di Federica Marengo sabato 16 settembre 2023
-“Il governo intende adottare nell’immediato misure straordinarie per far fronte agli sbarchi sulle nostre coste”. Questo l’annuncio della Presidente del Consiglio Meloni, arrivato a metà di un videomessaggio pubblicato sui suoi profili social , nella serata di ieri, dopo un’altra giornata sull’isola di Lampedusa, scandita da sbarchi , tensioni, proteste da parte dei migranti , stanchi di aspettare il loro turno per il trasferimento, e da parte degli abitanti dell’isola.
Nel suo discorso, la Premier ha anche reso notodi aver scritto alla Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, “per chiederle di venire a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia, trasferendo le risorse concordate”, in quanto “La Presidente Von der Leyen è sempre stata collaborativa” e, al numero uno del Consiglio Ue, Charles Michel, per “chiedergli di inserire all’ordine del giorno del Consiglio di ottobre la questione migratoria, per ribadire in quella sede che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi”, e che, lunedì, si terrà un Consiglio dei Ministri, nel quale il Governo introdurrà misure straordinarie per affrontare l’emergenza in atto sull’isola delle Pelagie, quali: “la modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea, ovvero 18 mesi” e che “non riguarderà i richiedenti asilo, per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato” e “la realizzazione da parte della Difesa nel più breve tempo possibile nuove strutture per i migranti, in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali, in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”.
Tali misure, secondo fonti di Governo, riportate dall’Ansa, potrebbero rientrare già nel Dl Caivano, controfirmato ieri dal Presidente della Repubblica Mattarella e ora approdato in Senato.
Infine, la Presidente del Consiglio, rivolgendosi agli italiani, ha sottolineato che “il Governo non ha cambiato idea e che, anche se ci vorrà tempo, molto lavoro, pazienza e determinazione, lavora ogni giorno per mantenere gli impegni presi, non ultimo quello di ripristinare la legalità e contrastare l’immigrazione illegale”.
Nel corso del suo discorso, la Premier, in merito all’accordo siglato dalla UE con la Tunisia, ha spiegato che : “qualcuno in Europa lavorerebbe per evitare che tale intesa per fermare il flusso migratorio venga attuata e che, mentre il governo italiano e una parte dell’Europa coinvolgevano la Commissione Ue a un accordo di collaborazione con quel Paese per contrastare i flussi irregolari e sostenerne l’economia, un’altra parte d’Europa si muoveva nella direzione opposta”, nel “quotidiano tentativo, operato da alcune forze politiche e da influenti realtà , di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo, con il quale non si possono fare accordi, e che “non sarebbe un porto sicuro dove rimpatriare i migranti irregolari o impedirne la partenza”.
A tale quadro, si aggiungere il fatto che , “nonostante l’accordo firmato dalla Commissione Ue, i 250 milioni concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia” e il no da parte della Tunisia e del suo Presidente Saied ,tramite una lettera inviata dal suo ministero degli Esteri, all’accoglienza di una delegazione di eurodeputati, concordata all’indomani della stipula del Memorandum d’intesa.
Infine, riguardo al “cambio di paradigma” , ovvero fermare le partenze, chiesto dal governo italiano all’Ue, ha evidenziato che esso si realizza :“Con una missione europea, anche navale, se necessario, in accordo con le autorità del Nord Africa ,per fermare la partenza dei barconi”, verificando in Africa chi abbia diritto o meno all’asilo e accogliendo in Europa solo chi ne abbia effettivamente diritto, secondo le convenzioni internazionali”.
Dopo il messaggio della Presidente del Consiglio, la Presidente della Commissione UE,Von der Leyen, ha fatto sapere, tramite il portavoce Mamer ,che, domani, prima di volare negli USA per l’Assemblea Generale dell’ONU, sarà a Lampedusa con la Premier Meloni.
Inoltre, l’agenzia tedesca Dpa, riportando una dichiarazione fatta ieri sera in tv dalla ministra dell’Interno federale, Nancy Faeser, ha reso noto che , il governo tedesco, che aveva sospeso le procedure di accoglienza volontaria, “perché l’Italia non ha mostrato alcuna volontà di riprendere persone attraverso la procedura di Dublino“, alla luce dei massicci arrivi di migranti a Lampedusa, vuole continuare ad accogliere volontariamente migranti dall’Italia attraverso il meccanismo di solidarietà, interrotto di recente.
