di Federica Marengo sabato 23 settembre 2023
-“Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!”. 80 anni fa il sacrificio del Vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Medaglia d’oro al valor militare, Salvo D’Acquisto. A soli 22 anni diede la sua vita per salvare decine di innocenti presi in ostaggio dalle SS e ormai sicuri di essere fucilati. Un Eroe italiano che non vogliamo dimenticare”. Così, la Presidente del Consiglio Meloni ha ricordato , tramite social, il Brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto, Comandante della Stazione Carabinieri di Torrimpietra (Roma),che il 22 settembre 1943, in località Palidoro, sacrificò la sua vita per salvare quella di 22 civili del posto da un rastrellamento nazista, atto di rappresaglia seguito alla morte di un soldato tedesco e al ferimento di altri due a causa della deflagrazione di una bomba a mano rudimentale nel corso di un controllo.
Nel pomeriggio , poi, si è tenuta a Torre di Polidoro (Roma) la cerimonia solenne alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella e del fratello del Brigadiere d’Acquisto, Medaglia d’Oro al valor Militare ‘alla memoria’, Alessandro. Il Capo dello Stato , quindi, ha deposto una corona d’alloro ai piedi della stele commemorativa e, terminata la cerimonia, ha visitato il Polo Museale, firmando il Registro d’Onore.
In data odierna poi, è stato emesso un francobollo, valido per la posta ordinaria, che ricorda gli 80 anni dal tragico avvenimento e dal sacrificio del Brigadiere decorato.
In un intervento su Il Messaggero, poi, la Premier Meloni ha ricordato un altro anniversario: quello dell’uccisione per mano della Camorra del giornalista Giancarlo Siani, il 23 settembre del 1985, mentre stava parcheggiando l’auto davanti alla sua abitazione a Napoli.
La Presidente del Consiglio Meloni ha quindi evidenziato nel suo messaggio al quotidiano : “Era la sera del 23 settembre 1985 quando la notizia dell’omicidio di Giancarlo Siani irrompeva nei notiziari italiani. Era la prima volta che la camorra colpiva un giornalista, ritenuto ‘colpevole’ di aver indagato nel sottobosco criminale alla ricerca di collusioni tra criminalità organizzata e le amministrazioni locali. Giancarlo faceva il cronista, precario, nella provincia di Napoli, ne ha descritto il volto più cupo, ma era convinto che il destino di quei territori non fosse segnato. Così come non è segnato il destino di Caivano, uno dei tanti territori italiani dove lo Stato ha smesso semplicemente di fare il suo lavoro e di adempiere ai suoi doveri. Caivano deve diventare un modello da esportare in tutta Italia: i cittadini di Caivano, e di tutte le zone franche della nostra Nazione hanno il diritto di pretendere che lo Stato torni ad assumersi le proprie responsabilità. Lo Stato deve tornare a fare lo Stato. Non deve più indietreggiare. Deve rispondere colpo su colpo alle ‘paranze’, agli atti intimidatori e a chi vorrebbe che a Caivano non cambiasse nulla e offrire una risposta organica in termini di educazione, aggregazione, formazione e legalità. Vogliamo che Caivano diventi un modello, da esportare nel resto d’Italia. Non sarà un cammino semplice, ma io credo che una politica seria debba mettere la faccia sulle cose difficili, invece che su quelle facili. Lo faremo anche nel nome di Giancarlo Siani, e del suo insegnamento: ‘Mai in ginocchio, sempre in piedi'”.
Intanto, mentre il ministro dell’Interno Piantedosi ha annunciato l’apertura del primo Centro permanente per i rimpatri a Pozzallo (Ragusa) , precisando riguardo alla “garanzia finanziaria” di 5 mila euro che il migrante può versare, norma presente nel decreto contenente le misure restrittive sull’immigrazione ,appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che ha suscitato le dure critiche delle Opposizioni, “Non riguarda chi è trattenuto nei Cpr, ma nelle nuove strutture di richiedenti asilo”, non si affievoliscono le tensioni del Governo con la Germania sull’immigrazione.
Ieri, infatti, il ministero degli Esteri di Berlino ha reso noto che la Germania si appresterebbe a finanziare Ong per salvare i migranti in mare e di voler bloccare la ricezione di immigrati, se l’Italia non rispetterà il trattato di Dublino.
Palazzo Chigi, quindi, tramite un comunicato, ha espresso “stupore” e annunciato l’immediata richiesta di chiarimenti: “Il governo italiano prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per un chiarimento. Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento, perché il finanziamento da parte della Germania di attività di Ong sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia. Il sostegno al trasferimento di immigrati irregolari in Italia, rappresenterebbe una gravissima anomalia nelle dinamiche che regolano i rapporti tra Stati a livello europeo e internazionali. Tale notizia è in ogni caso l’occasione per ribadire la necessità di fare chiarezza sulle attività delle Ong nel Mediterraneo e l’esigenza di stabilire che i migranti trasportati da organizzazioni finanziate da Stati esteri debbano essere accolti da questi ultimi”.
Successivamente, sempre un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha spiegato più nel dettaglio che: “Si tratta di un progetto per l’assistenza a terra in Italia di persone soccorse in mare e di un progetto di un’organizzazione non-governativa sulle misure di salvataggio in mare. La portata del finanziamento del progetto in ciascun caso è compresa tra 400.000 e 800.000 euro, da parte del ministero degli Esteri nel 2023 è limitato a un totale di 2 milioni di euro per tutti i progetti da finanziare. A giugno il settimanale Der Spiegel aveva scritto che il dicastero stava rimandando il finanziamento all’organizzazione tedesca “United 4 Rescue” che finanzia navi di Ong impegnate nel Mediterraneo nel soccorso a migranti Sea Watch, Sos Humanity e Sea Eye forse per favorire il rapporto con il governo italiano”.
