di Federica Marengo sabato 9 settembre 2023
-“L’India dà il benvenuto a tutti i delegati al G20. Abbiamo bisogno di avere un approccio umano-centrico verso ogni sfida. Il mondo ha una grave crisi di fiducia e la guerra l’ha resa più profonda. Se riusciamo a sconfiggere il Covid, possiamo sconfiggere questa crisi di fiducia. Dobbiamo approcciare alla nostra responsabilità in modo umano-centrico. Dovremo tutti cercare soluzioni concrete al terrorismo, al cambiamento climatico, alle catene degli approvvigionamenti, alla cybersicurezza. Che si tratti del divario tra Nord e Sud, della distanza tra Est e Ovest, della gestione del cibo e del carburante, del terrorismo, di sicurezza informatica, salute, energia o sicurezza idrica, dovremo trovare una soluzione solida per le generazioni future”. Così, questa mattina, il Premier indiano Modi, in una New Delhi blindata, ha aperto i lavori del G20 (al quale non ha preso parte né il Presidente russo Putin né il Presidente cinese Xi Jinping, che hanno inviato loro rappresentanti, rispettivamente, il ministro degli Esteri Lavrov e il Premier Li Qiang, ed è stata esclusa la presenza dell’Ucraina , in quanto la riunione ha affrontato i temi della crescita e dello sviluppo, non le risoluzioni dei conflitti), annunciando poi prima dell’inizio della prima sessione di lavoro del summit, “One Earth”, l’ingresso dell’Unione Africana nel G20 come membro permanente, ingresso che è stato salutato dai leader e dalle leader presenti con un applauso.
Il Premier indiano Modi, nel suo intervento, ha anche rivolto un pensiero alla popolazione del Marocco colpita dal terremoto, esprimendo le condoglianze per le numerose vittime del sisma e offrendo “tutta l’assistenza possibile al Marocco in questa difficile situazione”.
L’ingresso dell’Unione Africana nel G20 è stato poi salutato dalla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che ha detto: “È una gioia dare il benvenuto all’Unione Africana come nuovo membro del G20. La leader europea ha ricordato che l’Africa è tra le aree del mondo più colpite dal climate change pur essendo responsabile solo del 4% delle emissioni. È necessario rendere concreto l’obiettivo dei 100 miliardi di dollari dei finanziamenti per il clima”. E’ necessario aumentare le fonti rinnovabili, e , attraverso il programma Global Gateway nei prossimi cinque anni l’Ue investirà almeno 4 miliardi di euro in energie rinnovabili e nell’idrogeno nelle economie in via di sviluppo. Ci appelliamo alla Russia, affinché riapra i porti consentendo al grano dall’Ucraina di raggiungere i mercati di tutto il mondo: i leader del G20 hanno la responsabilità e gli strumenti per consentire il flusso del grano dovunque sia necessario”.
Il Presidente del Consiglio UE, Michel, invece, ha detto: “Sono felice che sia stata concessa all’Unione africana la piena adesione al G20. L’Ue è stata un convinto sostenitore di questa iniziativa e sono lieto di averla sostenuta fin dall’inizio con Macky Sall (ex presidente dell’UA). Attendo con ansia una stretta collaborazione anche in questa sede”.
Quindi, a seguire l’intervento dei vari leader e delle leader: per l’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, che ha dichiarato: “Il nesso clima-energia è sempre più importante in una fase nella quale il mondo continua ad affrontare gli effetti a cascata della crisi innescata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina e dall’uso delle forniture energetiche come un’arma di ricatto da parte di Mosca. Nella transizione ecologica e nella transizione energetica in cui siamo, in modi diversi, tutti coinvolti, approcci troppo radicali o troppo asimmetrici fra gli Stati, particolarmente fra quelli più industrializzati, finirebbero per non garantire soluzioni efficaci ai nostri problemi, e allo stesso tempo potrebbero provocare pericolosi squilibri nel rapporto tra le Nazioni e all’interno delle Nazioni stesse. L’Italia destinerà all’Africa 3 miliardi di euro nei prossimi 5 anni, equamente destinati a iniziative di mitigazione e adattamento. Si tratta di un Continente estremamente ricco di risorse. Ciononostante risulta un continente povero, anche perché, nel corso della storia, gli interventi delle Nazioni straniere nel continente non sono sempre rispettosi dei bisogni delle realtà locali. Vogliamo cambiare approccio. Il Governo italiano sta lavorando per dare vita ad un ampio Piano di cooperazione e sviluppo che porta il nome di un grande italiano, Enrico Mattei, fondatore di Eni. La sua ‘formula’ ebbe successo perché seppe coniugare l’esigenza di una Nazione come l’Italia di rendere sostenibile la sua crescita con quelle degli Stati partner di conoscere una stagione di sviluppo e progresso. Oggi la storia ci pone davanti le stesse esigenze. L’Italia aspira a diventare un ponte tra Europa e Africa per promuovere partenariati reciprocamente vantaggiosi, rifiutando un approccio assertivo o paternalistico, per sostenere la sicurezza energetica delle Nazioni africane e mediterranee e rafforzare le esportazioni di energia verde. La risposta al cambiamento climatico deve riguardare davvero tutti, altrimenti pensare che possa portare risultati apprezzabili è pura utopia. E al di là degli impegni sul contenimento del riscaldamento in corso, dobbiamo considerare prioritaria l’adozione di tutte le misure utili alla mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano soprattutto sui Paesi del sud globale”.