Tuttavia, un portavoce del ministero degli Interni tedesco, citato dal Tagesspiegel, ha chiarito che si è trattato di un fraintendimento, che “le frontiere resteranno chiuse per i migranti provenienti dall’Italia, attraverso il meccanismo di solidarietà volontario” e che “I colloqui per riprendere l’accoglienza dei migranti dall’Italia potrebbero riprendere in qualsiasi momento, ma allo stato attuale non sono in corso”. Quindi, la Germania continuerà ad accogliere solo i migranti provenienti dall’Italia che abbiano già completato la procedura.
Segnali di retromarcia rispetto a una stretta sul controllo delle frontiere a Ventimiglia, annunciata nei giorni scorsi, sono arrivati ,però, dalla Francia, dove il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha convocato per stamane una nuova riunione straordinaria sulla crisi migratoria, dopo quella di ieri pomeriggio “sulla questione migratoria italiana, in seguito a quanto avvenuto a Lampedusa. Il Presidente francese Macron, che ha parlato di un “dovere di solidarietà europea verso l’Italia” ha invece fatto sapere che nelle prossime ore parlerà con la Presidente del Consiglio Meloni.
Nel pomeriggio di oggi , poi, vi è stata una videoconferenza a tre tra i ministri degli Interni di Italia, Francia e Germania, Piantedosi, Tajani e Faeser, cui erano associate anche la presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue e la Commissaria europea agli Esteri, con delega all’immigrazione, Ylva Johansson.
Al termine dell’incontro, il Viminale, tramite nota, ha fatto sapere che: “Dalla call è emersa la volontà comune di affrontare in modo concreto e con un taglio operativo la trattazione della questione migratoria. In vista della prossima riunione del Consiglio Giustizia e Affari Interni Ue previsto a Bruxelles il 28 settembre. Occorre imprimere massimo impulso politico per portare avanti una nuova strategia operativa contro il traffico di esseri umani. Che punti finalmente a mettere in campo concrete iniziative finalizzate a bloccare all’origine le partenze” e dalla Francia, la Premier Borne ha confermato: “È il momento della solidarietà all’Italia, della mobilitazione dell’Ue sulla crisi dei migranti a Lampedusa. Portiamo a livello europeo delle disposizioni per meglio proteggere le frontiere dell’Europa, ma anche per sostenere i paesi di partenza e di transito. Ne parleranno il Presidente Macron e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.
In merito all’emergenza sbarchi sull’isola di Lampedusa, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile Comunicazione di Palazzo Chigi, Fazzolari, in un’intervista a Libero ha spiegato: “So che l’elettorato è deluso e che avrebbe voluto risultati immediati. Ma vogliamo risolvere il problema in modo definitivo, anche se servirà tempo per invertire la rotta dopo anni di politiche immigrazioniste della sinistra. Nel Consiglio dei ministri di lunedì sarà intanto approvata una forte novità: chi sbarca illegalmente in Italia sarà trattenuto in centri sorvegliati per un periodo che potrà arrivare a 18 mesi. Chi non otterrà la protezione internazionale sarà direttamente espulso. Un forte disincentivo alle partenze. Il blocco navale è l’unica vera soluzione, come abbiamo sempre detto. I fatti ci danno ragione, bisogna fermare la massa di immigrati illegali alla partenza, grazie a una missione Ue fatta in accordo con gli Stati del Nord Africa. Senza i soldi promessi, la Tunisia ha difficoltà a far funzionare le proprie forze di polizia e la guardia costiera. È un dato di fatto. E certo non aiutano i continui attacchi al governo tunisino della sinistra europea che vorrebbe dichiarare la Tunisia uno Stato dove non è possibile trattenere gli immigrati o rimpatriare chi arriva in Italia”.
