazioni della resistenza bielorussa, già in agosto i combattenti del gruppo Wagner hanno condotto una ricognizione aerea di potenziali bersagli per l’attacco”.
Infine, per l’agenzia Bloomberg: “L’indagine che la Finlandia sta conducendo su una perdita di gas registrata nella notte fra sabato e domenica scorsi da un gasdotto sottomarino, che la collega con l’Estonia, il Baltic Connector, sta procedendo sul presupposto che si sia trattato di un deliberato atto di sabotaggio”.
A tal riguardo, il quotidiano finlandese Iltalehti, ha scritto che “Il governo e le forze armate di Helsinki sospettano che la Russia abbia colpito il suddetto gasdotto e sul fronte Nato, il segretario generale, Stoltenberg, ha dichiarato che sta condividendo informazioni sui danni alle infrastrutture sottomarine tra Estonia e Finlandia ed è pronto a sostenere gli alleati”.
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