Quest’oggi , poi, la ministra dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, durante un intervento all’emittente televisiva Zdf, ha ribadito: “L’Italia non rispetta il meccanismo di riammissione previsto dalla convenzione di Dublino. E finché l’Italia non lo farà, non accoglieremo più rifugiati. Nell’Unione europea è stato concordato un meccanismo di solidarietà, ora Roma deve avvicinarsi nuovamente alla Germania e adempiere ai suoi obblighi”.
Dalla Francia e da Marsiglia , poi, anch’essa al centro delle polemiche sull’immigrazione per il no alla redistribuzione dei migranti provenienti da Lampedusa e per la stretta dei controlli alla frontiera di Ventimiglia, Papa Francesco , recatosi in visita apostolica in occasione degli Incontri Mediterranei, ha lanciato un duro monito alla UE , affermando che non vi è alcuna invasione dei migranti ed, esortando gli Stati membri all’accoglienza.
Stesso monito all’accoglienza lanciato dalle colonne del Guardian anche dall’Alto Rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza, Borrell, secondo cui la UE rischia di disgregarsi sul tema immigrazione e che ha auspicato che la UE dimostri solidarietà verso l’Italia e Lampedusa.
Tutto ciò quando da Bruxelles è arrivata la notizia dello stanziamento da parte della Commissione UE di 127 milioni di euro nell’ambito del Memorandum con la Tunisia. Per sostenere le misure previste nell’accordo, infatti, sono in arrivo 60 milioni di sostegno al bilancio per Tunisi, mentre altri 67 milioni serviranno per l’assistenza operativa sulla migrazione. Le autorità europee hanno fatto sapere che questo primo pacchetto di fondi sarà erogato e consegnato a breve e che servirà a sostenere la Tunisia nella repressione delle reti di trafficanti.
Sul piano economico, invece, il Governo è a lavoro su più dossier: dal dl sul caro bollette, che approderà in Consiglio dei Ministri lunedì, alla modifica, tramite emendamento ,della norma sulla tassazione degli extraprofitti delle banche, passando per la stesura della Manovra.
In merito alla norma sulla tassazione degli extraprofitti bancari, contenuta nel Dl Asset, secondo indiscrezioni de Il Corriere della Sera e de Il Messaggero, confermate poi dal Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, la Maggioranza avrebbe trovato un’intesa con il Tesoro e sarebbe atteso a breve un emendamento del governo, che andrebbe nella direzione indicata da FI di una maggiore tutela per gli investimenti in titoli di Stato e per le piccole banche, mentre “sarà anche fatto divieto alle banche di traslare gli oneri derivanti dalla tassa sugli extraprofitti sui costi dei servizi erogati nei confronti di imprese e clienti finali”.
La prima bozza dell’emendamento dovrebbe essere depositata a Palazzo Madama nelle prossime ore, in modo che il provvedimento arrivi in Aula per la prima settimana di ottobre.
In merito alla Manovra e alle risorse esigue a disposizione anche per via del Superbonus e dei bonus edilizi, la Presidente Meloni ,in un’intervista rilasciata al Tg1, nell’edizione delle 20, dettasi: “Fiera di un’Italia più credibile e ascoltata”, ha spiegato: “Per quanto riguarda il Superbonus, parlano i numeri: centoquaranta miliardi di euro di buco tolti alla sanità, all’istruzione, alle pensioni, per ristrutturare le seconde case e anche i castelli”.
Quindi, sul Reddito di cittadinanza, ha evidenziato: “Sul reddito di cittadinanza abbiamo fatto la cosa giusta e quella che avevamo promesso: distinguere chi può lavorare da chi non può farlo. Chi non può lavorare mantiene il sussidio, chi può lavorare è giusto che abbia lavoro e formazione”.
Riguardo alla richiesta delle Opposizioni di introdurre il salario minimo, la Premier ha sottolineato: “Mi stupisce che l’opposizione scopra oggi la sua utilità, perché in dieci anni al governo non lo hanno realizzato. Io temo che possa peggiorare la condizione di più lavoratori di quelli ai quali la migliora, ma aspettiamo la proposta del Cnel”.
Sull’immigrazione , ha spiegato: “Speravo meglio. Abbiamo lavorato tantissimo, i risultati non sono quelli che speravamo di vedere. E’ un problema molto complesso, ma sono certa che ne verremo a capo. Ma questo tema merita una seconda fase”.
Infine, sulle riforme, la Presidente del Consiglio Meloni, ha assicurato: “Vedo l’orizzonte dei 5 anni di governo e quell’orizzonte mi serve anche per realizzare le grandi riforme di cui questa Nazione ha bisogno. E vorrei iniziare da questo anno: vedere i primi mattoni della riforma fiscale, avviare la riforma costituzionale, fare la parte più consistente della riforma sulla giustizia. E poi la grande riforma del merito, particolarmente nella scuola e intervenire sull’emergenza abitativa. C’è un grande lavoro da fare ma rispetteremo gli impegni presi”.
Infine, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, nel corso di un evento di Confedilizia, ha dichiarato: “Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei Comuni di mezza Italia? Sì,e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto quanto?. Lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene. Penso sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo”.
Immediata, la reazione delle Opposizioni, che parlano di una “sanatoria edilizia”.
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