La Premier Meloni, che ha espresso attraverso una nota di Palazzo Chigi e , via social, suo dolore per il terremoto in Marocco, la vicinanza e la solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino e il sostegno dell’Italia per sostenere l’emergenza, ha poi avuto un bilaterale, a margine dei lavori, con il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang, nel corso del quale l’Italia ha ribadito come ,”forti entrambe di una storia millenaria, Italia e Cina condividano un Partenariato Strategico GAlobale, di cui il prossimo anno ricorrerà il ventesimo anniversario e che costituirà il faro per l’avanzamento dell’amicizia e della collaborazione tra le due Nazioni in ogni settore di comune interesse”.
Secondo quanto riportato dall’ambasciatore cinese a Roma, Jia Guide, su X, il Premier Li Qiang avrebbe evidenziato nell’incontro con la Presidente Meloni che: “Una relazione sana e stabile tra Cina e Italia “è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi ed è necessaria per un migliore sviluppo di entrambi”. È quanto ha detto il premier Li Qiang nell’incontro con Giorgia Meloni a margine del G20 di New Delhi, secondo quanto riportato dall’ambasciatore cinese a Roma, Jia Guide, su X. “Si spera che l’Italia fornisca un ambiente imprenditoriale equo, giusto e non discriminatorio affinché le aziende cinesi possano investire e svilupparsi in Italia. La Cina continuerà a espandere l’accesso al mercato per creare maggiori opportunità per i prodotti di qualità di entrare nel mercato”.
Fonti italiane , inoltre, hanno riferito che , nell’ambito dei lavori, si sarebbe svolto l’evento ‘Partnership for global infrastructure and investment and India-MiddleEast-Europe economic corridor‘ ,allo scopo di valorizzare il lavoro svolto dalla Partnership for Global Infrastructure and Investment, che stanzia risorse per 600 miliardi di dollari, durante il quale sarebbe stato firmato il memorandum d’intesa sul progetto che prevede due direttrici sia ferroviarie sia marittime per collegare l’India ai Paesi del Golfo e all’Europa.
La Presidente del Consiglio Meloni, poi, sempre a margine dei lavori del G20, ha avuto un bilaterale con il Premier indiano Modi, nel quale, come riportato da una nota di Palazzo Chigi, congratulandosi con quest’ultimo per il successo del vertice, hanno discusso “dei principali temi dell’agenda G20 e dell’andamento delle relazioni bilaterali. La Premier Meloni ha anche descritto i grandi temi della futura presidenza italiana del G7 tra i quali la necessità di dedicare una crescente attenzione alla regolamentazione internazionale dell’intelligenza artificiale. Al riguardo si è convenuto sull’opportunità di un efficace coordinamento tra gli ambiti del G20 e G7. Per quanto riguarda i rapporti bilaterali, nel contesto del Partenariato strategico avviato a inizio marzo, la Presidente Meloni e Modi hanno discusso della collaborazione in settori strategici, fra cui la transizione energetica, la digitalizzazione, lo spazio e la difesa”.
Al termine del summit, la Presidente del Consiglio ha ringraziato il Primo Ministro dell’India Modi “per la sua gestione della Presidenza G20, che ha proposto un’agenda ambiziosa sulle sfide globali”, sottolineando come i leader abbiano lavorato insieme per assicurare il successo del Vertice e come continueranno a coordinarsi nei rapporti bilaterali , anche in vista della Presidenza italiana del G7.
Nel corso della seconda e terza sessione, “One Family” e “One Future”, sempre il Premier Modi ,ha annunciato il raggiungimento, grazie al lavoro degli sherpa, di un accordo tra i leader e le leader sulla Dichiarazione finale congiunta, suddivisa in 83 paragrafi. Nel testo della Dichiarazione finale, infatti, il G20 condanna “l’uso della forza” in Ucraina per conquiste “territoriali”, senza però mai menzionare in forma esplicita l’aggressione della Russia, denunciando anche come la “crisi a cascata” rappresenti una minaccia per la crescita globale a lungo termine.