Sul tema immigrazione è poi intervenuto anche il Vicepremier , ministro degli Esteri e segretario pro tempore di FI, Tajani, che ,al Quotidiano Nazionale e a Libero, ha dichiarato: “Per affrontare il problema epocale dei migranti la soluzione è la diplomazia. La diplomazia non fallisce mai. Gli slogan non servono a nulla, bisogna conoscere i fatti. E i fatti ci dicono che l’Africa è una polveriera: dalla Guinea alla Somalia buona parte di questo continente è in subbuglio. Ora come ora è necessario l’intervento europeo, qualcosa che assomigli alla missione Sophia. Serve un intervento che veda coinvolta tutta l’Unione europea. Penso a qualcosa che assomigli alla missione Sofia con una presenza di navi europee nel mar Mediterraneo che blocchi le partenze con accordi con i Paesi di origine e bisogna anche cominciare a pensare a centri di trattenimento dove dovranno rimanere coloro che entrano in Italia in maniera illegale, in attesa di verifica della loro posizione. Ma servono accordi con i Paesi di origine , perché la situazione è talmente complicata, quindi servono investimenti, la lotta contro il cambiamento climatico, serve una presenza delle Nazioni unite forte in tutta l’Africa Sud Sahariana. Perché ,se non si risolve il problema all’origine , ci ritroveremo periodicamente una presenza forte di migrati. Di fronte alla disperazione, non ci sono muri o barriere che tengono. Occorre invece affrontare il problema alla radice per fermare periodiche ondate di migranti che non siamo in grado di sopportare. Serve una strategia europea, mondiale. È necessario anche l’intervento dell’Onu. Un intervento che dovrebbe essere un sostegno economico, politico, di presenza, aiutare a combattere il cambiamento climatico. È chiaro che non penso all’intervento di truppe: per affrontare il problema dell’immigrazione serve realismo”.
Quanto al dossier Tunisia, il Vicepremier e Ministro ha sottolineato: “L’Europa deve accelerare l’applicazione del Memorandum, ma è colpa anche della sinistra che cerca di mettere i bastoni tra le ruote. È inammissibile che al Parlamento europeo blocchino l’accordo firmato da Ursula von der Leyen, utile a fermare i flussi migratori. Anche a Bruxelles ci deve essere coerenza. La questione è seria e non può essere presa sottogamba né possiamo fare demagogia o dichiarare guerra all’Africa, non è un’operazione di polizia che risolve il problema”.
L’altro Vicepremier , ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché segretario della Lega, Salvini, a margine dell’iniziativa organizzata dalla Lega giovani ,alla vigilia del raduno annuale del Carroccio a Pontida, che si terrà domani e, al quale , in vista delle elezioni Europee del 2024,parteciperà anche Marine Le Pen, alleata in UE del partito leghista, in merito alla visita di domani a Lampedusa della Premier Meloni con la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, ha detto: “Giorgia sta facendo miracoli. A livello internazionale era ed è difficile farli. A livello locale, ovviamente, dobbiamo attrezzarci, perché se tedeschi e francesi e il governo europeo si voltano dall’altra parte, noi abbiamo il diritto e il dovere di proteggere i nostri confini e i nostri cittadini. Quindi,che Giorgia sia a Lampedusa e che io accolga Marine Le Pen, è assolutamente parte dello stesso obiettivo; con Giorgia Meloni abbiamo condiviso tutto e condivideremo tutto. La difesa dei confini e della sicurezza è un sacro dovere, e non un capriccio della Lega. E’ qualcosa su cui stiamo lavorando in totale sintonia con il governo. I decreti sicurezza, quelli smontati dalla sinistra, funzionavano e torneranno a funzionare. Ci sta lavorando un collega che è un amico: Matteo Piantedosi. Non voglio portar via il lavoro agli altri. Sicuramente, l’Europa in queste settimane e in questi mesi è stata assente. Lontana. Distratta. Sorda e arrogante. Abbiamo un’altra idea di Europa. E domani Marine Le Pen verrà a raccontare l’idea di Europa che abbiamo. L’Europa dei popoli e delle nazioni è stata una geniale intuizione di quel grande uomo che si chiama Umberto Bossi, grazie al quale siamo qua”.
Da qui, un messaggio agli alleati della Maggioranza, in particolare a FI e, in UE, al PPE: “Chi esclude qualcuno dà in mano l’Europa ai socialisti. Chiunque dirà di no a pezzi di centrodestra in Europa aprirà la strada alla vittoria dei socialisti. E quindi gli stessi popolari dovranno decidere se governare ancora con i socialisti o se vogliono costruire un centrodestra. Io non dico di no a nessuno, chi dice di no vuol dire che ha intenzione di governare con i socialisti. La Lega al governo con la sinistra in Europa non ci andrà mai. Al centrodestra, che ha scelto di essere unito in Italia, mando un messaggio: siccome il 9 giugno ci saranno le elezioni Europee, sarebbe delittuoso perdere l’occasione per la prima volta nella storia di portare il centrodestra unito a vincere anche in Europa. Da quando esiste l’Europa, i socialisti hanno sempre governato là e io faccio e farò di tutto per mandare a casa socialisti e comunisti dal governo europeo”.
