di Federica Marengo lunedì 9 ottobre 2023
-Nella 584° giornata di guerra in Ucraina, sono proseguiti dalla nottata gli attacchi russi sulle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia e su quelle orientali di Donetsk e Luhansk.
Sul fronte russo, invece, come reso noto dalla Difesa di Mosca, le forze ucraine hanno compiuto almeno 5 attacchi, nel quali sarebbero stati uccisi 50 soldati ucraini.
Secondo il Think thank USA dell’Istituto per lo Studio della guerra (ISW), “Le forze ucraine hanno continuato le operazioni controffensive vicino a Bakhmut e hanno fatto alcuni progressi nella parte occidentale della regione di Zaporizhzhia. Le autorità russe sostengono che le truppe abbiano respinto gli attacchi ucraini nella zona di Andriivka. Affermano che le forze armate ucraine stanno cercando di aggirare Kurdyumivka da nord-est, e per questo stanno attaccando in direzione di Zelenopopill. I blogger militari russi affermano che i militari ucraini hanno recentemente spostato i loro sforzi verso Kurdyumivka per catturare le rimanenti altezze tattiche a sud di Bakhmut. Ma in quest’area si registrano meno movimenti significativi delle truppe ucraine a causa del peggioramento delle condizioni meteorologiche e delle forti piogge, che impediscono l’uso della ricognizione aerea”.
Inoltre, sempre per l’ISW: “Le truppe russe hanno intensificato il lavoro minerario nelle regioni di Robotyny e Vervovy della regione di Zaporizhzhia, cercando così di vincolare le forze ucraine in aree del fronte lontane dalle loro aree di supporto. Lo riferisce un rapporto dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW). Secondo le fonti, le truppe russe hanno iniziato a minare le aree precedentemente sminate sulla linea Robotine-Verbove (da 10 a 18 km a sud-est di Orekhovo) per ottenere una sorpresa tattica. Inoltre, le truppe russe hanno intensificato le operazioni offensive tattiche in diverse aree del fronte fuori dalla regione di Zaporizhzhia per allungare la difesa dell’esercito ucraino e deviare le forze dalla direzione meridionale”.
Intanto, il Presidente ucraino Zelensky, che ha sostituito il responsabile delle Forze di Difesa territoriali del Paese, il generale Ihor Tantsyura, in carica dal maggio 2022, intervenuto oggi all’Assemblea parlamentare della Nato, lanciando un appello alla comunità internazionale affinché si unisca per affrontare il terrorismo e, paragonando l’attacco di quella che ha definito un’ “organizzazione terroristica” contro Israele, con le tattiche utilizzate dalla Russia, anch’esso uno “Stato terrorista”, ha sottolineato: “Il mondo potrebbe concordare su una serie di definizioni di terrorismo. Non violentare le donne, non uccidere, non considerare i bambini come trofei, non riempire di sangue villaggi e città, non sparare ai civili nelle auto” dovrebbe essere la base”.
Poi, in merito al ruolo dell’Iran nell’invasione della Russia e nell’attacco di Hamas contro Israele, ha affermato: ” L’Iran non può dire di non avere nulla a che fare con ciò che sta accadendo in Ucraina se vende droni Shahed ai russi, e non può affermare che non ha nulla a che fare con ciò che sta accadendo in Israele se i suoi funzionari affermano di sostenere Hamas”.
Sempre il Presidente ucraino Zelensky, come reso noto dal Guardian, che ha citato la Presidenza rumena, domani, visiterà la Romania, (si tratta del suo primo viaggio nel Paese Nato da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022), in quanto: “Il porto rumeno di Costanza, sul Mar Nero, è la principale via alternativa di esportazione di grano di Kiev da quando la Russia ha rinunciato a un accordo di passaggio sicuro a metà luglio. La Romania ha rilevato diversi frammenti di droni caduti sul suo territorio, spingendola ad aumentare le pattuglie e i punti di osservazione, oltre ad espandere una zona di interdizione al volo lungo una sezione del confine con l’Ucraina”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Kuleba, invece, in un’intervista a Forbes Ucraina, ha dichiarato: “Per l’Europa, la guerra in Ucraina è esistenziale. Gli europei capiscono che riguarda anche loro. Non possono permettersi di non vincere questa guerra insieme all’Ucraina. Se l’Ucraina perde, questa sarà la fine dell’Europa. la narrativa prevalente in Europa ora è il sostegno a lungo termine a Kiev per tutto il tempo necessario per la vittoria. In merito agli Stati Uniti, la decisione del Congresso di rimuovere gli aiuti a Kiev dalla legge per evitare lo shutdown è un incidente, piuttosto che un fallimento sistemico. La fazione dei Trumpisti ha creato una situazione di stallo politico, ma tutte le dichiarazioni rilasciate dopo l’evento, compreso il portavoce della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e della Camera bassa del Congresso, Kevin McCarthy, erano a sostegno dell’Ucraina. Stiamo lavorando attivamente con il Congresso, comunicando con l’amministrazione della Casa Bianca per evitare incidenti simili in futuro. Ma dobbiamo capire che più si avvicinano le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, più difficili saranno i momenti”.