Ancora, in un paragrafo della Dichiarazione congiunta, il G20, richiede la “piena, tempestiva ed efficace attuazione dell’accordo sul grano, efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani”.
In un paragrafo successivo ,si legge ancora: “Enfatizzando l’importanza di sostenere la sicurezza alimentare ed energetica, noi abbiamo chiesto la cessazione della distruzione militare o di altri attacchi a infrastrutture rilevanti. Abbiamo anche espresso profonda preoccupazione per l’impatto negativo che i conflitti hanno sulla sicurezza dei civili, esacerbando così le fragilità e le vulnerabilità socioeconomiche esistenti e ostacolando una risposta umanitaria efficace”.
Quanto alla questione climatica, i leader del G20 insistono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030, ma non menzionano impegni temporali sull’eliminazione dei combustibili fossili, riconoscendo però l’importanza di “accelerare gli sforzi verso l’eliminazione graduale dell’energia a carbone”. Infine, questi ultimi, affermano la necessità di aumentare gli investimenti per il clima.
L’Italia, inoltre, sostiene l’istituzione della Global Biofuel Alliance, con l’obiettivo di favorire la diffusione dei biocarburanti e la transizione energetica a livello globale. La proposta, avanzata dall’India nella ministeriale dello scorso 22 luglio, è sostenuta “con convinzione” dall’Italia ,perché “riconosce l’importanza di diversificare, adottare e promuovere biocarburanti sostenibili e idrogeno prodotti da tecnologie a emissioni zero e basse. L’Italia, pertanto, ritiene importante sviluppare i biocarburanti sostenibili come soluzione chiave nel percorso verso la progressiva decarbonizzazione, in particolare del settore dei trasporti. Per questo l’Italia è pronta a fornire supporto e rafforzare le collaborazioni internazionali per la diffusione e sviluppo di biocarburanti sostenibili”.
Affermata poi dai leader e delle leader del G20 ,in maniera concorde, la necessità di una riforma dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC), così come gli stessi leader e le stesse leader , si impegnano a : “garantire lo sviluppo l’utilizzo responsabile dell’IA (intelligenza artificiale), affrontando la tutela dei diritti umani, la trasparenza e la spiegabilità, l’equità, la responsabilità, la regolamentazione, la sicurezza, un’adeguata supervisione umana, l’etica, i pregiudizi, la privacy e la protezione dei dati, a condividerne equamente i benefici e mitigare i rischi, a lavorare insieme per promuovere la cooperazione internazionale e approfondire le discussioni sulla governance internazionale dell’IA e a perseguire un approccio normativo/governativo favorevole all’innovazione che massimizzi i benefici e tenga conto dei rischi associati all’utilizzo dell’IA”.
Intanto, a Kiev, il portavoce del Parlamento ucraino, Nikolenko, pubblicando il documento finale del G20 con parti corrette in rosso, tramite X, ha fatto sapere : “Kiev è grata ai partner che hanno cercato di includere una formulazione forte nel testo. Allo stesso tempo, per quanto riguarda l’aggressione della Russia all’Ucraina, il G20 non ha nulla di cui essere orgoglioso. E’ ovvio che la partecipazione dell’Ucraina (all’incontro) consentirebbe ai partecipanti di comprendere meglio la situazione”.
A Mosca, il Presidente russo Putin ha accusato ancora una votla l’Occidente di aver provocato il conflitto, e il Presidente ucraino Zelensky, in un’intervista alla CNN, respingendo l’ ipotesi di avviare un negoziato di pace con il Cremlino, ha dichiarato : “Quando vuoi fare un compromesso o avere un dialogo con qualcuno, non puoi farlo con un bugiardo”.
Riguardo al conflitto sul campo, va avanti , anche se lentamente, la controffensiva ucraina e, per tutta la mattina, sono proseguiti gli attacchi con droni e missili sia da parte russa (sulle regioni a Sud e Sud-Est del Paese, come Kherson, Zaporizhzhia, dove l’Associazione Internazionale per l’Energia Atomica ha denunciato un aumento dell’attività militare, Crimea e Donetsk, dove , però, presso la città di Avdiivka sembra essere stata issata dalle forze di Kiev la bandiera ucraina) sia da parte ucraina (sulla regione di Bryansk).
Dura condanna poi è arrivata dall’Onu e dalla UE per le elezioni Amministrative (illegittime) indette dai filorussi nelle regioni occupate.
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