Critiche nei confronti del Governo sulla gestione dell’emergenza sbarchi a Lampedusa e delle politiche migratorie, le Opposizioni, con la segretaria del Pd, Schlein , che dalla Festa dell’Unità di Torino, ha dichiarato: “Si deve continuare la battaglia per la condivisione delle responsabilità tra Paesi europei. Bisogna aprire vie legali per l’arrivo di migranti verso tutti i Paesi dell’Ue e una missione europea, ma di ricerca e soccorso nel Mediterraneo”.
All’attacco dell’Esecutivo, anche il Presidente del M5S, Conte, che sui suoi profili social, annunciando una visita a Lampedusa nella prossima settimana, (il 20 settembre) ha scritto: “Gli sbarchi raddoppiano, Lampedusa è al collasso, l’accordo con la Tunisia si sta rivelando un flop. L’approccio con cui il governo sta gestendo le politiche migratorie è fatto di tanti slogan e poche soluzioni. In Europa, l’Italia è sempre più isolata e a dimostrarlo sarebbe il fatto che non si è ancora riusciti a cambiare le regole di Bruxelles sul primo approdo e sulla redistribuzione. Francia e Germania ci voltano le spalle, e sbagliano. Ma sbaglia anche Meloni che ha difeso gli amici polacchi e ungheresi che non accettano la redistribuzione dei migranti”.
Per il segretario di Sinistra italiana, Fratoianni: “La questione migranti mostra in questi giorni il fallimento clamoroso della propaganda del governo e rilancia l’idea di militarizzare ulteriormente una gigantesca questione che tutt’altro che emergenza, ma è strutturale”.
Critico sia nei confronti sia del Governo che delle Opposizioni, invece, il leader di Azione, Calenda: “Proviamo a ricordare qualche dato di fatto: 1) le crisi migratorie non dipendono dai governi ma dall’instabilità dei Paesi della sponda sud del mediterraneo. Quando c’è una crisi la pressione migratoria dall’Africa sub sahariana accelera e si convoglia verso il Paese in difficoltà (ieri la Libia oggi la Tunisia). 2) la sinistra spiega che è immorale trattare con i dittatori per fermare i flussi. Cioè quello che ha fatto con gli accordi libici quando era al Governo. Purtroppo invece è indispensabile. Non possiamo gestire migliaia di arrivi al giorno e rischiare la chiusura dei confini europei. Il problema è che in questo caso gli accordi, sbandierati da Meloni come fatto acquisito, non hanno funzionato. 3) i migranti che arrivano in Italia se ne vanno tutti in altri Paesi nello spazio di un anno. La redistribuzione europea c’è già, sia pure informale. Aprire conflitti con i nostri confinanti a Nord è demenziale per questa ragione. 4) il blocco navale è una bufala, ma missioni europee di pattugliamento e distruzioni di navi dei trafficanti si devono ripristinare (Sophia). 5) la cosa assurda è l’incapacità di questo governo di rafforzare le strutture di accoglienza e gestione dei migranti. L’inferno di Lampedusa deriva da questo. Ed è immorale e sbagliato. 6) Infine, quando ha governato la sinistra ha dimostrato che le dichiarazioni “porti aperti -accogliamo tutti” erano false e irrealizzabili; ora che governa la destra abbiamo la prova che altrettanto false erano le dichiarazioni della destra “blocco navale-porti chiusi”. Forse è tempo di imparare a gestire piuttosto che a dichiarare. E soprattutto a non credere agli slogan, da qualsiasi parte vengano”.
Non solo immigrazione, però. Sul tavolo dell’Esecutivo anche il caro benzina, con la possibile introduzione, dopo la presentazione della Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza da parte del Ministro Giorgetti, di un bonus da 80 euro per i redditi più bassi, e il caro prezzi, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, che ha convocato per il 22 settembre alle 10:30, a Palazzo Chigi, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugil e , a seguire, le altre sigle, per un tavolo ,al quale parteciperà anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, per discutere di “interventi volti a calmierare l’inflazione a tutela dei redditi”.
Intanto, a Santiago de Compostella, si sono riuniti per il vertice informale dell’Ecofin i ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione europea per discutere sulle nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita, con l’obiettivo di trovare tra i Paesi membri un accordo entro la fine dell’anno , in modo che dal 1° gennaio 2024 queste ultime possano entrare in vigore.