Da Mosca, invece, il portavoce del Cremlino, Peskov, riguardo all’attacco di Hamas contro Israele, ha fatto sapere che: “La guerra in Israele , che Mosca si rifiuta di chiamare con questo nome, tanto quanto quella in Ucraina , e il possibile trasferimento di attenzione degli Usa da Kiev a Gerusalemme, non avrà ripercussioni in Ucraina. L’operazione militare speciale è portata avanti dalle forze russe è una operazione indipendente portata avanti dalle forze armate secondo le istruzioni impartite dal comandante in capo e dai piani esistenti. Tutto va avanti secondo i piani. La situazione in Israele è diversa”, seguito dal ministro degli Esteri russo, Lavrov, che, ricevendo il segretario generale della Lega Araba ,Ahmed Aboul Gheit, ha dichiarato: “L‘acuto inasprimento del conflitto israelo-palestinese ha dimostrato che l’attuale status quo non è sostenibile. Le violenze “devono essere fermate urgentemente”.
Proprio da Mosca, poi, e dal Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo ed ex Premier, Medvedev, è arrivata, sul suo canale Telegram, l’accusa a Kiev che le armi usate per gli attacchi su più fronti a Israele arrivano dall’Ucraina: “In Israele ,vengono attivamente utilizzate le armi fornite dall’Occidente all’Ucraina: la diffusione di armamenti potrà solo peggiorare. Aspettatevi missili, carri armati e presto aerei da Kiev sul mercato nero. Bene, amici della NATO, il gioco è finito? Le armi trasferite al regime neonazista in Ucraina vengono utilizzate attivamente in Israele. Inoltre, come le armi lasciate dai fuggitivi americani in Afghanistan, saranno usate in modo incontrollabile in tutti i punti caldi”.
Mosca, dunque ha rilanciato le notizie circolate ieri su siti e social mediorientali, secondo cui Hamas avrebbe ‘ringraziato’ l’Ucraina per le armi ricevute, lasciando intendere di avere ottenuto forniture tramite il mercato nero su cui finirebbero parte di quanto trasferito a Kiev.
Il portavoce del Cremlino, Peskov, quindi, ha dichiarato che “E’ evidente, le centinaia di migliaia di tonnellate di armi che l’Occidente invia sul territorio ucraino non si fermano tutte lì” e finiscono in mano a trafficanti “di tutto il mondo” che le vendono e questo rappresenta un pericolo letale per molti paesi e regioni del mondo. Sono convinto che i servizi israeliani sapranno risalire ai canali che portano armi usate contro lo Stato ebraico”.
Immediata, la replica da parte dei servizi militari di Kiev, secondo cui la Russia tenta di screditare l’Ucraina: “Lo Stato aggressore, la Russia, utilizza l’attacco dei terroristi di Hamas allo Stato di Israele per una provocazione su larga scala contro l’Ucraina. L’intelligence del Ministero della Difesa ucraino è a conoscenza del fatto che l’intelligence russa ha già consegnato ai militanti di Hamas armi trofeo prodotte negli Stati Uniti e nell’Unione europea e catturate durante le ostilità in Ucraina”.
Nel frattempo, mentre, come riportato dal Guardian, l ‘ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr) ha dichiarato di essere preoccupato per la mancanza di un sistema per la restituzione dei bambini ucraini portati in Russia dopo l’invasione, e per il fatto che alcuni di coloro che sono tornati hanno denunciato maltrattamenti, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, nel corso degli Stati Generali della diplomazia culturale, svoltisi a Palazzo Vecchio, a Firenze, ha annunciato che: “L’Italia, attraverso il Maxi di Roma e la Triennale di Milano, ha avuto in affidamento la ricostruzione della cattedrale di Odessa, città che è stata costruita grazie alla genialità di architetti italiani, colpita dai bombardamenti russi. Quindi anche lì promuoviamo, grazie alla nostra capacità, grazie alla nostra cultura, la ristrutturazione di opere distrutte dalla guerra”.
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