Le regole in vigore attualmente, infatti, sospese per via della pandemia da Covid19, stabiliscono un disavanzo/deficit pubblico (ovvero una differenza tra uscite e entrate annuali) non superiore al 3% della somma totale dei redditi dei lavoratori e dei profitti delle imprese – il Prodotto interno lordo, e un debito dello Stato al di sotto del 60% dello stesso Pil.
Fonti del ministero dell’Economia, hanno riferito all’Ansa che : “ L’Italia ritiene di aver raccolto un “buon risultato”, trovando apertura alla propria richiesta di scorporare dal conteggio del deficit fino al 2026 una quota (da definire) delle spese collegate al Pnrr e di quelle aggiuntive per la difesa collegate alla guerra in Ucraina”, sottolineando come, “per la prima volta , sia emersa anche una “timida apertura” dalla Germania”, mentre il commissario UE all’Economia, Gentiloni, a margine del vertice, ha dichiarato : “La discussione sulle nostre regole economiche, sul Patto di Stabilità, ha avuto comunque un esito importante, con la volontà di tutti i Paesi primo di accelerare e quindi di intensificare molto il lavoro per raggiungere questa intesa. E secondo con una disponibilità, che naturalmente poi va trasformata in decisioni, al compromesso. Quindi per la Commissione questo è un esito importante, positivo”.
Poi, a una domanda dei cronisti su possibili tensioni tra Bruxelles e Roma riguardo al tema dell’ immigrazione e dell’accoglienza, ha risposto: “Su vicende molto delicate come quella della pressione migratoria che sta subendo l’Italia è molto importante che l’Unione europea mostri un volto di vicinanza, una presenza, e questa è la migliore smentita a ipotesi che non sono, direi, sul tavolo”.
In merito all’altro dossier UE, l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Fitto, nel corso di un convegno dell’Antitrust a Roma, ha dichiarato: “Il Pnrr è una occasione di crescita ma anche una grande sfida per la Commissione europea anche sul fronte del debito comune e quindi è una grande sfida che può rafforzare o indebolire. Il piano conta su finanziamenti pari a 220 miliardi di euro, ci sono anche i 68 miliardi a fondo perduto, e i criteri del piano sono criteri su cui riflettere. Se non ci fosse il completamento entro il 2026 del PNRR, l’impatto potrebbe essere devastante sul bilancio del paese oltre al danno reputazionale. Nel dibattito italiano ,si parla di tutto, al di là del fatto che a giugno 2026, se non completiamo gli interventi del Pnrr non abbiamo non solo il danno della revoca del contributo anche la beffa di dover trovare le risorse per gli interventi. Parliamo di un impatto che potrebbe essere devastante per il bilancio del nostro paese oltre che un danno reputazionale. Quindi, abbiamo immaginato, anche dopo l’esperienza degli stadi di Firenze e Venezia, una proposta che sposta una serie di interventi che non hanno caratteristiche di ammissibilità. Io credo che ci siano tutte le condizioni per lavorare bene e anche alzare il livello di ambizione della prossima legge annuale sulla concorrenza. Lo vogliamo fare insieme all’Antitrust. Ci sono dei settori critici del nostro Paese, che hanno bisogno di risposte forti, mi rendo contro che non è semplice, però, è chiaro che in un confronto costante, questo, per il Paese, può rappresentare una grande opportunità”.
Tutto ciò, mentre il Governo continua a preparare la Manovra, che , ha ribadito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,Fazzolari: “Dovrà fare i conti con la voragine dei bonus edilizi provocata da Conte”, una misura, che “ costerà allo Stato una cifra spropositata, già quantificata in 140 miliardi, importo destinato a salire, per ristrutturare meno del 4% degli immobili italiani, per lo più seconde case e abitazioni di pregio. Una misura che è andata a vantaggio soprattutto dei più ricchi ma pagata con i soldi di tutti”.
Quindi, ha spiegato, il Sottosegretario Fazzolari: “Il problema è sorto a causa di norme concepite male e scritte peggio. La follia di un bonus superiore al 100%; la cedibilità illimitata dei crediti; meccanismi di controllo inadeguati. E peggio di ogni altra cosa, norme criminogene che hanno generato miliardi di crediti irregolari. Un regalo a cinque stelle per truffatori”.
Ma, in ultimo, ha assicurato: “Ci sarà, però, il taglio del cuneo fiscale: siamo fieri di aver messo più di 100 euro al mese nella busta paga di chi guadagna fino a 35mila euro, di aver esteso la flat tax agli autonomi, di aver avviato la riforma fiscale”.
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